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Autore: Shayla_the_angel    24/08/2008    0 recensioni
Seconda fic sui TH...non so se sta venendo bene...aspetto vostri pareri. Comunque in questa storia Bill e Tom sono piccini. Seconda media e come tutti sappiamo il nostro caro Bibi ha avuto i suoi problemi...
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2

 

Il viaggio fino a scuola durò una decina di minuti. Loro due erano gli ultimi ad essere saliti.

Davanti a scuola c’era una marea di gente.

Bill sospirò e Tom lo afferrò per un polso.

“Billie…stai tranquillo. Non succederà niente”disse sorridendogli.

La campanella annunciò l’inizio delle lezioni e subito la folla entrò a scuola.

“Dunque…noi dobbiamo andare in 2 A…quindi, stando a quanto dice questo foglio…secondo piano, terza aula a destra”disse Tom, guardando una sorta di cartina appesa al muro.

Salirono le scale. Bill continuava a guardarsi intorno, teso.

La porta della loro classe era chiusa e all’interno regnava il silenzio totale.

“Bene…Kaulitz pronti!”esclamò Tom, bussando alla porta.

Si udì un “Avanti”  piuttosto scocciato e i due ragazzini entrarono.

“Chi siete?”chiese il professore. Un uomo sulla quarantina, con ispidi capelli biondi e un forte accento francese.

“Tom e Bill Kaulitz…siamo nuovi”disse il rasta, porgendo un foglio all’insegnante.

L’uomo sospirò.

“Bene…allora ragazzi, loro due sono i vostri nuovi compagni di classe. Bill e Tom Kaulitz. Ora andate a sedervi. Io sono il professor Dessin. Sono l’insegnante di francese. Ora tirate fuori i libri!”esclamò.

“Primo insegnante…già un rompi coglioni”pensò Tom buttandosi su una sedia in seconda fila.

Bill lo guardò, capendo perfettamente cosa stesse pensando il gemello.

Prese un foglio dal quaderno nuovo e cominciò a prendere appunti, mentre il fratello tamburellava le dita sul banco.

“Kaulitz! Appena arrivato cominci già a disturbare? Stai fermo con quelle mani e vieni alla lavagna. Vediamo quanto sei bravo”disse il professore.

Bill trasalì nel sentir nominare il suo cognome, poi capì che il professore stava parlando a Tom.

Il rasta si alzò, lanciando un’occhiata divertita a suo fratello.

“Kaulitz, non mi piace il tuo atteggiamento strafottente. Ora traduci queste frasi!”esclamò l’uomo porgendogli un foglio.

Tom alzò gli occhi al cielo, pensando che avrebbero potuto entrare un’ora in ritardo, invece che sorbirsi quell’uomo fastidioso. Prese un gesso e cominciò a scrivere, pur sapendo che le sue conoscenze di francese erano praticamente nulle. Guardò il gemello in cerca di aiuto.

Bill sospirò. Suo fratello non aveva mai prestato attenzione alle lezioni di francese, o ad altre. Si sporse sul banco, per leggere meglio la lavagna e nascondersi dal professore, poi con il labiale si fece capire.

“Quella desinenza è sbagliata…non si accordano i participi con il verbo avere!”disse a bassa voce.

“Kaulitz! Certo che dare fastidio è un vizio di famiglia! Vieni qui pure tu!”

Bill sospirò, poi arrivò di fianco al gemello e gli sorrise.

“Traduci tu. A quanto pare tuo fratello non sa nemmeno che con il verbo avere non si accorda mai!”.

Tom sospirò.

Bill gli prese il foglio dalle mani e tradusse un paio di frasi.

Non appena poggiò il gesso alla lavagna, sentì un leggeri brusio di sottofondo. Il suo sguardo andò istintivamente alle unghie, poi sospirò.

Tom guardò in cagnesco l’intera classe.

“Bene…ora tornate a sedervi e vedete di non farvi più richiamare”disse il professore, congedandoli.

I due gemelli tornarono ai loro posti e si guardarono. Bill aveva un’aria terribilmente avvilita. La campanella suonò e, una volta uscito il professore, l’intera classe si riversò in corridoio.

Tom si alzò in fretta ed uscì per tastare il terreno.

“Ciao ragazzina…”disse una voce, alle spalle di Bill.

Il ragazzino rabbrividì, poi si voltò lentamente.

“Che hai, ragazzina?”

“Io sono un maschio…”rispose Bill, con voce tremante.

“Da queste parti i maschi non si truccano e non si mettono nemmeno lo smalto”disse il ragazzino.

Tom rientrò in quel momento.

“Bill, va tutto bene?”chiese avvicinandosi al gemello.

Il ragazzino si allontanò, insoddisfatto.

“Bill…”disse Tom.

“Tomi…è uguale a prima…”disse il ragazzino, sentendo gli occhi riempiendosi di lacrime.

“Dai, non fare così”disse Tom.

Il ragazzino abbracciò il fratello.

“Billie…vai a sciacquarti la faccia…non puoi presentarti al prof in questo stato…”disse Tom, accompagnando fuori il fratello.

“Che schifo…piange proprio come una femmina!”esclamò lo stesso ragazzo di prima.

Tom non riuscì a controllarsi. Con uno scatto colpì in pieno viso.

“TOMI!”gridò Bill.

Il sangue cominciò a scorrere sul pavimento, mentre il ragazzino si portava le mani al naso.

“TOMI…lo hai ucciso?”chiese Bill guardando il compagno steso a terra. Gli altri ragazzini si erano istintivamente allontanati dai due gemelli e il professor Dessin era accorso.

“Kaulitz! In presidenza tutti e due! Immediatamente!”tuonò, osservando l’alunno a terra.

I due seguirono l’insegnante, con il capo chino.

   
 
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