Tredici luglio: puntini di sospensione.
Sono le spire del sonno che ti lambisconole punte dei capelli profumati e sfibrati
dalla pioggia torrenziale e malinconica
- se presti abbastanza attenzione riesci a
sentirne il canto soffuso ed impacciato –
dal sole caldo ed avvolgente che punge
e morde la pelle chiara delle spalle nude;
c’è quel nodo fastidioso alla gola che ottunde
ed esclude ogni altro pensiero, ogni altra idea;
grumi di scuse ancorati dentro l’anima,
intere stilettate di delusione e di odio e di rabbia.
Il cielo si incupisce – anche lui, vedi?
e si avvicinano terribili sfumature grigiastre.
Le finestre vengono sbarrate per timore che i
mostri della notte entrino e si cibino dei nostri desideri;
preferirei le urla, i rimproveri, persino le imprecazioni;
preferirei tutto piuttosto dello sparire con
tre puntini di sospensione.
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