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Autore: TurningSun    03/07/2014    5 recensioni
**SPOILER CASA DI ADE!!**
“Vuoi provare a dormire?” Sussurrò Percy mentre Annabeth appoggiava la testa sul suo torace.
Scosse la testa. “Non voglio avere più incubi.”
“Mia madre mi cantava sempre una canzone quando facevo dei brutti sogni.”
Annabeth rise. “Vorresti cantare per me?”
Lui sorrise e si schiarì la voce. “Certo!”
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera! La storia che state per leggere è l'esito del gran caldo e della mia presenza su tumblr (http://jess-bookeater.tumblr.com/). Comunque, una mattina mi sono svegliata con la canzone di Bruno Mars "Just the way you are" in testa e il mio cervello ha fatto un collegamento - che ancora non riesco a spiegarmi - con Percy e Annabeth.
Spero vi divertiate! :D



 

Just the way you are
 

Percy stringeva Annabeth a sé perché a) il letto era troppo piccolo per due persone e b) voleva sentirla vicina. Da quando erano tornati dal Tartaro, aveva bisogno di sentirla vicino fisicamente.
Annabeth dormiva, o questo era quello che Percy credeva. Infatti, la ragazza iniziò a singhiozzare e premette il proprio viso contro la sua maglietta.
“Ehi, Annabeth…” Percy provò ad alzarle il viso per capire cosa le stesse succedendo. I suoi occhi erano chiusi: stava piangendo nel sonno. Percy le scosse dolcemente la spalla per svegliarla.
Annabeth aprì gli occhi: erano pieni di terrore e di sorpresa. “Cosa – Io… Io ero… Oh, Percy!” Gettò le braccia al collo del ragazzo, singhiozzando. “Ero… Ero di nuovo e non potevo… non riuscivo più a vedere proprio come…”
Percy la cullò, abbracciandola e accarezzandole i capelli e la schiena. “Sono qui.” Continuò a ripeterle all’orecchio.
“Mi dispiace… Non dovevo…”
“È tutto ok.” La fermò, le prese il viso tra le mani e la guardò negli occhi. “Sono qui per tenerti al sicuro.”
Un sorriso triste apparve sulle labbra di Annabeth mentre si sporgeva in avanti per baciarlo.
“Vuoi provare a dormire?” Sussurrò Percy mentre Annabeth appoggiava la testa sul suo torace.
Scosse la testa. “Non voglio avere più incubi.”
“Mia madre mi cantava sempre una canzone quando facevo dei brutti sogni.”
Annabeth rise. “Vorresti cantare per me?”
Lui sorrise e si schiarì la voce. “Certo!”
“Speriamo che Apollo non ti senta..!” Lo prese in giro, ridendo piano.
Percy pensò alcuni secondi alla canzone che conosceva meglio, poi iniziò a cantare. “Oh, her eyes, her eyes make the stars look like they’re not shining. Her hair, her hair falls perfectly without her trying. She’s so beautiful and I tell her everyday.”
(Diciamo che aveva parlato o rappato più che cantato.)
Annabeth rise per le sue doti canore e per la canzone che aveva scelto.
“Ehi, è la canzone preferita di Paul! L’ho sentito cantarla una volta mentre si faceva la doccia!”
“Oh, Testa d’Alghe. Sei stupendo, proprio così come sei.” Cantò a bassa voce e lo baciò, prima di cadere in un sonno senza incubi. 
  
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