Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: YoonYoon01    24/06/2014    9 recensioni
Seduto su un banco, c’era Inuyasha No Taisho, un mezzo demone cane. Era il tipico tipo scontroso, che stava sempre sulle sue, quando quel giorno arrivò una nuova studentessa..Kagome Higurashi!
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cap 4: Quel nutrimento che non ho mai avuto
Il giorno seguente, il preside annunciò che quello sarebbe stato l’ultimo giorno prima delle vacanze. Tutti esultarono felici.
-Hai sentito Inu-chan? Oggi è l’ultimo giorno!-festeggiò Kagome, cercando di sedersi con scarsi risultati.
Inuyasha, vedendola in difficoltà, le andò vicino, la prese in braccio e la fece accomodare tra le sue gambe, facendole poggiare la schiena contro il suo petto, per riscaldarla.
-Si, è fantastico!- sussurrò.
Kagome arrossì un po’, data la vicinanza. Non era mai stata a stretto contatto con i ragazzi.
-Inu-chan, oggi vuoi venire a casa?-gli chiese felice.
Ad Inuyasha, per poco mancò un battito. Era la prima volta, che qualcuno lo invitava a casa sua.
Le sorrise marcatamente.
-Certo, Ka-chan!-accettò con piacere.
-Che bello! Sai, è la prima volta, che qualcuno accetta! Di solito rifiutavano sempre..-ricordò triste.
Lui, notando il repentino cambiamento, la confortò, abbracciandola fortemente.
-Dai, non ci pensare…il passato è il passato, ora devi vivere il presente.-disse accarezzandole la testa.
Lei si rilassò contro il suo corpo e l’abbracciò forte.
-Grazie..-sussurrò iniziando un po’ a piangere.
Passarono vari minuti in quella posizione, quando il suono della campanella li riportò alla realtà.
-Andiamo Inu-chan. Non vedo l’ora che finiscano le lezioni!-esultò felice, incamminandosi verso la porta.
Lui le sorrise, e la raggiunse, dirigendosi insieme in classe, sopportando l’antipatica professoressa di inglese.
Quando finalmente le lezioni finirono, Kagome, anche se a fatica, trascinò Inuyasha verso casa.
-Ecco Inu-chan, questa è la mia casa!-disse facendolo entrare.
-Mamma, sono a casa, ed ho portato il mio migliore amico!-urlò.
-Bentornata cara! Oh, piacere ragazzo, io sono la madre di Kagome, Kathleen, tu come ti chiami?-gli chiese cordiale stringendogli la mano.
-Piacere signora, sono Inuyasha!-rispose sorridendole.
-Chiamami pure Kathleen, con signora mi fai sentire vecchia!- disse lei.
-Ok, Kathleen!-
-Dai ragazzi, venire a mangiare! E’ tutto pronto!-li avvertì.
A Kagome le si illuminarono gli occhi.:-Che si mangia?-chiese con la bava alla bocca.
Inuyasha sorrise, sembrava una bambina.
- Oyakodon, Tamagoyaki e muffin al cioccolato!-rispose.
-Buuuoooniiii!-disse avventandosi sul suo piatto di Oyakodon.
-Wow, sei affamata!-disse guardandola ingozzarsi.
Udendo quelle parole, smise di abbuffarsi e lo guardò arrossendo.
-S-Scusa..-disse imbarazzata.
-E di cosa? Anche io sono affamato!-disse cominciando a mangiare come un lupo.
-Allora Inuyasha, come ti sembra?-gli chiese cominciando a mangiare la sua fettina di Tamagoyaki.-E’ buonissimo, Kathleen! Sarebbe bello se mia madre cucinasse per me..-disse triste.
Izayoi era morta dandolo alla luce, e suo padre si era suicidato subito dopo.
-Perché, tua madre non cucina?-chiese curiosa.
-Veramente la cosa è un po’ più complicata.-disse abbassando la testa.
Kathleen, notando il veloce cambiamento del ragazzo, cambiò discorso.
-Inuyasha, quando ci farai di nuovo visita? Sai, siamo felici, che tu venga a trovarci!-disse sorridendogli, iniziando a pulire.
-Ti ringrazio Kathleen! Quando volete..-disse imbarazzato.
Lei gli sorrise.
-Vieni quando vuoi!-disse felice.
Dopo aver ripulito, Kagome, trascinò Inuyasha nella sua camera.
-Questa è la mia camera Inu-chan! Fa come se fossi a casa tua!-disse felice.
Lui annuì, e la seguì a ruota, quando si sedette sul morbido letto.
Si guardò intorno. Era una piccola stanza, con pareti blu, abbellite con qualche disegno bianco, un letto ed un armadio a ponte, sempre color bianco, ed una piccola scrivania, dove vi era appoggiato un barattolo con delle penne, libri ed un portatile bianco, della APPLE.
Girandosi, vide una piccola poltroncina bianca ed una televisione a schermo piatto, appoggiata su un cubo color argento. -Carina.-
Kagome arrossì. Era la prima volta, che un ragazzo entrava nella sua camera.
Solitamente non la guardavano nemmeno, anzi la prendevano in giro e le facevano i dispetti.
-G-Grazie..-disse abbassando lo sguardo.
Dopo un po’ di tempo avevano cominciato a parlare del più e del meno, quando Kagome tirò fuori l’argomento famiglia.
-Inuyasha…mi racconti un po’ di te? Tu conosci un pezzo della mia storia, io invece non so niente di te!-chiese curiosa.
Lui sembrava rifletterci un attimo. Non aveva mai raccontato il suo passato a qualcuno. Le poche volte che lo faceva, le persone lo guardavano disgustate. Chi gli assicurava che anche lei non lo avrebbe fatto?
Kagome capì che lui non voleva parlarne, data anche la sua reazione a pranzo.
-Scusa..non sei obbligato se non vuoi! Scusa..-disse abbassando la testa.
Lui le sorrise. No, decisamente Kagome non era come le altre persone. Lei era dolce, gentile, bellissima, altruista, ma soprattutto tenera, specialmente quando le si arrossavano le guance.
-Va bene..però prometti che non mi giudicherai?-chiese piano.
Kagome lo guardò stranita. Giudicarlo? Perché?
Senza dire altro, annuì e si fece più attenta.
-Quando sono nato mia madre morì dandomi alla luce..-cominciò.
-Prima che nascessi, precisamente all’inizio della gravidanza, i medici le dissero che se avesse avuto figli non sarebbe sopravvissuta, però lei, essendo testarda, non li ascoltò, facendo una scelta. Quando arrivò il giorno prescelto dalla gravidanza, mi diede alla luce, e morì poco dopo. Non ho avuto neanche quel nutrimento che le madri danno ai loro figli appena nati…
Qualche giorno dopo morì anche mio padre… mio fratello, anzi fratellastro, mi accusò della sua morte, perché, per non soffrire,nostro padre si e pugnalato vicino la tomba della mamma, giurando che entro poco tempo sarebbe andato da lei. Da allora, mio fratello mi ritiene responsabile della morte di nostro padre, ma non solo lui. Essendo un mezzo demone, le persone già non mi vedevano con buon occhio, ma essendo anche a conoscenza, del mio passato, la situazione peggiorò. Iniziarono a maltrattarmi, picchiarmi, non mi davano neanche un pezzo di pane per sfamarmi. I bambini volevano giocare con me, ma i loro genitori glielo impedivano, dicendo che ero un mostro, e che avrei finito per uccidere anche loro. Da allora sono stato solo e senza amici, quando poi sei arrivata tu…il resto lo sai..-disse con lo sguardo fisso sul suo.
Per tutto il tempo, Kagome non aveva fiatato. Aveva ascoltato tutto attentamente, presa dalla tentazione di piangere.
Inuyasha, vedendo il comportamento della ragazza ebbe paura.. paura che anche lei avrebbe iniziato a maltrattarlo, così si girò e si incamminò verso la porta,triste, quando un braccio lo fermo.
Si girò e ne rimase spiazzato.. era il braccio della sua Kagome.
-Stupido!-urlò lei. Lui abbassò le orecchie.
Kagome lo strinse ancora di più a se, cominciando a piangere.
-Inuyasha, sei uno stupido! Come hai potuto pensare che fosse stata colpa tua? Se tua madre ha fatto quella scelta, significa, che ti ha amato, ancora prima che tu nascessi! Non caricarti di colpe che non hai! E poi della gente a te che te ne frega? Le opinioni altrui sono solo chiacchiere, perché nessuno è superiore agli altri! Noi siamo tutti uguali, e nessuno ha il diritto di criticarti per una scelta che hanno fatto i tuoi genitori! Su, ora fammi un bel sorriso e non piangerti addosso!-gli disse staccandosi un po’ e sorridendogli.
Inuyasha rimase spiazzato…nessuno gli aveva mai parlato così.
Senza tanti problemi, abbracciò forte la ragazza e le sussurrò qualcosa.
-Grazia..ti voglio bene Ka-chan..-sussurrò stringendola ancora più forte.
Kagome si staccò un po’ e gli sorrise.
-Mmmm cosa facciamo ora? Vogliamo fare una passeggiata?-gli propose. Si era stufata di restare nella stanza.
-Buona idea! Mi ci vuole proprio un po’ d’aria fresca!-concordò lui.
Così si prepararono ed uscirono. Camminavano vicini, quasi come una coppia di fidanzati. A quel pensiero Kagome arrossì. Era la prima volta che un ragazzo le parlava, ma che addirittura la difendeva e abbracciava.
-Senti, ti va di andare al Luna-Park?-le propose. Era da mezz’ora che camminavano senza una meta precisa.
-Si che bello! Andiamo sulla ruota panoramica?-gli chiese accoratamente. Adorava il Luna-Park. Prima dell’incidente, vi passava molto tempo con le sue “amiche”, che si erano rivelate solo delle ochette snob.
Lui rise.
-D’accordo!-disse baciandole la punta del naso.
Kagome diventò di tutti i colori.
-M-Ma che f-fai!-gli chiese girandosi imbarazzata. Lui sorrise.
-Su andiamo a divertirci!-disse prendendole la mano, trascinandola verso la ruota panoramica, che tanto voleva visitare. Dopo un giro, lui diventò bianco come uno straccio. Non immaginava che quei macchingegni andassero così veloci! Era la prima volta che vi saliva sopra.
Dopo il giro su quella, si avventurarono nella “Haunted House”.
Già da fuori metteva i brividi, figurarsi all’interno.
Per tutto il tempo Kagome si era avvinghiata al braccio di Inuyasha, senza intenzione di staccarsi. Lui sorrise tra sé e sé. Era la prima volta che una ragazza gli si avvicinava e si fidava di lui.
Finito l’abominevole giro turistico nella casa, andarono in una gelateria che distava solo pochi metri dal parco.
Inuyasha prese un gelato alla nutella e stracciatella, invece Kagome ne prese uno al tiramisù ed emozioni.
Dopo aver pagato, cominciarono a passeggiare lungo il ponte “Rainbow Bridge”. Di sera, si presentava un bellissimo spettacolo di luci colorate.
-Wow, sono bellissime!-disse Kagome, appoggiandosi alla ringhiera.
Inuyasha la guardò per un secondo. Sembrava una bambina, era così bella.. -Già..-rispose.
Restando a parlare lì, si accorsero che ormai si era fatta sera. Inuyasha, notando che Kagome tremava la prese in braccio.
-Ma che fai?-chiese confusa.
-Ti riporto a casa, l’aria sta cominciando a raffreddarsi.-le spiegò.
Durante il tragitto, nessuno parlò, quando, finalmente, arrivarono a casa Higurashi.
-Mamma, siamo tornati!-urlò.
-Ben tornati! Su, entrate, altrimenti vi gelerete!-disse lei.
-Inu-chan, io vado a cambiarmi, torno subito!-disse cominciando a salire le scale.
Lui annuì e si diresse in cucina, dove c’era Kathleen che preparava la cena.
Lei, vedendolo arrivare, gli sorrise e lo invitò a sedersi.
-Inuyasha, cosa avete fatto di bello?-chiese curiosa, poggiando sul tavolino una tazza di thè.
-Siamo andati al Luna-Park, abbiamo preso un gelato e ci siamo fermati a parlare sul Rainbow Bridge.- le rispose.
-Sul Rainbow Bridge? Dicono, che lì, di sera, si presenta un bellissimo spettacolo di luci!-disse con gli occhi che le brillavano.
-Infatti! Erano bellissimi tutti quei colori mischiati! Sembravano un opera d’arte!-spiegò.
-Mmm, Inuyasha, mi sembri un tipo molto sobrio!-disse lei scherzando.
-In effetti.-rise lui.
Ad un tratto si sentì un urlo.
-Porca Troia!-urlò Kagome.
Inuyasha, udendo quell’urlo, si precipitò nella stanza di Kagome.
Quando spalancò la porta, la vide stesa a terra, che si contorceva dal dolore. Evidentemente, era sbattuta sulla gamba ingessata.
-Kagome!-urlò precipitandosi subito vicino a lei. Senza esitazione, la prese in braccio e la fece sedere sul letto.
-Ehm.. Inuyasha…-disse imbarazzata.
-Co..-stava per dire,quando le parole gli morirono in gola. Kagome, era completamente nuda!
-Scu-Scusa!-disse girandosi di scatto.
Kagome, anche se un po’ imbarazzata, ripensò alle parole del ragazzo: “Non ho avuto neanche quel nutrimento che le madri danno ai loro figli appena nati…”
Ad un tratto le venne in mente una strana idea.
”Non è mai stato nutrito? Oggi sarà la sua prima volta.” Pensò.
-Inuyasha..-lo richiamò dolcemente.
-C-Cosa?-chiese ancora imbarazzato.
-Girati..-gli fisse piano.
Inuyasha, spiazzato da quella richiesta, si girò, e si ritrovò davanti tutto il suo splendore: Labbra rosse, seni tondi e pieni, ventre piatto, gambe lunghe…era il sogno di ogni uomo!
-Inuyasha..nutriti..-gli disse arrossendo.
Se prima era uscito fuori di testa, ora era completamente impazzito! Lei, gli aveva chiesto di..
-Ma K-Kagome!-disse imbarazzato.
-Chiudi gli occhi…-gli disse dolcemente.
Lui eseguì l’ordine.
Ad un tratto, sentì la mano di Kagome prendere il suo viso a coppa e trascinarlo verso di se, quando sentì qualcosa di morbido tra le labbra.
Aprì di scatto gli occhi, e vide che la ragazza gli aveva messo in bocca il suo capezzolo.
Tentò di staccarsi, quando lei lo strinse ancora di più contro il suo petto.
-Inuyasha..nutriti..ti meriti quel nutrimento, che purtroppo ti è mancato. Ti prego, fallo per me..-gli disse accarezzandogli la testa.
Anche se un po’ imbarazzato, cominciò a succhiare, tramortendo Kagome.
Era la prima volta, che sentiva quel sapore.
Mentre lui era occupato a nutrirsi, Kagome fremeva dal piacere. Inconsciamente, aveva cominciato a baciargli le orecchie e carezzargli la nuca, costringendolo a trattenere alcuni mugolii, che sembravano fusa.
Restarono in quella posizione per una buona mezz’ora, quando la ragazza cominciò a gemere.
Vedendo quella reazione, Inuyasha si staccò bruscamente, abbracciando la ragazza.
-Grazie..-le sussurrò ad un orecchio.
-Non..non c’è di che..-disse imbarazzata, ricambiando l’abbraccio.
Quando si staccarono, si guardarono negli occhi per un po’.
-Kagome, forse è meglio se vai a dormire.-le disse, stendendola sotto le coperte.
-Già..domani vieni Inu-chan?-gli chiese felice.
Lui annuì e le baciò la fronte, facendola arrossire un po’.
-Buona notte Inu-chan, a domani!-disse dandogli un bacio sulla guancia, per poi addormentarsi.
-Buona notte Ka-chan.. e grazie..-disse dandole un altro bacio, però questa volta sulla punta del naso.
Salutando tutti, tornò a casa sua, con un mix di emozioni che gli invadevano il cuore.
   
 
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