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Autore: _piccolame    25/06/2014    3 recensioni
Lo guardava mentre piangeva disperata e chiamava il suo nome a squarciagola. Era steso a terra privo di sensi con ferite gravi su tutto il corpo...
[storia in revisione]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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-Hina-chan...-

Hinata si girò, ultimamente le accadeva spesso di sentirsi chiamare ma ogni volta si voltava non c’era nessuno. La cosa era strana e con quest’ultima volta decise che sarebbe andata a parlarne con qualcuno subito dopo aver ridato il borsone a Naruto. Durante il tragitto pensò molto a lui, al fatto che non ricordasse niente, che non si ricordasse della sua dichiarazione contro Pain... che non si ricordasse proprio di lei. Le faceva male ma non provava neanche a pensare ad altro, sapeva che non ci sarebbe riuscita. Pensava a quell’abbraccio ricevuto, si toccò la testa cercando di riprovare quella sensazione di calore provata mentre lui la accarezzava.
Si mise il viso tra le mani confuso, non riusciva a capire la menzogna di Kiba, non si ricordava di Hinata ma era sicuro che non si meritasse niente di tutto ciò. Gli bastava uno sguardo sul dolce viso di lei per escluderlo. Sentì bussare, si diede una sciacquata alla faccia nel lavandino della cucina ed andò ad aprire. Si ritrovò davanti un ragazzo moro con due strisce rosse sulle guance dopo pochi secondi dovette abbassare gli occhi per poterlo guardare in faccia. Era talmente furioso che non aveva resistito a tirargli un pugno in pieno muso, il naso si era già gonfiato, era un miracolo se non l’aveva rotto. Il primo a muoversi fu il biondo sbattendogli la porta in faccia.
-Kiba!- esclamò la mora vedendo il ragazzo seduto a terra di fronte alla porta di casa di Naruto -Che ci fai qui?-
-Ero venuto a dire la verità.- disse di risposta lui alzandosi rapidamente, si girò e fece per andarsene ma Hinata gli prese un braccio, fermandolo. -Che hai fatto al naso? Non credere che non me ne sia accorta...- la domanda fu istintiva, dimenticandosi tutta la rabbia che in realtà ancora sentiva verso di lui. Allora Kiba rispose con un nome e la ragazza sussultò, sorpresa che l’amico biondo avesse reagito così vedendo il moro. Lo lasciò andare e appena lo vide scomparire tra la gente bussò rumorosamente alla porta riprendendo il borsone da terra. Guardò a terra indecisa se parlare o no di Kiba, se chiedergli il motivo del suo naso rotto ma i suoi pensieri furono interrotti dalla voce proveniente dall’interno del monolocale. -Sono Hinata.- rispose lei, solo allora Naruto le aprì e la lasciò entrare.
-Come mai qui Hina-chan?- Lei lo guardò perplessa per quel nomignolo, poi gli rispose.
-A-avevi di-dimenticato il borsone da T-teuchi...- gli porse la borsa, lui la prese e la mise in camera. Tornò da lei -Grazie mille...-
-C’è una cosa che vorrei chiederti Naruto-kun...- prese una piccola pausa, poi continuò -perché l’hai ridotto in quel modo?-chiese spontaneamente senza neanche precisare il nome dell’Inuzuka. Lui la guardò colpevole, distolse lo sguardo e parlò -Come lo sai?-
-B-beh quando s-sono arrivata da te era a-ancora davanti a-alla tua p-porta...- era imbarazzata a chiedergli di Kiba, sarebbe stato molto più semplice dargli il suo borsone e salutarlo senza chiedergli niente ma si sentiva coinvolta.
-Secondo te Ino perché Hinata è così in ritardo? Non è da lei! Credi che gli sia successo qualcosa?- chiese preoccupata Sakura all’amica bionda, che in risposta alzò gli occhi e rivelò che aveva notato la mora un’oretta prima dirigersi verso l’appartamento di Naruto.     -Da Naruto!? secondo me ti stai confondendo! O non era lei o non stava andando da Naruto! Dai Ino sai quant’è timida!- esclamò la rosa non credendo alle proprie orecchie.
-Lo so che è strano Saku ma è così! Ho notato anche che aveva un borsone con se ma ero di fretta e non ho potuto chiederle niente!- disse ormai esasperata -Andiamo a cercarla, va bene?- aggiunse poi. -Un borsone? Strano direi, ha un appuntamento con noi e porta un borsone con se... Uhm, meglio andare a cercarla.- rispose pensierosa la ragazza. 
-Uffa! Abbiamo cercato in tutta Konoha e non c’è, sono ore che la cerchiamo! Dove cavolo è finita quella Hyuga!- gridò la bionda arrabbiata con la mora, rimase sorpresa quando la ragazza in questione le rispose da dietro tranquillamente -Be’ ero da una persona e avevo lasciato il cellulare a casa...- finì la frase con un sorriso timido e del rossore sul volto. -Oh Hina-chan sei qui... Scusa è che ho perso un po’ la pazienza, insomma non è molto da te fare tardi senza avvisare.- la corvina imbarazzata cercò una scusa plausibile invano riuscendo solamente a balbettare qualche parola confusa. -Allora analizziamo le cose Hinata... Prima di tutto ti ho vista andare verso la casa di un biondino di nostra conoscenza, poi fai tardi e non avvisi. Ultimo ma non meno importante, ora sei qui ma, a differenza di prima, il borsone che avevi prima ora non è con te. Quindi secondo me tu sei stata a casa di Naruto anche se non mi spiego il perché tu avessi un borsone...- raccontò Ino con tono malizioso. -Be’ io in effetti sono andata da N-Naruto-kun e avevo un borsone, e-era di Na-Naruto-kun, lo aveva dimenticato d-da T-teuchi e ho voluto riportarglielo...- 
-Si ma sei in ritardo di ore!- protestò Sakura -Be’ ecco io... vedete... sono stata... ehm... be’...- borbottò lei ma non riuscì a formulare una frase di senso compiuto. -Cosa avete fatto voi due insieme?- sospettò ancora più maliziosa di prima. La corvina la guardò imbarazzata con il viso paonazzo, quando si rese conto di cosa l’amica stesse insinuando sbarrò gli occhi e rispose prontamente -Io e lui non abbiamo fatto niente del genere! Toglitelo dalla testa!-
-Tutto bene ragazze?- la calda voce familiare calmò Hinata all’istante, si girò molto lentamente fino a vedere il suoi lineamenti e i suoi capelli color grano, gli occhi azzurri come il cielo e i suoi tipici segni sulle guance. 
-Na-naruto-kun!- esclamò Hinata sorpresa -Come mai qui?-
-Facevo un giro, sai per schiarirmi le idee. Per cercare di ricordare qualcosa, tutto qua.- rispose lui. La ragazza lo guardò, non riusciva più a staccargli gli occhi di dosso ma lui, per fortuna, non se ne accorse. Ino diede una gomitata alla mica dai capelli rosa e d’istinto disse
-Be’ io e Sakura dobbiamo proprio andare ragazzi, ciao!- strattonò la rosa e insieme corsero via.
-Hey ragazze aspettate! Io devo tornare a casa ed è troppo tardi per andarci da sola!- urlò di rimando la corvina alle amiche che non si girarono neanche a guardarla 
-Ti riaccompagno io Hina-chan se ti fa piacere.-
-Oh... Grazie mille Na-naruto-kun-
Lei rossa in viso e lui con le mani dietro alla nuca iniziarono ad andare verso villa Hyuga.

-Hina-chan...-

-Naruto-kun... ti sei ricordato qualcosa di nuovo?-
-In realtà... be’ si... ultimamente ho come dei flashback, immagini di battaglie e ho incontrato il Kyubi... Domani avviserò Sakura e la signorina Tsunade di questi progressi però, non capisco... Sakura è una mia compagna di team quindi dovrei avere più ricordi con lei che con molte altre persone però... Di lei ho solo qualche ricordo, ho più ricordi con un’altra ragazza, anzi più che averne di più io, ecco, io provo qualcosa di strano quando ci penso. Però c’è un problema, non riesco a capire, in ogni ricordo, in ogni flashback, io non vedo il suo viso è sempre di spalle oppure sento la sua voce e vedo solo nero. Anche se pure la sue voce è diversa, come ovattata.- 
-Davvero? Ma è fantastico! Stai iniziando a ricordare Naruto-kun, hai fatto grandi progressi- esclamò felice per il ragazzo poi chiese:
-Non hai nessuna idea su chi possa essere? La ragazza intendo.-
-No, non ne ho la più pallida idea... Oh, guarda siamo arrivati. Io vado allora ci vediamo Hinata!- detto questo iniziò a correre verso casa sua, dall’altra parte del villaggio.
-Ciao...- mormorò debolmente la ragazza. Aprì il cancello della villa e si avviò verso la cucina per prendere un bicchiere d’acqua, sussultò quando trovò il padre ad aspettarla. 
-Dove sei stata Hinata?- chiese lui severo.
-Ero fuori con Sakura ed Ino padre.-
-Non mentire! Sono tuo padre e mentire è una mancanza di rispetto! Ti ripeterò la domanda. Dove sei stata?-
-Io ero con Sakura ed Ino padre.- ripeté lei più sicura.
-E quel ragazzo che era al cancello prima con te allora?-
-Oh, Naruto-kun... Vedi lui mi ha solo riaccompagnato a casa. Era tardi e non mi fidavo a tornare a casa da sola. Per caso l’avevamo incontrato e, visto che Sakura ed Ino abitano vicine tra loro ma non da questo lato del villaggio, Naruto si è solo proposto di accompagnarmi fino a qui.-
-Per questa volta ti crederò ma sia chiaro non voglio mai più vederti in giro a quest’ora della notte con un ragazzo! È un disonore per la famiglia!- il suo tono non ammetteva repliche o scuse, la corvina annuì e si diresse verso la propria camera, si fermò solo un attimo per dare la buona notte al padre dandogli le spalle. 
Arrivò nella sua stanza e guardò la sveglia sul comodino, mezza notte e venti, in effetti era davvero tardi. Si gettò sul letto e iniziò piangere in silenzio sfinita dalle continue oppressioni del padre. Si addormentò così senza cambiarsi, in posizione fetale continuando a piangere. Il sogno che fece quella sera fu strano, non vedeva niente, sentiva però delle voci che sembravano parlare di lei ma senza rivolgersi direttamente. Come sei lei non potesse sentirle, secondo quelle voci in realtà per niente sconosciute, lei non stava bene, anzi, dicevano che doveva svegliarsi ma che questo non accadeva.

“C’è qualcosa che non va, avrebbe dovuto svegliarsi secondo quello che avevano diagnosticato i medici ma non è successo niente! È lì ferma immobile che non apre gli occhi da un mese circa e io non ce la faccio più! Sono stanco, esausto, disperato e rischio di impazzire!”
“Ora calmati per favore, andrà tutto bene Hinata si sveglerà!”

-Svegliarmi da cosa? Io sto bene.-

“È da un mese che lo dici e non è cambiato niente...”
“Scusa, scusami è che non so cosa dirti... Io non capisco più niente la diagnosi era sbagliata ma non riesco a trovare l’errore, non so dove abbiano sbagliato! Io... Io non ho le competenze e la signorina Tsunade... ci sta lavorando ma nemmeno lei riesce a capire...”  Si senti la qualcuno iniziare a piangere
“Vieni qui” ci fu una breve pausa in sui si sentivano solamente i singhiozzi della ragazza che piangeva “Stai tranquilla, tu ce la farai, ne sono sicuro Sakura, io credo in te”.
Sentì il calore di una mano sulla sua.

Dopo di questo non sentì più niente, solo il calore sulla mano come se venisse stretta da una più grande.
La ragazza fu svegliata dalla suoneria del suo cellulare, sullo schermo c’era la scritta Sakura

-Pronto?-
-Hey Hina sono Sakura-
-Si lo so chi sei Saku, ho il tuo numero in rubrica. Perché mi chiami alle sette e mezza di mattina?-
-Come perché? Hinata sai che giorno è domani?-
-Il 10 ottobre...IL COMPLEANNO DI NARUTO!!! Me lo stavo dimenticando! Ciao Sakura-chan scusa ma devo andare. Ci vediamo in giro.-

Hinata chiuse la telefonata e gettò il telefono sul letto, si cambiò i vestiti del giorno prima che aveva ancora addosso, si lavò il viso e uscì dalla stanza lasciando il letto sfatto. Passò per la cucina e prese una mela in fretta da mangiare per strada come colazione ma prima che uscisse dalla stanza una voce la bloccò.
-Dove vai?-
-Mi sono svegliata presto e volevo fare una passeggiata fino al parco, padre-
A questa risposta il padre si girò e lasciò la figlia andare. 

-Sasuke!-
Vista la ragazza dai capelli rosa, il moro si avvicinò alla panchina su cui si era appena seduta.
-Allora perché mi hai chiamato, detto che era successo qualcosa e fatto venire qui alle sette e quarantacinque della mattina?- disse lui infastidito.
-Semplice. Domani è il compleanno di Naruto e dobbiamo organizzare qualcosa!-
-Tu. Non io...-
-Sas’kè ascoltami, noi siamo amici e lo siamo di Naruto non mi sembra così brutto provare a fargli una sorpresa insieme per una volta. Poi non la facciamo solo noi due ci aiuta anche Hinata.-
-La Hyuga?-
-Si lei ci aiuta, anche se ancora non lo sa visto che sta mattina l’ho chiamata e appena si è resa conto che domani è il 10 mi ha buttato giù. La richiamo dopo.-
-Sakura-chan, Sasuke-kun che ci fate voi qui?-
-Oh sei venuta anche senza che te lo dicessi fantastico!-
-Che?- chiese confusa la mora, a quel punto la rosa le spiegò tutto e la ragazza dai lunghi capelli fece un largo sorriso e annuì energicamente contenta della bella idea avuta dall’amica. I tre si salutarono solo dopo che le due amiche furono riuscite a convincere anche il ragazzo, fissando un’appuntamento per le tre di pomeriggio.

Sakura aveva detto di poter arrivare prima perché aveva da sistemare una faccenda con Ino...

  
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