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Autore: Ocelot    09/07/2014    1 recensioni
Frank Miller è un agente di polizia della città di Heaven City. Un giorno, in seguito ad una lite domestica, il vicino di casa di Frank, David, assume una strana droga che circola ultimamente per le strade. In seguito si verificano numerosi casi di cannibalismo, che non accennano a diminuire. Miller sospetta che, dietro tutto questo, ci sia ben altro. Presto si scopre che, quegli omicidi, sono solo la punta di un enorme iceberg.
Genere: Azione, Horror, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: HUNK, Leon Scott Kennedy
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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CAPITOLO 4
 
HEAVEN CITY, 23 OTTOBRE 2012, ORE 13:10, NUVOLOSO, VIALE DELLA LIBERTÀ, HPD.
 
«La situazione mi puzza, e non poco.» Afferma il Commissario Eric, massaggiandosi il mento, pensando a quanto raccontato dagli agenti Frank ed Anthony.
«Commissario, si sa niente riguardo l’incidente dell’ambulanza?» Chiede Frank facendo vibrare il ginocchio nervosamente.
«Purtroppo no. La scientifica sta esaminando e ripulendo la zona dell’incidente, ma non ci sono tracce dell’uomo che stavano trasportando. Pare sia sparito nel nulla.»
«Ci lasci visitare il luogo, vorrei vedere…» «NO! –interrompe il Commissario- Ho già detto che se ne sta occupando la scientifica. Voi avete già fatto troppo. Vi do il permesso di tornare a casa anticipatamente. Quindi, prendete le vostre cose e andate.» Afferma il Eric dopo essersi alzato dalla poltrona e dirigendosi verso la porta d’uscita dell’ufficio. «Ma…» Il Commissario interrompe ancora una volta Miller «Ci vediamo domani.» Senza dare la possibilità di rispondere, il Parker chiude la porta e si allontana dalla stanza.
 
HEAVEN CITY, 23 OTTOBRE 2012, ORE 20:03, TEMPORALE, VIA ELIXIR.
 
«…Restate con noi dopo la pubblicità…bzz… I temporali proseguiranno ancora per qualche giorno…bzz… Benvenuti a Tg Heaven News 24. Incominciamo subito con una notizia di cronaca. La polizia di Heaven City sta indagando su alcuni omicidi avvenuti in città e in periferia. Tra ieri ed oggi sono stati rinvenuti 13 cadaveri sparsi in diversi punti della città. Dalle dichiarazioni concesse dalla Polizia, possiamo notare che gli aggressori erano sotto effetto di una strana sostanza dalle origini ancora sconosciute. Gli agenti sono stati costretti ad aprire il fuoco in due di questi casi. Purtroppo nei restanti, non c’è traccia degli assassini. Stranamente, però, il metodo di uccisione è piuttosto bizzarro, in quanto le vittime sono decedute per le eccessive emorragie sparse su tutto il corpo causate da morsi e graffi e, nel peggiore dei casi, amputazioni di interi arti. Vi terremo aggiornati a riguardo. Passiamo allo sport…bzz…» Lo schermo si spegne.
«La gente di questa città sta perdendo la testa.»
 
HEAVEN CITY, 24 OTTOBRE 2012, ORE 9:14, TEMPORALE, VIALE DELLA LIBERTÀ.
 
Frank guarda come imbambolato il distributore per il caffè.
«Ehi. Hai intenzione di prenderlo o aspetti che scada?» Una voce da dietro lo fa ritornare alla realtà. Miller si volta e nota un collega che, sorridente, gli da un’amichevole pacca sulla spalla. «Ehi Josh. Perdonami, sono un po’ in sovrappensiero per la faccenda di ieri. Stanotte non ho chiuso occhio.» Afferma Frank prendendo il bicchiere di caffè dall’interno del distributore.
«Capisco» Nel frattempo si avvicina Anthony a passo svelto verso i due colleghi. «Ehi ragazzi, avete sentito? Pare che stanotte gli omicidi come quelli di ieri, siano aumentati in maniera esponenziale. Fino ad ora hanno calcolato circa 50 vittime, tutte uccise allo stesso modo.» Miller spalanca gli occhi alla notizia. «E non è tutto –continua Anthony-, il Commissario Parker ha convocato i due capitani delle squadre Beta e Gamma S.T.A.L.K.S.»
«Come? La Squadra Speciale? E per quale motivo?» Chiede Frank sbigottito.
«Sembra che la situazione sia più grave del previsto.» Risponde Anthony abbassando il capo.
Per qualche secondo, nessuno dei tre agenti proferisce parola. Ognuno di loro è immerso in un mondo di pensieri. Il loro religioso silenzio viene interrotto da un quarto collega che gli comunica di dirigersi in aula magna. «Ordine del Commissario Parker.» aggiunge poi infine l’uomo. Frank, Anthony e Josh si fissano per qualche istante, con la stessa domanda in testa: “per quale motivo?”
La notizia si sparge nell’intero edificio a macchia d’olio e, in men che non si dica, tutti gli agenti, esclusi quelli di pattuglia, si radunano nella sala conferenze. Miller, entrato nell’aula, occupa un seggio e osserva Eric che, nervosamente, fa avanti e indietro come un leone in gabbia, rivolgendo spesso lo sguardo verso i presenti attendendo che la sala si riempia. Anthony fa notare a Frank che i posti in prima fila sono interamente occupati dagli agenti S.T.A.L.K.S.
La sigla S.T.A.L.K.S., deriva da: Special Team of Assault, Limit and Knockout Scares (Squadra Speciale di Assalto, Contenimento e Abbattimento di Pericoli). E’ il reparto speciale di Heaven City, principalmente fondato per combattere il terrorismo durante la Seconda Guerra Mondiale. In seguito alla Grande Guerra, fu sull’orlo dello scioglimento a causa dell’assenza di operazioni da condurre, ma l’allora Sindaco di H.C. lo impedì, perché si trattava di un orgoglio del paese e della nazione, e sosteneva che “il pericolo è sempre dietro l’angolo”.
In pochi minuti la sala si riempie quasi del tutto. Il Commissario Parker da un’ultima rapida occhiata agli agenti presenti. Nel frattempo, alle sue spalle, un uomo, robusto, di colore, elegantemente vestito si accinge a raggiungere una sedia posta dietro il lungo bancone adibito alle conferenze.
«E’ il Sindaco!» mormora qualcuno dalla platea.
Una segretaria dota Eric di un microfono. Quest’ultimo colpisce leggermente l’apparecchio con le dita per assicurarsi che funzioni. Dopo averlo testato, si schiarisce la voce emettendo un tossicchio. L’aula piomba in un silenzio tombale.
«Buongiorno a tutti i presenti. Come ben sapete, tra ieri ed oggi, sono accadute delle vicende un po’ particolari, che stanno gravemente danneggiando la sicurezza del nostro paese. Per chi non ne fosse al corrente: pare che alcuni squilibrati stiano eseguendo degli omicidi di massa verso gli innocenti cittadini di Heaven City. Dei nostri agenti sono riusciti ad arrivare su alcuni luoghi del crimine appena in tempo, riuscendo a salvare delle vite. Purtroppo, però, sono stati anche costretti ad aprire il fuoco verso gli aggressori, che, a quanto detto da loro e dalle vittime, i killer sembravano come posseduti e che non controllassero il loro stesso corpo, in quanto, in seguito a svariati colpi in pieno petto, sembravano non provare alcun dolore. L’unico metodo per abbatterli, è stato quello di mirare alla loro testa. Come avrete ben notato, qui davanti a me, ci sono gli agenti S.T.A.L.K.S. Poco fa, il sindaco e i capitani delle squadre Beta e Gamma, sono stati nel mio ufficio per discutere e prendere una decisione definitiva riguardo questa faccenda –beve un sorso d’acqua per schiarire la voce-. Dagli esami fatti in obitorio sul cadavere di uno di questi psicopatici, abbiamo dedotto che si tratta di una sorta di infezione da parassita che si diffonde per via venerea. Quindi è più che importante che siate a debita distanza da questi “esseri”. Non sappiamo ancora la fonte di tutto ciò, ma vi terremo aggiornati. –beve un altro sorso d’acqua- Come alcuni di voi sapranno, da qualche anno a questa parte, in seguito ad alcuni spiacevoli eventi avvenuti in passato, la Squadra Speciale è stata addestrata anche per le situazioni di bioterrorismo. Dobbiamo contenere questa minaccia, prima che ci sfugga di mano. Da oggi in poi, gli agenti di pattuglia saranno il doppio di prima. Mentre gli S.T.A.L.K.S., risponderanno solo alle chiamate che gli saranno assegnate da me in persona. Tutte le chiamate pubbliche, attualmente, sono unicamente assegnate agli agenti di polizia. Potete poggiare il vostro distintivo e andarvene se non vi sentite all’altezza. Non voglio pappe molli. Mi servono uomini con le palle, che non abbiano paura di tirar fuori la pistola in caso di necessità. Ricordate che vi tengo d’occhio, tutti. Non voglio sentire irregolarità all’interno del mio distretto, sono stato chiaro?»
Nessuno dei presenti proferisce parola.
«Non ho sentito nulla. SONO STATO CHIARO?» Urla il Commissario.
«SISSIGNORE!» Rispondono all’unisono tutti i presenti.
Il Sindaco, che fino ad ora era rimasto ad ascoltare in silenzio, si alza dalla postazione e si avvicina a Parker. Segnala di voler aggiungere qualcosa a quanto detto dal Commissario.
«Agenti, è importante, anzi, fondamentale non proferire parola con i civili, almeno per ora, onde evitare il panico e sommosse varie. Quanto detto dal Commissario Eric, deve rimanere qui dentro. Confido in voi, agenti. Mobiliteremo anche delle squadre mediche per far sì che venga sviluppato un vaccino contro questo virus, parassita, batterio o quel che è. Grazie per l’attenzione.» Eric fa intendere di non aver nient’altro da aggiungere, quindi tutti i presenti si alzano dalle proprie sedie e si dirigono verso l’uscita.
«Insomma siamo nella merda fino al collo.» Afferma un agente dietro a Frank.
«Credo che avvieranno il coprifuoco. Dalle parole del Commissario e del Sindaco, pare che sia una situazione molto difficile. Speriamo si risolva a più presto.» Continua un altro collega.
Miller si dirige verso l’esterno dell’edificio per prendere una boccata d’aria. La pioggia ha sempre avuto su di lui un effetto quasi terapeutico, lo aiuta a rilassarsi e a schiarire le idee. Nel frattempo, un uomo, dall’altra parte della strada, passa davanti a Frank tenendo puntati gli occhi su di lui. Miller ricambia lo sguardo, anche se perplesso, poi rientra nella stazione senza dare troppa importanza al tizio.
 
LUOGO SCONOSCIUTO, 24 OTTOBRE 2012, ORE 10:13, TEMPORALE
 
Una chiamata.
«Sì, stanno avviando le operazioni per eliminare la minaccia. Ovviamente non potranno fermarci. Sì. Lo spero anch’io. Stia tranquillo, capo, nessuno sospetta di me. Sì. La terrò aggiornato, ovviamente. A presto.»
La chiamata termina. 
  
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