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Autore: Kate_88    04/07/2014    4 recensioni
Lily Luna Potter ha ereditato i tratti particolari della sua famiglia: noncuranza delle regole, scarsa nello studio, pessima in pozioni, ottima nel Quidditch.
Scorpius Malfoy è lo scapolo d'oro e c'è chi firmerebbe carte false per ottenere anche solo un suo saluto.
A Lily non importa essere apprezzata, a Scorpius non importa trovar moglie. Anche se due anni d'età li separa, qualcosa li accomuna: piacersi sarebbe la cosa più sbagliata che potrebbero fare.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Salve a tutte! Eccomi qui con un nuovo capitolo di questa Fan Fiction. Io spero davvero che questo capitolo vi entusiasmi. Sono davvero felice di pubblicarlo, quindi spero di non aver fatto errori imperdonabili, in caso ovviamente li correggerò. Spero di leggere come sempre le vostre recensioni, mi fanno davvero piacere. Ringrazio come sempre chi ha inserito la storia tra le seguite/preferite/da ricordare. Vi ringrazio tantissimo e vi ricordo anche la mia nuova storia, Waitie, che a breve vedrà il secondo capitolo.

Vi lascio a questo capitolo.

Kiss, Kate
 

Risate


Lily Luna Potter aveva passato gli ultimi due giorni a pensare, a cercare una scusa buona per spiegare al Al il perché avrebbe passato tutta la giornata di Hogsmeade in compagnia di Scorpius Malfoy. La punizione non avrebbe retto.

Sicuramente qualcosa era cambiato: dall’incontro con James e dalla chiacchierata con Scorpius si era fatta beccare ad infrangere le regole una sola volta, con soli cinque punti tolti a Grifondoro e con un sospiro di sollievo da parte dei suoi compagni.

Alla fine era arrivato il momento di partire e ancora non aveva detto nulla ai suoi amici e a suo fratello; si sentiva stranamente agitata e le stesse Mi e Mel non capivano come mai avesse così tanta voglia di sistemare i capelli rossi e avere la sciarpa perfettamente pulita con il mantello ben stirato e lo stemma ben in vista. Avevano la strana sensazione che si stesse preparando per qualcosa che somigliasse vagamente ad un appuntamento.

Evitarono domande e semplicemente la osservarono scambiandosi sguardi d’intesa nel vederla così impegnata a prepararsi, con tanto di lucidalabbra.

Scesero insieme e si radunarono con gli altri studenti davanti il portone del castello, mentre la vecchia Preside enunciava tutte le regole della visita al villaggio.

Al e Rose guardavano di sottecchi Lily cercando di decifrare quel comportamento e nello stesso momento Scorpius la guardava compiaciuto mentre indicava ai Serpeverde di sistemarsi tutti in fila prima di salire sul treno.

Il viaggio per Hogsmeade stava iniziando.

 

Sul treno Lily si sentiva piuttosto agitata senza sapere perché e quando il treno fischiò avvertì il cuore balzare in gola: qualcosa non andava. Non doveva essere così agitata. Era solo un’uscita.

Al e Rose raggiunsero subito Lily che come al solito era scortata da Mel e Mi e subito il caposcuola indicò la via in direzione del pub.

« Andiamo a prendere qualcosa da bere? Dai Lil offro io… »

« Mh… » la ragazza cercò d’indugiare appena, arricciando le labbra e notando di sfuggita la figura di Scorpius all’ingresso di Mielandia. « Devo dirvi una cosa. Non arrabbiatevi… » strinse la testa tra le spalle, nascondendosi quasi nella sciarpa mentre Mel e Mi sgranavano gli occhi e Al e Rose all’unisono chiesero se aveva di nuovo fatto perdere punti alla casa. Lily scosse il capo negando e indietreggiò di un passo mentre le amiche già sorridevano.

« Ehi Lil non avrai mica un appuntamento? » la mora lanciò quella domanda beccandosi l’occhiataccia di Al che subito guardò la sorella.

« Non è vero, vero? » 

« Non è un vero e proprio appuntamento. Anzi, prendila in questo modo: offro consulenza per un regalo » mostrò un sorriso ampio muovendo le mani fino a batterle in un breve applauso.

« Lily a chi offri questa… consulenza? » Rose era come sempre più diretta e calma, ma Lily ci faceva poco caso, dando un’occhiata ancora alla figura di Scorpius che cominciava a spazientirsi.

« Scorpius. Deve fare un regalo alla madre e adesso devo proprio andare… » sciorinò quelle parole tutte d’un fiato, muovendo i primi passi finché le urla di Al non la raggiunsero.

« Ma sei scema!? Io lo distruggo! »

« Al è solo un regalo… consulenza, capito? È solo una consulenza e poi ci guadagno anche io. Mi darà ripetizioni di pozioni. Calmo Al. È solo una consulenza… » Lily cercava di calmarlo con quella voce che più che altro sembrava una presa in giro.

« Non potevi chiederle a me o Rose le ripetizioni…? »

« Siete così impegnati… » fece spallucce nel vano tentativo di convincerli continuando a muovere passi lasciando le amiche divertite da quella strana situazione.

Alla fine Al e Rose dovettero solo convincersi: era una consulenza.

E gliel’aveva data a bere.

 

Scorpius aveva osservato tutta la scena fino a squadrarla nel momento in cui aveva iniziato a camminare in sua direzione. Al ancora li guardava da lontano e lui nascondeva gelosamente un grande sacchetto dietro la schiena; era già entrato da Mielandia e con grande soddisfazione del gestore, aveva comprato caramelle gommose, cioccorane, gelatine, caramelle alla zucca, liquirizie e tutto quel che poteva entrare nel sacchetto più grande che avevano. Alla fine, non contento, aveva preso un sacchetto più piccolo in più e lo aveva messo nella tasca del mantello. Si era fatto chiudere tutto con dei nastri Rosa e bianchi come i colori di quelle caramelle gommose che si sceglievano in bocca.

« Scusa il ritardo. Non avevo avvertito… sai com’è, la comitiva, Al… soprattutto Al » fece spallucce e sorrise a Scorpius che si sentì intontito. Di fronte a quella ragazza andavano a farsi friggere tutti i suoi presupposti da serpe: avidità, superbia e tutte quelle cose che neanche ricordava.

« Ah tieni! » tirò fuori da dietro la schiena il sacchetto di caramelle, così colmo che sembrava straripare.

« Ma sono tantissime. Non dovevi… » le parole non riflettevano la reale intenzione di Lily che guardava quel sacchetto estasiata, mordendo il labbro inferiore e aprendolo senza dire altro. Estrasse una caramella di zucca e la mangiò, mostrando il volto estasiato di chi assaggia qualcosa di buono per la prima volta. « Grazie Scorp. Davvero… » a bocca piena mormorò quelle parole mentre il ragazzo scuoteva la testa, arreso alla normalità di quella ragazza.

Figlia di Potter, nessuno l’avrebbe mai detto.

Dopo quel gesto ci fu un momento d’imbarazzo finché il ragazzo non indicò una via, una a caso e iniziarono a passeggiare.

« Allora, cosa pensavi di prenderle a tua madre? »

« Ah giusto, il regalo… » il ragazzo si spettinò i capelli sulla fronte e mantenendo la postura eretta tipica del suo rango, cercò di mostrarsi elegante e rispettoso.

« Volevi comprarle un cavallo, no? »

« Ma quale cavallo!? No è che non so che prenderle… »

« Ma come mai le fai questo regalo? »

« Così. Ho bisogno di un motivo? »

« Ah… quindi anche io potrei fare un regalo a James, hai ragione! Almeno lo potrei offrire in segno di pace! »

Senza neanche accorgersene, Lily fece rabbuiare Scorpius: non che potesse essere geloso del fratello, ma sentirlo nominare con tutta quella enfasi lo rendeva nervoso.

« Io glielo do a Natale… »

« Ma Natale è lontano. Potresti prenderglielo un altro giorno… »

« No voglio prenderlo oggi. Adesso andiamo sennò si fa tardi… » e senza pensarci molto afferrò la mano libera di Lily - quella senza il sacchetto di caramelle che ancora non aveva messo in borsa - e la trascinò, un po’ verso i negozi, un po’ semplicemente per stringere la mano piccola di quella ragazza.

Papà mi ucciderebbe.

Lo pensarono entrambi.

 

Al ancora non riusciva a credere a quel che aveva appena visto e avvertiva qualcosa rodere all’altezza dello stomaco, qualcosa che neanche sua cugina Rose riusciva a districare, cercando di calmarlo mentre beveva la seconda burrobirra.

« Dai Al, non è la fine del mondo… » Rose mangiava un pezzetto di torta di zucca mentre Melanie si sistemava i capelli corti, osservando un po’ i presenti di quel pub.

« E poi Lil avrebbe acchiappato lo Scapolo d’oro »

« Pensa che coppia » esordì Michelle mangiando dei dolcetti ricoperti al cioccolato « Scorpius Malfoy e Lily Potter. Lui scapolo d’oro e lei pure ambita da molti. Che poi diciamocelo, sono due cognomi da urlo! »

« Ehi voi due! È lunga la storia? » Al guardò le due ragazze mostrando un broncio arrabbiato.

« Al ha detto che è una consulenza, dai. Vedrà andrà tutto bene. Pensaci bene. Consulenza. » Rose ancora cercava di calmare Albus mentre lei stessa si guardava intorno, preoccupata per quella situazione, mostrando un minimo di quelle emozioni a causa dei capelli che torturava con la mano libera.

 

« Prendile un cavallo »

« Non voglio prenderle un cavallo. »

« E allora cosa vuoi prenderle? Scorpius io inizio ad avere fame! È tutta la mattina che giriamo. Non vuoi regalarle un gioiello, anche perché per quello potevi invitare tutta la casata sempreverde. Non vuoi prenderle un abito, né un paio di scarpe. A questo punto prendile un cavallo. »

« Lil non voglio prenderle un cavallo! » Scorpius la guardò quasi ridendo scuotendo il capo energicamente.

« E da quando mi chiami Lil? Sbaglio o sei quello che ha il calendario con le infrazioni di Lily Luna Potter? »

« Si ma oggi siamo ad Hogsmeade. »

« Hai lasciato al castello anche l’essere serpe? » Lily se lo guardò un attimo, mostrando un sorriso divertito, con i capelli rossi che le incorniciavano il volto roseo e la mano stranamente stretta ancora in quella del ragazzo.

« Non dire idiozie, Potter » cercò di mostrare un tono un schizzinoso, ma l’effetto fu una sonora risata di Lily.

Scorpius si sentiva sempre più strano accanto a quella ragazza, che seppur più piccola gli rendeva la vita stranamente più felice.

« Tu che le regali di solito? »

« Mh… Non so. Di solito lo trovo all’ultimo. Però mia madre è diversa dalla tua… è una Weasley. Mia nonna ancora le regala i maglioni con l’iniziale a Natale. »

« E perché la mia è diversa? Ah guarda! Mangiamo lì? » Scorpius indicò i Tre Manici di Scopa dal quale entrava e usciva gente in continuazione.

« Direi che va bene… » poi Lily guardò le loro mani intrecciate e mordendosi il labbro inferiore, cercò di prendere un bel respiro e mormorare « Credo dovremo… insomma se ci vedono poi… insomma hai capito, ci scambiano per… »

Scorpius la guardava divertito ma annuì allentando piano piano la presa, lasciando che quel contatto diventasse una carezza che andava a finire; era pur sempre una serpe e sapeva come cucinare una ragazza, ancor più se quella ragazza era quella perfetta per lui: bella, sveglia e del tutto contro la politica della famiglia. Anche per questo era una serpe. Non doveva essere per forza cattivo e privo di scrupolo, a volte lo era, gli veniva spontaneo e si sentiva stranamente bene quando qualcuno si sentiva umiliato davanti a lui, ma con Lily avvertiva qualcosa di diverso e lasciarle la mano, con quella lentezza, era un modo anche per lui per allungare quel contatto.

Durante il pranzo avrebbe dovuto pensare a come riprenderla.

 

Lily Luna Potter non passò inosservata nel pub. Per fortuna non c’erano il fratello e la cugina ma aveva comunque tutti gli occhi addosso: sedeva di fronte Scorpius Hyperion Malfoy e tra lei e il ragazzo erano presenti un piatto di carne con dell’insalata e un piatto da portata colmo di patatine fritte, oltre a ben cinque piatti contenti tipi diversi di dolci; le burrobirre arrivarono su un vassoio, accompagnate da due piattini con la pannacotta.

Scorpius guardava tutto quel cibo incredulo.

« Tu non puoi mangiare tutto questo… »

« Infatti. La carne e una pannacotta son tue » mormorò mentre afferrava una patatina, sgranocchiandola velocemente per prenderne subito un’altra.

L’intera sala aveva gli occhi puntati su Lily e Scorpius. Qualche voce si rincorreva e non si capiva se era l’ennesima punizione di Lily o se lei era stata portata lì con la forza. O almeno questo era quello che pensavano i Grifoni; le serpi all’interno del locale non si facevano domande sul motivo di quell’incontro, si domandavano solo perché di fronte quel ragazzo ci fosse lei e non una di loro.

Gli altri presenti guardavano con occhi più imparziali la situazione, ammettendo quanto fossero realmente belli insieme, equilibrati in una foto, sproporzionati solo dal cibo. 

« Senti ma il regalo non è meglio se lo chiedi a tuo padre? Puoi pensarci e poi gli chiedi di comprarlo. Qui ad Hogsmeade non c’è molto e con la tua età non puoi regalarle un biglietto… »

« La mia età? » Scorpius mangiava qualche foglia d’insalata sporadicamente mentre guardava quella ragazza che mangiava un pezzo di torta di mele e fissava il soffitto, muovendo la forchetta pensierosa.

« Si bè, io fino a qualche anno fa me la cavavo con un biglietto con scritto che volevo bene alla mia mamma e lei era contenta. Adesso non puoi farlo perché sei quasi diplomato… »

« Non voglio regalarle un biglietto… » 

« E allora andiamo. Tra poche ore dovremo di nuovo andare via… »

« Se mi aiuti a trovare quel regalo, avrai ripetizioni di pozioni, ricordalo… »

« E se non ci riesco? » allarmata Lily si alzò dal tavolo, poggiando i palmi delle mani sul bordo del mobile in legno, sporgendosi verso Scorpius per poi sussurrare « Se non mi aiuti, e lo sai, mi espellono e mio padre, per quanto trovi amorevole sua figlia, mi spella viva. Altro che ex grifondoro… »

Scorpius si sporse leggermente verso di lei, senza dar conto agli spettatori di quel pub che di fronte a quello spettacolo avevano smesso di fare qualunque cosa.

« E allora, aiutami perché sarebbe un peccato se tu andassi in giro spellata » e con il capo fece cenno verso la porta, alzandosi dal tavolo, invitandola ad uscire dal locale.

 

« Stavo morendo dal ridere. Tutti che ci guardavano! Chissà che staranno pensando! » Lily non aveva smesso di essere euforica per quello che era successo ai Tre Manici di Scopa, mentre Scorpius continuava ad osservarla.

La gonna le carezzava le gambe magre, coperte dalle calze chiare con i calzini che coprivano le caviglie per tenerle più calde; il mantello, muovendosi, permetteva a Scorpius di osservare tutta quella bellezza ingenua mentre si ripeteva in testa che era tutto per andare contro le parole del padre.

Regola n° 6: tieni lo sguardo lontano dalla piccola di casa Potter. Non vogliamo imparentarci

Eppure si accorgeva, istante dopo istante, che quella piccola di casa Potter era un vero e proprio tormento per la testa e per il cuore, perché ogni attimo, in quel pomeriggio, cercava nella sua testa di serpe, la scusa buona per tenerle la mano, per averla tutta per sè quel giorno.

Pensa. Pensa. Pensa. Sei una serpe…

« Divertiamoci a prenderle in giro, no? »

« Cioè? » Lily si fermò nel bel mezzo della strada e guardò Scorpius che gli tendeva la mano, con un sorrisetto malizioso, quello che caratterizzava quella serpe che in tante, soprattutto dal sesto anno in su, volevano acchiappare per avere un bell’anello e un futuro brillante.

« Sei una serpe e anche un po’ bastardo e questo non ti autorizzerà a togliermi i punti ma… » afferrò la mano del ragazzo in mezzo alla strada, con gli studenti che ogni tanto guardavano, mentre le dita s’intrecciavano e il vento muoveva i capelli dei due ragazzi « Forse ho trovato un regalo per tua madre »

« Una stretta di mano? »

« No. Un qualcosa di semplice. Non un biglietto ma qualcosa di sofisticato e bello. Fidati e seguimi… » e Scorpius non poté non seguire quella piccola bomba grifondoro, per le strade di quel villaggio, popolato da centinaia di studenti per la gioia dei commercianti.

Si ritrovarono davanti alla sala da tè di Da Madama Piediburro e Scorpius si ritrovò a frenare l’impulso di Lily ad entrare in quel posto, tenendola ferma.

« Che succede? Vieni… »

« Lì dentro. Ehi! Non si è mai vista una serpe entrare qui dentro. È per fem… »

« E non fare il duro. Dobbiamo chiederle una cosa e andiamo via… »

« Qui ci vengono per gli appuntamenti »

« Tanto già stiamo facendo finta per farci due risate, a questo punto diamogli il colpo di grazia »

Scorpius sospirò e si ritrovò a pensare che il colpo di grazia glielo stava dando Lily Luna Potter; altro che essere un Malfoy: si sentiva intrappolato in quei turbinio di eventi che stavano accadendo, tutti troppo in fretta. 

« Non entro »

« Allora entro io, prendo il regalo e se non ti piace affari tuoi. Io così le ripetizioni me le guadagno comunque » fece spallucce sostenendo lo sguardo del ragazzo.

« Ti odio Potter. Sappilo. E poi fai tutto questo per le ripetizioni? Sei tenace! »

« Se poi mi espellono da Hogwarts, tu come prefetto a che servi? » e mostrò un sorrisetto pieno di malizia e una linguaccia mentre, lasciando la mano del ragazzo, indietreggiava verso l’ingresso di quella sala da tè facendo cenno con l’indice di seguirla.

Il ragazzo continuava a negare con la testa e lei annuiva mentre apriva la porta per ritrovarsi all’interno.

E alla fine, maledicendo sè stesso, Scorpius Hyperion Malfoy la seguì all’interno di quella sala semi vuota, con poche coppiette troppo impegnate a specchiarsi occhi negli occhi.

La proprietaria della sala da tè subito accolse i due ragazzi, mostrando uno sguardo piuttosto stupito, riconoscendo la figura del giovane.

« Buon pomeriggio. Tavolo per due, giusto? »

« Salve. No veramente no… » Lily si fece avanti, osservando la donna corpulenta con lo chignon nero « Abbiamo bisogno di un grande favore. Io e… » indugiò un po’, poi con un sorrisetto afferrò la mano del ragazzo che si ritrovò spiazzato « Io e il mio ragazzo dovremo fare un regalo importante. So che lei non è solita vendere i suoi servizi ma so che ne avete uno davvero bello e sa com’è, per fare buona impressione sulla madre del proprio ragazzo… »

Scorpius era incredulo di fronte a quella Lily: in grado d’infrangere le regole, mentire per divertimento, muoversi con leggiadria e tirare fuori gli artigli. Poteva una sola ragazza fare tutto questo?

« Signorina io capisco ma non posso »

« Lo so, ma c’è un servizio bianco, con sei tazze e teiera con dei motivi verde smeraldo di cui mi sono innamorata. La madre era una Serpeverde, vero Scorpius? » 

« Ehm, certo Lily… »

« Oh Merlino… » guardando la figura di Lily la signora finalmente la riconobbe. Osservò Lily, poi Scorpius, poi di nuovo Lily e Scorpius.

« Quello con i motivi verde smeraldo? Vi metto anche la zuccheriera e qualche sacchetto di tè? »

« Sarebbe fantastico. Anche la scatola di biscotti se l’avete… » aggiunse velocemente Lily mordendo velocemente le labbra per non ridere.

Alla fine pagarono e uscendo dal negozio, Scorpius aveva una grande busta con un pacco contenente un servizio da tè, un pacco di biscotti e dei sacchetti di tè.

« Ora ho le mie ripetizioni. Mi raccomando Malfoy, domani alle 15 e non tardare… »

« Ma tu domani alle 15 hai la punizione con me… »

« E non possiamo conciliare le due cose? »

Scorpius la guardò e annuì mentre l’accompagnava verso il treno sotto lo sguardo di Al e Rose che li attendevano all’ingresso del mezzo che li avrebbe riaccompagnati al castello.

Lily e Scorpius si salutarono con un cenno della mano, lasciando gli sguardi dei presenti interdetti, incapaci di capire cosa stava succedendo.

 

Sul viaggio del ritorno, Al cercò d’interrogare Lily con pochi risultati mentre Rose la scrutava per vedere se aveva segni o altro. Melanie e Michelle tacevano, mostrando lo sguardo di chi saprà tutto dopo.

Lily stessa pensava a quell’uscita e a quanto alla fine Scorpius non fosse così noioso.

Scorpius aveva passato il viaggio in treno a cercare di far tacere quelle ragazze della sua casa che volevano sapere ogni dettaglio di quell’uscita e se davvero c’era una relazione in corso con Lily Potter.

Fu così per tutto il viaggio del ritorno e anche all’ingresso del castello.

Scorpius continuava a dire di farsi gli affari loro mentre sembravano scortarlo verso la Sala Grande; Lily osservò quella scena e arricciando le labbra mostrò a Melanie l’espressione che aveva quando qualcosa le frullava in testa.

« Che? »

« Guarda… »

Lily avanzò verso Scorpius chiamandolo con un gesto della mano per attirare la sua attenzione. Sapeva che tutti gli sguardi erano su di loro poiché il ragazzo avanzò verso di lei.

« Che succede? »

« Sbaglio o hai qualche problema con le serpi? »

« Ordinaria amministrazione. Domande… »

« Tipo? »

« Se io e te siamo in una relazione… » parlavano a bassa voce mentre intorno la gente li guardava. Dietro di loro c’era la grande scalinata che portava ai piani superiori e Melanie in particolare li guardava mentre Al e Rose erano fermi, indecisi su cosa fare.

« La giornata non è ancora finita, Malfoy »

« Hai in mente qualcosa, Potter? »

« Avanti, baciami… »

« Eh? Ma… che dici? »

« È solo un bacio Malfoy… » Lily si avvicinò maggiormente verso il ragazzo che mostrò un sorriso carico di malizia e il gioco fu fatto.

Davanti agli occhi increduli di Al e Rose, di tutte le ragazze di Serpeverde e tutta la popolazione di Hogwarts, Scorpius Hyperion Malfoy, scapolo d’oro, baciò Lily Luna Potter attirandola a sé. Si assaggiarono appena, avvertendo una serie di emozioni scombussolare la propria stabilità interiore.

Si guardarono e Scorpius le carezzò il viso con i polpastrelli mentre Lily lo osservava mordendo il labbro inferiore.

« Allora a domani… » cercò di dire lei ma lui s’avvicinò di nuovo e cercò le labbra per un secondo bacio, avido di contatto con quella ragazza che stavolta si ritrovò spiazzata senza però sottrarsi a quella situazione finché non si sentì nella sala un « Lo ammazzo! ».

Lily e Scorpius si separarono salutandosi per il giorno dopo, sorridendosi divertiti per quella giornata così assurda.

Ed entrambi pensarono:

Regola n° 6: Non fraternizzare col nemico.

Regola n° 6: tieni lo sguardo lontano dalla piccola di casa Potter. Non vogliamo imparentarci

 
   
 
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