Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
Segui la storia  |       
Autore: Alex_Beilschmidt    15/07/2014    1 recensioni
Ciao a tutti! Vi siete mai chiesti il perché dei poteri di Elsa? In questa storia potrete leggere quella che è per me un'idea piuttosto accattivante di come Elsa abbia ricevuto i suoi sin dalla nascita (per la felicità di tutti, qui centra Jack Frost... E non sarà solo!). Questa è la prima volta che scrivo una storia del tutto inventata, quindi non mi sbranate viva se la storia non vi piace... E prometto (sempre per la felicità di tutti) che aggiornerò molto spesso. Un ringraziamento speciale agli autori di "Regina di ghiaccio" (MiakaHongo) e "Ice" (MarykoLove) per l'ispirazione che mi hanno dato con le opere qui riportate. Recensite in tanti!!
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Granpapà, Re, Regina
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Elsa, una nuova leggenda (+ Il mio centro sei tu)'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~~Prima che arrivasse il grande giorno per Anna e Kristoff, passò circa una settimana piena di prepavativi per la cerimonia. Ma poi, arrivò quel dì tanto atteso. Era una calda domenica mattina, ed Elsa si svegliò prestissimo facendo attenzione a non avegliare anche Jack, che dormiva accanto a lei. Ancor prima di prepararsi in tutta calma, andò in camera di Anna, la fece svegliare e l'aiutò a sistemarsi per la cerimonia. Dopo che si fece una doccia, si sedette sullo sgabello di velluto viola davanti all'enorme specchio appeso alla parete verde, e si lasciò pettinare i capelli dalla sorella, che usò la stessa spazzola di ghiaccio creata tanto tempo fa da Frost. Dopo averli districati a dovere, li raccolse nella stessa pettinatura che aveva nel giorno della sua incoronazione, però invece dei suoi soliti nastrini verdi, gliene regalò un paio bianchi e brillantinati, stupendi, che le mettevano in risalto sia la folta chioma che il delicato visetto. Poi le tinteggiò delicatamente gli occhi con della polvere chiara, le scurì le ciglia e le mise un rossetto rosso. Era meravigliosa, ma mancava ancora qualcosa: il vestito! Con solo un sciugamano addosso, venne accompagnata dalla sorellona fino alla stanza della sartoria, dove avevano lasciato l'abito. Elsa le diede una mano ad infilarselo e le porse le scarpette bianche con un accenno di tacco (all'epoca portare i tacchi bassi era simbolo di regalità e di purità). ''Grazie Elsa!'' la ringraziò lei emozionatissima, e l'altra rispose con un largo sorriso. La sposina passò alcune decine di minuti ad osservarsi attentamente al garande specchio, studiando il vestito con le spalline ''a barca'' e il corpetto stretto che si allarga in una gonna a partire dall'addome; ''Sono bellissima...'' pensò, mentre la sorella si avviò verso la sua camera. Jack, che intanto stava dormendo tranquillamente nella stanza delle regina, quando riaprì gli occhi vide entrare dalla porta della camera la ragazza con addosso solo un asciugamano celeste e i capelli raccolti con un mollettone e alla meno peggio. Per l'imbarazzo e per la paura della sua reazione quando avrebbe scoperto che lui fosse sveglio, preferì fingere di dormire ancora, almeno finchè non si vestisse. Poi, quando capì che era già ben sistemata, finse di svegliarsi: un paio di sbadigli, una sgranata agli occhi e qualche stiracchiatina. Non appena si tirò in avanti con la schiena mettendosi seduto sul letto, la vide: capelli sciolti e morbidi, un bellissimo vestito dal corpetto nero con una scollatura a cuore, che le stringeva fino ai fianchi per poi finire a 'V', senza spalline, la gonna era ampia, di colore blu notte e le arrivava alle caviglie, e portava delle ballerine con un po' di tacco. Tutto l'abito era decorato con vari disegni e ghirigori (erano le tipiche decorazioni per i vestiti di Arendelle) che si alternavano tra il bianco, l'azzurrino e l'indaco chiaro. ''E' stupenda...'' pensava lui, ed effettivamente aveva ragione! Lei, quando lo sentì 'svegliarsi', si girò lentamente, mentre si stava sistemando la gonna, e, vedendolo osservarla imbambolato, chiese spiritosamente ''Che c'è, ho qualcosa tra i denti?''. Allora lui scosse la testa, passando da uno sguardo perso ad un'espressione più divertita ''No, no... E' solo che...'' rispose diventando un po' rosso in viso ''Sei molto bella! Posso aiutarti?'' disse poi indicando i suoi capelli chiari, ora lasciati liberi sulla schiena. Le si avvicinò, prese la spazzola che gli porse lei e, non appena la ragazza si sedette davanti al solito specchio, iniziò pettinarle la soffice chioma. Una volta districati, li raccolse nella sua treccia e gliela lasciò morbida sulla spalla sinistra. Dopo di che, le fece segno di girarsi verso di lui, così ebbe modo di truccarla: ombretto viola, ciglia scure e rossetto rosa, quasi viola, sulle labbra. Dopo essersi alzata, mentre si guardava allo specchio, il ragazzo le chiese ''Ma dimmi, Fiocco di Neve, in cosa consisterà questa giornata tanto speciale?'' e lei gli disse ''Allora... Prima di tutto ci sarà la cerimonia nella chiesa, durerà non più di un'ora e mezza, sperando, poi si andrà a fare pranzo nel miglior ristorante di Arendelle, e poi torneremo al castello dove si andrà a ballare un lento in onore della nuova coppia''. Jack assunse un'espressione strana, quasi maliziosa, che Elsa non riuscì a decifrare ''Elsa, ma tu sai ballare un lento?''; ella, tirandosi una ciocca dietro l'orecchio ammise di non saperlo fare ''In realtà, no...'' ''Ma se vuoi ti insegno io!''. Vedendo che l'idea le piaque, le si avvicinò, le fece un inchino e le porse la mano; lei mise la sua manina pallida su quella di Frost per poi ricevere un elegante baciamano. Lui poi le portò la mano sulla spalla di lui e mise la sua sul fianco di lei, mentre le loro mani libere si unirono. Il ragazzo le spiegò i passi e la aiutò a fare pratica ''Ehi, sei brava!''; ''Grazie... Sei il miglior amico che una ragazza possa mai avere!'' a quelle parole lui perse un po' di tutta quella allegria che mostrava in viso, pensando ''Sì, amico...'', lasciando un po' confusa la ragazza. All'improvviso le loro risatine divertite vennero interrotte da un rumore improvviso, un tonfo. Spaventati uscirono dalla camera e si diressero verso il corridoio che portava alla sartoria, il posto da dove sembrava provenire quel fracasso. Non appena guardarono in fondo alle scale vicino alla porta aperta della stanza piena di manichini, videro Anna a terra che piangendo si stava massaggiando una gamba ''Anna!!'' gridarono i due in coro, e si precipitarono da lei ''Anna, cos'è successo!?'' domandò preoccupata Elsa che, con un fazzoletto appena creato dalle sue stasse mani, asciugò il visetto della sorellina. ''Ti sei fatta tanto male?'' ''No, non piango perché mi sono fatta male, ma piango più per il vestito: la cerimonia inizierà tra non più di cinque minuti e il vestito è completamente rovinato, strappato...!'' la regina le prese le mani e le fece segno di alzarsi, poi, una volta di nuovo dentro la sartoria, una sistematina veloce all'acconciatura e al trucco e, infine, ella l'avvolse in una fredda nuvola bianca e azzurrina, che quando svanì le lasciò addosso al posto dell'abito mal messo un incantevole vestito che era tra il bianco candido e l'azzurrino chiaro del ghiaccio dei poteri della sorella. La sposa aveva ancora gli occhi chiusi, per vedere solo alla fine il lavoro della regina.Questo era stretto dal petto dove formava un adorabile scollo a cuore, fino ai fianchi dove iniziava ad allargarsi in una delicata gonna, tutto unito, senza distacco tra il corpetto e l'ampia gonna. Non c'erano le spalline, ma dalla schiena partiva un bellissimo strascico che toccava terra con i suoi tre metri circa di lunghezza. Poi, quando sentì dire ''Ho finito!'', aprì gli occhi, davanti al grande specchio dove si ammirò senza dire parola; Elsa, sentendo il silenzio dell'interessata, si preoccupò di non essere riuscita bene nella sua impresa ''Ti... Piace?''. ''Se mi piace...? ...L'adorooo!! Adesso sono perfetta!!'' rispose li tutta entusiasta ''Oh, direi quasi perfetta...'' disse l'altra, per poi iniziare a roteare le sue mani tra loro creando un meraviglioso diadema di ghiaccio cristallino e glielo pose sul capo ''Aspetta un attimo...'', dopo ciò toccò il gioiello con tutte le dita delle mani e le fece scorrere dalla testa della sorella verso al pavimento, fino alla fine della schiena, formando un velo da sposa fatto di cristalli di brina e ghiaccio ''ADESSO sei perfetta!''. Per ringraziarla, ella l'abbracciò forte, senza rendersi conto del tempo che scorreva, e rimanerono così finchè non furono interrotte dal suono delle campane. In tutta fretta corsero verso la chiesa, e quando raggiunsero il portone ancora chiuso di questa, la maggiore sistemò frettolosamente la sorellina, poi la prese a braccetto e dopo aver aperto le porte l'accompagnò fino all'altare, sotto gli sguardi meravigliati dei presenti, che si alzarono in piedi dalle panchine di legno all'entrata delle ragazze. Quando giunsero vicino a Kristoff, che le stava pazientemente aspettando, la regina cedette la mano di Anna al suo promesso sposo, per poi andare a sedersi al proprio posto, dove l'attendeva Jack (era andato a sedersi subito dopo aver trovato Anna seduta per terra e prima che Elsa la risisitemasse), che era seduto al suo fianco ''Hai fatto davvero un ottimo lavoro!'' le sussurrò. La cerimonia durò un'ora e mezza precisa, e quando il vecovo della città pronunciò la frase da tutti preferita ''Puoi baciare le sposa'', quasi tutti si commossero alla dolcezza del momento del loro bacio. Subito dopo aver mangiato dei deliziosi pasti a base di frutti di mare in un locale molto carino vicino al porto, con vista sulle belle acque cristalline del fiordo, tutti si diressero al castello, nel gran salone da ballo (quello dove Elsa rivelò i suoi poteri a tutti il giorno della sua incoronazione), dove i domestici avevano già portato le splendide torte nuziali e vari dolcetti, nella quale i novelli sposi diedero il via alle danze. In un angolo della stanza c'erano un pianista, due violinisti ed un tipo che coordinava i suonatori dei vari strumenti a fiato, che suonarono una serie di famosissime dolci melodie. Tutti avevano il proprio partner, ma non la regina. Elsa se ne stava silenziosamente vicino alle pietanze osservando la nuova coppia, felicissima per la sorella e per il suo sposo. Quando distolse un momento lo sguardo, notò che Frost, vicino all'uscita, le stava facendo segno di seguirlo, e presto si ritrovarono fuori, nei giardini reali. Qui Jack le porse la mano inchinandosi, ed allora la ragazza capì; ballarono tutta la notte loro due da soli, accompagnati dalla musica soffocata che veniva da dentro.

ANGOLO DELL'AUTRICE: Ciao a tutti! E rieccoci qui con il dodicesimo capitolo della storia! Comunque, adesso vi scrivo questa nota solo perché volevo farvi sapere che se avete qualcosa da capire o curiosità; da chiedermi, domandate pure, non siate timidi! <3 A proposito, mi farebbe tanto piacere cosa ne pensate della storia^^ Per il resto, niente da dirvi; lunga vita a JackxElsa! Baci baci, tanti abbracci e California a tutti! Alex

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio / Vai alla pagina dell'autore: Alex_Beilschmidt