Videogiochi > Kingdom Hearts
Segui la storia  |       
Autore: Ciel    07/07/2014    1 recensioni
Dopo aver giocato alla Collection HD di Kingdom Hearts, una ventata di nostalgia mi ha spinto a scrivere questa breve fic. Cronologicamente posta fra Chain of Memories e KH2 (e parallelamente a 358/2 Days), il protagonista è forse il personaggio meno riutilizzato all'interno della saga, ma a parer mio anche uno dei più interessanti e carismatici: Riku Replica.
"Ma Riku Replica non moriva in CoM?!", vi chiederete. Sì, ma volevo davvero raccontare qualcosa in più su di lui. Quindi, non mi metto a spoilerare come avviene il suo ritorno, spero solo che possiate apprezzare la storia che ho imbastito e gli sforzi per poterla integrare all'interno della saga senza incongruenze. Riku Replica is back!
Genere: Azione, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: DiZ, Naminè, Riku Replica / Repliku
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: KH Chain of Memories, KH 358/2 Days
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 9
Compimento

Riku aprì gli occhi e vide il soffitto bianco sopra di lui. Una volta tornato al Castello del'Oblio aveva collassato per lo sforzo. Si girò su di un fianco e si mise a sedere sul letto, cercando di allineare i pensieri e di alzarsi. Sbadigliò e si chiese per quanto avesse dormito, quindi saltò giù dal letto e uscì dalla stanza per cercare Naminé e DiZ.
Li trovò fuori dalla stanza dove dormiva Sora, impegnati a trafficare con le ricerche e gli studi di Ansem e a chiuderli dentro degli scatoloni per spostare tutto a Crepuscopoli.
"Buongiorno" disse la Replica con voce roca. Si schiarì la gola e si avvicinò ai due, chiedendo: "Ho dormito molto?"
"Hai dormito tutto il pomeriggio di ieri e tutta la notte" rispose la Nessuno passando una pila di fogli allo studioso, che precisò: "Quasi diciotto ore".
Significava che Sora era rimasto indifeso per quasi una giornata intera. Riku non sapeva cosa dire, farfugliò un po' prima di formulare una frase di senso compiuto. "Cosa posso fare?"
"Va' di là a porta il mio dispositivo di codifica. E non lo rompere", affermò Ansem mentre chiudeva una scatola. Naminé guardò l'amico e sorrise dolcemente, come a dirgli di non far caso alla maniera in cui l'uomo l'aveva chiesto.
Il ragazzò si lasciò scappare una smorfia divertita e andò a prendere il macchinario. Lo trovò nello stesso punto in cui lo aveva visto per la prima volta. Lo studiò un attimo, per trovare il modo migliore per spostarlo senza danneggiarlo, quando udì una voce rauca e cavernosa dietro di lui.
"Avresti dovuto fare come ti dissi e distruggere quell'affare, ragazzino".
Riku si voltò e vide aprirsi un varco oscuro in mezzo alla stanza, dal quale arrivò la figura bassa e gobba del Re Ombra, col cappuccio marrone che ne celava il volto. "Ma voglio offrirti un'ultima possibilità: occupatene ora e forse ti darò il corpo che tanto agogni".
"Arrivi tardi, re dei miei stivali!" ribatté Riku evocando la sua arma. "Non hai più nulla da offrirmi che m'interessi".
"È così? Bene..." affermò il misterioso monarca con un filo di compiacimento. "Però ti ricordo che sei in debito con me, copia di Riku! Sono io che ti ho riportato indietro, ora devi obbedirmi!"
La Replica lanciò un'occhiata sconcertata all'altro, poi si posizionò per la lotta: "Ma fammi il favore!"
"Ti avverto: hai intrapreso una via dalla quale non potrai tornare indietro".
"E io ti ho detto che non mi interessa nulla! Ora smettila di scocciarmi e vedi di sloggiare!"
"Povera, misera copia..." commentò il Re Ombra scuotendo la testa. "Capisci così poco".
Sentite le voci, Naminé e DiZ si diressero immediati verso la stanza, ma una parete invisibile impedì loro di passare. La Nessuno poggiò le mani aperte su di essa, come a volerla buttare giù. "Riku! Non riusciamo a passare!"
"Lo so, sono stato io" rispose il ragazzo. "Voi due rimanete al sicuro".
Riku scattò verso il nemico e tagliò l'aria con una serie di fendenti, ma l'avversario li parò tutti senza difficoltà. La Replica saltò e assestò un calcio al petto del Re, che indietreggiò di un passo, e senza dargli tregua il ragazzo gli scagliò contro una Firaga Oscura. L'impatto generò una coltre di fumo nero che inghiottì il Re Ombra, ma dopo pochi secondi un getto di oscurità ne uscì fuori e investì Riku, intrappolandolo e trasportandolo verso l'alto. Il fumo si diradò e il ragazzo, premuto contro il soffitto, vide che il getto oscuro era in realtà il braccio del nemico, allungatosi per diversi metri da sotto la tunica marrone.
Il Re Ombra si voltò e alzò l'altro braccio verso la vasca di Sora, poi le tenebre che circondavano Riku si gonfiarono ulteriormente e lo avvolse del tutto.
"RIKU!" lo chiamò Naminé.
L'arto del monarca si estese e afferrò la vasca, la mano si ramificò e tanti piccoli filamenti di oscurità simili a piccole dita si agitavano sulla superficie vitrea, ricoprendola lentamente. Dall'alto cadde un fascio di luce, proveniente dall'interno della bolla che teneva intrappolato la Replica.
"Luce?" si domandò il Re Ombra con curiosità.
Il raggio dilaniò il bozzolo, tagliandolo in due, e Riku balzò fuori, tornando coi piedi per terra.
"Lascia stare Sora!" gridò la copia. Un'aura violacea ricoprì il suo corpo e si sollevò da terra, galleggiando in aria. Puntò l'arma prima verso l'alto e poi verso il nemico, si mosse come per scattare in avanti ma svanì lasciandosi dietro una folata di vento. Ricomparve subito dopo a pochi centimetri dal braccio del Re Ombra, colpendolo con l'Animofago, e svanì di nuovo. Andava talmente veloce da sembrare che si stesse teletrasportando per ogni attacco. Continuò a colpire l'arto dell'avversario finché non si mozzò.
Il Re Ombra gridò, ma la voce sembrò diversa. Assomigliava più al lamento di un animale.
I filamenti oscuri attorno alla vasca di Sora si ritrassero, fino a dissolversi.
Riku si teletrasportò un'ultima volta, stavolta colpendo in pieno il suo opponente. L'urto fu così forte che lo scagliò verso la parete invisibile, infrangedola e volò oltre Naminé e DiZ, per tutto il corridoio, fino alle scale, dove cadde giù per la rampa rotolando rovinosamente.
La Replica gli corse dietro e lo inseguì giù per la scalinata, fino al pianerottolo dove si era fermato. Il Re Ombra afferrò il ragazzo al volo e fece di nuovo quel verso animalesco, poi lo scagliò a sua volta giù per le scale. Riku ruzzolò fino al pian terreno, dove venne raggiunto dal monarca tramite un varco oscuro.
Naminé e DiZ li rincorsero e quando li raggiunsero la lotta era tanto serrata da non poter intervenire. Riku sferzava spietatamente, il Re Ombra parava ogni colpo e subito contrattaccava, ma l'altro schivava agilmente ogni offensiva.
La copia cercò di immobilizzarlo afferrandogli una spalla con una mano e il capo con l'altra, e si avvicinò al punto da poter vedere il volto sotto il cappuccio. L'espressione sul viso della Replica raggelò, le labbra tremolarono e gli occhi si spalancarono, carichi di sgomento.
"Cosa... cosa sei tu?!" chiese il ragazzo cercando di staccarsi, ma il nemico lo aveva afferrato con la sue lunghe dita simili a delle radici, che si allungavano sul corpo del giovane. L'essere misterioso roteò il braccio per quattro o cinque volte e poi lasciò andare la presa, lanciando Riku contro il muro. In un secondo la Replica allungò il braccio in avanti e aprì la mano, generando un varco oscuro, vi entrò e ricomparì alle spalle del monarca, colpendolo al volo e gettandolo nuovamente verso le scale.
Il Re Ombra rotolò nuovamente giù per i gradini, attraversò i pianerottoli fino ad arrivare al quarto piano sotterraneo. Si rialzò barcollando, respirando affannosamente, la voce rotta ogni tanto da quei versi inumani.
"Ehi, mostro!" si sentì chiamare. Si voltò e Riku lo aveva già raggiunto, con un saltò lo colpì col ginocchio al viso, scaraventandolo nel laboratorio di Vexen.
Il ragazzo entrò a passo deciso con tutta la sua tracotanza e spavalderia di un tempo, ora tornare nel luogo in cui aveva preso vita non lo intimoriva più. "Te ne vuoi andare finalmente o vuoi che con te ci spazzi il pavimento?"
Il Re Ombra si rialzò lentamente, a testa bassa. Rimase in piedi senza dire nulla per qualche secondo, poi rise, tanto forte da scuotere tutto il corpo.
Naminé e DiZ arrivarono affannati per le continue corse, proprio mentre il loro nemico stava per mostrare il suo asso nella manica.
"Dai del mostro a me, copia malriuscita?" proclamò il cattivo una volta ripreso fiato. "Forse è il caso di ricordarti che se sono stato in grado di farti tornare, allora possiedo anche il potere per farti sparire di nuovo!"
Il Re Ombra alzò lo sguardo e da sotto il cappuccio si intravidero due piccoli occhi rossi accendersi e brillare nell'ombra che celava il viso. Un secondo dopo un alone vermiglio avvolse Riku, sollevandolo da terra. La Replica sentì comprimersi come se qualcuno gli stesse stritolando il corpo e le ossa. Era solo un fantasma, eppure sentiva dolore.
Infine, con un gesto della mano del nemico, Riku scomparve. Si volatilizzò in tanti minuscoli residui luminosi che si librarono in aria, dissolvendosi dopo poco.
Naminé rimase ad osservare incredula il vuoto davanti a sé. Cercò di chiamare l'amico, ma le labbra si schiusero a malapena. DiZ fece un passo in avanti, ponendosi fra la Nessuno e il Re Ombra, che ora li guardava con fare ostile.
"Naminé, fuggi!", ordinò Ansem, ma la ragazzina era troppo impaurita per potersi muovere.
L'essere non pronunciò una parola, il suo solo respiro spossato sembrava sempre meno umano, e sempre più minaccioso. Tese il braccio ancora integro verso l'uomo e la ragazzina e si mosse in avanti, desideroso di chiudere la faccenda.
Un rumore alle sue spalle lo distrasse: il tintinnare di alcune catene. Il Re Ombra si voltò, ma non c'era nessun altro nel laboratorio. Osservò meglio, alcuni dei corpi inutilizzati delle altre Repliche ciondolavano in maniera appena visibile, ma erano tutti immobili, inanimati.
Il monarca non se curò oltre, tornò verso i suoi due bersagli, che indietreggiarono intimoriti, quando un tintinnio metallico ruppe ancora il silenzio che vigeva nella stanza. Si voltò di nuovo e stavolta un manichino si avventò su di lui, strappandogli parte della veste marrone.
L'involucro senza volto si stagliò fra il Re Ombra e i suoi obiettivi. Tese il braccio sinistro in avanti e piegò all'indietro il destro, assumendo una posa che DiZ e Naminé conoscevano bene. Un fascio di oscurità fece materializzare l'Animofago nella mano senza dita.
"Riku!", urlò la Nessuno, ma l'amico non disse nulla.
Il nemico osservò il nuovo contenitore che si era trovato il ragazzo, contro ogni sua previsione. "Sei tornato... da solo?"
La Replica, priva di bocca, rimase ancora in silenzio. Sul volto vi era disegnato solo il simbolo dei Nessuno, ma in qualche modo il Re Ombra sapeva che lo stava fissando.
Con un ruggito di disapprovazione il monarca si tolse il vestito ridotto a brandelli e finalmente si rivelò nella sua vera natura: un Heartless. Uno Shadow troppo cresciuto.
Completamente nero, ingobbito, l'addome tondeggiante, le gambe piegate in avanti e il braccio che penzolava. La testa era più simile a quella di un Neo Shadow, simile ad un'enorme sfera dal mento aguzzo e due lunghe corna seghettate che ricadevano all'indietro. Gli occhietti tondi e gialli mostravano un lieve bagliore cremisi ai margini ed erano divisi da due fasce grigie che si incrociavano formando una X al centro del muso.
Su tutto il corpo nero vi erano striature violacee che si muovevano lentamente a destra e a sinistra, simili a delle vene pulsanti. Sul viso del mostro si aprì una bocca dalla forma irregolare, alcuni filamenti di oscurità colavano fra le labbra.
La creatura ruggì, il verso spettrale riempì l'aria gelando il sangue nelle vene di DiZ, Riku non batté ciglio. Scattò verso il nemico ma quest'ultimo lo sbalzò via con una poderosa manata. Il fantoccio finì contro i tavoli nel laboratorio, ma si alzò incolume un secondo dopo.
Il mostro balzò verso il ragazzo, che evitò il colpo saltando all'indietro. Con un rapido movimento Riku indirizzò una Firaga Oscura contro lo Shadow gigante e si lanciò all'attacco subito dopo. Riuscì a portare a segno numerosi affondi, uno dietro l'altro, fin quando le quattro dita nodose del nemico si allungorono attorno a lui, bloccandolo. L'Heartless lo sollevò portandolo davanti a sé e di nuovo ruggì furioso, ma il manichino rimase impassibile e ne approfittò per infilzarlo al collo con la sua arma.
Il Re Ombra cercò di lanciarlo via, ma Riku rimase ben aggrappato all'elsa della spada e trovò appoggiò sul petto del mostruoso avversario. Strinse la presa sull'Animofago con entrambe le mani e il suo corpo artificiale venne ricoperto da un alone dorato che sembrava abbracciarlo e accoglierlo. La luce cominciò a muoversi, a confluire attraverso la lama dentro il nemico, che urlò. Non un grido rabbioso, ma di dolore.
L'Heartless si accasciò al suolo gemendo, mentre il ragazzo continuò con tutte le sue forze a infondere in esso quell'aura lucente. Dopo qualche secondo le sembianze di Riku presero forma, trasparenti, attorno alla sagoma del fantoccio. Naminé cadde a terra per la tensione, mentre Ansem era paralizzato dallo stupore: era come se Riku stesse impiegando la sua stessa luce, tutta quanta.
Il Re Ombra continuò a gridare disperato e sofferente finché l'ultimo barlume luminoso non penetrò in lui. Prima gli occhi e la bocca, poi la punta delle dita e infine ogni venatura del corpo cominciarono a brillare e risplendere sempre più forte, fino ad esplodere in un accecante bagliore.
Naminé e DiZ ci misero qualche secondo prima di ritrovare la vista e scoprire cosa fosse successo: del gigantesco Heartless non era rimasta che della polvere grigia scura, molle e appiccicosa alla vista. In mezzo ad essa c'era Riku, riverso su un fianco, il cui aspetto era ancora trasparente e adagiato sul corpo finto, ma sembrava stesse lentamente perdendo colorito.
La Nessuno si alzò in piedi e corse verso l'amico, si accasciò su di lui e fece passare una mano sotto il capo. Lo chiamò più volte ad alta voce, finché non riprese conoscenza.
"Ehi..." disse debolmente il ragazzo. In una mano teneva il portafortuna, la ragazzina vi poggiò la sua mano sopra. Riku continuò: "Ce l'ho fatta".
"Sì... l'hai fermato! Hai vinto!"
"Che razza di re... non aveva neanche una corona", commentò lui sarcastico. La Nessuno scoppiò in una piccola risata, ma allo stesso tempo gli occhi le si fecero lucidi.
Il ragazzo sorrise, ma le palpebre gli si chiusero da sole. "Scusami, Nami... ti avevo promesso che sarei sempre rimasto con te... ma non..."
Svuotato da tutte le sue forze, Riku non riuscì nemmeno a terminare la frase. DiZ rimase a debita distanza. Quando comprese cosa era accaduto e cosa sarebbe capitato alla copia, dalle labbre gli scivolò un sospiro amareggiato. "Oddio..."
"È buffo", continuò la Replica. "Era una promessa vera, ma non riuscirò a mantenerla. È buffo, eppure sono triste..."
"Riku, cosa stai dicendo?", domandò Naminé, facendosi cupa in volto. "Riku?!"
"Almeno sono riuscito a salvare Sora... ma non... ce la faccio più".
La Nessuno rimase in silenzio, troppo scossa per aggiungere altro che rantoli o singhiozzi. Infine Riku passò la mano plasticosa sulla guancia dell'amica e aprì gli occhi, per guardarla un'ultima volta. Il sorriso si allargò, sereno e soddisfatto.
"Va... bene così", disse col suo ultimo respiro. Il riflesso delle sue sembianze, la sua anima, si spense del tutto e svanì. Il braccio rimase alzato sulla guancia della ragazzina, in maniera innaturale, come le teste delle altre marionette ancora appese al soffitto dietro di loro. Sembravano stessero pregando in dignitoso silenzio il loro fratello maggiore, che se ne era andato lasciandosi dietro solo il fantoccio vuoto col numero XVII alla base del collo. Quello, e il ciondolo a forma di frutto Paopu rimasto in mano a Naminé.





--------------------------


I resoconti del MOGURI impiccione osservatore

Resoconto di "Compimento"


Come avevo promesso, abbiamo assistito alla resa dei conti fra Riku Replica e il Re Ombra, kupo!!!
Alla fine Riku è stato ucciso una terza volta, resuscitato e morto di nuovo... e tutto in un solo capitolo!!! L'autore deve essere un cattivo represso ci tiene a sottolineare anche come quest'ultimo ritorno del Lingering Sentiment fosse segnato da un particolare inedito: la prima volta il suo ritorno è stato reso possibile dal Re Ombra, che ne ha ripescato l'anima direttamente dal Regno dell'Oscurità, kupo, la seconda volta è stato guidato da Naminé, mentre qui è riuscito a tornare completamente da solo!!!
Ma alla fine, il Re Ombra era davvero solo un Heartless? O c'era qualcun altro dietro? E quali sono le sue intenzioni?
Pare che non lo sappia neanche l'Autore, kupo...
Non è vero, tutto verrà rivelato nel prossimo capitolo, ma vi informo che un paio di indizi li potete trovare già in questo!!!
Piuttosto, avete notato l'ultima frase che pronuncia la nostra copia preferita?
Esatto, è identica alla frase che pronuncia in Re:CoM dopo essere stato battuto definitivamente dal vero Riku!!! Sembrava tanto un déjà vu, e infatti...
Dulcis in fundo, forse vi starete chiedendo perché il corpo che ha utilizzato Riku alla fine sia il numero 17, kupo... beh, non lo posso ancora dire!!! Vediamo se qualcuno fra voi riesce ad arrivarci...
Anche per stavolta è tutto!!! Ci rivediamo per il prossimo ed ULTIMO capitolo, kupo, "Conseguenze"!!!

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Ciel