Sem si voltò immediatamente non appena sentì quel suono e vide Paul, in un completo elegante di colore nero, che dalla sala di controllo, stava per raggiungere Sem sfoggiando uno dei suoi sorrisi più dolci.
La ragazza ricambiò immediatamente quel gesto e i suoi occhi non poterono che umidirsi di nuovo per le lacrime, che dall’emozione stavano già rigando le sue guancie.
“Here, making each day of the year
Changing my life with a wave of her hand
Nobody can deny that there's something there.”
Quando finalmente Paul la raggiunse, la strinse tra le sue braccia e cominciò a lasciarle baci umidi sul collo, che non fecero altro che aumentare tutta quell’aria di romanticismo a cui Sem sapeva di non poter resistere a lungo.
“There, running my hands through her hair
Both of us thinking how good it can be
Someone is speaking, but she doesn't know he's there.”
“I want her everywhere
And if she's beside me I know I need never care
But to love her is to need her
Everywhere, knowing that love is to share
Each one believing that love never dies
Watching her eyes and hoping I'm always there”
Paul le porse il mazzo di margherite che aveva preso, precedentemente, da sopra il piano forte e le pose una margherita tra i capelli, prima di tornarla a baciare con sempre più foga. Sem si abbandonò alle sue dolci carezze e ai suoi baci e mentre il cuore le batteva forte, strinse Paul di nuovo a se per non lasciarlo mai più andare via.
“I want her everywhere
And if she's beside me I know I need never care
But to love her is to need her
Everywhere, knowing that love is to share
Each one believing that love never dies
Watching her eyes and hoping I'm always there
Here, there, and everywhere
Here, there, and everywhere.”
Quando la canzone finì, Paul la guardò negli occhi e le chiese con dolcezza: “Allora, cosa ne pensi?”
“Una bellissima canzone, però mi aspettavo sinceramente che tu volessi parlare.”
“Così è stato più originale, quante ragazze possono dire lo stesso?” le chiese Paul ridacchiando.
“Nessuna credo” e risero.
“Ah..” fece Paul mentre rovistava nella tasca della sua giacca, in cerca di qualcosa.
“Prima che dimentico, ecco a te!” finì di dirle, porgendole l’oggetto in questione in mano.
“Una rosa gialla?” chiese stupita la ragazza ma allo stesso tempo molto emozionata.
“Si, una rosa gialla per la gelosia del linguaggio dei fiori no?”
“Non era gelosia! E poi non sei un fiorista!.” sentenziò la ragazza con un amabile sorriso sulle labbra.
“Ne sei sicura?”
“Di cosa?”
“Che non si trattasse di gelosia.” chiese Paul retorico.
“In realtà no. Paul, ci tengo a te in un modo che non si può descrivere o spiegare a parole, quando abbiamo litigato, il mondo mi è crollato addosso. Ho sbagliato ad aggredirti in quel modo e ad andare via.” rispose la ragazza, fissandolo negli occhi.
“No, Sem. Ho sbagliato io a non dirti nulla su Jane e su tutto il resto. Ci siamo sempre promessi di dirci tutto e di affrontare i problemi insieme, ma questa volta ho sbagliato ed ho capito che tu sei più importante di ogni cosa: io ti amo, e non ti abbandonerò mai.” disse il ragazzo, stringendole le mani e circondandole la vita.
“Lo so, Paul. E’ che a volte ho paura.”
“Di cosa?”
“Di perderti. So che mi ami, ma a volte mi sento molto insicura. Insomma.. Tu sei uno splendido ragazzo, con questi occhi e il viso d’angelo che ti ritrovi, potresti benissimo far prostrare tutte le ragazze del mondo ai tuoi piedi. Mentre io, sono solo un maschiaccio che adora i jeans, le t-shirt, le All Star e che odia ogni cosa che sia femminile. Ma che a volte pensa che se tu trovassi qualcuna più carina di me, come Jane, potresti tradirmi e lasciami per sempre.” le confessò la ragazza abbassando lo sguardo.
“Oh, Sem. Non devi dirlo nemmeno per scherzo! Tu sei la ragazza perfetta per me ed ogni giorno che passa io ne sono sempre più sicuro. Sei bellissima come sei, sia fisicamente che interiormente e credimi: nessuna ragazza potrà mai eguagliarti. Io non ti tradirò mai!”
Paul prese dolcemente il mento della ragazza tra le sue mani e lo baciò appassionatamente.
“Sei sicuro?” chiese Sem, allontanandosi il giusto che bastava per pronunciare la domanda e riprendere fiato.
“Certo, tu per me sei la ragazza più bella del mondo! Sei la mia Brigitte Bardot in versione mora, con gli occhiali e con un bel accento italiano, che io adoro.”
“Davvero?”
“Certo! Mi sono innamorato di te dal primo momento e non smetterò mai di farlo!” ripete il ragazzo, accarezzandole la schiena.
“Ti amo, Sem.”
“Anche io, Paul.” rispose lei e Paul prese i fianchi di lei per attirarla nuovamente in un bacio che sembrava non finire mai.
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