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Autore: Hazzass04    11/07/2014    0 recensioni
“Ti ho chiesto un favore, ma nemmeno quello fai” “Sei tu la donna di casa tocca a te queste cose”
Le litigate tra suo padre e sua madre andavano avanti da tempo ormai, e lei ci aveva fatto l’abitudine in un certo senso anche se l’abitudine a queste cose non ci si fa mai.
[...]
Ora si ritrovava sola, usciva raramente e era d’intralcio anche ai suoi genitori, perciò non rifiutò l’offerta che la madre le fece tempo fa. Bree era una normale diciassettenne....
[...]
Bree aveva voglia di vivere, nonostante tutto quello che gli era accaduto, aveva voglia di fare nuove esperienze, ma soprattutto aveva voglia di andarsene, di ricominciare.
[...]
Avrebbe veramente ricominciato una nuova vita. Sarebbe andata in una nuova scuola da sola e in un nuovo continente. Avrebbe abitato a casa dei suoi zii con sua cugina. Sebbene fosse di origini Australiane Bree non aveva mai visitato l’Australia..
La nuova scuola che Bree avrebbe frequentato era il Northwest Christian College. Che nome di merda.
E poi c'erano loro.. o meglio. LUI.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Era Sabato pomeriggio ed erano passate quasi due settimane dell’arrivo di Bree in Australia. Tutto procedeva a meraviglia, Bree e Jamie passavano gran parte del tempo insieme, uscendo con le amiche di Jamie. Quando era in Italia Bree aveva l’abitudine di andare poche volte al mare dato che abitava nell’entroterra. Invece, qui a Sydney andavano ogni giorno in spiaggia, e se non riuscivano ad andare in spiaggia c’era sempre la piscina in giardino a portata di mano.
Le amiche di Jamie erano delle ragazze molto socievoli e simpatiche. Amanda era una ragazza di 19 anni, bassa e molto magra, aveva la pelle molto chiara nonostante stesse al sole tutto il giorno, aveva dei capelli a caschetto mori e degli occhi marrone cioccolato. Juliet era tutto il contrario di Amanda: Aveva una carnagione molto scura, infatti era di origini sud americane, aveva dei lunghi capelli castano chiari e gli occhi marroni. Insieme a Jamie le tre formavano il trio delle pazze scatenate, nonostante l’età.
Bree si trovava sulla sdraio posta a bordo piscina. Nonostante fosse passata solo una settimana si era abbronzata molto. Stava chiacchierando con Jamie quando “Bree stasera io, Amanda e Juliet andiamo in discoteca e tu vieni con noi” “No Jamie, dai, lo sai che tutte le volte che vado in discoteca non mi regolo con l’alcool o combino qualcosa” “E quindi? Che ti importa, devi divertirti perché dopodomani inizia la scuola e devi chiudere l’estate con il botto” “Cioè?” “Cioè che Sydney è piena di ragazzi carini e non lo dico solo perché è la mia città. Prendi qualcosa da bere per rilassarti un po’ e poi fai strage di cuori” “Ecco appunto” “Dai ti riescono facili queste cose” “Sì perché se inizio a bere poi non smetto e dopo combino un casino con i ragazzi” “Per te andare con qualche bel ragazzo è combinare un casino? Ma su, lo sai anche te che certe ragazze pagherebbero per stare al tuo posto” “Mhh” “Mhh cosaa?” Bree ci pensò su. In fondo cosa aveva da perdere? Aveva diciassette anni, doveva pur divertirsi, se non lo faceva adesso quando avrebbe riavuto l’occasione? “Va bene, mi hai convinto”La cugina esultò, poi puntò un dito su Bree con un espressione seria in volto “Stasera, mia cara, io e te faremo stragi di cuori” sorrise sempre più convinta e se ne andò lasciando Bree a sbellicarsi dalle risate per il modo in cui Jamie aveva detto l’ultima frase.
Era sera e Jamie si stava preparando nella sua stanza per la grande serata. Bussarono alla porta ed entrò Amanda con un enorme sorriso “Hey Bree ancora così stai? “ Bree era in pantaloncini e canottiera, ovvero ciò che indossava mentre era in casa. Osservò Amanda e notò che la ragazza portava un elegante vestito verde con accessori abbinati. “Sì, sono indecisa su cosa mettere” “ Fammi vedere” Disse Amanda entrando in stanza. Bree andò all’armadio e prese diversi capi mostrandoli ad Amanda “ Che ne dici? Gli short a vita alta con questa canottiera mi fanno sentire più a mio agio” “Sì, ma il vestito è di gran lunga più bello per stasera, fai uno sforzo su e indossa quel vestito.” Disse Amanda chiudendosi poi la porta alle spalle. Così Bree indossò un tubino blu con la scollatura a cuore che evidenziava le sue curve. Si chiese poi se così era forse un po’ troppo provocante, insomma, non doveva mica andare a fare la sgualdrina in giro. Poi ci ripensò su e notò che sì, era provocante, ma aveva comunque una sua eleganza quel vestito. Si mise poi un paio di scarpe tacco 10 banche semplici e corse in bagno. Oddio, corse per modo di dire perché portando i tacchi era già un miracolo se riusciva a camminare. Prese l’arriccia capelli e fece qualche boccolo qua e là. Mise il fondotinta, un lucidalabbra color pesca e allungò un po’ di più la linea dell’eyeliner sopra gli occhi. Era soddisfatta del risultato, sorrise e scese in salotto. Quando scese trovò le altre ad aspettarla, sorrise alle tre e partirono con la macchina di Juliet. Arrivarono in una discoteca gremita di gente. Era davvero piena, probabilmente i ragazzi sfruttavano quest’ultimo week end prima di riiniziare la scuola. Entrarono dopo circa un quarto d’ora e andarono subito in pista. Jamie, Amanda e Juliet furono subito accerchiate da diversi ragazzi e Bree, che non riusciva ballare senza prima aver bevuto qualcosa andò subito al bancone.
“Qualcosa di dolce, qualunque cosa” gridò la ragazza al ragazzo dietro al bancone. Il ragazzo alzò il pollice all’insù e andò a preparare un qualche miscuglio. Bree si girò ad osservare le persone in pista e sorrise vedendo sua cugina avvinghiata ad un ragazzo che probabilmente aveva qualche anno in più ed era molto carino. Continuò ad osservare le persone e rise vedendo che certe persone facevano meglio a restare seduti o in qualche lato della pista più che ballare come foche in calore.
Prese il drink che il ragazzo dietro al bancone le stava porgendo e si rigirò ad osservare le persone. Notò che Jamie era sparita e non le importava perché le ragazze si erano dette di ritrovarsi alle tre precise davanti la macchina di Juliet. Bevve altri due drink ed andò a ballare insieme a quest’ultima. Doveva ammetterlo, quei tre bicchieri le avevano fatto un certo effetto ma sapeva benissimo di capirci ancora qualcosa, doveva solo lasciarsi andare e quei drink erano stati proprio la spinta che ci voleva.
Dopo un po’ senti qualcuno che si strusciava dietro di lei, poi sentì delle mani sui fianchi. Capì subito che era un ragazzo e che ci stava provando. Era la volta buona e bisognava accertarsi solo che quel ragazzo fosse almeno decente. Guardò Juliet davanti a lei che stava ballando con un ragazzo e le  sorrise alzando il pollice in segno di approvazione. Così Bree si girò e incontrò gli occhi del ragazzo. Wow. Era un ragazzo poco più alto di lei, con dei lineamenti ben definiti, gli occhi verdi e dei biondi capelli ricci. Solo questo poté notare perche il ragazzo si avvicinò alle labbra della ragazza e in men che non si dica si ritrovarono ai lati della pista, lei appoggiata al muro e lui appoggiato a lei. Erano appiccicati e il ragazzo la stava baciando. Chiese accesso con la lingua e si ritrovarono a voler sempre di più. O perlomeno lui. Muoveva le sue mani sui fianchi della ragazza e piano piano finivano sempre più giù. Provò ad alzarle il vestito ma Bree gli bloccò le mani riportandole sui suoi fianchi. Il ragazzo tentò altre volte ad alzarle il vestito ma Bree anche se un po’ brilla riusciva a porre un limite a tutto ciò. Una serata in discoteca ed una limonata ci stava ma addirittura alzarle il vestito? E poi cos’altro? No. Restarono li per moltissimo tempo. Poi il dj aggiornò i presenti con l’orario e Bree si accorse che doveva ritornare alla macchina di Juliet. Si staccò dal ragazzo e le disse che doveva andarsene. “Ti accompagno fino alla macchina se vuoi” “No tranquillo sta proprio dietro l’angolo” aveva una bellissima voce “Dai non fare storie, ci sono molti malati mentali” “ok” I due si avviarono verso la macchina. “Comunque piacere, io sono Ashton”disse il ragazzo mentre camminavano “Piacere Bree” il ragazzo le sorrise e poi continuarono a guardare avanti a loro in silenzio. Arrivarono alla macchina dove le altre la stavano aspettando. Ashton la salutò con un leggero bacio sulle labbra poi se ne andò. La cugina le sorrise “Te l’avevo detto io che facevi conquiste” Bree la guardò in un modo che convinse Jamie a tacere, ma Jamie e il silenzio sono due cose completamente opposte, infatti dopo 5 minuti di tragitto disse “Almeno gli hai chiesto il numero? Era proprio carino” Bree fece una smorfia a quel pensiero, era sempre stata convinta che fossero i maschi a dover fare il primo passo. Per mettere a tacere la cugina le rispose con un semplice “no” ma ciò non bastò “Ma come no?” “No Jam non glie l’ho chiesto, come hai detto tu era solo una serata per divertirsi” “Sì però sembrava gentile, ti ha accompagnato fino al parcheggio” Bree sorrise a quel pensiero “Boh non so, spesso le apparenze ingannano” e chiuse la conversazione. Arrivarono davanti casa, scesero dalla macchina di Juliet e questa ripartì subito dopo. Entrarono sfinite e dopo essersi date la buonanotte Bree si tuffò nel letto vestita e truccata e si addormentò all’istante.
Era le tre di domenica pomeriggio e Bree si era appena svegliata saltando il pranzo. Jamie era partita quella mattina per godersi il suo ultimo giorno libero prima del lavoro e non sarebbe tornata prima di sera. Bree si trovava in salotto a vedere la televisione, non aveva voglia di far nulla quel giorno così si rilassò godendosi il suo ultimo giorno di vacanza.

Lunedì mattina alle 6,30 la sveglia suonò e Bree con un colpo secco la buttò giù dal comodino facendola zittire. Jamie entrò in camera sua e le si buttò sopra. “Oggi come tuo primo giorno ti accompagno io a scuola, tanto il bar dove lavoro è li vicino e inizio alle 8” “non posso restare a casa a dormire?” “Fosse per me sì perché ti capisco, ma non credo che te lo lasceranno fare” Bree si alzò sbuffando e andò a farsi una doccia. Era il suo primo giorno e voleva almeno fare bella figura. Non che le importasse molto, ma era sempre stata una ragazza attenta all’abbigliamento e ai minimi particolari. Si asciugò i capelli e come consuetudine passò altri 5 minuti a sistemarsi la frangia. Si truccò con un po’ di matita e mascara e andò in camera a vestirsi. Indossò un jeans lungo e sul celeste chiaro, sopra indossò una canottiera aderente bianca e si legò in vita una camicia scozzese rossa. Indossò infine le Vans rosse e scese in cucina per fare colazione. Appena si sedette a tavola fece un sorriso a trentadue denti vedendo le crepes con la nutella sul suo piatto “Zia ti adoro ogni giorno sempre di più” “Finalmente ho indovinato cosa bisogna farti per colazione la mattina per farti mangiare!” “Sì ma tutte le mattine le crepes e diventerò obesa nel giro di due settimane” “Ma come ci pensi?” “A proposito, nei paraggi c’è un centro sportivo con la piscina olimpionica?” Chiese Bree addentando una crepe “Sì è a qualche isolato da qui, puoi arrivarci anche a piedi, ma a cosa ti serve?” chiese lo zio, Bree, invece sorrise soddisfatta “Devo iscrivermi ai corsi di nuoto, in Italia li facevo e non riesco a stare senza” “Va bene allora uno di questi giorni ti ci porto” Disse lo zio aggiungendo un “Arrivederci donne” e uscendo di casa con la sua valigetta.
Jamie si alzò “Bree andiamo? Altrimenti faremo tardi” “Sì arrivo subito” E corse in camera per prendere cellulare e zaino. Scese e si diressero verso la Northwest Christian college.
Quando Bree scese dall’auto di Jamie e una volta che la ragazza ripartì Bree alzò lo sguardo su quell’imponente edificio e si sentì subito sola. Andò spedita in segreteria evitando molti sguardi che la gente, da sempre curiosa delle novità, dava a lei e a chissà quale altro poverino che si ritrovava a camminare in quei corridoi per la prima volta. La segretaria con tono stranamente gentile le diede gli orari delle lezioni e subito Bree non capì più nulla. In Italia gli studenti avevano una classe fissa ed i professori facevano continuamente su e giù in tutte le aule. Qui era totalmente diverso in quanto erano gli studenti a dover cambiare aula ad ogni ora ed a seconda della materia, avendo 5 minuti di tempo tra un’ora e l’altra.  Andò velocemente all’armadietto, inserì la combinazione che le era stata data e lo trovò pieno di libri, sorrise felice per l’organizzazione di quella scuola. Prese il libro di letteratura e andò all’aula che si trovava al secondo piano. Era in anticipo così passando davanti a dei distributori prese un succo di frutta e corse in classe. Si sedette in un angolo in ultima fila. Entrò una ragazza anch’essa sembrava essere un po’ spaesata, si girò verso Bree e le sorrise avvicinandosi. “Ciao, sei nuova?” “Sì, piacere Bree” “oh, piacere mio, Sophia! Anch’io sono nuova, posso sedermi vicino a te?” “Ma certo, accomodati” Le disse Bree gentilmente e con un sorriso stampato in faccia felice di avere una nuova compagna di avventure, o sventure. “allora, da dove vieni?” le chiese Sophia. Era una ragazza con una carnagione pallida e delle lentiggini in prossimità del naso. Aveva dei bellissimi occhi marroni e dei capelli castano lunghi e lisci. “Dall’Italia, ma sono originaria di qui” “Che bella l’Italia, ci sono stata una volta e mi piacerebbe ritornare.” “Te invece da dove vieni?” Le chiese Bree bevendo il suo succo “dall’America, Stati Uniti per la precisione..” E mentre Sophia continuava a parlare Bree guardò la porta vedendo che anche gli altri studenti stavano prendendo posto. Ci mancò poco che non si strozzasse con il succo vedendo due ragazzi entrare, un ragazzo moro dai tratti asiatici e l’altro… Ashton. Questo si che era un disastro.
 
 
 
 
 
Purtroppo internet sul pc ancora non funziona quindi anche il
Terzo capitolo ve lo sto postando dall’ipad..
Chiedo ancora perdono per i continui errori grammaticali e non che faccio ma ripeto che con l’ipad è molto difficile ricontrollare il testo una volta averlo scritto,cercherò di fare meglio quando potrò postarvi il resto dal pc.

Ma veniamo alla storia…
Questo capitolo è veramente … pieno di colpi di scena!
Non preoccupatevi, gli altri arriveranno presto!
Piuttosto ditemi se vi aspettavate un terzo capitolo del genere..
RECENSITE VOGLIO SAPERE COSA NE PENSATE O NON PUBBLICO ALTRI CAPITOLI :D

A presto, S.
  
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