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Autore: PizzaforNialler    15/07/2014    4 recensioni
TRAILER : https://www.youtube.com/watch?v=ZvHmc932wnE&feature=youtu.be
Kate è una ragazza di 17 anni che si trasferisce insieme alla sua famiglia a Londra. Questo cambiamento significativo, sconvolge la vita di Kate che si ritrova in una città che non conosce, in una nuova scuola e senza amici. Tuttavia riuscirà ad ambientarsi e a trovare qualche amico finché non incontra il ragazzo più bello e amato della scuola..Niall Horan.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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Quella mattina mi svegliai prima che la sveglia suonasse, ci misi un pò per capire che mi trovavo in un'altra casa e subito presi il cellulare per vedere che ore fossero. Erano le 6:30, potevo dormire un'altra mezz'ora ma non ero per niente stanca. Dalla finestra riuscivo a vedere le nuvole che erano ancora più grigie del giorno prima e non c'era traccia del sole. L'ansia iniziava a salire sempre di più, sentivo le gambe pesanti quasi come se non volessero muoversi. Indossai le pantofole e scesi giù di corsa per fare colazione facendo attenzione a non svegliare mio fratello che dormiva ancora beatamente. Sentivo il rumore dell'acqua proveniente dal bagno. Mia madre era già sveglia per cui avrei trovato la colazione pronta sulla tavola. Non avevo tanta voglia di mangiare, il mio stomaco si era chiuso ma dovevo pur mettere qualcosa sotto i denti, così misi dei cereali in una ciotola e versai sopra del latte freddo.

Corsi subito nella mia stanza, aprii l'armadio alla ricerca di qualcosa da indossare. Non avevo idee così optai per un paio di jeans, una t-shirt fucsia ed un paio di converse bianche. Quella mattina avrei avuto letteratura inglese alla prima ora ma poichè non avevo ancora i libri, presi dei quaderni a caso per prendere appunti e li misi nel mio zaino. Nella mia vecchia scuola non c'era la mensa, infatti ero abituata a portarmi il pranzo da casa, quel giorno avrei pranzato in una vera e propria mensa ma per fortuna Harry mi aveva invitato a sedermi al suo tavolo insieme ai suoi amici, così almeno non sarei rimasta da sola  a consumare il mio pranzo.
Erano le 8:20, non volevo far aspettare Harry così misi un pò di mascara ed un pò di blush per attutire il pallore delle mie guance ed uscii di casa.
Stava piovendo, era una pioggia sottile che non dava fastidio infatti nessuno aveva l'ombrello aperto. Per fortuna la mia felpa aveva il cappuccio che tirai su e continuai a camminare aumentando il passo.
Vidi un ragazzo dai capelli ricci e castani uscire da un cancelletto e dirigersi verso la fine del viale.
<< Harry! >> urlai.
Si girò di scatto e appena mi riconobbe mi fece un sorriso a 360 gradi.
<< Buongiorno Kate, hai dormito bene? >> chiese.
<< Diciamo di sì >> risposi annuendo.
Ci incamminammo verso la fermata dell'autobus, Harry mi spiegò che la scuola si trovava a solo quattro fermate da lì e continuò parlandomi di lui e della sua famiglia.
<< E' stato difficile lasciare i tuoi amici di Brighton? >>
<< Direi di sì, ma la mia migliore amica mi ha promesso che verrà a trovarmi presto >>
<< Bhè non preoccuparti, a scuola tutti non vedono l'ora di conoscerti >>
<< C-cosa? >>. Arrossii, odiavo sentirmi al centro dell'attenzione e avere tutti gli occhi puntati contro.
<< Il preside ci ha informati del tuo arrivo e ci ha chiesto di accoglierti con un caloroso benvenuto >> spiegò e mi sorrise di nuovo. 
Almeno il suo sorriso riusciva a dare un pò di luce a quella giornata triste e cupa.
Appena arrivammo davanti alla scuola, c'erano già molti studenti che parlavano, si divertivano e scherzavano insieme.
Harry mi chiese di seguirlo e notai che si stava avvicinando ad un gruppo composto da tre ragazzi e due ragazze che, appena videro Harry, lo salutarono e poi spostarono l'attenzione verso di me.
<< Lei è Kate, la ragazza nuova che si è trasferita qui da Brighton >> esordì.
<< Ciao Kate >> urlarono all'unisono.
Riuscii soltando a dire << Piacere! >> e continuai a tenere la testa bassa. 
Grazie ad Harry ero riuscita a rompere il ghiaccio e stavo cominciando a sentirmi di più a mio agio. In un primo momento dimenticai i nomi dei ragazzi che si erano presentati poi Harry mi spiegò che il ragazzo dai capelli castani di nome Liam e l'altro dai capelli neri e la pelle olivastra di nome Zayn erano i suoi migliori amici.
<< C'è anche un'altra persona molto importante che devo presentarti >> disse Harry ma subito dopo suonò la campanella e non ebbi modo di sapere chi fosse.
<< Vuoi che ti accompagni in classe? >> mi chiese Harry.
<< No grazie,  ho la cartina della scuola, non credo che mi perderò >>.
<< Ci vediamo a pranzo allora! >> disse Harry sorridendomi.
Presi la cartina dallo zaino, dovevo andare al secondo piano e così salii le scale. C'erano tanti ragazzi che spingevano e facevano chiasso. La mia vecchia scuola invece aveva un numero di studenti limitato e, proprio per questo motivo era sempre silenziosa ed era raro sentire urla e schiamazzi come qui.
Feci un grande respiro e poi mi feci coraggio ed entrai in classe.
Una professoressa dai capelli lunghi e biondi appena mi vide mi sorrise, << tu devi essere Kate >> esordì sorridendo. 
<< Sì..> fu l'unica sillaba che uscì dalla mia bocca.
<< Un momento d'attenzione ragazzi >> disse la professoressa alzando il tono di voce, << lei è Kate la vostra nuova amica, spero passerai un buon anno scolastico in questa scuola >> mi congedò, ed io mi feci strada tra i banchi prendendo posto nell'unico banco rimasto libero in terza fila.
L'ora passò in fretta, i miei compagni del corso di letteratura sembravano simpatici e disponibili. Durante l'ora mi sorridevano e altri mi guardavano un pò incuriositi. Stavano studiando "Cime Tempestose", avevo letto quel libro forse dieci volte e sapevo quasi tutte le battute a memoria. Quel libro era per me un vero e proprio capolavoro della letteratura inglese. La professoressa inoltre sembrava molto brava e disponibile.
Le altre ore passarono quasi tutte allo stesso modo. I professori erano stati tutti molto gentili con me e cercavano di farmi sentire a mio agio. Mi presentavano alla classe appena entravo e anche tutti i ragazzi dei vari corsi che frequentavo erano molto gentili con me. Molti mi avevano fatto domande su Brighton e sui miei interessi e altri mi avevano invitato a pranzare con loro ma purtroppo avevo dovuto rifiutare perchè c'era già Harry che mi aspettava a mensa.
Quando suonò la campanella che annunciava l'inizio del pranzo, sgattaiolai fuori dalla classe e mi avviai verso la mensa. Cerano dei tavoli verdi dalla forma circolare quasi tutti occupati e un grande bancone dietro cui vi erano tre donne intente a servire il pranzo alla lunga fila di alunni che si era formata.
Vidi subito Harry che era seduto ad un tavolo e stava parlando con un ragazzo. 
<< Ciao Kate! >> urlò Harry da lontano appena mi vide.
Ricambiai il saluto e presi posto vicino a lui.
<< Lui è Louis Tomlinson, stamattina ti ho detto che ti avrei fatto conoscere una persona molto importante per me >>
<< Ciao Louis, molto piacere io sono Kate >>
<< Harry mi ha parlato di te, dice che sei molto simpatica e che per la prima volta ha una vicina così >>
Sorrisi, ci fu un minuto di silenzio e iniziai a sentirmi un pò a disagio.
<< Lui è il mio ragazzo. >>  Confessò Harry.
Louis arrossì e annuiva confermando ciò che Harry aveva detto.
<< Non tel'ho detto perchè volevo fosse una sorpresa e poi non lo sanno tutti ma solo gli amici >>.
Amici, Harry aveva usato la parola amici il che mi rasserenò. Avevo trovato un amico in meno di 48 ore, non male come inizio!
<< Ti stavamo aspettando per fare la fila e prendere da mangiare >> spiegò Louis e così ci incamminammo verso il bancone. Presi del pollo con le patatine ed una mela mentre da bere una semplice bottiglia d'acqua naturale.
Ritornammo al nostro tavolo, Louis era davvero molto simpatico e mi fece molte domande perchè voleva conoscermi meglio. Avevo l'impressione di averli conosciuti da sempre, mi facevano sentire davvero a casa. Non avrei potuto trovare di meglio.
Ad un certo punto vidi con la coda dell'occhio un ragazzo entrare nella mensa. Era biondo con dei bellissimi occhi azzurri, non era tanto alto ma aveva un sorriso che faceva paura, nel senso positivo del termine.
<< Oh, lui è Niall Horan >> disse Harry poichè si accorse che stavo fissando quel ragazzo.
<< E' meglio che ti tieni alla larga da lui, cambia ragazza ogni settimana, è un insensibile. >> Spiegò Louis.
<< Già, la fama di " più bello della scuola" gli ha fatto montare la testa. >> continuò Harry. 
                                                                                                                        *
Le ultime due ore di lezione volarono. Mi sentivo così stanca che volevo solo tornare a casa. Prima di lasciare l'istituto però, mi fermai allo sportello studenti perchè dovevo scegliere un corso extracurriculare da frequentare di pomeriggio per guadagnare ulteriori crediti che mi avrebbero aiutata ad entrare nei college. Mi accorsi che tra le materie c'era laboratorio di chimica e così lo scelsi senza pensarci due volte. Amavo la chimica e a Brighton svolgevamo le intere lezioni di chimica in laboratorio poichè per il mio professore, era molto più importante la pratica anzicché la teoria per apprendere facilmente la chimica. << Hey Kate! >>. Sentii una voce familiare chiamarmi, appena notai quella chioma riccia in lontananza capii subito che si trattava di Harry e così corsi verso di lui. << Io e Louis andiamo al bar a prendere qualcosa da bere, vuoi venire con noi? >>
<< Mi dispiace Harry, vorrei tanto ma sono stanchissima è meglio se torno a casa >>
<< Come vuoi tu allora, domani stesso posto stessa ora? >>
<< Sì >>. Lo guardai sorridendo, << divertitevi >> continuai.
<< Senza di te non sarà la stessa cosa >>. Rispose Harry scherzando.
 Mi incamminai verso la fermata dell'autobus, misi le cuffie nelle orecchie ad altissimo volume e aumentai il passo. Ero in ritardo e non avevo nessuna intenzione di perdere il pullman ed aspettare il prossimo. L'aria stava diventando ancora più fresca; vedevo i negozianti chiudere le vetrine dei propri negozi; e le macchine intasate nel traffico. Alle 6 di pomeriggio era come se Londra si fermasse per un attimo. Tutti ritornavano a casa come le rondini al nido, fiere del cibo che avevano portato ai figli. Le luci che illuminavano Londra erano però sempre tutte accese, in più, il rosso dei pullman tipici dell'inghilterra davano un tocco magico a quell'atmosfera cupa. Prima di trasferirmi nella capitale, l'avevo visitata forse due volte e non mi ero mai accorta di quest'aria magica che esorta i turisti a ritornare sempre, che non stanca mai. Forse sia Londra che questa nuova vita mi stavano davvero piacendo. Il pullman per fortuna non era ancora arrivato e così aspettai alla fermata insieme ad un gruppo di ragazzi. Ripensai al ragazzo che avevo visto oggi a pranzo. Ero curiosa di sapere che tipo fosse e in più volevo capire perchè Harry e Louis avessero reagito in quel modo. Mi erano rimasti impressi i suoi occhi. Seppur l'avessi visto da lontano, non avevo potuto far a meno di notare quel colore azzurro acceso che, in un primo momento, mi ha riportato alla mente il colore che assumeva il mare di Brighton quando capitavano quelle rare giornate di sole. Dicono che gli occhi sono lo specchio dell'anima, ed io avrei tanto voluto sapere cosa si celasse dietro. Quella sera, ero così stanca che mangiai in fretta e salii subito nella mia camera. Mi distesi sul letto e fissai il cielo dalla finestra per un pò. Riuscivo ad intravedere due stelle molto grandi che illuminavano quel cielo buio e nuvoloso. Non mi intendevo di astronomia per cui non potevo sapere di che stelle si trattassero ma mi ricordavano quegli occhi. Erano così luminosi che era impossibile non vederli, così com'era impossible non notare le uniche due stelle in un cielo buio. Scivolai in un sonno profondo senza neanche accorgermene e quella notte sognai Niall Horan.
   
 
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