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Autore: ayebaybay    13/07/2014    4 recensioni
'Harry, viene dalla North Pacific, per lei siamo come immondizia. E' la piccola innocente e ricca biondina che non ha preoccupazioni, eccetto ciò che deve comprare con la sua carta di credito illimitata'. Roteai gli occhi. Sapevo pochissime cose su Scarlet, ma ero sicuro che non fosse così.  'Vuole quei ragazzi che indossano la camicia a quadri e che le possono comprare diamanti senza alcuna ragione. Non ragazzi come noi che, cosa possono offrirle, un pò di droga? Cosa pensi che vorrà? Droga o una collana di diamanti?' 
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''Pensi davvero che potresti convincere Scarlet a dormire con te?'  Zayn chiese con le sopracciglia alzate.  'Yep' 'Ok, scommettiamo'  disse Zayn con un sorriso diabolico.
Avevo 2 mesi. 2 mesi per conquistare la fiducia di Scarlet per poi perderla a causa di una scommessa.
TRADOTTA DA UNA FF AMERICANA, CON OLTRE 800 RECENSIONI.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime, Traduzione | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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CAPITOLO 36




Sussultai toccandomi la chiave leggermente arrugginita che scendeva sul mio collo, appesa alla catenina firmata. Odiavo tutto ciò.
Dovevo indossare abiti, borse, scarpe, tutto di marca, ed era difficile vivere in quel modo. Ma essere costretta ad accettare una catenina marcata che poi avrei subito gettato nella mia borsa? Non era per niente necessario.
Senza menzionare quanto era costata ai miei genitori, che invece avrebbero potuto comprare al suo posto un bel completo o un paio di scarpe.
Ma quelli erano i miei genitori. Non importava il costo, ma la reputazione che ne derivava, interessava il nome, la marca. 
Riuscii a inserire la chiave nella porta di casa Styles. Aprii la porta, sorridendo per la facilità con la quale ci ero riuscita.
Entrai, lanciando la mia catenina all'interno della borsa, prima di vedere Anne sorseggiare una tazza di tè.
'Scarlet' alzò lo sguardo sorridendomi. Posò la tazza sul tavolo prima di stringermi in un abbraccio, facendomi ridere. 
'E' così strano entrare in casa senza nemmeno bussare' ammisi mentre mi sedevo al piccolo tavolo da cucina. 'Scarlet, sei presente a casa più di quanto lo sia io. Se c'è qualcuno che merita la chiave, allora quel qualcuno sei tu. E' bello averti qui. Non solo per me e Harry, ma anche per Matt e Sam' disse sorridendomi calorosamente mentre si alzava per prepararmi del tè.
Harry mi aveva dato la chiave di casa due giorni prima, dicendo che sarei potuta passare in qualsiasi momento. E che voleva che ci fossi andata il più possibile.
Sapevo che era in parte per la permanenza di Woods a casa mia; all'inizio ciò mi aveva irritato, odiavo il fatto che stesse cercando di chiudermi a casa sua e che non si fidasse. Ma poi Sierra mi aveva fatto capire che se la situazioen fosse stata capovolta, con una sua ex a casa di Harry, allora io avrei fatto lo stesso.
Aveva ragione, e quindi lo avevo accettato. Avevo appeso la chaive alla catenina; era la prima chiave che mi fosse stata data. Casa mia era sempre aperta da un maggiordomo o una cameriera, quindi non c'era bisogno delle chiavi.
'Grazie' dissi mentre presi la tazza di tè dalle sue mani. 'Dov'è Harry?' 'Oh, è uscito di fretta dopo la scuola. Penso sia uscito coi ragazzi. Ha quasi 18 anni, sai, è difficile controllarlo anche se ci provo' Anne sospirò, sembrando delusa.
Mi sentii dispiaciuta per lei. Sapeva che Harry facesse parte di una gang, ma sapeva anche che era la gang a provvedere a dare loro un tetto e una casa in cui vivere. Cosa avrebbe mai potuto fare?
'Si, probabilmente sarà uscito con i ragazzi. Stavo chiedendo soltanto perchè non gli avevo detto che sarei venuta' 'Fammi indovinare..' cominciò Anne guardando oltre il tavolo, al mio abbigliamento.
Indossavo un paio di pantaloni color crema e una camicia con dei bottoni dorati. Ad accompagnare il completo c'erano dei tacchi, orecchini d'oro e una collana con un diamante al centro.
'Evento di beneficenza?' risi per il suo tentativo di indovinare e scossi la testa. 'Bel tentativo, ma no. Era un evento sponsorizzato. Mio padre sta cercando nuovi investitori, e gli piace mettersi in mostra, quindi ha organizzato una cena. Inutile che lo dico, è stata una noia'
'Dolcezza' disse Anne prendendomi la mano. 'Quel completo sembra così scomodo, perfino io voglio che te lo tolga' 'Fidati, capisco. Ho portato un cambio con me' 'Resti qui stanotte?' 
'Se ti va bene..' 'Quante volte devo dirtelo? Non devi mai chiedere se mi sta bene, sei sempre la benvenuta. Anche se tu e harry vi lasciaste, lo saresti sempre. Sei parte della nostra famiglia ormai, quindi non chiedere di nuovo, o ti rovinerò uno dei tuoi completi eleganti'
'Oh, per favore, fallo' sorrisi. 'I tuoi genitori sanno dove sei?' chiese Anne curiosa. Sospirai, posandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
'No. Pensano che sia da Sierra' 'E' una vergogna. Se solo ti ascoltassero, capirebbero che ti piace stare qui' 'Pensano ancora che Harry sia solo una fase della mia vita, come se stessi cercando di dimostrare qualcosa. Mia mamma si rifiuta di chiamarlo in un altro modo se non 'quel ragazzo' e mio padre, beh, lui non lo nomina proprio'
'Potrei non essere la migliore madre al mondo, ma anche io riesco a vedere la differenza in voi due, e ti conosco da soli due mesi. Entrambi siete molto più felici. Ora Harry raramente salta la scuola, non è lunatico, e non sono sicura che abbia smesso, ma i suoi vestiti non puzzano più di fumo'
'Beh, è ancora un lavoro in corso quello' commentai riguardo al fumo, facendo sorridere Anne fiera.
'Voi due siete perfetti l'uno per l'altro. E non lo dico soltanto perchè hai una buona influenza su di lui. So che beveva e fumava, e dio sa cos'altro faceva. So che l'hai aiutato a smettere, e questo è solo ciò che tutti riescono a vedere, ma c'è dell'altro'.
'E sono sicura che è ciò che i tuoi genitori vedono. Vedono Harry come un disastro e tu sei la ragazza che sta cercando di migliorarlo e si fa influenzare. Ma-'
'Ma c'è dell'altro' finii io per Anne. Lei annuì. 'Harry mi ha aiutato emotivamente' dissi ad alta voce. Non avevo mai parlato davvero di ciò prima di quel momento. Sapevo che mi aveva cambiato, ma dirlo ad alta voce era.. diverso.
'Mi ha aiutato a non essere più la ragazza perfetta che vogliono i miei genitori, e mi ha aiutato a formare la mia persona. Sono più felice ora di quanto lo fossi prima. Prima facevo soltanto ciò che mi dicevano, ora faccio qualcosa solo per farmi felice'
'Esatto. Ecco perchè voi due siete una coppia così perfetta. Inaspettata, ma una combinazione perfetta. Non vi scontrate, vi completate a vicenda'. Il suo cellulare suonò, interrompendo la nostra conversazione.
Afferrò il suo telefono prima di rispondere. 'Pronto? Stanotte? Quando?' si fermò. 'Adesso?oh, si, penso di si. D'accordo, ciao' 
'E' tutto ok?' chiesi appena Anne attaccò. 'Mi hanno appena chiamato dal lavoro, il mio giorno libero. Avevo promesso ai ragazzi di cucinare la cena perchè è tutta la settimana che mangiano cibo riscaldato al microonde, ma non poss-'
Interruppi Anne. 'Vai a lavoro, cucinerò io per loro' 'Scarlet, non devi farlo' disse Anne scuotendo la testa. Riuscivo a vedere quanto fosse stressata.
Voleva restare a casa, esserci per i suoi figli, cucinare per loro, guardare dei film con loro. Ma non poteva se voleva continuare a mantenere la famiglia.
'E' il minimo che possa fare. Non sono la cuoca migliore del mondo, ma posso farlo. Va bene se cucino.. gli spaghetti?'
'Matt e Harry amano gli spaghetti! E anche Sam' disse mentre afferrava la sua borsa. 'Pefetto. Vai a lavoro e non preoccuparti, me ne occuperò io' promisi mentre la vedevo allacciarsi le scarpe.
'Matt' chiamò affacciandosi lungo il corridoio prima di rivolgersi a me. 'Non voglio che lo faccia da sola. Fatti aiutare da lui, ok?'.
Un minuto più tardi, Matt si fece vedere. Mi sorrise e alzò le sopracciglia guardando i miei vestiti. Gli feci la linguaccia, facendolo ridere.
'Tesoro, mi hanno appena chiamata dal lavoro. Ma sarà Scarlet a cucinare per voi, puoi aiutarla, per favore?' 'Mi piacerebbe' disse Matt sorridendomi mentre riempivo la pentola di acqua.
Anne prese la sua borsa e ci salutò prima di uscire di fretta. Matt si avvicinò a me e incrociò le braccia sul suo petto.
'Cosa vuoi che faccia?' 'Non devi aiutarmi. Non è poi così difficile' 'Oh.. Vabbè, posso farti compagnia' 'Mi piacerebbe. Ultimamente ti ho visto poco'
'E' perchè tu e Harry o siete fuori o siete nella sua stanza a pomiciare' Matt rise. 'Mi sembra che anche lui si sia fatto vedere poco in questi giorni' risposi.
'Si, è stato impegnato con Jay negli ultimi tre giorni' 'Jay? Uno dei leader della gang? Come mai?'
'E chi lo sa? Gliel'ho chiesto ieri perchè avevo letto dei messaggi sul suo cellulare in cui decidevano dove incontrarsi. Ma, quando l'ho fatto, si è innervosito senza alcun motivo'
'E perchè mai dovrebbe innervosirsi?' chiesi. Matt scrollò le spalle. 'Non lo so. Ma mi spaventa, Jay è forte e non è un bravo ragazzo. C'è un motivo per il quale la gente cambia strada quando lo vede. E prima Harry lo vedeva giusto il necessario, non di più. Ma ora qualcosa è cambiato, riesco a capirlo'.
Tutte quelle nuove informazioni in qualche modo mi spaventavano. Cosa ne era del college? Era quasi novembre, e mancavano sei mesi al diploma. Harry doveva usare quei sei mesi per allontanarsi dalla gang.
Ma sembrava soltanto che si stesse avvicinando ad essa. Che diavolo stava succedendo?
Matt notò il mio silenzio, avvicinandosi a me. 'Stai bene?' mi chiese. 'Si. E' solo che Jay mi rende nervosa' 'Nemmeno io voglio che Harry passi del tempo con lui.. Ti capisco' 'E' come se-' fui interrotta dall'aprirsi della porta.
Harry entrò, con la testa rivolta verso il basso. Indossava dei jeans scuri, stivali neri e una felpa grigia. La sua testa era coperta dal cappuccio di quella felpa.
Tra le sue labbra c'era una sigaretta, mentre entrava in cucina. Alzò lo sguardo e il suo volto si illuminò immediatamente appena mi vide.
'Piccola' disse, allargando subito le braccia verso di me, come un bambino. Mi strinse contro il suo petto mentre io inspiravo il suo profumo, ricambiando la stretta.
Mi allontanai e lo guardai. Aveva una leggera ferita sulla guancia, che scelsi di ignorare. Alzai la mano, afferrando la sigaretta che era tra le sue labbra.
Harry sorrise prima di avvicinarsi per baciarmi. Le nostre labbra si incontrarono e, anche se poco prima stava fumando, si sentiva il sapore di menta.
'Potete evitare di pomiciare nella stessa stanza in cui mangio?' Matt mormorò mentre si serviva con degli spaghetti e con la salsiccia che avevo cucinato. Risi, allontanandomi da Harry.
Harry, con l'altra mano, colpì la nuca di Matt. 'Hai fame?' chiesi guardando Harry. Lui scosse la testa, afferrando la mia mano. 'Ho mangiato da Jay' mormorò.
Io e Matt ci scambiammo un'occhiata, che Harry sembrò notare visto che cominciò ad avere un'espressione dura. Strinse ancora di più la mia mano prima di tirarmi verso il corridoio.
'Sam, la cena è pronta' dissi quando passammo fuori la camera di Sam, andando verso quella di Harry. Harry mi tirò nella sua stanza, chiudendo subito la porta.
Le sue mani subito finirono sui miei fianchi, tirandomi verso di lui. 'Ti voglio fuori da questo completo' disse facendo viaggiare le sue mani sul mio corpo.
La prima cosa che fece fu portare la sua mano alla mia testa, per sciogliermi i capelli, che caddero lungo la mia schiena.
'Così sexy' mormorò Harry mentre analizzava il mio corpo con i suoi occhi verdi. 'Harry' dissi. La sua mano continuò a muoversi sul mio corpo, avvicinandomi a lui.
'Mh?' disse mentre affondava il suo volto nel mio collo. sentivo le farfalle nello stomaco, ma non riuscivo a pensare ad altro che a Jay.
'Perchè ultimamente passi così tanto tempo con Jay?' 'Non è vero' disse con i suoi occhi brucianti nei miei. 'Matt afferma il contrario, e a stento ti ho visto in questi ultimi giorni' 
'E perchè mai dovrebbe interessare a te o Matt?' 'E' solo una domanda' dissi spalancando gli occhi per la sua reazione. 
Mi allontanai, posando le braccia sul mio petto e notando che Harry mi aveva sbottonato i primi tre bottoni della camicia. 
'Perchè diavolo dovrebbe interessare?' 'Perchè ti sei messo così tanto sulla difensiva?' chiesi alzando la voce.
'Perchè non ho bisogno che ti comporti come mia madre. Posso fare tutto quello che voglio, con chi voglio. Ecco il perchè non ho mai avuto una ragazza, perchè ficcano il naso nei miei affari'.
Mi sentii ferita all'istante mentre feci qualche passo indietro, sentendomi come se Harry mi avesse appena dato uno schiaffo in faccia. 
'Conosci il modo di farmi sentire meglio, vero Harry?' dissi, sull'orlo di una crisi di pianto. L'espressione di Harry si addolcì mentre cercava di avvicinarsi.
'Non toccarmi' dissi mentre prendevo la borsa. 'Non andartene' Harry piagnucolò, afferrando il mio braccio. Cercai di liberarmi dalla sua presa, ma riuscii soltanto a farmi catapultare contro la parete della sua stanza.
'Harry, lasciami stare!' Harry scelse di ignorare le mie parole e premette le sue labbra contro le mie. Io ero lì impalata, senza reagire, mentre spingevo sul suo petto.
Quando vidi che ciò non funzionava, alzai la mano e gli diedi uno schiaffo. Harry si allontanò lentamente, posando una mano sulla sua guancia.
Sentii immediatamente un senso di colpa; era la stessa guancia sul quale aveva già una ferita. 'Mi hai davvero dato uno schiaffo?' chiese Harry. 'Non avresti dovuto farlo'.
Mi allontanai, attaccandomi ancora alla parete. Gli occhi di Harry si erano fatti più scuri. Chiusi gli occhi, voltandomi così le labbra di Harry toccarono la mia guancia e non le mie labbra.
Cominciò a lasciare dei baci sul mio collo. Mi sentivo in trappola, con le sue mani sui miei fianchi che mi tenevano ferma.
'Mi dispiace' la sua voce era così triste che mi fece venire i brividi. 'Sai che ti amo'. I miri occhi incontrarono i suoi.
'Non puoi uscirtene con queste frasi e sperare di aggiustare tutto'. 'E questo migliorerà la situazione?' disse prima di lasciare tracce con la sua lingua sul mio collo, facendomi venire i brividi con il suo respiro.
'No' risposi, prima che le sue mani si strinsero possessivamente intorno al mio corpo. 'Sai quanto ho bisogno di te. Ti amo, Scarlet, ho bisogno di te' la sua voce era rauca e piena di emozioni.
Restai silenziosa e annuii, continuando a guardarlo. Stavo diventando debole, a stento riuscivo a resistergli ormai. Un mese prima, sarei uscita dalla stanza e non mi sarei fatta più vedere, se qualcuno mi avesse detto ciò che mi aveva detto Harry.
Ma quando si trattava di Harry, era diverso. Lo perdonavo all'istante, lo amavo. Bastava poco per dimenticare tutte le cose brutte che mi diceva.
'Non lascerò mai che tu te ne vada, mai. Sei mia. Non puoi lasciarmi, sei mia' Harry ripetè quelle parole, come se volesse farmelo capire per bene.
'Sono tua, Harry' la mia voce era quasi un sussurro. Le braccia di Harry erano avvolte intorno a me, tenendomi stretta. 
Quel comportamento rude che avevo visto in lui sarebbe dovuto bastare per farmi scappare, per porre fine alla nostra storia. Non era una cosa buona, era dannoso. Ma sembrava che più tempo passava e più ci ero dentro, andando sempre più nel profondo con Harry Styles.
'Mia'.




*writ's corner*

SCUSATEMI per l'immenso ritardo. Ma è che, tra viaggi e altro, non trovo nemmeno più il tempo per tradurre, infatti sono indietro con la traduzione. Come state? Spero bene! E scusatemi se non ho messo il grassetto ai dialoghi, ma il mouse non funziona molto bene e quindi non me l'ha reso possibile. ( e non ho neanche riletto, quindi scusatemi se ci sono errori)

Spero di recuperare con la traduzione, anche se tra un mese parto di nuovo, e vado UN MESE IN INGHILTERRA! aw, non vedo l'ora.
E poi si comincia col quinto anno. Aiuto. Ma vabbè, non pensiamoci, godiamoci il resto dell'estate. Grazie per la pazienza, anche se ho il presentimento che questa storia ormai interessi a poche persone.
Ma vabbè, grazie lo stesso a tutti voi che la leggete. (se resta ancora qualcuno lol)
mi trovate come sempre qui:



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