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Autore: Layla    06/07/2014    1 recensioni
“È pericoloso per una ragazza far entrare quattro ragazzi sconosciuti in casa sua.”
“Noi siamo innocui.”
Mi risponde il secondo alto.
“Lo spero per voi e ricordatevi che vi faccio entrare solo per la birra.”
“Ce l’hai un nome, principessa di ghiaccio?”
Mi chiede il ragazzo con i capelli lunghi, mentre gli altri sono andati a prendere un paio di casse di birra.
“Sì, mi chiamo Holly.
Tu?”
“Vic, Vic Fuentes.”
“Piacere.”

{Tratto dal primo capitolo. Seguito di "Do it for Baltimore, do it for me"
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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21)Everybody knows there's a party at the end of the world.

 

Sono passato quindici giorni da quando i miei sono stati costretti ad andarsene e non sono mai stata meglio.
Lavoro al negozio con nuova energia e alla sera mi dedico a sistemare le mie vecchie storie con un entusiasmo che credevo di non possedere più. Spesso Alex mi fa compagnia suonando qualcosa alla chitarra, anche lui sembra soddisfatto.
Soddisfatto non è la parola giusta, sembra euforico per qualcosa, probabilmente per il nuovo cd a cui sta lavorando insieme ai ragazzi.
In parole povere la vita scorre quasi perfetta, tanto che ho un po’ di paura a lasciarmi andare, temendo uno dei soliti colpi bassi.
Ormai siamo quasi ad Halloween, la mia festa preferita e l’unico pensiero pigro che mi attraversa la testa è il costume che indosserò per la festa a cui siamo stati invitati.
Ieri sera ho visto il video di “Helena” dei My Chemical Romance e ho una mezza idea di comprare un vestito simile, tanto il pallore della ragazza  ce l’ho già.
Nemmeno la calda California è riuscita a scurirmi, rimango la ragazza pallida di Baltimora e la cosa non mi dispiace, non amo molto le persone abbronzate.
Mi stiracchio.
Oggi al lavoro è una giornata pigra, non c’è praticamente quasi nessuno, solo Wendy e Bryan che discutono su cose da tatuatori.
Speriamo che si faccia vivo qualcuno, almeno questo mortorio avrà la fine, che ottobre non sia un mese adatto per i tatuaggi?
Mi chiedo divertita, mentre giochino con una penna e penso a dove procurarmi un vestito simile a quello del video. Forse in una sartoria teatrale?
Magari li noleggiano, in tal caso spero non costi una fortuna.
Il campanello del negozio e io sorrido al nuovo cliente, vuole un tatuaggio, parliamo un po’ del luogo, della grandezza e del soggetto e poi gli fisso un appuntamento.
“La gente non ha molta voglia di tatuarsi a ottobre, vero?”
Mia cugina sbuca dal suo antro.
“A quanto pare no, tu da cosa ti travestirai per la festa, Wen?”
Lei si gratta la testa.
“Ehm, non lo so, sinceramente. Tu scommetto che invece hai qualche idea.”
“Mi piacerebbe vestirmi come la ragazza di “Helena” dei My Chemical Romance.”
“Buona scelta.”
Sospira.
“Dovrò pensare a qualcosa anche io.”
Detto questo fugge di nuovo nel suo antro.
Non le piacciono le feste, soprattutto quelle a cui è obbligata ad andare come questa, la casa discografica dei ragazzi l’ha organizzata e non si può mancare.
Io spero di non fare un bis della prima volta a cui mi ha portato a una festa: sono scappata lanciando una delle mie frasi lapidarie.
No, non succederà.
Sono cambiata e so che nessuno può togliermi Alex.
Devo pensare al vestito.
Finito il lavoro vado da una sarta e le spiego a grandi linee cosa voglio: un vestito senza maniche con del pizzo sulla scollatura, una cintura rossa e una gonna nera che scende aprendosi e mostrando del tessuto rosso.
Lei annuisce e schizza qualcosa, poi me lo porge.
È esattamente così che lo voglio.
“Sì, è così che lo voglio.”
“Bene, perfetto. Venga qui tra una settimana.”
Io annuisco e lei mi indica l’ora in cui venire. Esco soddisfatta e a casa trovo la cena già in tavola: Alex è uscito presto dalle registrazioni e ha comprato qualcosa alla gastronomia italiana vicino a casa nostra.
“Wow! Potrei abituarmi all’idea!”
Lui ride.
“Non ci sarebbe nulla di male, in fondo io non ho cucinato, è stato il cuoco della gastronomia.
Come mai sei arrivata così tardi?”
“Sono passata dalla sarta per il vestito di Halloween.”
“Spero che tu abbia scelto qualcosa di super, perché non ti dimenticherai di quella festa.”
Io lo guardo senza capire.
“Sorpresa, Holly!”
“Va bene.”
Riprendiamo a mangiare e io cerco di non pensare alla sorpresa, cosa piuttosto difficile dato che sono curiosa di natura.
Finito di mangiare lavo i piatti e poi lo raggiungo sul divano, sta guardando “The nightmare before Christmas.”, ma quando mi siedo mi fa stendere subito e mi abbraccia.
Mi è sempre piaciuto quel film, guardarlo tra le braccia del mio ragazzo è il massimo che si possa chiedere, credo.
Dopo un po’ sento il respiro di Alex farsi pesante e si addormenta senza nemmeno finire di vedere il film.
Cosa faccio?
Lo lascio dormire sul divano o lo sveglio?
Lo sveglio.
Con delicatezza lo scuoto e lui apre sorpreso i suoi occhioni castani.
“Ehi, piccolo. Ti sei addormentato è ora di andare a dormire.”
Lui si stiracchia.
“Sì, grazie per non avermi lasciato qui a dormire. È un divano comodo, ma non vale molto come letto.”
Io rido e saliamo insieme in camera.
Ci buttiamo a letto e ci addormentiamo immediatamente, ognuno immerso nei propri pensieri, i miei morbosamente rivolti alla sorpresa.
Cosa diavolo avrà organizzato?
La mattina dopo sono piuttosto nervosa e mia cugina se ne accorge al lavoro, forse perché non ho smesso un attimo di far scendere e risalire la punta della mia penna.
Dopo trecento click-clack può capitare di perdere la pazienza.
“Ma si può sapere cos’hai oggi?
Non ti si può sentire!”
“Sono nervosa.”
“Dai? Non l’avrei mai detto!”
Io sbuffo.
“Non prendermi per il culo!”
“Non lo farò se tu la pianti con quella penna o altrimenti la butto fuori dallo studio.”
Appoggio la penna alla scrivania e la guardo.
“Alex mi ha detto che ci sarà una sorpresa alla festa di Halloween e che me la ricorderò a lungo, sto cercando di capire cosa sia.”
“Uhm, visto che Alex è di buon umore, direi che sarà una bella sorpresa e non dovresti preoccuparti, ma solo vestirti meglio che puoi e smetterla con quella penna.
Se la sento scattare ancora ti giuro che la butto fuori dal negozio!”
Io sbuffo. A lei non è mai stato detto che c’era una sorpresa per lei e la sorpresa fosse che il tuo ragazzo ti lasciasse.
Non credo che ora Alex mi lascerebbe, ma non si sa mai, i ragazzi sono imprevedibili.
Il campanello suona e io non lo sento nemmeno, lo sente però Wen che mi appoggia una mano sulla spalla facendomi sobbalzare.
“Scusami, Bella Addormentata, ma c’è un cliente che ha bisogno di te.”
“Ehm, certo. Prego, mi dica tutto.”
Dopo questa figuraccia decido di lasciare il pensiero della sorpresa in un angolo innocuo della mia mente, anche se a malincuore.
Cosa devo aspettarmi?
 

Una settimana dopo torno dalla sarta, il mio abito è quasi pronto.
Lo provo ed è esattamente come lo volevo, lei prende le ultime misure e mi dice che tra un paio di giorni sarà pronto.
“Per cosa ti serve?”
“Festa di Halloween.”
“Farai un figurone.”
“Uhm, beh. Lo spero.”
Dico poco convinta, non mi piace guardarmi allo specchio troppo a lungo, non mi piace la mia immagine.
“Sei una bella ragazza con un bell’abito, perché non dovrebbero notarti?”
“Uhm, l’abito è sicuramente bello, io non molto.
Ci vediamo tra un paio di giorni.”
Arrivo a casa prima di Alex, peccato che mi sgami in bagno mentre esamino criticamente e impietosamente la mia figura.
Tiro un po’ di grasso sulla pancia e sui fianchi e sospiro sconsolata: sono grassa e questi capelli sono da sfigata.
Altro che Mia o Uma Thurman, sembro la maga Magò.
“Pianeta Terra chiama Holly, Holly rispondi!”
“Oh, ciao, Alex.”
Dico mogia.
“Che succede?”
“Sono grassa e brutta, non vedi?”
Lui mi guarda senza capirci molto.
“A me sembra di vedere la solita bella ragazza di sempre.”
“Non sono bella, sono grassa!
Ti farò sfigurare alla festa di Halloween!”
Scoppio a piangere senza un motivo preciso, forse solo per sfogarmi e liberarmi da questa tensione.
“Tesoro, hai un corpo fantastico e non sei grassa: sei perfetta.
Smettila di guardarti allo specchio, rivestiti e scendiamo a mangiare.”
“Io non voglio mangiare!”
“Io invece voglio che tu mangi, non far vincere le tue paranoie!”
Io ci penso un attimo e mi accorgo che il suo discorso fila perfettamente, non sono poi così male, non posso permettere ad anni di insulti dimenticati di tornare e riprendere il possesso di me.
“Va bene, Alex.”
Mi vesto.
“Andiamo.”
Scendiamo in cucina e noto che nel microonde ci sono gli avanzi di ieri sera, ossia polpette.
Non so perché la cosa mi fa sorridere.

 
Due settimane dopo mi sto preparando per la festa, il costume mi sta benissimo.
Mi metto un po’ di cerone su faccia, spalle, braccia e mani per dare l’idea di un cadavere, trucco gli occhi di nero e rosso e come ultimo tocco mi metto un paio di ballerine nere con dei lacci.
Alex fischia ammirato, io gli sorrido, lui si è semplicemente dipinto la faccia da scheletro.
“Stai benissimo, quasi quasi sfiguro al tuo confronto.”
“Ma non è vero, anche tu sei bellissimo vestito tutto di nero e con questo trucco.”
Lui sospira.
“Va beh, in ogni caso è troppo tardi per cambiare qualcosa.”
Chissà da cosa si sarà travestita Wen?
Non mi ha detto più nulla da quando abbiamo parlato nel negozio.
Non importa la vedrò tra poco, Alex guida tranquillo, fischietta persino, a me invece sale l’ansia.
Cosa diavolo avrò in mente?
Arrivato al hotel lascia la macchina al parcheggiatore, noi due scendiamo ed entriamo nella grande porta a vetri.
“Dov’è la festa?”
“All’ultimo piano.”
Con gentilezza mi conduce agli ascensori, clicca il bottone per l’ultimo piano e le porte si chiudono, io muovo i piedi nervosa.
“Nervosa?”
“Devo ricordarti come è andata l’ultima volta?”
“No, lo ricordo benissimo da me, sei finita a ubriacarti in un pub. Questa volta non succederà, ci sono anche i We Are In The Crowd e i Pierce The Veil.”
Io rimango un attimo in silenzio.
“Sarà imbarazzante vedere Vic.”
“Se ne sarà fatto una ragione, ormai.”
Io annuisco, spero davvero che abbia trovato qualcuno migliore di me.
“Spero che abbia trovato una ragazza migliore di me.”
“No, questo è impossibile. Una migliore non si trova facilmente.”
Mi stringe possessivamente per i fianchi.
“Mi piace quando fai il geloso.”
“Ho i miei buon motivi.”
“Pf! Sei una rockstar, puoi trovare una ragazza come me anche solo schioccando le dita.”
“Tu non ti vedi per quello che sei davvero fortunatamente, così  mi godo solo io la tua bellezza.”
Io rido imbarazzata.
“Ogni tanto dici cose strane, Alex.”
Lui scuote la testa, la porta dell’ascensore si apre e noi facciamo il nostro ingresso alla festa, decorata con zucche, pipistrelli finti, pietre tombali e teschi, praticamente il paradiso di mia cugina.
“Wow! Che bello!”
Esclamo contenta, poi mi guardo in giro per trovare gli altri, individuo subito Rian e Cassadee, vicino a loro c’è il resto del gruppo: Zack, Wendy e Jack.
Jack è vestito da Jack Skellington, Wendy da Sally.
“Tinto i capelli?”
Le chiedo.
“No, è una parrucca.”
“Stai benissimo, non ho mai visto una Sally più convincente di te.”
“E io una Helena, penso che persino Gerard Way te lo direbbe.”
“In effetti la tua amica ha ragione. Complimenti, sei un’Helena incantevole.”
Mi volto per vedere a  chi appartiene la voce maschile che si è inserita nella nostra conversazione e rischio di avere un infarto: è Gerard Way.
Fortuna che ho addosso del cerone o si vedrebbe lontano un miglio che sono diventata rossa.
“Ehm, grazie mille del complimento, Gerard.”
“È stato un piacere….”
“Holly! Mi chiamo Holly.”
Squittisco io.
“Fai parte di qualche band nuova? Non ti ho mai vista.”
“No, sono la ragazza di Alex Gaskarth.”
“Beh, ha buon gusto il ragazzo. Arrivederci, Holly!”
Rimango paralizzata per un attimo e poi guardo Wendy.
“Sbaglio o Gerard Way mi ha appena fatto un complimento?”
“La cosa è andata più o meno così.”
“Oddio, ho bisogno di una sedia!”
“I miei complimenti non ti fanno quest’effetto.”
Commenta ironico Alex.
Sto ancora cercando di riprendermi dallo shock, quando qualcuno urla un “Buh!” alle mie spalle che mi fa saltare.
Tay Jardine e la sua band mi sorridono.
“Tay, un altro buh così e muoio! Gerard Way mi ha appena detto che sono una bella Helena.”
“Che culo!”
Esclama lei, impressionata.
“Beh, ma sei una bomba con questo vestito, ci credo che tre l’abbia detto.”
Io guardo meglio i ragazzi dietro di lei.
“Non manca qualcuno?”
“Jordan, ha detto che doveva andare a prendere qualcuno.”
Io annuisco, chiedendomi chi sarà e sperando che sia May: lei ha bisogno di uscire ogni tanto, nonostante il riposo forzato, o rischia di sclerare. Lei ha bisogno di un uomo in grado di prendersi cura di lei e del bambino e Jordan, benché le apparenze dicano il contrario,  mi sembra particolarmente adatto per questo compito.
Chiacchieriamo un po’, poi la porta dell’ascensore si apre di nuovo ed entra Jordan con May a braccetto e i Pierce The Veil. Immediatamente si dirigono verso di noi, la faccia di mia cugina si è scurita.
“May, non ti avevo detto di rimanere a casa?”
“Mi sembrava scortese non accettare l’invito di Jordan.”
Lei sospira.
“Va bene, ma ricordati che sei incinta. Niente alcool, sigarette o canne.”
Lei alza gli occhi al cielo.
“Sì, mamma!”
“Ciao, ragazzi!”
Abbraccia tutto il gruppo, poi tocca a me.
“Ehi!”
Abbraccio tutti, Vic si scosta quasi subito, Jaime mi stritola in un abbraccio da orso, Mike mi abbraccia normalmente e Tony un po’ più degli altri.
“Come stanno le tue tartarughe?”
Si informa curioso.
“Benissimo, pare che a loro piaccia casa Gaskarth, non hanno risentito tanto del trasloco. E le tue?”
“Oh, stanno benissimo.”
“Sì, gli parla tutte le sere e fa vedere loro Star Wars e film di Bruce Lee, credo stia aspettando che si trasformino nelle tartarughe ninja.”
Interviene Jaime.
“Oh, sarebbe fantastico!”
Esclama con aria sognante Tony.
“Turtle, non succederà mai.”
Lui sbuffa.
“Grazie Hime-Time, senza di te non saprei come demolire i miei sogni!”
Lui scoppia a ridere e dà una manata al suo amico.
“Bene, vado a bere.”
Jaime se ne va trascinando dietro Vic e Tony, lasciando solo Mike.
“Come sta tuo fratello?”
“Mi stai chiedendo come è sopravvissuto al fatto che gli hai preferito Alex e alla storia di Sophie?”
“Sì, non mi sembrava carino chiederlo a lui e capisco se non vuoi rispondermi.”
Lui sospira.
“Beh, all’inizio è stato male, ma ora si sente pare che le cose con Sophie si stiano sistemando lentamente, ma non vuole nient'altro, ma tanto lo scoprirò.”
Risponde con ghigno malefico, il mio senso di colpa diminuisce di molto.
Il resto della serata trascorre tranquillamente, balliamo, beviamo, conosciamo gente, tra cui i Paramore, gli Yellowcard, i Bring me The Horizon, gli You & me at Six, Gli Sleeping Sirens e gli Of Mice &Men.
Sono tutti molto simpatici, c’è persino una band australiana che si chiama Tonight Alive e che chiacchiera con i fratelli Madden.
Non facciamo a tempo a conoscerli perché Alex mi trascina su una terrazza deserta del hotel, io lo guardo senza capire.
Perché abbiamo lasciato la festa a metà?
E perché lui è così agitato?
Mi prende per mano e mi guarda negli occhi.
“Holly, io e te ne abbiamo passate tante insieme. L’essere amici di letto quando eravamo adolescenti, essere fidanzati prima che arrivasse Lisa, Lisa.”
Il suo volto si distorce in un ghigno.
“Vic, tornare insieme dopo Lisa. Non ho mai provato qualcosa di simile per una ragazza, non ho mai voluto altro che te al mio fianco e vorrei che fosse così per sempre.”
Si inginocchia e tira fuori una scatolina di velluto blu.
“Holly Marie Lynch, vuoi diventare mia moglie?”
Io lo guardo a occhi spalancati, totalmente incapace di fermare le lacrime che scorrono sulle mie guance.
Mi inginocchio anche io e lo abbraccio.
“Sì, sì, sì!”
Lui apre la scatolina e con le mani tremanti mette un anello con un diamante sul mio anulare destro.

Holly run away with me
I know I sound crazy don’t you see what you do to me
I wanna be a lost boy
The last chance a better reality
(Yeaaah)
Holly we can get away
I promise if you’re with me say the word and well find a way
And I can be a lost boy
The last chance your everything that I planned
Ohh Somewhere in neverland”

Mi canticchia con voce incrinata.
Io rimango tra le sue braccia, pensando che io ci sono già arrivata alla mia personale Isola che non c’è, mi basta avere accanto lui.
Averlo accanto per tutta la vita è una bella prospettiva!

Angolo di Layla.

Siamo al penultimo capitolo di questa storia, dang! Presto leggerete il seguito.

Grazie  a Rainmaker e a _redsky_ per le recensioni.

 

   
 
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