Film > The Avengers
Ricorda la storia  |       
Autore: kamy    30/06/2014    2 recensioni
[Ispirata alla canzone Echo di Jason Walker].
Tony fa parte degli Avengers da tre anni. Si fida del Leader, anche se Capitan America cerca di convincerlo a diventare leader al suo posto.
E se scoprisse che tutto quello che ha vissuto fin'ora è stata solo una menzogna?
Genere: Azione, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prologo


Hello, hello. C'è qualcuno là fuori?





Tony appoggiò la mano sul vetro gelido e vide il proprio riflesso. Dall'altra parte si vedevano le luci della città. Sentì dei passi alle proprie spalle, alzò il capo vedendo il riflesso di Steve sul vetro. Sogghignò, infilò le mani in tasca e voltò il capo. 
“Già di ritorno, Capitano?”.

Steve annuì e sorrise. 
“Per poco. Sono passato solo a controllare la squadra, visto che tu non vuoi farlo”.

Tony roteò gli occhi, si voltò. 
“Ne abbiamo già parlato. Io lavoro da solo”.

Steve avanzò, scuotendo il capo. 
“Questo non è vero da anni, Tony”.

Tony sbuffò, allargò le braccia e si allontanò dal vetro camminando per la stanza, raggiunse il tavolinetto e afferrò una bottiglia. 
“Senti, sono vivo e sobrio; quindi puoi anche chiudere il discorso e tornare alla tua missione”.

Steve lo raggiunse, gli afferrò la bottiglia e la ondeggiò. 
“Non crederei che sei sobrio nemmeno se l'alcool test risultasse negativo” disse, con tono scherzoso.

Tony sbuffò, incrociò le braccia e alzò la testa, aggrottando la fronte. 
“Sei tu il leader. Sei tu quello di cui ci fidiamo. Io servo per i miei soldi, le mie armi e il fatto che sono il migliore; non per coordinare un gruppo”.

Steve sospirò socchiudendo gli occhi, abbassò il capo stringendo le labbra. 
“Cambierai idea” sussurrò. Lasciò la bottiglia sul tavolo, si voltò e strinse le spalline dello scudo. 
“Ci vediamo tra due giorni” disse.

Tony lo guardò uscire, sospirò e si lasciò cadere seduto sul divano affondando tra i cuscini. 
< Se pensa che tra due giorni avrò cambiato idea, si sbaglia di grosso > pensò. Stappò la bottiglia, sospirò e ne bevve metà rovesciando il capo all'indietro.  < Non sarò mai il leader degli Avengers >.
Udì dei fruscii, aggrottò le sopracciglia e posò la bottiglia. Si alzò, raggiunse la porta e vide la schiena di Natasha. 
“Ehi! Che succede?” chiese.

Natasha si voltò, spostò una ciocca di boccoli rossi dietro l'orecchio e assottigliò lo sguardo. 
“Alcuni importanti dati presenti solo in cartaceo sono spariti” spiegò. Steve agganciò lo scudo al braccio, allargò le gambe e aggrottò la fronte. 
“Ci sono indizi? Tracce? Rilevamenti? La sorveglianza?” chiese. Natasha scrollò le spalle. 
“Clint è andato sul posto per cercare indizi insieme a due Mark per i rilevamenti bio-chimici e termici. Le telecamere e tutti gli altri mezzi di sorveglianza sono stati disattivati, non hanno registrato niente”.

Tony incrociò le braccia, mugolò. 
“Qualcuno deve averli hackerati. Quante persone sanno che esistono anche archivi cartacei fondamentali?”.

Steve sospirò e si massaggiò la radice del naso. 
“Non devi ragionare così. L'HYDRA è ovunque, chiunque potrebbe esserlo, è inutile chiedersi chi lo sapesse e chi no”.

Natasha si portò una mano al fianco. 
“Però possiamo ricavare un elenco dei sospetti”.

Tony scosse il capo, e si passò la mano tra i capelli castano scuro. 
“No, ha ragione Cap. Se anche sapessimo chi aveva le informazioni, non possiamo essere sicuri che li conosciamo tutti, e inoltre se iniziamo una cosa del genere diffonderemo il panico. È meglio essere discreti”.

Steve sorrise, annuì e si mise lo scudo sulle spalle. 
“Ora va meglio, Tony” approvò.

Natasha sospirò, scosse il capo. 
“State ancora litigando su chi è il capo? Andate avanti da tre anni!” si lamentò.

Tony indicò con il mento Steve, ghignò. 
“Andremo avanti finché il vecchietto non si arrenderà” disse.

Steve rise, e fece aprire l'ascensore. 
“Il simbolo dell'America non conosce resa!” esclamò. Entrò, si voltò e guardò Natasha socchiudendo le iridi azzurre. 
“Tenetemi informato” ordinò.

Natasha annuì, l'ascensore si chiuse.

Tony sbuffò, incrociando le braccia. 
<… E alla fine, decide sempre lui > pensò. Sogghignò, scosse il capo e si strofinò il pizzetto. < Meglio così > si disse.

 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: kamy