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Autore: Just Izzy    07/07/2014    4 recensioni
"Bene... Vi starete chiedendo perché queste cassette siano arrivate proprio a voi. Semplicissimo, siete una delle tredici ragioni del mio suicidio. Non allarmatevi, nulla di grave. Ogni volta che vi vedrete vi guarderete in cagnesco e poi vi imbarazzerete perché siete colpevoli anche voi e chissà cosa avrà sentito l’altra persona su di voi. Nulla di personale."
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Quasi tutti, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Traccia prima.

 

 

 

 

Il vento gelido a Londra c'è e si fa sentire.

Premo PAUSE e comincio a chiudere tutte le imposte. È incredibile il meteo di questa città: se poche ore prima, durante il pomeriggio c'era un bel tempo soleggiato, adesso la situazione è completamente cambiata.

In ogni caso, comincio a cercare di capire chi fosse Kitty Riley. In verità il nome già lo odio.

Chi chiamerebbe la propria figlia "Kitty"? È il diminutivo di "Kitten" un nome da gatto.

E non credo che chiamare la propria figlia Kitty (o Kitten) sia un comportamento da uomo (o donna) normale.

Comunque, ora che ci penso bene, questa donna che avevo seppellito nella mia memoria torna a riaffiorare, insieme ai ricordi legati a lei.

Era una specie di giornalista, se non vado errato, l'aveva incontrata durante il processo a Moriarty.

Mi ricordo di quando Sherlock ed io siamo andati a casa sua, violando ogni legge sull'effrazione e la privacy dell'intero Regno Unito, e l' abbiamo aspettata seduti comodamente sul suo divano.

Io continuavo a tenergli la manica del cappotto. Mi dava un senso di protezione, in qualche modo, e lui mi teneva per il maglione.

Solo pochi minuti prima avevamo fatto una corsa squinternata per le strade di Londra, ammanettati per giunta.

Non appena Kitty rientrò a casa, Sherlock sentì il dovere di chiederle spiegazioni.

Tutto stava andando a pezzi, in pochissime ore, e noi... lui... io dovevo sapere.

Perché era quella, fondamentalmente, la questione.

Sherlock voleva che io sapessi che era tutto vero, che non era un falso.

Come se io avessi mai potuto credere il contrario...

Kitty non seppe spiegarsi, balbettava cose talmente assurde che le ho dimenticate nell'esatto momento in cui le ho sentite, e poi Moriarty entrò a casa. Sembrava totalmente diverso, barba sfatta e cardigan, e cominciò a indicare Sherlock e ad accusarlo di averlo ingaggiato come attore per la sua "farsa".

Non ci ho minimamente creduto e ho cominciato ad urlargli contro che lui era quello che voleva farmi saltare in aria.

Lui si è scusato. Ma non mi è passato mai per la testa che lui potesse essere Richard Brook e non James Moriarty.

E poi, appena siamo andati via, Kitty ha sibilato a Sherlock, che ora lui era ripugnante per lei.

Quella parte non l'ho capita, probabilmente aveva a che fare con i loro trascorsi.

Ricordo solo che l'avrei volentieri presa a pugni solo per averla anche pensata, una cosa del genere.

E dire che io le donne non le toccherei mai.

Ma lei aveva messo in dubbio Sherlock, gli aveva dato dell'essere ripugnante, e quello non avevo potuto sopportarlo.

 

PLAY.

Dovete sapere che Kitty Riley è una giornalista ambiziosa che vuole finire in prima pagina ad ogni costo. Ha  cercato anche di fare gossip su me e John. E devo dire che è stata una buona pista. Le rispondo qui, tanto lei è la prima ad ascoltare. No, non c'era nulla di platonico.

PAUSE.

 

Cosa? Sherlock mi amava per davvero? Sento le lacrime fare capolino, ma le ricaccio indietro.

 

PLAY.

Bene, se non fosse stato per lei, io probabilmente non sarei morto disprezzato dall'intera Londra. E sono felice di ripeterle di nuovo: lei è ripugnante per me.

PAUSE

 

Segue una risatina sarcastica.

Sentire Sherlock "ridere" di nuovo è meraviglioso.

Vorrei rimandare indietro la traccia di qualche secondo solo per riascoltarlo ancora e ancora, ma mi costringo ad andare avanti. Non devo dimenticare che, se sto ascoltando questa dannata playlist, è perché anche io centro qualcosa con la sua morte.

 

PLAY

Bene, questa è solo la prima parte leggera del CD. Ti ricordi Kitty cosa ti dissi? Ci sono due tipi di fan. Mi sbagliavo di grosso. C'è ne sono tre. E lei è il terzo tipo: lei è il tipo di fan ipocrita. È solo una occasionale, il tempo del successo e poi PUFF! tutto scomparso.

PAUSE.

 

La Signora Hudson entra nella stanza.

 -John, continui a crucciarti per Sherlock, non è vero?- mi chiede tenendo in mano un vassoio di tè e biscotti. Lo poggia sul tavolino e si siede accanto a me. Mi levo le cuffie e la guardo.

-Signora Hudson, non penso lei abbia mai perso una persona così importante per lei. Perché Sherlock era importante per me. E vederlo morire, davanti ai miei occhi è stato... è... be', non lo dimenticherò. Questo è sicuro.-

La Signora Hudson mi stringe forte a sé.

Ha un buon profumo, sa di casa, di amore e di sicurezza.

È lo stesso odore che sentivo quando mi abbracciava mia madre da piccolo.

-Ah, John. Sei sempre stato un ragazzo d'oro, e continui a dimostrarlo- dice, sciogliendosi dall’abbraccio subito dopo, uscendo dalla stanza.

-Mangia, caro. Starai meglio. Una buona tazza di tè fa sempre bene- mi dice, chiudendosi la porta alle spalle.

 

PLAY.

Bene, ora mi piacerebbe che voi andaste allo Speedy's. Non per mangiare. Certo se avete fame, va bene. Ma se volete ascoltare la prossima storia vi conviene andare là. Tenetevi forte.

 

Lo dice quasi con entusiasmo. Ho paura, ancora.

 

Mike Stamford. È un piacere risentirmi non è così?

PAUSE.

 

Mike? Cosa ha fatto Mike? Non è mai stato un tipo odioso, almeno per quello che ho conosciuto io al Bart's.

Era molto gentile, cortese. Anche più magro a dire il vero.

Quando l'ho rivisto, invece, ho pensato somigliasse a una palla da bowling.

Per questo non l'ho subito riconosciuto. E poi lui è stato un po’ il Cupido (1) della situazione. Ci ha fatti conoscere e diventare coinquilini.

Il resto è venuto da solo.

 

PLAY.

Mentre voi uscite dalle vostre case affrontando le intemperie che la Londra di notte vi offre io vi tengo compagnia. Se invece non state uscendo e state per prepararvi un tea per dormire sogni tranquilli vi tengo compagnia lo stesso.

PAUSE.

 

Come diamine fa a sapere che sono già le 22 qui, a Londra, e che è appunto notte? Come fa a sapere sempre tutto?

Certo la "scienza della deduzione" ma se lui non osserva come diamine fa a capire ciò che faremo o che stiamo facendo?

Be', ormai, dopo tutto questo tempo, dovrei smettere di meravigliarmi.

In fondo, lui è Sherlock Holmes.

O, forse, avrei dovuto dire "era"?

Scendo velocemente le scale e dico alla Signora Hudson di non aspettarmi sveglia. Prendo l'ombrello, il giubbotto ed esco.

 

PLAY.

Siete ansiosi di scoprire perché proprio lo Speedy' s vero? Intanto il cibo è ottimo. E poi perché è un posto nostalgico, almeno per me. È stato il posto dove ho riso di più, insieme a John. Il posto dove abbiamo cenato insieme la prima volta. Da veri amici.

Bè amici...

Dopo quella rivelazione di prima non credo che guarderete la coppia: Scapolo/Eroe della Reichenbach come semplice amicizia. E poi diciamocelo. Tutti ci vedevano bene insieme.

 

Sherlock, fa una piccola pausa e sento in sotto fondo un rumore di un bicchiere di vetro che cozza contro una qualche superficie. Probabilmente ha bevuto.

 

Da Irene Adler a Janette, l' ex fidanzata di John e sinceramente non mi sono mai permesso di correggerli.

Era tutto spudoratamente veritiero.

PAUSE

 

Ho un tuffo al cuore. Avremmo potuto fare tante di quelle cose.

Se solo non mi fossi ostinato a ripetere a destra e a manca che io non ero gay.

Forse Sherlock sarebbe ancora qui. Forse io non continuerei a pensare al suicidio.

Forse molte cose sarebbero cambiate.

Invece è andato tutto a rotoli per quattro parole ripetute allo sfinimento.

"Io non sono gay."

 

PLAY

Diciamocelo anche che nessuno ha mai creduto a John e alla sua eterosessualità.

Non puoi darla a bere a nessuno. Sopratutto a me.

PAUSE.

 

Quindi Sherlock aveva già capito? Aveva capito prima di me, che io, fossi gay? Mi passo una mano sul viso. Sono sfinito.

 

PLAY.

Eccovi arrivati, di fronte le porte dello Speedy's. Bel locale, vero? Non vedete l'ora di entrare, sedervi, togliervi il giubbotto, ordinare qualcosa e abituarvi al calduccio che c'è lì dentro. Io vi avviso: non durerà per molto. I segreti del nostro caro Mike stanno arrivando. E se pensate che lo Speedy's serva a riscaldarvi vi sbagliate. Il cuore rimarrà duro e freddo. Non potrete scioglierlo. E sapete il perché?

 

No, non lo sappiamo. Perché,Sherlock?

 

Perché state ascoltando la testimonianza di un uomo morto.

Un uomo morto che è sulla vostra coscienza ormai.

PAUSE

 

Note dell’ Autrice:

Ebbene, eccoci ad un altro capitolo:3

Ringrazio tutti quelli che hanno recensito, hanno messo la storia tra le seguite/preferite/ricordate.

Eh, niente io e Inathia Len (la mia beta che è l’ammmmmmmmmmore) ci scusiamo per l’incontinente ritardo, ma ahimè l’estate è una brutta bestia (?)

Quindi, niente, il capitolo 2 è arrivato anche lui:3

With so much love,

BAZINGAAAAA.

(1)   Lo stesso attore ha definito di essere il Cupido della situazione di Sherlock e John. 

  
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