Crossover
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Autore: eugeal    29/08/2008    0 recensioni
A volte il desiderio di ottenere qualcosa è tanto forte da annullare ogni codice morale. E' così per Renè Belloq, l'eterno rivale di Indiana Jones al quale ha sottratto l'Arca dell'Alleanza, e per Eudial, pronta a tutta pur di prendere il Grail prima di Sailor Moon.
Ma un desiderio tanto forte può portare alla distruzione o a qualcosa di peggio e Belloq ed Eudial potrebbero scoprirlo molto presto...
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Film, Libri
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Alessandretta - 1936

Belloq esitò guardando il velo di ragnatele che si muoveva ritmicamente. Se avesse proseguito sarebbe morto proprio come gli altri uomini che avevano già provato a passare, con la testa spiccata dal collo in meno di un attimo.
Forse non era un modo così brutto di andarsene, pensò, almeno sarebbe stata una cosa rapida e forse indolore.
Fece un altro passo, aspettandosi di morire da un momento all'altro, e pensò per l'ultima volta al viso di Eudial. Per la prima volta il ricordo non fu doloroso: fra poco sarebbe stato insieme a lei per l'eternità.
L'eternità...
Quella parola gli fece ricordare quell'ultimo brindisi che avevano dedicato alla vita eterna e tutto il suo animo si ribellò a quella rassegnazione che lo aveva quasi fatto arrendere: lui voleva vivere insieme a Eudial, continuare a esplorare il mondo al suo fianco e l'unico modo per farlo era quello di trovare il Graal.
Come poteva aver pensato di lasciarsi uccidere senza nemmeno tentare? Lui era l'unica speranza per Eudial, lui l'unico che avrebbe potuto restituirle la vita, se si fosse arreso avrebbe tradito anche la ragazza.
- Perdonami. - Sussurrò e in quel momento comprese come si sentiva un uomo penitente: si gettò in ginocchio e la lama passò sopra la sua testa senza sfiorarlo.

- E' passato! - Gridò Henry Jones. Poi ci fu uno sparo e l'uomo guardò incredulo la macchia di sangue che si allargava sulla sua camicia, prima di crollare a terra.
Indy si chinò sul padre cercando di arrestare l'emorragia.
- Perché lo ha fatto?! - Gridò al Maggiore Hunde, furioso.
- Non mi fido di Belloq, professor Jones. A dire il vero speravo che non riuscisse a superare la prima prova. Lei ora andrà con lui e mi porterà indietro il Graal. Se lo lasciassi andare da solo chissà cosa potrebbe fare al Graal quel folle, lei è la mia garanzia, professore. -
- E se mi rifiutassi?! -
- Allora suo padre morirà. Solo il potere del Graal potrebbe salvarlo ormai. -
Sallah scosse la testa.
- Temo che abbia ragione, Indy. E' molto grave. -
- Me la pagherà, Hunde. - Minacciò Indy, ma si mosse per obbedirgli.
Raggiunse Belloq in una seconda stanza e guardò il pavimento formato da decine di piastrelle di forma irregolare. In ognuna di esse era incisa una lettera diversa.
Il francese stava esaminando cautamente il pavimento e consultando il diario del Graal.
Indy gli strappò il quaderno di mano.
- Questo non ti appartiene, Belloq. Ora stai indietro e non azzardarti a ostacolarmi. -
- Credevo che non ti interessasse il Graal, Jones. -
- Hunde ha sparato a mio padre. - Lo informò seccamente, poi si concentrò sul diario.
- La Parola di Dio: solo sulle orme di Dio egli potrà procedere. Questo non dovrebbe essere difficile, in ebraico il nome di Dio è Jehovah. -
- Aspetta, Jones! -
- Non ti avvicinare, Belloq! -
Indy balzò sulla lettera “j”, ma la mattonella cedette sotto al suo peso e Indy si sentì cadere nel vuoto. La sua mano corse alla frusta, ma prima che potesse usarla per cercare un appiglio, Belloq lo afferrò e lo tirò indietro, cadendo a terra insieme a lui.
- Volevo solo ricordarti che Jehovah in latino si scrive con la “i”. - Disse il francese pacatamente mentre si rialzava in piedi, poi si fece da parte per lasciar passare Indy. - Prego, dopo di te, Jones. -
Indiana Jones borbottò qualcosa che poteva essere sia una scusa che un ringraziamento, poi saltò di nuovo su una delle piastrelle, quella con la lettera giusta stavolta.
Belloq attese che Indy avesse attraversato la stanza, poi lo seguì, ma entrambi furono costretti a fermarsi poco dopo: un abisso profondo sbarrava loro la strada.

Un posto oscuro tra lo spazio e il tempo

Eudial si guardò intorno in cerca di un punto di riferimento in quell'oscurità spaventosa, ma il buio si estendeva in ogni direzione.
Quando era finita nel passato la prima volta era stata attirata come una falena dalla fiamma della mente di Belloq, dalla stessa avidità che aveva animato entrambi a quel tempo. Poi era stata riportata a Tokyo dalla disperazione e dalla paura di Usagi, simile alla sua quando si era resa conto che avrebbe colpito la chiatta carica di benzina, ma ora non c'era nulla a farle da guida.
Come avrebbe fatto a ritrovare Belloq? A cosa stava pensando ora?
Eudial rabbrividì, spaventata.
E se si fosse persa in quel buio, condannata a precipitare senza vedere nulla per tutta l'eternità?
Forse avrebbe dovuto tornare indietro, accettare l'amicizia di Usagi e iniziare una nuova vita...
Quel pensiero la sfiorò per un attimo, ma bastò a cambiare tutto: la sensazione di cadere finì bruscamente e tutto si congelò in un'immobilità agghiacciante e grigiastra che la terrorizzò molto di più della sensazione di essersi perduta nell'oscurità: ora si sentiva intrappolata, bloccata tra lo spazio e il tempo.

Alessandretta - 1936

- Cosa significa questo? Non c'è modo di passare... - Belloq guardò il precipizio.
- Il diario dice che bisogna provare il proprio valore facendo un balzo dalla testa del leone... -
- Probabilmente si riferisce a quella statua. -
Dalla galleria provenne la voce preoccupata di Sallah.
- Indy, sbrigati! Credo che non gli resti molto tempo! -
Indiana Jones si avvicinò all'orlo dell'abisso. Quello che stava per fare era da pazzi, pensò, eppure anche quel fanatico di Belloq sembrava esitare davanti a quella prova, questo significava che era più pazzo del francese?
Suo padre credeva in quello che aveva scritto nel diario, si disse mentre faceva un passo in avanti, e lui doveva fidarsi di Henry.
Aveva chiuso gli occhi involontariamente e li riaprì solo sentendo un pavimento solido sotto ai suoi piedi. Belloq lo fissava esterrefatto, poi lo seguì sul ponte.
- Ingegnoso - commentò il francese dopo aver attraversato il precipizio - il ponte è stato dipinto in modo da risultare invisibile. Per un attimo ho creduto di avere le allucinazioni quando ti ho visto in piedi in mezzo al vuoto. -
Indy raccolse da terra un po' di sabbia e la gettò sul ponte in modo da renderlo visibile, poi i due uomini passarono alla sala successiva.
Su un altare erano disposte decine di calici scintillanti e il corpo di un cavaliere templare era inginocchiato davanti all'altare.
Belloq e Indy si avvicinarono all'altare, ma entrambi balzarono indietro spaventati nel vedere che il cavaliere non era affatto morto, visto che si era alzato in piedi, alzando la spada per attaccarli.
L'uomo era decrepito, tanto che il peso della sua stessa spada fu sufficiente a farlo cadere all'indietro.
- Mi avete sconfitto, ora il Graal è affidato a voi. -

   
 
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