Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: WhiteLight Girl    29/08/2008    10 recensioni
Quella notte dormirono tranquilli. Fuori la pioggia scendeva ancora a fiotti nella notte ormai scesa e illuminata da qualche lampo qua e là. Shaoran era sfinito. Si addormentò subito. Fece uno strano sogno. Sognò Sakura, in riva ad un lago. Era vestita di bianco, bianco candido come le ali di un angelo, come le ali di colomba che nel sogno le spuntavano dalla schiena.
Stette ad osservarla, pareva un angelo vero questa volta. Piangeva. Piangeva sangue. Era la stessa scena della leggenda che gli aveva raccontato in lacrime qualche notte prima. Ma perché piangeva? Perché aveva pianto durante il suo racconto? Solo ora si poneva quella domanda. Non poteva essere solo per la triste storia che raccontava. Pareva che l’avesse vissuta in prima persona quella storia, come se tra quegli angeli dalle lacrime di sangue vi fosse stata anche lei. E chissà, magari era stata proprio lei a cominciare.
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eriol Hiiragizawa, Li Shaoran, Meiling, Sakura
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Villaggi pericolosi

Quando Sakura si svegliò il sole era già alto. La luce filtrava fioca dalle tende chiuse e le ricadeva sugli occhi. Si sarebbe riaddormentata se Shaoran non avesse bussato alla sua porta dall’altra stanza in quello stesso istante.
All’invito assonnato di Sakura il ragazzo entrò cauto in camera restando sulla porta imbarazzato.
-Io vado al mercato e a cercare informazioni ed un medico per la vostra caviglia, volete riposare ancora un poco o vi faccio salire la colazione?-
Sakura si sollevò assonnata e sbadigliò coprendosi con grazia la bocca con una mano.
-Non credo che riuscirei ancora a dormire.- Rispose tranquilla.
Shaoran le sorrise e nella penombra il suo sorriso fece arrossire terribilmente la ragazza.
-Cosa volete per colazione?- Chiese il ragazzo gentilmente.
Sakura prese fiato imbarazzata dalle attenzioni del ragazzo.
-Se non è troppo, magari si potrebbero avere del latte e dei biscotti?-
Il ragazzo le sorrise e acconsentì.
-Il latte ve lo faccio riscaldare?-
Un'altra volta le guance di Sakura si tinsero di rosso senza motivo e la ragazza mormorò imbarazzata:
-No, grazie, va bene anche freddo, o comunque a temperatura ambiente. Non c’è bisogno che venga riscaldato apposta per me.-
-Come preferite.- Accennò Shaoran prima di porgere un breve inchino e poi uscire dalla stanza salutando cordialmente.
Passò circa un quarto d’ora prima che le cameriere arrivassero portando i biscotti ed una tazza di latte appena munto, Sakura mangiò a letto e una delle ragazze le salì anche un paio di scarpe mandatele da Shaoran, che era tornato alla locanda giusto il tempo di lasciargliele.
Poco più tardi Sakura restò sola e si cambiò il vestito, levandosi la veste da notte indossò l’altro abito compratole da Shaoran.
Il vestito rosso le stava a benissimo; la misura era giusta; la scollatura non troppo ampia le stava magnificamente; la gonna era comoda e lunga al punto giusto. Sakura si guardò allo specchio giusto il tempo di sistemarsi, poi si sciolse le trecce lunghe fino alle spalle con cui aveva dormito la notte per sistemare i capelli più decentemente. Infilò le scarpe e decise di dare una sbirciata cauta dalla finestra.
Aprì la tenda quel tanto che le bastava per vedere fuori senza che gli altri potessero vederla, terrorizzata dalla possibilità di essere vista e riconosciuta dai suoi inseguitori.

Shaoran tornò poco prima di mezzogiorno assieme al medico per Sakura; la ragazza gli mostrò la caviglia non troppo entusiasta ma si tranquillizzò sotto lo sguardo vigile e protettivo di Shaoran.
Il dottore raccomandò un unguento e sette giorni di riposo; Sakura non era molto convinta, non voleva rallentare la ricerca di Shaoran per colpa della sua caviglia ma il ragazzo riuscì a convincerla che aveva comunque bisogno dei sette giorni per indagare.
La caviglia guarì rapidamente; le ricerche di Shaoran non ebbero i risultati sperati e non trovarono nessun indizio utile sul drago.
Dopo sette giorni di viaggio e un ulteriore visita del dottore i ragazzi ripartirono. Shaoran procurò a Sakura anche un mantello da viaggio rosso sgargiante con un cappuccio che, in caso di bisogno, avrebbe celato abbastanza il volto della ragazza ai suoi inseguitori.
Dopo tre giorni dalla partenza i due si fermarono in un altro villaggio. Questa volta non trovarono che taverne a basso costo per alloggiare. Sakura era irrequieta e nervosa e Shaoran non riusciva a tranquillizzarla; dopo aver calcolato velocemente che mancavano esattamente dieci giorni alla luna piena successiva cercò la locanda più accettabile e le stanze sistemate meglio.
Questa volta furono costretti a prendere due stanze non troppo vicine, sullo stesso piano dell’edificio. Sakura, che non era abituata ai lunghi viaggi restò per un giorno intero chiusa nella sua stanza, un po’ trasandata e non troppo pulita, a riposarsi mentre Shaoran indagava.
La ragazza scese solo per la cena del secondo giorno di sosta, dopo che Shaoran fu salito a chiamarla per poi scendere ad aspettarla nella sala adibita a sala da pranzo.

Quando Sakura scese cauta le scale con il vestito rosso addosso Shaoran le porse la mano per farle coraggio; comprendendo il suo nervosismo e il suo timore di essere trovata da chi la cercava.
Seppur riluttante Sakura seguì il ragazzo al loro tavolo e dopo che ebbero ordinato la cena rimasero in silenzio. Sakura continuava a guardarsi attorno cauta, finché Shaoran decise di rompere la tensione chiedendo:
-Da cos’è che state scappando esattamente?-
Sakura sussultò, poi si guardò attorno con circospezione.
-Non è bene che se ne parli qui, e sinceramente non sarebbe bene neanche che voi ne veniste a conoscenza.-
Shaoran sbuffò seccato:
-Dovrò pur sapere da cosa vi sto proteggendo, non credete?-
Sakura lo guardò arrossendo e lui si affrettò a precisare:
-Per capire che armi procurarmi e prepararmi adeguatamente.-
Sakura sospirò rassegnata.
-Conoscete il conte Hiragizawa Reed, del casato del Drago Nero?-
Il ragazzo ci pensò un po’ su, poi disse:
-Il conte Clow o il figlio Eriol?-
Sakura rabbrividì a sentire il secondo nome e abbassò lo sguardo.
-E’ lui che vi cerca?-
Domandò abbassandosi quel tanto che bastava per sussurrare la domanda solo a lei, che annuì tristemente.
-Perché vi cerca?-
Domandò ancora.
-Non sopporta che io abbia rifiutato la sua proposta di matrimonio…-
-E’ innamorato di voi?-
Sakura scosse la testa ad occhi chiusi.
-No, per lui è una questione di principio, non sopporta il mio rifiuto, e vuole che mi penta della mia risposta.-
-Insomma, è solo per questo che siete costretta a fuggire?-
La ragazza annuì in silenzio, per poi voltarsi a guardare fuori dalla finestra.
-Il casato del Drago Nero non gode di buona reputazione.- Commentò Shaoran amareggiato.
Come se avesse aspettato la fine del discorso una giovane cameriera dai capelli biondo cenere si avvicinò al tavolo con le ordinazioni e, nonostante le mie raccomandazioni, insistette per stringere la mano a Shaoran, poi fu richiamata da me che stavo al bancone a tenere d’occhio i “miei” personaggi:
-Rita!! Che ti ho detto? Non disturbare gli ospiti!-
E Rita si allontanò a malincuore da Shaoran.
La notte passò lenta e buia al villaggio, Sakura restò sveglia per molto tempo; tormentata da certi pensieri e incantata dalla luna che scorgeva oltre le nuvole attraverso la sua finestra.
La serata era tranquilla nonostante il senso di agitazione che si muoveva nello stomaco di Sakura. Non era per niente serena, una strana sensazione si era impossessata di lei appena entrata al villaggio. Era certa che i guai fossero vicini, troppo vicini, ma non poteva farci nulla.
Restò per ore con lo sguardo perso verso il cielo finché non si addormentò appoggiata al davanzale.
Fu risvegliata da una sensazione di pericolo più intensa delle precedenti che la invase all’improvviso. Si alzò in piedi di colpo restando ferma e in silenzio al centro della stanza. Si guardò attorno cauta. Sospirò portandosi una mano sul petto per sentire il battito del suo cuore e si risedette dov’era prima. Aspettò di tranquillizzarsi ed aprì la finestra per respirare la fresca arietta notturna. Mancavano circa quattro ore all’alba.
Sakura guardò la strada buia con una nota di timore, timore più che giustificato dato che proprio sotto la sua finestra c’erano i soldati che la cercavano.
Chiuse di colpo la finestra e si fiondò dall’altra parte della stanza, aprì la porta del corridoio per raggiungere la camera di Shaoran ma fu afferrata alle spalle da due uomini, uno dei quali le mise una mano sulla bocca per evitarle di urlare. Si dimenò cercando di liberare almeno la bocca per poter chiedere aiuto ma la presa dell’uomo era ferrea e la lasciava a malapena respirare. Le guancie della ragazza si bagnarono di lacrime prima che lei perdesse i sensi e uno degli uomini la prendesse in braccio per portarla via. Era perduta.

Da quel momento la notte passò velocemente, poco dopo l’alba Shaoran si svegliò e si preparò per andare a svegliare anche Sakura, che sicuramente dormiva ancora. Percorse tranquillo il corridoio finché non raggiunse la porta che cercava. Bussò cauto ed aspettò una risposta, che non arrivò. Shaoran decise di provare ad aprire la porta e si stupì notando che era aperta.
Entrò nella stanza a passo incerto, guardandosi intorno per trovare la ragazza. Non vedendola in camera la chiamò ad alta voce. Ancora nessuna risposta. Preoccupato si diresse verso la finestra e con stupore si accorse che il vetro era in frantumi. Il suo cuore ebbe un sobbalzo quando si rese conto dell’accaduto. L’avevano presa.
Shaoran raccolse le sue cose e quelle di Sakura e pagò la locandiera, poi si rimise in viaggio alla svelta. Da quello che Sakura gli aveva detto chi la cercava apparteneva al casato dei Drago Nero, il cui capostipite aveva fama di essere il maggior assassino di Draghi Neri. Sapeva esattamente dove cercarla. Il castello era a quattro giorni dal villaggio in cui si trovava, mancavano otto giorni alla prossima luna piena; avrebbe dovuto abbandonare le ricerche del suo drago per un po’ ma non gli importava. In quel momento Sakura aveva la precedenza.

***---***---***---***

Sakura Bethovina : In effetti hai ragione riguardo alla voglia di essere amato negli occhi, ma non nella puntata in cui appare. Meilin non è cattiva, è solo innamorata di Shao, non oserai darle torto, posso farlo solo io!

Dany92: Nel prossimo capitolo si chiarirà qualcosa e forse i chiarimenti porteranno altri dubbi. Per fortuna! Qualcuno che mi appoggia nella mia campagna per aiutare Meilin! La cameriera è cambiata questa volta, vuoi apparire anche tu? Ti infilo da qualche parte quando meno te lo aspetti se vuoi. Spero di risentirti presto.

Sakura93thebest: Lo stipendio ti è stato rubato dal cattivo della storia cara, e poi scusa, tu eri li sotto copertura, mica facevi davvero la cameriera! Se anche si daranno del tu sarà per errore, già lo so, ci arriveranno molto tardi altrimenti. Li conosci quei due calamari!

Sakura182blast: Ricorda che tu sai una cosa sul sequel dell’altra storia che nessuno sa, che riguarda le care “cattive” dai capelli colorati! Certo che Shao ha paura di te! Lo hai guardato di sicuro come Christin di ufo baby guarda Miyu mentre è troppo vicina a Kanata, rammenti? Si è sbarazzato di voi con una scusa, non sono certa che un cavaliere avrebbe osato ora che ci penso, tu che ne dici?

Arrivederci al prossimo capitolo: “Tra le braccia del nemico” (Lo scrivo perché mi piace il titolo)

Oggi mi sta calando la depressione; domani sarà l'anniversario di brutti ricordi riguardanti lo scorso anno. Uffi, non ho voglia di pensarci ne di smettere di farlo. Buona giornata a tutti.

   
 
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