Odio la matematica. Ci sono operazioni il cui risultato è impossibile e dicono che anche quelle dovrebbero aiutare. Ma se il risultato è impossibile, non sarà impossibile anche l’operazione? E se l’operazione è impossibile, mi spieghi quando mai ci capiterà di trovarla?
Poi ci sono quelle il cui risultato è “indeterminato” e ciò significa che la tua fatica è stata vana perché tanto qualunque cosa tu avessi fatto sarebbe andata bene.
Ma le peggiori sono quelle che ti pongono agli esami, in cui un certo Carlo, tanto sfigato da non avere ancora la patente, gira in bici per andare sempre in luogo diverso, perché non ha un lavoro e quindi deve passare il tempo a gironzolare per la città e deve calcolare quanto tempo è stato fermo, quanto tempo si è mosso e quando arriverà destinazione. Ovviamente per fare tutti questi calcoli gli è servita la matematica, che per l’ennesima volta si è dimostrata utile per cose inutile e inutile per cose utili, infatti Carlo non ha ancora un lavoro e agli esami del prossimo anno lo ritroveremo sulla sua bici che gironzola per la città a fare calcoli inutili.
Carlo può ringraziare solo la matematica per questo! Lei sì che gli è stata d’aiuto!