La verità è che Sherlock non vuole vederlo morire.
Non così, con tutte le parole non dette, i baci non dati, i sospiri non soffocati, le carezze non regalate.
È su quella sedia di plastica, che gli hanno imposto a forza, da ore. C’è voluto Greg per farlo sedere, dopo averlo visto camminare tutto il giorno per la piccola stanza di ospedale e insultare chiunque entrasse a controllare i parametri di John. O anche solo ad assicurarsi che Sherlock non lo riportasse a Baker Street in spalla.
John è gravemente malato e Sherlock non perderà la sua ultima occasione di dirgli cosa prova.