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Autore: Giadavnt    10/07/2014    1 recensioni
Ciao a tutti. Questa è la mia prima fanfiction a più capitoli...si parla di una ragazza italiana che da piccola ha conosciuto Chester Bennington con cui ha stretto una grande amicizia. I due si rincontreranno solo dopo molti anni e la ragazza passerà una lunga estate insieme ai componenti della band. Introdurro' varie tematiche come la droga e la violenza di cui Chester ne fu vittima e andando avanti aggiungerò una storia a triangolo. Aggiungero' le varie avvertenze man mano con i vari aggiornamenti. Non sono molto brava a riassumere tutte le idee che ho perché vorrei dire tutto ma ho solo 200 parole e quindi spero leggerete almeno il primo capitolo che fa da prologo. Detto questo vi aspetto in molti a recensire. Accetto di buon grado consigli e critiche perché so che grazie a queste potrò migliorare. Buona lettura e un grande ciao a tutti.
P.S. Le sfere temporali non sono giuste. Ho preceduto di qualche anno il successo dei Linkin Park.
Genere: Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chester Bennington, Mike Shinoda, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Appena arrivata in camera chiusi la porta e mi lasciai cadere sul mio letto coperto solo dal lenzuolo blu scuro stellato. Presi il cellulare dalla tasca dei jeans e una volta messa la password di sicurezza digitai velocemente il numero scritto sul pezzetto di carta. Premetti invio che lo avvicinai all'orecchio. Dopo circa un minuto i vari “biiip” si interruppero per dare spazio ad una voce assonata. Certo che è diventato proprio un dormiglione Chester!

-Hello?-

Non si era neanche accorto che il prefisso del numero era italiano e non americano.

- Lascia perdere l'inglese Chester! Sono Giada!-

-Giada?-parve pensarci su un attimo -Giada! Sei tu! Allora tua madre si è ricordata di darti il mio numero...-

Allora ricordava come si parla italiano! Mi stavo giusto chiedendo come aveva fatto mia madre a capirlo visto che lei non sa una virgola dell'inglese...

-Veramente se ne era dimenticata...le è tornato in mente solo dopo che le ho fatto vedere la tua intervista su MTV. E bravo Chaz! Sei diventato famoso!-

-Eh si...- la sua voce era tornata stanca dopo l'entusiasmo iniziale. Non mi feci problemi a dirglielo.

-Ma stavi dormendo? Non ti sei accorto che sono quasi le 14?-

-Forse da te sono le 14. Ti ricordo che c'è una differenza di orario tra l'Europa e l'America.-

Giustoooo! E' vero. C'è una differenza di circa 9 ore! Quindi se qui sono le 14...IN AMERICA SONO LE 5 DI NOTTE!

-Oddio, è vero, scusa!- il mio tono era seriamente dispiaciuto.

-Va be non preoccuparti, che ne dici se ci sentiamo da qualche oretta su Skipe? Così dormo per un'altro po' e poi ci vediamo pure...-

Ragionamento senza una piega.

-Si, va benissimo! Allora tra 2 ore su Skipe, intesi?-

-Cooooosa?! Non mi voglio alzare alle 7!-

-Ok, due ore e mezza, ultima offerta.-

-Solo perché sei tu...Buonanotte-

-Allora ci vediamo tra due ore e mezza. Ciaoooo.-

Ero troppo felice! E ora dovevo assolutamente cominciare a prepararmi! Dovevo essere al massimo della mia bellezza e due ore e mezza era anche poche! Non ci vedevamo da anni e volevo fare bella figura con lui!

Mentre mi lavavo i capelli cominciai a pensare. Io mi ero dimenticata di Chester, invece lui no, altrimenti come si sarebbe spiegata la tanta familiarità con cui mi parlava? E inoltre mi aveva anche citata in TV, anche se non ha detto il mio nome, ma, ehi, aveva pur sempre parlato di me ritenendomi la sua migliore amica! Poi come aveva fatto ad avere il numero di telefono di casa mia? Avevo cosi tante domande!

Mi asciugai i capelli rossi e li fermai all'indietro con una fascia per non sporcarli con la maschera per il viso. Nel frattempo la piastra si riscaldava. Passai così in bagno circa 2 ore. Mi ero truccata leggermente ed ora stavo accendendo il mio PC.

Gli mandai un messaggio col mio nickname su Skipe e dopo circa 5 minuti mi arriva una richiesta di chat...guardo il nickname: si, è proprio Chester.

Accetto e sullo schermo compare l'immagine di Chester.

-Ehi ciao!- sorride.

-Ciao Chaz!- sorrido anche io di rimando.

-Mamma mia come sei cresciuta!-

-Eh si, ho la bellezza di quasi 9 anni in più dall'ultima volta che ci siamo visti.- dico ovvia.

-Non sei l'unica a invecchiare, cara.-

-Ehi! Che vorresti insinuare!?- se fosse stato un altro ragazzo mi sarei arrabbiata sul serio, invece con lui non ci riesco, infatti il mio tono è falsamente offeso.

Lui ride di gusto e non posso far altro che pensare come sia bella e contagiosa la sua risata.

-Chester, volevo farti una domanda...-ero tornata seria -Io non mi ricordavo di te mentre tu mi hai addirittura citata in TV...e poi come hai fatto ad avere il mio numero di telefono?-

-Non ricordi proprio niente?!- era sorpreso.

Muovo la testa per dire no e aggiungo -Va be, ero piccola. Forse per questo non mi ricordo.-

-Ok, allora ci penso io a rinfrescarti la memoria...quando ero in Italia ti parlavo sempre del mio sogno di diventare un cantante famoso e tu dicevi sempre che mi avresti seguito e che avresti visto tutti i miei concerti. Così prima di partire ti promisi che una volta famoso di avrei ricontattato e portata con me.- fece una pausa- Non ho fatto altro che mantenere la mia promessa.-

Gli sorrisi sincera. Ci teneva davvero tanto a me.

-Per la questione del numero, ho cercato sulle vecchie rubriche di mio padre e, indovina un po', il numero di casa tua era tra le prime pagine.-

-Che colpo di fortuna, eh.-

-Si infatti, cambiando discorso...ormai la scuola è finita giusto?-

-Giustissimo.-

-Bene, allora perché non vieni qui in America per l'estate? Così passiamo un po' di tempo insieme e ti faccio conoscere tutta la band al completo. Che ne dici?-

Non riuscivo a crederci.

-Che ne penso?! E me ho chiedi anche?! Certo che si! Aspetta un attimo.-

Mi allontanai dal PC e mi sporsi dalla porta urlando: MAMMA, PAPA'! CHESTER MI HA INVITATO A PASSARE L'ESTATE IN AMERICA CON LUI E I LINKIN PARK...POSSO ANDARE???-

Ovviamente mi avrebbero detto di si! E' da quando cominciai a studiare l'inglese che gli chiedevo ogni giorno di andare in America o Inghilterra e ora avevo anche una ragione in più per andare.

Dal piano di sotto mi raggiunse la voce di mio padre:- Va bene, ma solo perché hai avuto un ottima pagella!-

Esultai e gli urlai un “grazie” e un “vi voglio troppo bene”. I miei genitori infatti, per quanto potevano essere possessivi con me, sui regali di promozione scolastica non scherzavano affatto.

Ritornai al PC e feci segno di si con la testa a Chester.

-Benissimo allora ti prenoto un volo per Los Angeles per dopodomani, ok?-

-Fantastico, non vedo l'ora di venire li e di rivederti.-

-Lo stesso anche per me. Scusa ora devo chiudere...si stanno svegliando Mike e Rob.-

-Va bene, ci sentiamo più tardi per telefono?-

-Certo, ti chiamo io-

-Ok, ci sentiamo dopo.-

-Ciaoo-

Stavo per chiudere la schermata quando Chaz mi richiama:

-Ehi Giada, volevo soltanto dirti: cerca di urlare un po' meno...prima mi stavi rompendo i timpani.-

-Certo, certo- rispondo tra il seccato e il divertito.

Ci salutiamo e spengo il PC.

Scendo per le scale e trovo i miei genitori sul sofà.

-Chester mi prenota il volo per Los Angeles per dopodomani.- lo dico con tranquillità, tanto mi hanno già detto si.

-Già dopodomani?!- mamma come al solito ha sempre da ridire.

-Perché? Non va bene?-

-No, per niente!- credo abbia notato la mia espressione confusa e così si spiega meglio- come farai a preparare le valigie in così poco tempo?!- la guardo con una faccia tipo “ma sei seria?” e aggiungo:

-Si mamma, non sono come te che ci metti una settimana per fare una valigia.-

Mi guarda con la faccia fintamente offesa, in fondo lo sa che ho ragione...

-Dove sono il mio trolley e il mio borsone?-

-Sono sull'armadio nel ripostiglio.- mio padre di alza dal divano – andiamo che ti aiuto a prenderle.-

Sorrido felice e comincio a farmi la lista mentale di tutti i vestiti che dovrò portarmi. Con un calcolo veloce mi rendo conto di dovermi portare tutto l'armadio...dopotutto resterò un'estate intera in America e non posso certo accontentarmi di una decina di completi!

Afflitta, mi rendo conto che il trolley e il borsone non basteranno..stessa cosa avrà pensato mia madre, infatti prima che possa uscire dal salotto mi dice di prendere anche un'altra valigia delle sue.

Come mi conosce bene la mia mammina.

  
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