Grazie
ragazze!!! Voi che
commentate!!! Siete la mia nuova famiglia!!! Vi adorooooo!!! Tanti küssen!!!
Beh dai, ci sentiamo con il prox capitolo e ora ho tanto tempo da
dedicarvi!!! Baci…ora
vado a scrivere qualcosa x l’altra fic, altrimenti non vado
più avanti!!! Baciuz
7
Marion
guardò il suo nuovo amico.
“Sai
Bill, nessuno era mai stato così gentile con
me…”disse,
asciugandosi una lacrima.
“Prima,
mentre parlavi con Tom, ti ho sentita e anche tu sei
stata gentile. Non mi hai criticato perché mi piace
truccarmi…”
“L’ho
già detto a tuo fratello, che c’è di
male? Alla fine uno fa
quello che gli piace, non credi?”
“Sì,
anche se quello che fai non sempre piace alla gente”
“Purtroppo
siamo circondati da imbecilli…”rispose la
ragazzina.
In
dati
da imbecilli...ce alla gente"quel
momento
passò l’infermiera.
“Bill!
Cosa ci fai in giro? Tuo fratello si arrabbierà parecchio
se scopre che non ti ho salvaguardato da ogni possibile
danno!”esclamò,
sorridendo.
“Scusi!”rispose
Bill, arrossendo.
“Non
ti preoccupare, però torna a letto. Le tue costole hanno
bisogno di riposo, anche se tu mi sembri già molto
più in forma di quando sei
arrivato. E poi anche Marion ha bisogno di dormire un
po’”
“Quando
mi farete uscire?”chiese la ragazzina.
La
donna guardò per qualche istante la sua cartella clinica.
“Lunedì
potrai tornare dai tuoi compagni di classe”disse la
donna, sorridendo. Ignara che fossero proprio quei compagni ad averla
mandata
in ospedale.
La
donna si assicurò che Bill stesse comodo nel letto, poi gli
diede altri antidolorifici per la notte.
“Ora
riposate. Avrete tutto il tempo di parlare domattina”disse
con un sorriso, chiudendo la porta.
“Bill”
“Sì?”
“Buona
notte”
“Notte,
Marion”.
La
mattina seguente, quando si svegliò, Bill vide che suo
fratello era già seduto ai piedi del suo letto.
“Tomi
cosa ci fai qui?”
“Sospensione
per tre giorni, ricordi?”
“Oh…ma
io pensavo te l’avessero tolta…dopo quello che
è successo”
“No…ma
è meglio così, almeno posso starti
vicino…”.
I
due gemelli mostrarono un sorriso identico, l’uno
all’altro.
“Allora,
come ti senti oggi?”
“Un
po’ammaccato, ma confronto a ieri sto benissimo”
“La
dottoressa ha detto alla mamma che ti mandano a casa forse
settimana prossima, mercoledì o
giovedì”.
Bill
posò lo sguardo sul letto, in cui Marion stava riposando.
“Allora
mi devi promettere una cosa…”
“Per
te, tutto”
“Devi
aiutarla. Mi ha detto che quando tornerà a
scuola…beh
riproverà a suicidarsi”
Tom
s’incupì e strinse i pugni. Pensò a
come avrebbe fatto Bill,
se lui non ci fosse stato. Magari in quel letto avrebbe potuto esserci
lui, o
magari nessuno sarebbe arrivato in tempo…
No!
Meglio non pensarci. Ora erano ancora insieme.
Lentamente
annuì.
“Certo
Bill. Quei mostri la pagheranno cara per quello che hanno
fatto”disse.
Il
ragazzino provò a fare un respiro profondo e non
percepì
nessun dolore.
Sorrise.
Stava guarendo.
“Tomi”
“Dimmi?”
“Grazie”
“E
di cosa? Ora dimmi, ti andrebbe una bella lattina di Cola con
tantissime caramelle?”chiese, mostrando al gemellino un
sacchetto di un piccolo
supermercato.
Bill
batté le mani, entusiasta.
“Ti
adoroooooo!”