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Autore: Firnen bjartskular    30/06/2014    3 recensioni
Avevano paura di me, erano tutti invidiosi: ero perfetta, fisico delineato, alta e slanciata, aggraziata, oggettivamente bella e, soprattutto priva di qualsiasi tipo di foruncolo ( hihihi, ne andavo troppo fiera ). Potevo considerarmi più veloce di Bolt, e possedevo una forza disumana; un solo dettaglio stonava, le mie orecchie irrimediabilmente a punta, lunghe più o meno dieci centimetri.
* seguito di LOVE ONLY LOVE *
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya, Eragon, Nuovo Personaggio, Sorpresa, Un po' tutti | Coppie: Eragon/Arya
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Breoal'
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Aiedail

Pov. Arya
Appena ci trovammo dentro il portale,  tutto si deformò ed un inconsistente sfondo bianco prese il posto del verde degli alberi.
Proseguimmo per un sentiero luminoso, la traccia magica, finchè non giungemmo ad una specie di bivio che portava a due uscite differenti.
- Ora che si fa?
Chiese Eragon
- Davvero non lo so, ma questo può essere un problema, perchè questi luoghi potrebbero essere distanti leghe e leghe, come li chiamano loro chilometri, o forse solo pochi metri.
Risposi
" È un bel grattacapo, l'unica cosa certa è che non dobbiamo dividerci, è fuori discussione"
Osservò Fìrnen, aveva maledettamente ragione.
- Yunod io dico di andare a sinistra
- Ti seguo
Appena attraversammo l'ovale luccicante mi sentii comprimere, come se Fìrnen mi avesse appena calpestata, vicino a me Eragon emise un gemito strozzato, gli strinsi la mano e, più per abitudine che altro, soffrii in silenzio.
Dopo pochi minuti quella sensazione svanì, il bianco si sgretolò, lasciando il posto ad una specie di boschetto formato da strani alberi con il fusto a scaglie e poche foglie a pianta larga in cima.
Subito pensai ai draghi, non potevano fisicamente entrarci, lo spazio era troppo stretto, eppure li percepivo; mi girai più e più volte senza vedere nulla, poi la voce di Fìrnen tuonò nella mia mente, sembrava irritato e nervoso
" Siamo qui"
Disse seccato; guardai Eragon, dalla sua espressione perplessa Saphira doveva avergli detto la stessa cosa.
Abbassammo lo sguardo per vedere due... due, beh sì, due... Cani.
Cani, erano diventati cani, sì, con un gedwey ignasia, uno verde e l'altro blu, sulla coscia destra. Era un grave colpo all'orgoglio, proprio un colpo basso, io e mio marito non potemmo trattenerci dal ridere.
" Smettetela"
Bofonchiavano
" Le mie squame lucenti!"
Piagnucolò Saphira
" La nostra stirpe gloriosa, la nostra reputazione è per sempre rovinata, da maestose bestie micidiali e aggraziate a semplici cani! Da non credere è una vergogna, e voi, cavalieri, se così vi potete classificare ora che siamo cani, ridete del nostro aspetto... Dove siamo finiti!"
Sbottò Fìrnen alquanto stizzito 
- Hei guarda che se fai il bravo magari rimedi qualche osso
Feci tra le risate, iniziando a cercare un posto adatto per passare la notte.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Pov. Wayn
- Allora, sei pronto?
Chiese il Capo
- Sì
- Sei sicuro che sia una Dauthdert? Sai cosa ti succederà se mi deludi, vero?
- Sono sicurissimo
Risposi, rabbrividendo al solo pensiero del castigo
- Allora vai Wayn
Quando sentii queste parole, mi inchinai ed uscii dalla sala principale, fuori dalla porta mi aspettavano i miei uomini
- Allora, ricordate il piano?
Domandai, i miei uomini annuirono
- Bene, applicate una variante: nessuno dovrà essere ucciso
Dissi secco
- Ma il capo...
Cercò di protestare George
- Non mi interessa, nessun innocente morirà, e poi a voi non deve importare, la responsabilità è mia
I miei uomini annuirono di nuovo e in una fila compatta ci dirigemmo al parcheggio, da dove partimmo verso il "Los Angeles' history museum" più brevemente "LHM".
Dopo venti minuti eravamo appostati nel giardino antistante l'edificio, in mezzo alle siepi, il buio della notte era per noi un elemento di vantaggio. 
Dai nostri zainetti prendemmo la pistola elettrica, i guanti di cuoio nero ed una maschera bianca che ci nascondeva il volto.
Davanti all'entrata c'erano due guardiani, presi la mira e sparai a quello a destra, che, non sentendo lo sparo grazie al silenziatore, non potè fare nulla e finì a terra stordito, l'altro guardiano, spaventato, si nascose dietro una colonna, io ed i miei sottoposti ci mettemmo in formazione ed avanzammo verso di lui, inutili i tentativi dell'uomo di tirare fuori la pistola, quando vide quanti eravamo cercò di scappare, ma Cedrick lo bloccò da dietro
- Apri la porta!
Ordinai brusco, puntandogli contro l'arma, il custode Harry, da quello che c'era scritto sul cartellino, non esitò e, con mani tremanti, prese una grossa chiave di ferro e fece quanto ordinato. Appena ci trovammo all'interno del museo dissi, rivolgendomi a Niall col nome in codice
- Omega due va a vedere se ci sono altre persone, se ne trovi addormentale
- Sì Alfa uno
Rispose il ragazzo prima di allontanarsi
- Portami nella sala medievale, voglio la Lancia bianca
Ordinai al custode. 
Camminammo per pochi minuti, sentendo l'eco dei nostri passi sul marmo e, talvolta, le urla degli uomini scovati da Niall, finalmente arrivammo in una grande sala strapiena di armature e ferraglia arrugginita, ma che c'era di interessante in tutto quel metallo ossidato? Bah, proprio non lo so, comunque, in mezzo a tutto quel ferro c'era una teca di vetro anti-proiettile, al cui interno era posta una lancia lunga, con il manico di legno pregiatissimo, adorno di strani intagli, ed una lama bianca e sottilissima, era lavorata nei minimi dettagli ed intorno a lei c'era una candida aura che sprigionava calore, sembrava che non fosse mai stata toccata, neanche un elemento tradiva la sua "età". Mentre Harry apriva la teca mi dedicai alla lettura della didascalia:

Accurati esami hanno appurato che questa lancia sia di origine medievale, tuttavia il suo aspetto fa pensare ad un'epoca più recente.
È l'unica copia presente in tutto il mondo. 

Mentre Harry mi porgeva l'arma avvertii uno strano calore, sempre puntandogli la pistola contro mi feci condurre all'uscita, dove recuperammo Niall e ci dirigemmo verso la CLC.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Pov. "???"
Quando Wayn entrò nella sala con la Dauthdert in mano ero al settimo celo, era proprio vera.
Sulla lama candida era scritto il nome: Aiedail, la stella del mattino, mentre sul manico in legno era incisa questa frase: Du aiedail islingr, helgäthr Ratatoskr bjartskular*.
Iscrizione di certo risalente alla Du fyrn skulblaka.
Sì, con Aiedail in mano nulla avrebbe potuto fermarmi.



* Du aiedail islingr helgäthr Ratatoskr bjartskular: La stella del mattino portatrice di luce uccise Ratatoskr squamediluce


Angolo dell'autrice
Allooora, in questo capitolo succede una cosa importantissima, vale a dire che i draghi si trasformano in cani.
No, no, torniamo seri, la cosa importante è che finalmente il nostro "???" Ha la sua Dauthdert e può attaccare l'accademia. 
Sarà così o nel prossimo capitolo succederà qualcosa di totalmente inaspettato? Lo scopriremo nella prossima puntata!

Ps: non chiedetemi da quale oscuro recesso della mia contorta mente sia uscita la trasfigurazione drago/cane perchè non lo so.

Se onr sveddar stija hvass
  
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