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Autore: Fedex_HG    06/07/2014    1 recensioni
Il primo libro della trilogia di Hunger Games dal punto di vista di Peeta Mellark. Cosa faceva la mattina della Mietitura? Cosa ha provato quando è stato scelto? Cosa pensava quando sfilava per la parata dei tributi? Dov'era quando era con i Favoriti nell'arena?
So che altri l'hanno già fatto,ma volevo che la mia prima fanfiction fosse questa.
Buona lettura,spero che vi piaccia :)
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Quando mi sveglio,i miei genitori sono già al lavoro. Abitiamo sopra al forno,e io e miei due fratelli li aiutiamo per guadagnare di più. La vita nel Distretto 12 non è affatto facile. Mi cambio e scendo al forno per aiutare i miei genitori. – Eccoti finalmente! – dice mia madre. La odio. E’ severissima e a volte mi picchia perché non lavoro bene. Una volta ho bruciato due pagnotte di proposito per aiutare una ragazza che moriva di fame davanti al forno. Mi ha picchiato per bene quella volta. Quella ragazza era Katniss Everdeen,la ragazza che mi piace,ma mia madre non lo capisce. Mi ha visto che le tiravo a lei sotto la pioggia invece di darle ai maiali e mi picchiò. Mi fece un occhio nero e la mia guancia si era gonfiata. Stava morendo letteralmente di fame,stava pure cercando nei bidoni dell’immondizia. Il giorno dopo sembrava più sana,passò accanto a me nell’atrio mentre ero con i miei amici,feci finta di non notarla. Il pomeriggio,mentre lei e la sua sorellina Prim tornavano verso casa,la fissai in continuazione. I nostri occhi si incontrarono solo un attimo e poi girai la testa. Non mi ha mai ringraziato. Credo perché non ne ha mai avuto l’occasione. E’ ancora l’alba,ma mentre inforno delle pagnotte,vedo che qualcuno è già arrivato al forno per comprare il pane. Riconosco chi è: Gale Hawthorne,il migliore amico e compagno di caccia di Katniss. Credo che a lui piaccia Katniss,ma sembra che lei lo considera solo un amico,e io sinceramente spero che sia così. – Cosa desideri? – gli chiede mio padre. Mio padre è molto più buono rispetto a mia madre,e credo che abbia trasmesso questo suo carattere soprattutto a me rispetto ai miei fratelli. Scambia spesso delle pagnotte per dei scoiattoli cacciati da loro mentre mia madre non c’è. Quando Katniss li caccia,mio padre si meraviglia sempre che li centra dritti in un occhio. E’ bravissima con l’arco. Mi piacerebbe vederla tirare. – Una pagnotta per questo scoiattolo,va bene? – dice Gale.  – Okay,grazie dello scoiattolo. La pagnotta arriva subito. – Mio padre si avvicina verso di me. –  Peeta,potresti darmi una pagnotta? – Gli porgo quella che ho appena sfornato. – Grazie – risponde. Torna da Gale e gli porge la pagnotta. – Buona fortuna,ragazzo. – gli dice mio padre. – Grazie.. –  gli risponde. Me n’ero quasi dimenticato. Oggi è il giorno della mietitura. La mietitura degli Hunger Games,la punizione da parte di Capitol City per i dodici Distretti che si sono rivoltati con Capitol City. Inizialmente i Distretti erano tredici,ma Capitol City annientò il Distretto 13 e fu distrutto. Almeno così dicono. Oggi non c’è molta gente al Forno,quindi il pane che rimane lo mangeremo a Pranzo. Mio fratello maggiore finalmente si alza. Per lui questo è il suo ultimo anno. Per me invece è il quarto. –Max,finalmente sei sveglio. Mi potresti aiutare? – gli chiedo. – Per favore,dammi cinque minuti. Cinque minuti e poi ti aiuto – risponde. – Cinque minuti un corno! Mettiti subito a lavorare,perdi solo tempo! – gli urla mia madre. Anche oggi fa la dura non solo con me. Non gli basta che tra tre ore uno dei suoi figli potrebbe essere sorteggiato per partecipare agli Hunger Games? Non gli interessa nulla? La odio,la odio veramente. Max con la stessa velocità di una lumaca inizia a lavorare. – Non la sopporto,non fa che urlare tutto il giorno. – Mi sussurra. – Come si fa a trattare i propri figli così,soprattutto il giorno della Mietitura? Non è la madre che desideravo. – gli dico. Ed è vero. Sembra quasi una matrigna. Un’ora dopo arriva Peter,l’altro fratello maggiore. Lui ha 19 anni,quindi non deve partecipare alla mietitura. I nostri nomi sono molto simili  e a volte la gente li confonde. – Ti svegli ora,disgraziato che non sei altro?! Noi lavoriamo dall’alba e tu cosa fai?! Ti prendi la comodità di dormire fino alle dodici e mezza! Tu di pomeriggio mi farai come minimo dieci torte! – Sono le dodici e mezza? Ma allora devo cambiarmi per la mietitura e mangiare il pane che è rimasto. Salgo nella mia stanza per cambiarmi. Ho sempre la solita maglietta bianca che usava mio fratello. Dopo venti minuti torno nuovamente al forno,e papà ci chiama per mangiare il pane che è rimasto. Quando si fa l’una,ci dirigiamo verso la piazza. La piazza è attorniata dai negozi e nei giorni di mercato ha sempre un’aria festosa. Oggi però ci sono i cameraman, che rendono l’atmosfera opprimente. I ragazzi dai dodici ai diciotto anni vengono radunati all’interno di determinate zone delimitate da funi e contrassegnate a seconda dell’età, i più grandi davanti e i più piccoli dietro. I familiari sono tutti intorno,ma probabilmente la piazza non è  abbastanza grande per tutta la popolazione del Distretto 12. Mi ritrovo nel gruppo dei sedicenni e ci scambiamo un saluto. Cerco Katniss,vorrei vederla un’ultima volta,ma non la trovo. Ora la mia attenzione è diretta verso il palco davanti al Palazzo di Giustizia. Ci sono tre sedie, una pedana e due grandi bocci di vetro,una per i maschi e una per le femmine. Due sedie sono occupate dal sindaco Undersee e da Effie Trinket,l’accompagnatrice del Distretto 12 proveniente da Capitol City. Ha un largo sorriso di un bianco allarmante, i capelli rosa e il tailleur verde. Guardano preoccupati la sedia vuota e mormorano tra di loro..Appena si fanno le due, il sindaco sale sulla pedana e inizia a leggere. Ogni anno racconta la stessa cosa. Parla di Panem,dei disastri,degli incendi e robe così. Poi parla dei Giorni Bui,la rivalità dei Distretti contro la capitale. Il Trattato del Tradimento ci diede nuove leggi e anche gli Hunger Games. I Distretti devono offrire un maschio e una femmina e li devono mandare a Capitol City,per sfilate,allenamento e interviste. Vengono chiamati Tributi. I Tributi devono lottare tra di loro in un’ampia Arena,che può contenere di tutto,e l’ultimo che rimane in vita vince. Di solito durano qualche settimana. Il Distretto del vincitore verrà ricoperto di premi e cose così. I Vincitori poi vanno a vivere nel Villaggio dei Vincitori,vivendo una vita agiata. – E’ il momento del pentimento ed è il momento del ringraziamento – intona il sindaco. Poi legge la lista dei vincitori del Distretto 12. Sono solo due,e solo uno è vivo: Haymitch Abernathy,che compare proprio ora barcollando fino al palco. Il pubblico reagisce con un applauso simbolico,ma è chiaramente confuso e cerca di abbracciare Effie. Il sindaco è angosciato,perché il Distretto 12 è nuovamente lo zimbello di Panem. Rapidamente riporta l’attenzione alla mietitura presentando Effie Trinket,che trotterella verso la pedana. – Felici Hunger Games! E possa la buona sorte essere sempre a vostro favore! – Probabilmente ha una parrucca,perché i capelli sono scivolati leggermente. Dice sempre di essere onorata di essere lì,ma tutto sanno che vuole passare a un distretto migliore. E’ il momento del sorteggio. – Prima le signore! – esclama Effie,poi attraverso il palco per avvicinarsi alla boccia di vetro con i nomi delle ragazze. La raggiunge, tuffa la mano in profondità ed estrae una strisciolina. Fa che non sia Katniss,fa che non sia Katniss mi ripeto in continuazione. Effie Trinket ritorna alla pedana, liscia la strisciolina di carta e legge il nome con voce chiara. Non è Katniss.
E’ Primrose Everdeen.
   
 
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