Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Parsy    24/06/2014    1 recensioni
“Pensavo che tu ti fossi scordato di me!”
“Non avrei mai potuto…”
La continuazione è arrivata, spero vi piaccia.
ATTENZIONE: la parte scritta normale è raccontata in prima persona da Elsa, quella in corsivo da Jack. Salve gente e buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Kristoff, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Corri Jack! Corri! Lei ti sta spettando! Non potevo fermarmi… Non potevo deluderla…
Sembrava un’eternità, correvo da ore, attraversavo paesi, ma non potevo fermarmi.
Non avrei voluto ammetterlo, ma ero esausto, completamente!
Nella mia mente balenavano ricordi, i momenti trascorsi con lei. Sono stati pochi attimi, ma quegli attimi non sono facili da dimenticare, come lei. E se mi avesse dimenticato? No, Jack! Lei non ti avrebbe dimenticato! L’ho visto solo una volta, ma è come se la conoscessi da sempre. LEI può capirmi! LEI può aiutarmi! LEI mi ha fatto sentire diverso! LEI è riuscita a sciogliere il cuore di ghiaccio dello spirito dell’inverno!
Eppure il suo viso mi era fin da subito così familiare. Perché?
Ho bisogno di risposte e solo facendomi coraggio posso averle. Devo solo andare dalla Regina delle Nevi…
                                                          
Anna è stanca e Kristoff le fa compagnia dormendo sula sedia accanto al letto. Sono bellissimi!
Quando entrambi sono stanchi sono io a tenere la piccola Azura. Mi piace tenerla tra le braccia. Mi ricorda quando Anna aveva paura, da piccola, e mi svegliava chiedendo conforto. Invece quando è mia sorella a tenerla tra le braccia mi ricorda mia madre, quando ci prendeva e ci cullava tra le sua braccia.
Azura è tranquilla, dolce , non piange quasi mai, ma quando non riesce a trattenersi e sono io a tenerla, la ripongo nella culla e poi con le mani modello dei piccoli blocchi di ghiaccio a forma di ballerine e li faccio danzare intorno a lei. Le piace molto e ride sempre quando faccio fare loro le acrobazie. A volte si addormenta guardandoli.
Cullo la piccola, ma ad un certo punto inizia a piangere.
“Dai, fai silenzio! Buona! Guarda le ballerine!” Niente da fare, non smette.
Ad un certo punto la porta della camera da letto si apre ed esce Kristoff. Fa uno sbadiglio e mi chiede:“E’ tutto ok? Se vuoi, facciamo cambio?”
“Non preoccuparti Kristoff. La cullo un po’ e si addormenterà. Tu puoi tornare da Anna e riposarti ancora un po’.”
“In realtà fra i due quella che dovrebbe riposare sei tu. Facciamo così: ora ci penso io ad Azura e tu vai nella tua stanza per una bella dormita. Ne hai bisogno. Anna ti direbbe la stessa cosa…”
“Ok, ma se hai qualche problema chiamami!”
Odio quando utilizza la frase “Anna ti direbbe la stessa cosa” per farmi fare ciò che lui vuole. Ma aveva ragione. Non avrei voluto ammetterlo, ma ero esausta, completamente!
Mi dirigo in camera. È notte fonda e il castello è deserto. Entro in stanza e mi affaccio alla finestra. È primavera da poco e la natura si risveglia. Mi piace guardarla di notte. Un soffio di vento gelido, però, mi sfiora il viso. È strano in primavera! Chiudo la finestra e le tende. Scopro il letto e mi ci metto sopra. Afferro le coperte e chiudo gli occhi, nella speranza di dormire.
 
È notte ormai. Una parte di me dice di riposarmi, l’altra di continuare. Trovo un grande albero in una piana e decido di fermarmi lì per la notte. Salgo su un ramo. La gente non dovrebbe vedermi, le foglie mi coprono bene. Non riesco ad addormentarmi. Giocherello un po’ con alcuni fiocchi di neve: li modello formando una ballerina che faccio danzare intorno all’albero. La faccio posare davanti a me e la modello un altro po’: allungo il vestito, raccolgo i capelli in una treccia posta sulla spalla sinistra e formo un lungo strascico che faccio partire dalle spalle fino a terra. Anche sotto forma di fantoccio di ghiaccio è uno splendore.
Poggio la testa sul tronco dell’albero sollevandomi il cappuccio per ammorbidire l’impatto.
La Luna splende nel cielo. Non ci sono le stelle. La Luna è l’unica fonte di luce. Voglio riposare, ma non ci riesco. Guardando verso l’alto mi chiedo se anche ad Arendelle la Luna è così luminosa.
La Luna a scelto me e gli altri guardiani. Forse ha scelto anche lei…
Chiudo gli occhi nella speranza di addormentarmi. È difficile trovarsi davanti un muro nero se fino a qualche secondo fa si stava ammirando la dolce luce lunare.
Buonanotte mondo! Buonanotte Elsa!
 
Non riesco a dormire. Mi giro e rigiro nel letto, ma senza una soluzione. Decido di fare due passi. Esco dalla stanza e mi dirigo fuori, nei giardini del palazzo. È tutto così calmo e silenzioso. È notte fonda e tutti dormono. Nel giardino c’è una panchina; mi siedo utilizzando il bracciolo come schienale e congiungo il petto con le gambe. Guardo in alto…
La Luna è più luminosa del solito stasera. Non ci sono stelle. Il cielo sarebbe buio se non fosse per Lei.
Mi domando se la Luna è così luminosa dovunque. Non ci avevo mai fatto caso, ma è bellissima. Da piccola la guardavo quando mi sentivo sola e volevo conforto. Sembrava che mi parlasse.
Ad un tratto una scintilla illumina il cielo: una stella cadente!
Esprimi un desiderio Elsa!
Jack dove sei?
 
Apro gli occhi per un momento; è impossibile dormire! Una stella cadente segna il cielo. È  strana!  È come se volesse dirmi qualcosa! È come se Elsa volesse dirmi qualcosa!
Buona notte Mia Regina!
Non temere, sto arrivando!
 
Buona note Jack!
Io ti aspetto!
 
 
 
 
 
Angolo dell’autrice.
Scusate il ritardo, ma avevo il computer fuori uso (Uffa!). Cercherò di fare uscire un capitolo a settimana,circa. Ringrazio coloro che hanno letto e che hanno recensito.
Salve Gente e Buona Lettura!
LadyParsy
   
 
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