Videogiochi > Zelda
Ricorda la storia  |      
Autore: Phantom13    30/06/2014    4 recensioni
Ocarina of Time
------
La calma prima dell'ultima tempesta.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Link, Navi, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sì, Phantom è tornata.
No, Phantom non è ancora morta.
Sì, Phantom ha superato gli esami di maturità del liceo.
No, non sono andati male.
Sì, sono stati i momenti peggiori della mia vità.
No, non è stato facile, per nulla.
Sì, ora sono in vacanza fino a settembre.
No, non farò altro eccetto che scrivere fic.
Sì, dovreste proprio prepararvi (o preoccuparvi).
No, ora non vi rubo più tempo.
Sì, adesso potere leggere!

-----------------------------------------------------------------------
 



TIME OF HERO
 
Per un attimo, Link smise di armeggiare con le cinghie della propria sacca da viaggio. Si fermò e, appoggiate le mani al bordo del muretto che costeggiava l’apertura del pozzo di Kakariko, gettò indietro la testa, chiudendo gli occhi.
Si concentrò sul caldo tocco dei raggi del sole sulla propria pelle. Si lasciò cullare dai cigolii arrugginiti del vecchio mulino a vento singhiozzante.  Seguì il suono dei passi dei sopravvissuti di Hyrule, dei rifugiati di Kakariko. Sentiva le loro voci, le loro risate, il loro correre su e giù. Il chiocciare tranquillo delle galline, il verso di una mucca, il chiacchiericcio di fondo della gente, l’eco solitario della Canzone della Tempesta filtrata dai vecchi mattoni del mulino.
Ascoltò il frusciare dell’erba al vento, il canto delle foglie danzanti degli alberi, il placido gorgogliare sotterraneo del Monte Morte.
E la pace di quell’istante si dissolse in un attimo. Tutto quello, tutti loro, tra qualche ora avrebbero potuto non esistere più, se qualcosa fosse andato storto laggiù. La gola gli si seccò interamente, il cuore cominciò a galoppare.
Per sette anni tutti loro erano rimasti immobili, ad attendere che lui tornasse per aiutarli. Ora il momento era arrivato. E loro nemmeno lo sapevano.
Le viscere gli si strinsero ancor di più.
Gemendo, Link riaprì gli occhi, fissando il cielo limpido come cristallo. Qualche pennacchio di nuvola aleggiava, lassù, oltre le vette.
Navi gli attraversò il campo visivo, sfarfallando. Non disse nulla, per una volta rimase completamente zitta, limitandosi a frullare le ali scintillanti.
Il collo, piegato ancora all’indietro, cominciò a chiedere pietà. Link, cambiò posizione, piegandosi in avanti sulle proprie ginocchia.
Seduto sul pozzo, osservò mestamente la spada, lo scudo e la sacca lasciati a terra, sulla verde erbetta. Le quattro ampolle luccicavano al sole, riempite di fresco. Il rosso dei chuchu pareva quasi rubino sciolto, racchiuso nel vetro.
Link rabbrividì, sperando in tutta sincerità di non dover usare quelle pozioni, già sapendo per contro che ne avrebbe avuto mortalmente bisogno. Il fatto di uscire indenne dalla battaglia che lo attendeva, purtroppo, non era contemplabile.
Di nuovo, quell’oppressione nera schiacciò l’animo del giovane hylian.
Se le pozioni non fossero bastate, se il nemico fosse stato troppo forte, se lui stesso non fosse stato sufficientemente pronto …
Serrò gli occhi, poggiandosi la fronte sulle mani.
Il vento gli accarezzò giocoso il cappuccio, correndo poi via ad arruffare le penne delle galline e le gonne della loro proprietaria.
Se lui non ce l’avesse fatta …
Si sentì morire.
Cercò di deglutire, senza riuscirci. Il sole non era più caldo, sulla pelle. La vita del villaggio non era più amichevole, pareva ora più come un ricatto, un crudele promemoria di cosa ci fosse realmente in gioco.
Provò a respirare con più calma, tentando respiri più profondi e più lenti. Ci riuscì, ma non funzionò affatto.
La tensione rimase esattamente com’era prima, in tutta la sua pungente e martoriante presenza.
Poi, tutto ad un tratto, senza una ragione apparente, un sottile sorriso affiorò sulle labbra di Link.
Il volto sorridente di Saria gli attraversò la mente. Saremo sempre amici!
La ruvida risata di Darunia si sovrappose a quella della kokiri. Non dimenticare … ora tu e io siamo veri Fratelli!
Le argentee squame di Ruto sostituirono la pelle rocciosa del capo dei Goron. Se vedi Sheik, per favore porgigli i miei ringraziamenti, va bene?
La sinuosa figura di Impa prese in posto della giovane zora. Per favore, cerca la Principessa!
La bronzea carnagione di Nabooru sostituì la pallida sheikah. Se solo avessi saputa prima che saresti diventato un uomo così meraviglioso …
Il sorriso di Link si allargò.
…risvegliati come saggi e hanno unito il loro potere al tuo.
Tutta l’agitazione, tutta la tensione, tutto il peso delle vite di quelle terre si dissolsero. Parvero scivolargli via di dosso, come se non ci fossero mai state.
Una calma senza eguali gli allagò il cuore.
Una mezza risata affiorò dalle sue labbra.
Navi gli svolazzò davanti. –Ed ora che c`è?- domandò, felice anche lei.
Link si limitò a farle l’occhiolino, alzandosi in piedi.
Finì rapidamente di impacchettare le proprie cose, prese la spada e se la legò alla schiena, subito seguita dallo scudo. Mentre terminava di prepararsi, il sole venne inghiottito da un banco di nubi.
Il vento ruggì scagliandosi contro di lui. Link non vi badò nemmeno. L’immenso albero che troneggiava all’ingresso del villaggio aggrappato al fianco del vulcano, si piegò come un fuscello al ringhio di quel vento indemoniato. I rami si torsero, le foglie sbatterono e frullarono, agitandosi.
Il cielo si stava rabbuiando, nuvoloni neri erano radunati a nord, sopra la città decaduta.
Link camminò con passo tranquillo, attraversando il villaggio, diretto verso la scalinata che conduceva alla pianura, con la fidata fatina sempre alle spalle.
Passò sotto l’albero, udì i rami scricchiolare e gemere sotto le frustate dell’aria di tempesta. Il cielo, ora, era quasi interamente oscurato.
L’Eroe, però, stava ancora sorridendo, solare.
Navi gli si avvicinò. –Pronto?- gli chiese.
Link voltò la testa verso di lei, il vento gli fece schioccare il cappuccio, scompigliandogli i capelli. Gli occhi blu dell’hylian scintillarono. –Sì. Ora sono pronto. Per qualunque cosa ci aspetti laggiù.-
Fata ed hylian osservarono insieme le macerie bruciate del borgo, avvolte da perenni masse temporalesche, ora più dense e tuonanti che mai. Pronte, anche loro, a ciò che sarebbe seguito di lì a poco.
-Per quel che vale, io sarò sempre con te.- disse la fatina, senza preavviso.
Link le sorrise caldamente. –Lo so, Navi. Lo so.-
Lei ridacchiò, allegra.
-E allora andiamo!-
 

-------------------------
^.^
Phantom è tornaaataaaa!
:D e la prima ad essere raggiante di gioia, credetemi, sono io!
Quanto mi è mancato scrivere!!! Non ne avete idea!
Tranquilli, mi rifarò in breve ;)

Eheheeh!
alla prossima!

 
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Zelda / Vai alla pagina dell'autore: Phantom13