Ciao a tutti! Mi presento mi chiamo Erica, ho quasi 16 anni
(il 13 dicembre), frequento l'I.S.A. un istituto d'arte di Castelamassa della
provincia di Rovigo.
Ho quattro grandi passioni: Robert Pattinson, i libri
di Harry Potter, Twilight e Tiziano Ferro. Insomma sono una normale
studentessa Babbana ma una settimana fa mi è successa una cosa molto strana,
lasciate che vi racconti...
Chiusi il libro con un colpo secco, senza neanche il
bisogno di tenere il segno, ormai lo sapevo a memoria, e mi voltai preparandomi
a ribadire che la mia classe stava facendo verifica e io avevo già finito,
rimasi paralizzata.
Un ragazzo di non più di sedici anni ricambiava il mio
sguardo.
Rimasi incantata guardandolo: capelli nerissimi e
indomabili, nascosti dietro un paio di occhiali pieni di scotch due occhi verdi
brillanti e appena visibile dietro un ciuffo ribelle una sottilissima cicatrice
a forma di saetta.
Avrei potuto aspettarmi di vedere chiunque salire quelle
scale, mi ero fatta tanti di quei viaggi con Robert che saliva quelle scale per
venire da me oppure Tiziano, ma lui no. anche perchè, diciamocelo, non era
reale, non assomigliava neanche lontanamente a Daniel Radcliffe eppure, era lui,
non c'erano dubbi, era Harry Potter.
"Harry Potter" non era una domanda era una constatazione,
per me più che altro, se stavo sognando svegliatemi, almeno avrei potuto
studiare di più.
Lui mi guarda un po' sconcertato, di certo non si aspettava
di sentirsi chiamare per nome da una Babbana, magari ha pensato che fossi una
maganò o qualcosa del genere.
Resto un secondo a fissarlo negli occhi, c'è del dolore e
tanta tristezza in quegli occhi verdi, sarò babbana ma certe cose le
vedo.
"chi sei?" mi chiede, in un italiano dal forte accento
inglese.
"mi chiamo... Erica" dissi continuando ad osservarlo
incantata, di certo non perchè era bello, ma era sempre Harry Potter,
dannazione, non poteva essere reale, era solo il frutto della genialità di J.K.
Rowling, ne avevo la prova in mano, come poteva esistere
realmente?
"Come fai a sapere il mio nome?" domandò, poi indicò la
sedia vicino alla mia, "posso?"
"certo. Diciamo che... ehm..." mi bloccai, non sapevo cosa
raccontargli.
"fa niente" disse sorridendomi, "come mai sei qui e non a
lezione?"
Feci spallucce e risposi "verifica di mate, ho fatto una
schifezza, quindi appena l'ho finita sono scappata
qui"
"quanti anni hai?" mi chiede,
sorridendo.
"quasi quindici" risposi arrossendo, chissà quanti ne avrà
lui, cavolo secondo i libri adesso dovrebbe avere più di trent'anni invece ne
dimostra sedici. "tu?"
"sedici" rispose. "ho bisogno di parlare con qualcuno che
non conosca la mia storia... ma tu... tu sai già come mi chiamo, quindi forse mi
conosci già.."
Tesoro, forse sei più famoso nel nostro mondo che nel tuo,
vorrei dirgli ma mi ero trattenuta, anche perchè se non si sarebbe confidato con
me, come fece.
"prego" dissi divertita.
"non dirai a nessuno quello che sto per dirti? e non mi
darai del pazzo, vero?" disse, le condizioni per sapere la verità, pensai,
niente di chè, sempre più facile.
annuii. Lui sospirò e cominciò a
raccontare:
"nel mondo a cui io appartengo sono molto famoso, solo
perchè i miei genitori sono morti per salvarmi e io non si sa come sono
sopravvissuto a un assassino solo quando avevo un anno, ho vissuto con i miei
zii materni, persone terribili, mi impedivano di fare qualunque cosa e si
comportavano come se io non esistessi, a scuola non avevo amici, mio cugino
terrorizzava tutti e nessuno voleva avere a che fare con me... ah, ho vissuto
per 10 anni in uno sgabuzzino del sottoscala, poi iniziarono ad arrivare lettera
anonime indirizzate a me..."
Mi raccontò tutta la sua storia filo per segno uguale fino
all'ultima virgola alla trama dei romanzi.
"...adesso ho sedici anni, quasi diciassette, il preside
della scuola è morto, assassinato da chi credeva fosse suo alleato lasciandomi
il compito di uccidere l'assassino dei miei genitori, ma è questo il problema,
non sono sicuro di potercela fare, non ho nessuno di cui potermi fidare tranne i
miei amici, la mia vita è appesa a un filo perchè... 'l'uno non può vivere
se l'altro sopravvive' quindi o io uccido lui o lui ammazza me... non so
cosa fare..."
"c'è un modo per ucciderlo, no? te lo ha detto il tuo
preside"
"cosa cercare i pezzi della sua anima e distruggerlo? lo
so, ma se uccide qualcuno di importante per me prima che io uccida
lui?"
"è... da quello che mi hai detto nel tuo mondo c'è una
specie di guerra, no? è naturale che ci siano vittime... se tu perderai qualcuno
dalla sua parte morirà, perchè vorranno vendicare la vittima,
no?"
"sì.. forse sì" disse
scettico.
"sei pessimista, eh?" ma in quel momento mi accorgo che ha
saltato un particolare, per me molto importate.
"Cedric"
"cosa?" rimase sorpreso non aveva chiamato per nome
nessuno, sebbene spesso fosse stato sul punto di lasciarsene scappare
qualcuno.
"Cedric Diggory... non hai detto niente su di lui" dissi
tesissima."è morto?"
"sì... perchè, come fai a conoscerlo?" rispose
lui.
Qualcosa mi si ruppe dentro, fino a quel momento avevo
covato la speranza che se lui era vero forse lo era anche lui, e in quel momento
quella piccola speranza si ruppe nel mio petto.
"niente... vai avanti"
"non importa... grazie" disse
alzandosi.
"hai finito?" dissi
ingenuamente.
"sì" mi fece l'occhiolino e disse "volevo solo raccontare
la mia storia a una bab... una ragazza del tuo mondo e vedere la sua
reazione"
Finsi di essere indignata.
"quindi mi hai usata?"
Scoppiammo a ridere insieme, era proprio
divertente.
Mi alzai anche io, nascondendo il libro in modo che non lo
vedesse e mi sporsi dandogli un bacio sulla guancia e gli bisbigliai
all'orecchio "vincerai... è scritto".
Mi sorrise un ultima volta, mi voltai per prendere il libro
da un cassetto e sentì un lieve pop alle mie spalle. Quando mi girai lui non
c'era.
Avanzai sorridendo verso l'aula mentre suonava la
campana.
Quando entrai in classe, la professoressa mi guardò e mi fece un sorriso a quarantadue denti e mi consegna la mia verifica, ma perchè le prof di mate devono essere così sadiche?
10
Avevo preso 10.
Rimasi a bocca aperta, poi scoppiai a
ridere.
"grazie, Harry" bisbigliai tornando al
posto.
"cosa?" disse una mia amica
guardandomi.
"I believe in magic"
***
me lo lasciate un commentino? *_* XD