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Autore: FairyQueen78    04/07/2014    14 recensioni
Secondo voi potevo risparmiarvi l'ennesima FF-sequel di Inuyasha? Ovviamente no! :-P
In tanti prima di me hanno detto la loro e io non potevo essere da meno! ;-)
Si fa presto a dire “E vissero tutti felici e contenti”, ma che succede in realtà dopo la parola FINE di una storia. Ciò che sulla carta è una fine, nella vita reale è un nuovo inizio e allora perché non provare a dare una sbirciatina in quello che ci è stato presentato come “il futuro” dei nostri personaggi preferiti? Sarà davvero tutto rose e fiori?! Felici e contenti per tutta l'eternità?! O dietro l'angolo li aspetterà qualche nuova avventura?!
Mettetevi comodi perché, vi avviso, non sarà una storia breve! Questa volta ho proprio voglia di fare le cose con calma. Spero di non annoiarvi troppo. ^_^
RATING ARANCIONE a partire dal capitolo 12.
Genere: Avventura, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Kagome aprì gli occhi e si ritrovò stretta tra le braccia di Inuyasha che dormiva accanto a lei. Chiuse di nuovo gli occhi godendosi il calore di quell'abbraccio, che sembrava averla raggiunta anche in sogno. Finalmente sapeva cosa voleva dirle quella voce che la tormentava da mesi, questa volta l'aveva sentita bene... non ne capiva ancora il senso ma si ricordava ogni parola.

“Ci penserò domattina” pensò stringendosi al suo amato Inuyasha “E' ancora presto. Fuori è ancora buio” un brusio di voci le giunse all'orecchio

“Stanno ancora festeggiando?!!!” pensò stupita Kagome “Domani non ci sarà nessuno a salutarci quando ce ne andremo... saranno tutti collassati!” ridacchiò tra sé.

In quel momento Inuyasha si riscosse e aprì gli occhi, di colpo vigile.

- Che succede? - chiese allarmato fiutando l'aria e muovendo le orecchie, scattando a sedere sul letto. La mano corse immediatamente a Tessaiga.

- Cosa c'è? - chiese spaventata Kagome, coprendosi il seno con la pelliccia che gli faceva da coperta, erano ancora nudi.

- Non la senti?! C'è un'aura maligna! Erano anni che non ne sentivo una così forte. Che diavolo sta succedendo?!!! - si chiese ancora Inuyasha rivestendosi febbrilmente

- Aspettami! Vengo anch'io! - gridò Kagome allarmata. Come aveva fatto a non accorgersene?! I suoi poteri la stavano forse tradendo?! No, era la vicinanza di Inuyasha, la sua aura demoniaca le aveva coperto quella che veniva dall'esterno.

Balzò in piedi anche lei rivestendosi in tutta fretta, afferrò l'arco e la faretra mettendosela al collo, per fortuna non aveva perso l'abitudine di portare sempre con sé le sue frecce, e raggiunse Inuyasha all'imboccatura della caverna.

- Ma che diavolo... - lo sentì mormorare mentre guardava fuori.

Un'enorme nube nera oscurava il cielo sopra la gola della tribù Yoro, generando un senso di malessere che le dava quasi il voltastomaco. Anche i demoni lupo in fondo alla gola erano in allarme: vide Koga precipitarsi fuori da una delle piccole grotte in fondo alla gola, rivestendosi in tutta fretta seguito da Ayame avvolta in una pelliccia, con i capelli sciolti e un po' scompigliati... beh infondo era la loro prima notte di nozze. Guardarono il cielo preoccupati poi Ayame corse di nuovo dentro la grotta, inquieta, mentre Koga parlava trafelato con uno dei demoni che erano di guardia all'accampamento.

- Andiamo, presto! - le disse Inuyasha facendola salire sulla sua schiena.

Non perse tempo a percorrere la stretta stradina di roccia che avevano seguito la sera prima, insieme a Ginta e Hakkaku, con un balzo si lanciò dalla rupe e atterrò direttamente davanti a Koga

- Che diavolo succede? - gridò al demone lupo

- Non lo sappiamo. I lupi di guardia non si sono accorti di nulla. Quell'affare è comparso dal niente all'improvviso. - spiegò telegrafico Koga

- Nonno! - gridò Ayame alle loro spalle, a quanto pareva si era già rivestita.

L'anziano patriarca stava scendendo dalla rupe per raggiungerli quanto più velocemente gli consentiva il peso degli anni.

- Nonno, che sta succedendo, ne sai niente?! - gli chiese Ayame allarmata

- No figliola, mi dispiace. Koga che facciamo? Sei tu il Capo adesso! - rispose rivolgendosi al suo nuovo nipote.

Koga rimase un attimo pensieroso, poi vinse l'indecisione e gridò a gran voce il suo primo ordine alla tribù

- Attenzione! Tenetevi pronti a combattere! Buttate giù dal letto chi sta ancora dormendo!Quell'affare potrebbe attaccarci da un momento all'altro. Ginta! Hakkaku! Formate due squadre di ricognizione e risalite fuori dalla gola, una per ogni lato, voglio sapere qual'è la situazione là fuori... se ci sono nemici appostati... qualsiasi cosa! Osservate e riferite immediatamente! Non correte rischi inutili! -

- Sì, Koga! - gridarono all'unisono i demoni lupo scattando ad eseguire gli ordini

- Koga, noi che facciamo? - mormorò Kagome

- Non lo so, cerchiamo intanto di capire cosa abbiamo di fronte... Kagome, tu non avverti niente di strano?! So che non possono esserci frammenti della sfera ma... forse con i tuoi poteri... -

Kagome chiuse gli occhi e provò a concentrarsi: il senso di malessere che proveniva da quella nube era soffocante, trattenne a stento un conato di vomito. Provò a concentrarsi di nuovo, forse c'erano dei demoni nascosti in quella nube?! Un turbine di sensazioni la travolse... sì, c'era qualcosa ma non riusciva a metterlo a fuoco, ogni volta che le sembrava di vedere qualcosa l'immagine si cancellava sostituita da un'altra, che spariva di nuovo mutando in qualcos'altro. Sembrava di osservare un rivoltante caleidoscopio di aura demoniaca.

- Mi dispiace, Koga... c'è qualcosa lo sento... ma non riesco a capire cosa... è come se cambiasse di continuo... non è solo un groviglio di demoni o una moltitudine... qualsiasi cosa sia... è molto peggio! - concluse allarmata dalle sue stesse parole.

In quel momento due lupi corsero verso Koga guaendo preoccupati, venivano dalle squadre di ricognizione. Koga si chinò a parlare con loro in quel tacito linguaggio che solo i demoni lupo riuscivano a capire.

- Allora?! - chiese Inuyasha impaziente

- Niente! - rispose secco Koga – Niente di tangibile, quanto meno! Però... sembra che tutto il cielo sia oscurato... anche se, a quanto pare, sopra di noi la nube è particolarmente densa. Non so davvero che fare! Sembra un assedio: ci minacciano ma non ci attaccano... quanto durerà questa situazione?!- mormorò più a sé stesso che agli altri.

- Basta! Sono stufo! Aspettare d'essere attaccato non è nel mio stile! - gridò Inuyasha impaziente come suo solito – C'è una sola cosa che può spazzare via una nube: un bel venticello! - mormorò risoluto estraendo Tessaiga e lanciandosi di corsa verso i margini della rupe.

Arrivato in cima, spiccò un salto più in alto che poté vibrando un potente fendente in direzione della nube.

- CICATRICE DEL VENTO!!! - gridò con quanto fiato aveva in gola

Potenti vortici d'aria si generarono dalla lama della sua spada, fendendo l'aria come artigli affilati e raggiungendo infine la nube nera sopra le loro teste attraversandola però da parte a parte, come se niente fosse.

- Non è possibile! - mormorò Inuyasha atterrando di nuovo vicino agli altri.

- Non ha fatto una piega... - bisbigliò Kagome sbalordita

- Ma che diavolo è quella roba? - si chiese Koga incredulo

In quel momento, un fischio assordante, acuto e stridente, fendette l'aria investendoli in pieno. Tutti quanti, demoni e lupi, si accasciarono a terra tappandosi le orecchie e contorcendosi dal dolore.

Anche Kagome si ritrovò in ginocchio di fianco a Inuyasha: sembrava il graffiare di mille unghie su una lavagna, amplificato all'ennesima potenza. Coprendosi le orecchie con le mani provò ad aprire lentamente gli occhi, vide Inuyasha raggomitolato a terra in posizione fetale, le mani premute con forza sopra i padiglioni delle sue orecchie canine, appiattiti in avanti, contro la testa, nel disperato tentativo di chiudere il condotto uditivo. Non l'aveva mai visto soffrire così tanto. Di colpo si dimenticò di sé stessa, poteva sopportare un po' di fastidio, e corse da lui abbracciandolo e premendogli anche le sue mani sulle orecchie. Avvertì qualcosa di caldo e umido sul palmo della mano e la voltò per controllare cosa fosse: sangue! Le orecchie di Inuyasha stavano sanguinando!

Inorridita e disperata, si guardò intorno e notò che anche gli altri erano nelle stesse condizioni. Il loro fine udito gli si stava rivoltando contro, mentre lei, una semplice umana, sembrava riuscire a sopportare quel fischio penetrante. Ma che poteva fare se nemmeno la Cicatrice del Vento aveva funzionato?!

Forse, poteva provare a purificare quella nube con una delle sue frecce. Caricò l'arco e tese la corda con tutta la sua forza puntando verso il cielo.

“Di più... ancora un po'...” pensò raggiungendo quasi il punto di rottura

Infine scoccò la sua freccia gridando tutto il suo odio per quella cosa che stava ferendo il suo uomo, il suo amato sposo.

- SPARISCI MALEDETTA!!! - gridò mentre la sua aura purificatrice avvolgeva la freccia

Ma la nube era troppo alta e lei, nell'impulso del momento, aveva lanciato la sua freccia dal fondo di una gola: la freccia si dissolse prima di raggiungere il suo obbiettivo.

- Maledizione! - imprecò Kagome

Scattò verso il sentiero che si inerpicava sulla parete di roccia, voleva raggiungere la sommità della gola e riprovare da lì, ma qualcosa le afferrò una caviglia.

- Inuyasha... - mormorò Kagome

- Ferma... è pericoloso! - mormorò il mezzodemone stringendo i denti sofferente

- Non c'è alternativa, sono l'unica che riesce a muoversi! - gridò Kagome

- Allora... vengo con te! - sibilò contorcendosi ancora dal dolore

- Non se ne parla! Resta qui! Cerca un riparo! - ma come si poteva riparasi da quella tortura?!

- Non ti lascio sola!!! - gridò Inuyasha con tutto il fiato che aveva in gola, rimettendosi in piedi a fatica.

La testa gli scoppiava, gli sembrava di avere mille lame conficcate di traverso da un orecchio all'altro, raccolse tutte le sue forze e prese Kagome in spalla. Sentì le mani di lei chiudersi delicatamente intorno alle sue orecchie per proteggerlo da quel rumore... No, non gliele stava semplicemente chiudendo... un piacevole calore arrivava benefico da quelle mani che adorava. Sentì il dolore attenuarsi e riuscì a recuperare un po' di lucidità.

- Andiamo! - esclamò rinvigorito inerpicandosi a balzi su per la parete, raggiungendo la cima in pochi istanti.

La mise a terra ma Kagome non osava allentare la sua stretta sulle orecchie di lui. Inuyasha mise le mani sopra le sue con dolcezza.

- Vai! Presto! - mormorò

Lei annuì e lentamente sfilò le mani da sotto quelle di lui. Inuyasha vide i bellissimi occhi di sua moglie riempirsi di lacrime mentre lui si accasciava di nuovo a terra, sopraffatto da quel suono infernale che tornava a ferirlo.

Kagome incoccò una nuova freccia e puntò di nuovo verso la nube tirando con tutte le sue forze, se solo avesse avuto ancora con sé l'arco del monte Azusa... Provò ugualmente a concentrarsi come faceva allora... chissà magari avrebbe funzionato... il guaio era che non riusciva a focalizzare il suo obbiettivo era così sfuggente... Lasciò la freccia pregando con tutte le sue forze perché colpisse il bersaglio, qualunque cosa fosse.

Questa volta la freccia sfiorò la nube e sembrò purificarne una parte, ma appena svanito l'effetto la nube si richiuse, più nera di prima. Le gambe le cedettero e si accasciò a terra sgomenta, guardando quella massa nera, senza in realtà vederla. Si riscosse solo quando notò Tessaiga conficcata nel terreno al suo fianco: Inuyasha con uno sforzo enorme si stava rialzando appoggiandosi alla sua spada.

- Che vuoi fare? - gli chiese preoccupata

- Semplice... ti faccio strada! - sibilò a denti stretti resistendo a stento al dolore

- Ma non puoi farcela! Guarda in che stato sei?! - gridò Kagome disperata.

Solo allora lo guardò in faccia: aveva di nuovo l'aspetto del demone. Lo sguardo corse rapido al rosario perfettamente intatto intorno al suo collo.

“Com'è possibile?!” si chiese sconvolta

Koga arrancò alle loro spalle risalendo dalla rupe, la fascia di pelliccia, che di solito portava intorno alla fronte, era spostata a coprirgli le orecchie sanguinanti.

- Cagnolino! - gridò lanciandogli qualcosa

Inuyasha la prese al volo, era un pezzo di pelliccia. Se la legò sopra la testa come una bandana, a coprirsi le orecchie.

- Così va meglio! - esclamò leggermente sollevato – Avanti Kagome! Tira un'altra freccia!!! - gridò

- Sì... - mormorò lei rimettendosi in piedi e preparandosi di nuovo a colpire.

C'era Inuyasha con lei, questa volta sarebbe andata bene! Mirò sicura al centro della nube, le parole arcane e incomprensibili di un'antica preghiera, un mantra, le affiorarono alla mente e iniziò a bisbigliarle, mentre lasciava la freccia che volò dritta e sicura verso il cielo.

- CICATRICE DEL VENTO!!! - urlò di nuovo Inuyasha alle sue spalle

Un potente vortice d'aria avvolse la sua freccia sospingendola verso il suo obbiettivo e centrandolo in pieno. L'aura purificatrice si sparse in quella massa oscura seguendo i segni tracciati dalla Cicatrice. Un grido disumano squarciò l'aria e per un attimo la nube sembrò farsi più consistente assumendo una qualche forma, che però non somigliava a niente che Kagome avesse mai visto, fu tutto così rapido che non riuscì nemmeno a mettere a fuoco quell'immagine prima che si dissolvesse per sempre.

Il cielo tornò sgombro e solo allora Kagome si accorse che era già mattina inoltrata, non era il buio della notte quello che aveva intravisto fuori dalla grotta al suo risveglio, ma l'oscurità di quella nube che copriva completamente il sole.

- E' finita... - mormorò sollevata lasciando cadere l'arco e correndo tra le braccia di Inuyasha.

Gli prese il viso tra le mani e a quel contatto i tratti demoniaci sul volto di Inuyasha si dissolsero e lei tirò un sospiro di sollievo

- Ma che è successo? Stai bene? - gli chiese preoccupata togliendogli quel copricapo improvvisato e tornando ad occuparsi delle sue orecchie.

- Sì... adesso sì... - mormorò lui assaporando il benefico contatto delle mani di Kagome, che con un semplice tocco, stavano spazzando via tutto il dolore dalla sua testa.

- Inuyasha, ti eri trasformato di nuovo! - confessò allarmata

- Certo! Eravamo in pericolo! Ho sentito che non potevo farcela... come mezzodemone intendo... Io... dovevo proteggerti Kagome! L'ho giurato a me stesso... stanotte...- mormorò guardandola con tutto l'amore di cui era capace

Kagome si sentì sciogliere di fronte a quello sguardo e a quella confessione inaspettata.

- Ma com'è possibile?!... Hai il mio rosario al collo... Oddio, forse anche i miei poteri... come quelli di Kikyo... - mormorò terrorizzata

- Non temere, amore mio, i tuoi poteri funzionano benissimo – le sorrise rassicurante Inuyasha, prendendo una delle mani di lei, che ancora gli coprivano le orecchie, tra le sue – o non starei così bene adesso -

- E allora come lo spieghi! - esclamò Kagome

- Beh... forse... avevo il tuo rosario... ma non avevo te! - mormorò – Sono tornato normale appena mi hai toccato, vero?! L'ho sentito. -

- Sì – ammise lei – Ma allora perché quella volta... e anche stanotte... - aggiunse imbarazzata al ricordo

- Avevo te... ma non avevo il tuo rosario! - concluse semplicemente Inuyasha – Comunque sto bene, è come se ogni volta riuscissi a controllare sempre meglio il mio potere demoniaco... anche se... non so cosa succederebbe se non avessi né te né il tuo rosario! -

- Ragazzi, tutto a posto?! - chiese Koga riemergendo di nuovo dalla rupe alle loro spalle.

- Sì. Voi come state?! - chiese Kagome preoccupata – Ci sono feriti? -

- Beh... molte orecchie doloranti... e qualcuno che non ci sente... ma sopravviveremo – ammise

- Andiamo! Vi darò un'occhiata! Non ho con me le mie erbe ma vedrò cosa posso fare. - disse Kagome raccogliendo l'arco e scendendo di nuovo giù dalla rupe seguita da Koga e Inuyasha.

Trovarono Ayame già intenta a prestare i primi soccorsi, anche lei come tutti gli altri aveva una striscia di pelliccia intorno alla testa per coprire le orecchie. I più gravi erano quelli che facevano parte dei gruppi di ricognizione, che erano rimasti isolati dal resto del branco durante l'attacco e non si erano coperti le orecchie.

- E' stata un'idea di Ayame! - spiegò Koga orgoglioso - Io sarei ancora a contorcermi in terra come un verme, ma lei ha stretto i denti ed è strisciata al mio fianco coprendomi le orecchie con la mia fascia. Una soluzione semplice ma efficace! La pelliccia ha attutito quel fracasso infernale quel tanto che è bastato a permettermi di muovermi! Ho costretto tutti a fare lo stesso! Tutti tranne questi idioti che invece di ubbidire ai miei ordini e tornare subito indietro si sono attardati per chissà quale motivo!!! - sbraitò infine contro Ginta, Hakkaku e i demoni che erano con loro.

- Koga, non essere troppo duro con loro. - lo rimproverò Ayame – Hanno svolto il loro compito egregiamente, sono rimasti a sorvegliare la situazione. Se fossero tornati subito indietro e poi ci fossero stati dei cambiamenti, mi dici come avremmo fatto a saperlo?! E ciò che conta è che sono tutti salvi, nessuno si è messo inutilmente in pericolo! Quindi non ti hanno disubbidito!- concluse

- Aaaaahhhh... Sorella Ayameee!!! Diglielo tu!!! - piagnucolarono adoranti i due demoni, che grazie alle cure di Kagome si sentivano già meglio

- Bravi! Ringraziate la mia bellissima e intelligentissima sposa, se non vi pesto come meritereste! - esclamò Koga furibondo

Kagome sorrise continuando a curare come poteva i demoni lupo, per fortuna tutto era finito bene ma restava il mistero di quell'attacco tanto inaspettato quanto incomprensibile.

- Patriarca, ma allora quella... cosa... non era un vostro nemico? - chiese all'anziano lupo che supervisionava i soccorsi al suo fianco.

- No, sacerdotessa. Non avevo mai visto niente del genere prima d'ora. - ammise sconfortato

- Ma allora... cos'era? Cosa voleva da voi? - insistette Kagome

- Bah! Qualunque cosa fosse, non tornerà! E' questo ciò che conta! - tagliò corto Inuyasha, sprezzante come suo solito

- Vorrei poter essere così tranquilla anch'io... - mormorò Kagome

- Andiamo, tesoro, sei solo un po' scossa! - la rincuorò Inuyasha - Era un pezzo che non ci capitava un avversario del genere, siamo solo fuori esercizio. E come se non bastasse ti sei messa a curare un esercito di lupi, vedi di non strafare! - la rimproverò preoccupato

- Siamo desolati che vi siate trovati coinvolti in questa assurda faccenda. - si scusò Ayame – Ma dobbiamo ringraziarvi, è solo merito vostro se tutto si è risolto senza troppe conseguenze. Siamo di nuovo in debito con voi. -

- Ma no, non preoccuparti! - rispose Kagome con un sorriso – Siamo amici, no?! E gli amici si aiutano nel momento del bisogno. A proposito, non vi ho ancora dato il nostro regalo di nozze! - esclamò riscuotendosi di colpo e prendendo un pacchettino stretto e lungo dal suo furoshiki.

Koga lo aprì e guardò perplesso il contenuto

- Carta?! - domandò dubbioso rigirandosi dei foglietti tra le mani

- Sono o-fuda, ignorante! - lo rimproverò Ayame mollandogli un cazzotto sulla testa e strappandoglieli di mano.

- E io che ne sapevo... - mugugnò Koga strofinandosi la testa

- Non sai nemmeno da cosa difenderti! Ma come hai fatto a diventare il Capo?! - continuò Ayame

- Oh non preoccupatevi – li tranquillizzò Kagome – non sono normali o-fuda contro i demoni... li ho fatti apposta per voi. Se mai avrete bisogno di me, basta che ne bruciate uno e un mio shikigami correrà ad avvisarmi. Scusatemi se non è un granché ma non avevo proprio idea di cosa si regala a un coppia di demoni lupo nel giorno delle nozze. -

- Ma avervi qua, come amici, era più che sufficiente! - la ringraziò Ayame – Comunque grazie, ne faremo tesoro. E se mai avrete bisogno di noi, non esitate a chiamarci, tutta la tribù sarà pronta a correre in vostro aiuto! -

- Lo farò, grazie... - mormorò Kagome sentendo di nuovo quel vago senso di inquietudine attanagliarle il cuore.


 

Terminato di medicare anche l'ultimo demone lupo, Kagome e Inuyasha si congedarono dalla tribù Yoro per tornare al villaggio. Kagome si era stancata parecchio per cercare di curare tutti e finì per appisolarsi sulle spalle di Inuyasha.

“Che sciocca!” pensò il mezzodemone con un sorriso, rallentando il passo per non svegliarla e godersi un po' il calore di quel contatto “Eppure le avevo detto di non strafare!”

Aveva fatto lo spavaldo quella mattina, davanti a lei, a Koga e a tutti gli altri ma ad essere sinceri anche lui era preoccupato per quello strano nemico comparso dal “niente”... che non era “niente”... ma che li aveva messi in ginocchio tutti senza fare praticamente “niente”...

“Il niente di solito non da tutti questi problemi!” si disse tra sé e sé. “Speriamo che sia veramente finita, non mi sento tranquillo!”

Raggiunsero il villaggio che era quasi il tramonto. Kagome volle passare a tutti i costi da Miroku e dalla vecchia Kaede per consultarsi con loro su quella strana faccenda.

Nella capanna dell'anziana sacerdotessa Inuyasha e Kagome riferirono tutto quello che era successo. Anche al villaggio avevano visto il cielo oscurarsi soprattutto verso nord ma sembrava che lì non ci fossero state conseguenze. Nel riferire i fatti, ripercorrendo i punti salienti, Kagome avvertì uno strano senso di familiarità... era sicura di aver già sentito da qualche parte qualcosa del genere

“Nubi nere che appaiono sopra... qualcosa... ma cosa?... Castelli?!” Perché le veniva in mente quella parola? Castelli...

“Sì, nubi nere sopra a dei castelli... Forse mi confondo con le nubi di sventura che millantava Miroku ai tempi della Sfera...”

No... non era solo questo... sentiva che c'era qualcos'altro... ma non riusciva proprio a ricordarlo.

E poi c'era quel suono... per quanto assordante e penetrante aveva anche quello qualcosa di familiare, come se l'avesse già sentito... non proprio quello ma qualcosa di simile.

Scosse la testa sconsolata

- Niente, non riesco a pensare a niente! Mi sembra di essere a tanto così dalla risposta ma proprio mi sfugge... - si scusò

- Ci rifletteremo con calma, non c'è nessuna fretta. - la tranquillizzò Miroku – Infondo il nemico, qualsiasi cosa fosse, è stato sconfitto, no?! -

- Sì... lo dice anche Inuyasha... eppure non riesco a sentirmi davvero tranquilla! - mormorò

- Comunque sia è inutile arrovellarsi così, adesso! - dichiarò la vecchia Kaede – A volte il modo migliore per ricordare qualcosa è proprio smettere di pensarci e prendersi il proprio tempo... come con quella tua divinazione... ti ricordi?! -

- Oddio! La divinazione! E' vero! Me ne ero completamente dimenticata! - esclamò Kagome rianimandosi di colpo – Nonna l'ho vista... stanotte... ho sentito tutto, adesso è tutto chiaro!!! Cioè... non l'ho ancora capita ma almeno ho tutti gli elementi per provarci! - gridò entusiasta

- Cosa?! La tua premonizione?! - scattò su Inuyasha – Perché non me l'hai detto? -

- Non ce n'è stato il tempo... con tutto quello che è successo l'avevo dimenticata! - si giustificò

- E dunque, ragazza mia... - la incitò la vecchia Kaede

- La persona che vedevo in sogno... credo fosse Inuyasha... questa volta è riuscito ad avvicinarsi, mi ha abbracciato e mi ha detto qualcosa in un orecchio... una specie di filastrocca... - fece un attimo mente locale prima di recitare:

Sangue di demone e sangue regale

daranno origine a una stirpe speciale.

Del patriarca incrociare le lame,

sangue dei figli per farlo tornare

Nuova alleanza insieme guidare,

la distruzione per sempre fermare.

Misto di sangue ed un'aura sacrale

son destinati a sconfiggere il male.

Restare uniti e insieme lottare

questo è il destino dei demoni cane.


 

- E io ti avrei detto una roba simile?! - esclamò Inuyasha - Si vede che avevo bevuto! - scherzò

- Quindi Inuyasha ti ha detto qualcosa a proposito del “destino dei demoni cane”... - mormorò meditabonda la vecchia Kaede - ... a quanto pare avevi ragione... è qualcosa che riguarda il vostro futuro... e forse non solo il vostro... -

- Pensate sia coinvolto anche il Signor Sesshomaru? - intervenne Rin preoccupata che era rimasta in silenzio fino a quel momento, ma non riusciva a restare indifferente quando si parlava del suo benefattore.

- Potrebbe, Rin, potrebbe... - mormorò Kaede

- La distruzione per sempre fermare. Misto di sangue ed un'aura sacrale son destinati a sconfiggere il male... - ripeté piano Miroku – Una qualche calamità da fermare... misto di sangue cioè un sangue misto... come un mezzodemone... e l'aura sacrale potrebbe essere un riferimento ai vostri poteri spirituali, Divina Kagome... quindi qualsiasi cosa sia dovrete affrontarla insieme... Anche il nemico di oggi lo avete sconfitto insieme... possibile che si riferisse a quello?! In ogni caso non mi spiego tutto il resto! - concluse

- Tutto questo è assurdo! Niente ha senso! - sbottò Inuyasha - Non c'era bisogno di scomodare i Kami per sapere che io starò sempre al fianco di Kagome e che insieme sconfiggeremo ogni ostacolo! Non ha senso arrovellarsi su un brutto sogno. Kagome, è tardi, sei stanca e affamata. L'unica cosa sensata da fare adesso è portarti a casa e metterti a letto! - concluse irremovibile

- Credo che Inuyasha abbia ragione, Kagome. Dormici su, magari domani vedrai le cose con una luce diversa. - la rassicurò la vecchia sacerdotessa.


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Angolo dell'autrice

TA-DA-DA-DAAANNN!!! O.O

La Fairy ha scoperchiato il pentolone e si comincia a sentire la puzza del suo folle intruglio!!! XD

Come dite?! Quella cosa della pelliccia è una stro**ata ?! Eh, lo so -.-' ma non sono riuscita a inventarmi niente di meglio che fosse rapidamente disponibile in quella situazione... Dai! Dai! “Sospensione dell'incredulità”, gente! E' il momento di usarla a piene mani! XD E poi le cose semplici son sempre le migliori! ;-P

Cosa sono gli o-fuda lo sapete, vero?! Le pergamene che usa sempre Miroku (e Sailor Mars XD )

Sul “toto indovinello” finora ci sono state alcune teorie interessanti e vi dirò... qualcuno si merita un “fuochino”... ma ovviamente non vi dico chi! XD Ma un giorno lo saprete, tranquilli. ;)

Però non me la raccontate giusta, voi mi volete illudere di essere stata brava a non scoprirmi troppo ma secondo me l'avete capito benissimo... in questo caso apprezzo il pensiero. :-*

Il disegno di questo capitolo è di CamilaSilva95 di Deviantart, che come sempre ringrazio tanto, e questo è il suo link: http://camilasilva95.deviantart.com/art/Inuysha-Demon-human-438306378

Poteva andare bene sia per questo capitolo che per il precedente (motivo per cui l'ho messo in apertura), ma io chiedo sempre il permesso e ho avuto la risposta quando ormai avevo pubblicato il capitolo e cmq, visto che Inuyasha indossa il rosario, forse tutto sommato sta meglio qua. :P In ogni caso per me è questo lo sguardo del nostro Inu-demone-innamorato ;)

Alla prossima ^_^

   
 
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