21)Everybody knows there's
a party at the end of the world.
Sono
passato
quindici giorni da quando i miei sono stati costretti ad andarsene e
non sono
mai stata meglio.
Lavoro al negozio
con nuova energia e alla sera mi dedico a sistemare le mie vecchie
storie con
un entusiasmo che credevo di non possedere più. Spesso Alex
mi fa compagnia
suonando qualcosa alla chitarra, anche lui sembra soddisfatto.
Soddisfatto non è
la parola giusta, sembra euforico per qualcosa, probabilmente per il
nuovo cd a
cui sta lavorando insieme ai ragazzi.
In parole povere
la vita scorre quasi perfetta, tanto che ho un po’ di paura a
lasciarmi andare,
temendo uno dei soliti colpi bassi.
Ormai siamo quasi
ad Halloween, la mia festa preferita e l’unico pensiero pigro
che mi attraversa
la testa è il costume che indosserò per la festa
a cui siamo stati invitati.
Ieri sera ho
visto il video di “Helena” dei My Chemical Romance
e ho una mezza idea di
comprare un vestito simile, tanto il pallore della ragazza ce l’ho
già.
Nemmeno la calda
California è riuscita a scurirmi, rimango la ragazza pallida
di Baltimora e la
cosa non mi dispiace, non amo molto le persone abbronzate.
Mi stiracchio.
Oggi al lavoro è
una giornata pigra, non c’è praticamente quasi
nessuno, solo Wendy e Bryan che
discutono su cose da tatuatori.
Speriamo che si
faccia vivo qualcuno, almeno questo mortorio avrà la fine,
che ottobre non sia
un mese adatto per i tatuaggi?
Mi chiedo
divertita, mentre giochino con una penna e penso a dove procurarmi un
vestito
simile a quello del video. Forse in una sartoria teatrale?
Magari li
noleggiano, in tal caso spero non costi una fortuna.
Il campanello del
negozio e io sorrido al nuovo cliente, vuole un tatuaggio, parliamo un
po’ del
luogo, della grandezza e del soggetto e poi gli fisso un appuntamento.
“La gente non ha
molta voglia di tatuarsi a ottobre, vero?”
Mia cugina sbuca
dal suo antro.
“A quanto pare
no, tu da cosa ti travestirai per la festa, Wen?”
Lei si gratta la
testa.
“Ehm, non lo so,
sinceramente. Tu scommetto che invece hai qualche idea.”
“Mi piacerebbe
vestirmi come la ragazza di “Helena” dei My
Chemical Romance.”
“Buona scelta.”
Sospira.
“Dovrò pensare a
qualcosa anche io.”
Detto questo
fugge di nuovo nel suo antro.
Non le piacciono
le feste, soprattutto quelle a cui è obbligata ad andare
come questa, la casa
discografica dei ragazzi l’ha organizzata e non si
può mancare.
Io spero di non
fare un bis della prima volta a cui mi ha portato a una festa: sono
scappata
lanciando una delle mie frasi lapidarie.
No, non succederà.
Sono cambiata e
so che nessuno può togliermi Alex.
Devo pensare al
vestito.
Finito il lavoro
vado da una sarta e le spiego a grandi linee cosa voglio: un vestito
senza
maniche con del pizzo sulla scollatura, una cintura rossa e una gonna
nera che
scende aprendosi e mostrando del tessuto rosso.
Lei annuisce e
schizza qualcosa, poi me lo porge.
È esattamente
così che lo voglio.
“Sì, è così che
lo voglio.”
“Bene, perfetto.
Venga qui tra una settimana.”
Io annuisco e lei
mi indica l’ora in cui venire. Esco soddisfatta e a casa
trovo la cena già in
tavola: Alex è uscito presto dalle registrazioni e ha
comprato qualcosa alla
gastronomia italiana vicino a casa nostra.
“Wow! Potrei
abituarmi all’idea!”
Lui ride.
“Non ci sarebbe
nulla di male, in fondo io non ho cucinato, è stato il cuoco
della gastronomia.
Come mai sei
arrivata così tardi?”
“Sono passata
dalla sarta per il vestito di Halloween.”
“Spero che tu abbia scelto qualcosa di super,
perché non ti dimenticherai di
quella festa.”
Io lo guardo
senza capire.
“Sorpresa,
Holly!”
“Va bene.”
Riprendiamo a
mangiare e io cerco di non pensare alla sorpresa, cosa piuttosto
difficile dato
che sono curiosa di natura.
Finito di
mangiare lavo i piatti e poi lo raggiungo sul divano, sta guardando
“The nightmare before Christmas.”, ma quando mi
siedo mi fa stendere subito e mi
abbraccia.
Mi è sempre
piaciuto quel film, guardarlo tra le braccia del mio ragazzo
è il massimo che
si possa chiedere, credo.
Dopo un po’ sento
il respiro di Alex farsi pesante e si addormenta senza nemmeno finire
di vedere
il film.
Cosa faccio?
Lo lascio dormire
sul divano o lo sveglio?
Lo sveglio.
Con delicatezza
lo scuoto e lui apre sorpreso i suoi occhioni castani.
“Ehi, piccolo. Ti
sei addormentato è ora di andare a dormire.”
Lui si
stiracchia.
“Sì, grazie per
non avermi lasciato qui a dormire. È un divano comodo, ma
non vale molto come
letto.”
Io rido e saliamo
insieme in camera.
Ci buttiamo a
letto e ci addormentiamo immediatamente, ognuno immerso nei propri
pensieri, i
miei morbosamente rivolti alla sorpresa.
Cosa diavolo avrà
organizzato?
La mattina dopo
sono piuttosto nervosa e mia cugina se ne accorge al lavoro, forse
perché non
ho smesso un attimo di far scendere e risalire la punta della mia penna.
Dopo trecento
click-clack può capitare di perdere la pazienza.
“Ma si può sapere
cos’hai oggi?
Non ti si può
sentire!”
“Sono nervosa.”
“Dai? Non l’avrei mai detto!”
Io sbuffo.
“Non prendermi
per il culo!”
“Non lo farò se
tu la pianti con quella penna o altrimenti la butto fuori dallo
studio.”
Appoggio la penna
alla scrivania e la guardo.
“Alex mi ha detto
che ci sarà una sorpresa alla festa di Halloween e che me la
ricorderò a lungo,
sto cercando di capire cosa sia.”
“Uhm, visto che
Alex è di buon umore, direi che sarà una bella
sorpresa e non dovresti
preoccuparti, ma solo vestirti meglio che puoi e smetterla con quella
penna.
Se la sento
scattare ancora ti giuro che la butto fuori dal negozio!”
Io sbuffo. A lei
non è mai stato detto che c’era una sorpresa per
lei e la sorpresa fosse che il
tuo ragazzo ti lasciasse.
Non credo che ora
Alex mi lascerebbe, ma non si sa mai, i ragazzi sono imprevedibili.
Il campanello
suona e io non lo sento nemmeno, lo sente però Wen che mi
appoggia una mano
sulla spalla facendomi sobbalzare.
“Scusami, Bella
Addormentata, ma c’è un cliente che ha bisogno di
te.”
“Ehm, certo.
Prego, mi dica tutto.”
Dopo questa
figuraccia decido di lasciare il pensiero della sorpresa in un angolo
innocuo
della mia mente, anche se a malincuore.
Cosa devo
aspettarmi?
Una
settimana
dopo torno dalla sarta, il mio abito è quasi pronto.
Lo provo ed è
esattamente come lo volevo, lei prende le ultime misure e mi dice che
tra un
paio di giorni sarà pronto.
“Per cosa ti
serve?”
“Festa di
Halloween.”
“Farai un
figurone.”
“Uhm, beh. Lo
spero.”
Dico poco
convinta, non mi piace guardarmi allo specchio troppo a lungo, non mi
piace la
mia immagine.
“Sei una bella
ragazza con un bell’abito, perché non dovrebbero
notarti?”
“Uhm, l’abito è
sicuramente bello, io non molto.
Ci vediamo tra un
paio di giorni.”
Arrivo a casa
prima di Alex, peccato che mi sgami in bagno mentre esamino
criticamente e
impietosamente la mia figura.
Tiro un po’ di
grasso sulla pancia e sui fianchi e sospiro sconsolata: sono grassa e
questi
capelli sono da sfigata.
Altro che Mia o
Uma Thurman, sembro la maga Magò.
“Pianeta Terra
chiama Holly, Holly rispondi!”
“Oh, ciao, Alex.”
Dico mogia.
“Che succede?”
“Sono grassa e
brutta, non vedi?”
Lui mi guarda
senza capirci molto.
“A me sembra di
vedere la solita bella ragazza di sempre.”
“Non sono bella,
sono grassa!
Ti farò sfigurare
alla festa di Halloween!”
Scoppio a
piangere senza un motivo preciso, forse solo per sfogarmi e liberarmi
da questa
tensione.
“Tesoro, hai un
corpo fantastico e non sei grassa: sei perfetta.
Smettila di guardarti allo specchio, rivestiti e scendiamo a
mangiare.”
“Io non voglio
mangiare!”
“Io invece voglio
che tu mangi, non far vincere le tue paranoie!”
Io ci penso un
attimo e mi accorgo che il suo discorso fila perfettamente, non sono
poi così
male, non posso permettere ad anni di insulti dimenticati di tornare e
riprendere il possesso di me.
“Va bene, Alex.”
Mi vesto.
“Andiamo.”
Scendiamo in
cucina e noto che nel microonde ci sono gli avanzi di ieri sera, ossia
polpette.
Non so perché la
cosa mi fa sorridere.
Due settimane
dopo mi sto preparando per la festa, il costume mi sta benissimo.
Mi metto un po’
di cerone su faccia, spalle, braccia e mani per dare l’idea
di un cadavere,
trucco gli occhi di nero e rosso e come ultimo tocco mi metto un paio
di
ballerine nere con dei lacci.
Alex fischia
ammirato, io gli sorrido, lui si è semplicemente dipinto la
faccia da
scheletro.
“Stai benissimo,
quasi quasi sfiguro al tuo confronto.”
“Ma non è vero,
anche tu sei bellissimo vestito tutto di nero e con questo
trucco.”
Lui sospira.
“Va beh, in ogni
caso è troppo tardi per cambiare qualcosa.”
Chissà da cosa si
sarà travestita Wen?
Non mi ha detto
più nulla da quando abbiamo parlato nel negozio.
Non importa la
vedrò tra poco, Alex guida tranquillo, fischietta persino, a
me invece sale
l’ansia.
Cosa diavolo avrò
in mente?
Arrivato al hotel
lascia la macchina al parcheggiatore, noi due scendiamo ed entriamo
nella
grande porta a vetri.
“Dov’è la festa?”
“All’ultimo
piano.”
Con gentilezza mi
conduce agli ascensori, clicca il bottone per l’ultimo piano
e le porte si
chiudono, io muovo i piedi nervosa.
“Nervosa?”
“Devo ricordarti
come è andata l’ultima volta?”
“No, lo ricordo
benissimo da me, sei finita a ubriacarti in un pub. Questa volta non
succederà,
ci sono anche i We Are In The Crowd e i Pierce The Veil.”
Io rimango un
attimo in silenzio.
“Sarà
imbarazzante vedere Vic.”
“Se ne sarà fatto una ragione, ormai.”
Io annuisco,
spero davvero che abbia trovato qualcuno migliore di me.
“Spero che abbia
trovato una ragazza migliore di me.”
“No, questo è
impossibile. Una migliore non si trova facilmente.”
Mi stringe
possessivamente per i fianchi.
“Mi piace quando
fai il geloso.”
“Ho i miei buon
motivi.”
“Pf! Sei una
rockstar, puoi trovare una ragazza come me anche solo schioccando le
dita.”
“Tu non ti vedi
per quello che sei davvero fortunatamente, così
mi godo solo io la tua bellezza.”
Io rido
imbarazzata.
“Ogni tanto dici
cose strane, Alex.”
Lui scuote la
testa, la porta dell’ascensore si apre e noi facciamo il
nostro ingresso alla
festa, decorata con zucche, pipistrelli finti, pietre tombali e teschi,
praticamente il paradiso di mia cugina.
“Wow! Che bello!”
Esclamo contenta,
poi mi guardo in giro per trovare gli altri, individuo subito Rian e
Cassadee,
vicino a loro c’è il resto del gruppo: Zack, Wendy
e Jack.
Jack è vestito da
Jack Skellington, Wendy da Sally.
“Tinto i
capelli?”
Le chiedo.
“No, è una
parrucca.”
“Stai benissimo,
non ho mai visto una Sally più convincente di te.”
“E io una Helena,
penso che persino Gerard Way te lo direbbe.”
“In effetti la
tua amica ha ragione. Complimenti, sei un’Helena
incantevole.”
Mi volto per
vedere a chi
appartiene la voce maschile
che si è inserita nella nostra conversazione e rischio di
avere un infarto: è
Gerard Way.
Fortuna che ho
addosso del cerone o si vedrebbe lontano un miglio che sono diventata
rossa.
“Ehm, grazie
mille del complimento, Gerard.”
“È stato un
piacere….”
“Holly! Mi chiamo
Holly.”
Squittisco io.
“Fai parte di
qualche band nuova? Non ti ho mai vista.”
“No, sono la
ragazza di Alex Gaskarth.”
“Beh, ha buon
gusto il ragazzo. Arrivederci, Holly!”
Rimango
paralizzata per un attimo e poi guardo Wendy.
“Sbaglio o Gerard
Way mi ha appena fatto un complimento?”
“La cosa è andata
più o meno così.”
“Oddio, ho
bisogno di una sedia!”
“I miei complimenti
non ti fanno quest’effetto.”
Commenta ironico
Alex.
Sto ancora
cercando di riprendermi dallo shock, quando qualcuno urla un
“Buh!” alle mie
spalle che mi fa saltare.
Tay Jardine e la
sua band mi sorridono.
“Tay, un altro
buh così e muoio! Gerard Way mi ha appena detto che sono una
bella Helena.”
“Che culo!”
Esclama lei,
impressionata.
“Beh, ma sei una
bomba con questo vestito, ci credo che tre l’abbia
detto.”
Io guardo meglio
i ragazzi dietro di lei.
“Non manca
qualcuno?”
“Jordan, ha detto
che doveva andare a prendere qualcuno.”
Io annuisco,
chiedendomi chi sarà e sperando che sia May: lei ha bisogno
di uscire ogni tanto, nonostante il riposo forzato, o rischia di
sclerare. Lei ha bisogno di un uomo in grado di prendersi
cura di lei e del bambino e Jordan, benché le apparenze
dicano il contrario, mi sembra particolarmente adatto per
questo compito.
Chiacchieriamo un
po’, poi la porta dell’ascensore si apre di nuovo
ed entra Jordan con May a
braccetto e i Pierce The Veil. Immediatamente si dirigono verso di noi,
la
faccia di mia cugina si è scurita.
“May, non ti avevo
detto di rimanere a casa?”
“Mi sembrava scortese non accettare l’invito di
Jordan.”
Lei sospira.
“Va bene, ma
ricordati che sei incinta. Niente alcool, sigarette o canne.”
Lei alza gli occhi al cielo.
“Sì, mamma!”
“Ciao, ragazzi!”
Abbraccia tutto
il gruppo, poi tocca a me.
“Ehi!”
Abbraccio tutti,
Vic si scosta quasi subito, Jaime mi stritola in un abbraccio da orso,
Mike mi
abbraccia normalmente e Tony un po’ più degli
altri.
“Come stanno le
tue tartarughe?”
Si informa curioso.
“Benissimo, pare
che a loro piaccia casa Gaskarth, non hanno risentito tanto del
trasloco. E le
tue?”
“Oh, stanno
benissimo.”
“Sì, gli parla
tutte le sere e fa vedere loro Star Wars e film di Bruce Lee, credo
stia
aspettando che si trasformino nelle tartarughe ninja.”
Interviene Jaime.
“Oh, sarebbe
fantastico!”
Esclama con aria
sognante Tony.
“Turtle, non
succederà mai.”
Lui sbuffa.
“Grazie
Hime-Time, senza di te non saprei come demolire i miei sogni!”
Lui scoppia a
ridere e dà una manata al suo amico.
“Bene, vado a
bere.”
Jaime se ne va
trascinando dietro Vic e Tony, lasciando solo Mike.
“Come sta tuo
fratello?”
“Mi stai
chiedendo come è sopravvissuto al fatto che gli hai
preferito Alex e alla storia di Sophie?”
“Sì, non mi
sembrava carino chiederlo a lui e capisco se non vuoi
rispondermi.”
Lui sospira.
“Beh, all’inizio
è stato male, ma ora si sente pare che le cose con Sophie si
stiano sistemando lentamente, ma non vuole nient'altro, ma
tanto lo scoprirò.”
Risponde con
ghigno malefico, il mio senso di colpa diminuisce di molto.
Il resto della
serata trascorre tranquillamente, balliamo, beviamo, conosciamo gente,
tra cui
i Paramore, gli Yellowcard, i Bring me The Horizon, gli You &
me at Six,
Gli Sleeping Sirens e gli Of Mice &Men.
Sono tutti molto
simpatici, c’è persino una band australiana che si
chiama Tonight Alive e che
chiacchiera con i fratelli Madden.
Non facciamo a
tempo a conoscerli perché Alex mi trascina su una terrazza
deserta del hotel,
io lo guardo senza capire.
Perché abbiamo
lasciato la festa a metà?
E perché lui è
così agitato?
Mi prende per
mano e mi guarda negli occhi.
“Holly, io e te
ne abbiamo passate tante insieme. L’essere amici di letto
quando eravamo
adolescenti, essere fidanzati prima che arrivasse Lisa, Lisa.”
Il suo volto si
distorce in un ghigno.
“Vic, tornare
insieme dopo Lisa. Non ho mai provato qualcosa di simile per una
ragazza, non
ho mai voluto altro che te al mio fianco e vorrei che fosse
così per sempre.”
Si inginocchia e
tira fuori una scatolina di velluto blu.
“Holly Marie
Lynch, vuoi diventare mia moglie?”
Io lo guardo a
occhi spalancati, totalmente incapace di fermare le lacrime che
scorrono sulle
mie guance.
Mi inginocchio
anche io e lo abbraccio.
“Sì, sì, sì!”
Lui apre la
scatolina e con le mani tremanti mette un anello con un diamante sul
mio
anulare destro.
“Holly run away with me
I know I sound crazy
don’t you see what you do to me
I wanna be a lost boy
The last chance a better
reality
(Yeaaah)
Holly we can get away
I promise if
you’re with me say the word and well find a way
And I can be a lost boy
The last chance your
everything that I planned
Ohh Somewhere in
neverland”
Mi canticchia con voce incrinata.
Io rimango tra le sue braccia, pensando che io ci sono
già arrivata alla mia personale Isola che non
c’è, mi basta avere accanto lui.
Averlo accanto per tutta la vita è una bella prospettiva!
Angolo di Layla.
Siamo al penultimo capitolo di questa storia, dang! Presto leggerete il seguito.
Grazie a Rainmaker e a _redsky_ per le recensioni.