- Ragazzi-
È la voce roca di Michele, il nostro allenatore di hip hop, ma lui per noi è molto più di un semplice allenatore, lui è l'unico che ha sempre creduto in noi, è l'unico che ci è sempre stato vicino anche quando sembrava che tutto stesse andando in frantumi; quando ci chiama in quel modo non porta mai buone notizie.
- Ascoltate ragazzi, vi devo dare una brutta notizia- dice in modo triste
- Questa volta cosa è successo?- chiede Mirko, il più bravo ballerino del gruppo
- È l'ultima settimana  di prove e dopo il gruppo si scioglierà- dice abbassando il capo
- Perchè?- dico io preocupata
- Abbiamo perso tutti i ballerini maschi, ne è rimasto solo uno e Sara ha deciso di puntare sul gruppo dei  dangerous, perchè hanno più ragazzi-
- Ma abbiamo vinto le regionali e siamo in lista per le nazionali- dico io scocciata
- Sara vuole più ragazzi o chiude il gruppo, ci ha dato una settimana-  dice lui
- Ma dove lo troviamo un ragazzo che sappia ballare e voglia entrare nel gruppo?- esclama Mirko preocupato
- Potremo chiedere a Carlo- dico io incerta
- Non accetterebbe mai, non balla più- dice  Mirko sconsolato
- Dai ragazzi, ora balliamo- esclama Michele, anche se dal sul sguardo si capisce che è molto triste.
La musica parte e iniziamo a ballare, quella musica, la musica che avremmo dovuto portare alle nazionali, non riesco a reggere tutta quella tensione e scappo verso gli spogliatoi piangendo, dietro di me sento le voci dei miei compagni che mi chiamano a grand voce per convicermi a tornare nella stanza a ballare.
Entro nello spogliatoio, sbatto la porta e mi rannicchio davanti alla porta, continuando a piangere; dopo pochi minuti mi raggiunge Mirko.
- Ginevra, apri la porta- esclama lui
- Vattene- dico io tra le lacrime
- Apri questa porta, pensi di essere l'unica che soffre per il gruppo?-
Apro la porta e lo lascio entrare, lui mi stringe forte a sè e mi sussurra : - Gin, andrà tutto bene-
- Andrà tutto bene per un raccomandato come te, ma non per il resto del gruppo che è arrivato fin qui per le sue capacità e non perchè la mamma è una delle più grandi ballerine di hip hop- dico io in modo disgustato
- Ti ricordo che mia madre è anche tua madre e che se sono arrivato fin qui vuol dire che so ballare- dice lui in segno di rimprovero
Proprio così Mirko è mio fratello, ma io non lo considero tale, è sempre stato il coco di mamma perchè balla in un modo subblime, mentre io sono sempre sstata vista come l'ultima ruota d4el carro, perchè nonostante sappia ballare, lui balla meglio e quindi è sempre tenuto in palmo di mano da tutti e io sono conosciuta da tutti come la sorella di Mirko, del grande ballerino e nessuno mi giudica mai per le mie capacità.
- Non metto in dubbio che tu sappia ballare, anzi ti considero il miglior ballerino del gruppo, ma tu hai sempre tutto facile per merito di nostra madre, mentre io...-  
mi interrompe e risponde in modo di sfida:- Mentre tu sei solo gelosa-
- Non sono gelosa, ti odio- dico acida
- Io ti voglio un bene dell'anima, sei il più bel regalo che Dio mi ha fatto, se solo ti accorgessi di quanto male mi fai ogni volta che mi dici quanto mi odi, ogni volta che mi tratti di m***a davanti a tutti- dice con le lacrime agli occhi e se ne va .


Dopo essermi ripresa decido di dirigermi a casa di Carlo nonostante Mi5rko non sia d'accordo con la mia decisione.
Arrivo sotto casa sua, suono al campanello e  dopo pochi secondi una voce possente mi chiede :- Chi è?-   è la voce di Carlo.
- Sono Ginevra-  rispondo subito
- Non conosco nessuna Ginevra- dice lui
Ci risiamo, non mi riconoscono se non dico di essere la sorella di Mirko, che noia.
- Ginevra, la sorella di Mirko- dico seccata
- Scusa, entra-
Entro in casa sua, è una casa molto giovanile, si vede che l'ha arredata un diciannovenne; le pareti sono tapezzate di  poster e foto di ragazzi che giocano a calcio e di ballerini.
- Dimmi, ti serve qualcosa? - chiede lui
- Volevo chiederrti un favore, torneresti nel gruppo di hip hop?-
- NO- dice subito lui
- Perfavore, altrimenti chiudo il gruppo- dico io in tono di supplica
- Non ballo più-
- Ma sei bravissimo a ballare, eri uno dei pochi che riusciva  a far concorenza a Mirko-  esclamo
- Ma tu più cresci e più diventi bella!?- dice sorridendo lui
- Ho capito non vuoi parlare della danza, mi prometti  che ci penserai? - dico io speranzosa
- Io ci penso, ma comunque non torno-
- Ora devo andare- esclamo e lui mi accompagna alla porta.


Torno a casa e vengo accolta da mia madre che come ogni volta inizia a farmi il terzo grado.
- Tesoro, dove sei stata? Perchè sei tornata così tardi?-
- Ero in giro, non fingere che ti interessi quello che faccio- dico io seccata
- Signorina, moderiamo io termini- dice in tono di rimprovero
Io vado in camera  e appena entro vedo mi fratello sdraiato sul suo letto con le cuffie nelle orecchie, sembra triste e decido che sia ora che gli chieda scusa per quello che gli ho detto prima o meglio per quello gli dico ogni giorno.
Gli tolgo le cuffie dalle orecchie e gli dico : - Scusa per prima-
- È la prima volta che mi chiedi scusa, cosa ti serve?- dice lui non fidandosi delle mie parole
In fondo anch'io se fossi in lui non mi fiderei, ogni giorno lo tratto malissimo e gli faccio un sacco di dispetti, lo posso capire.
- Non mi serve niente, non sapevo che mi volessi così bene, sei stato dolcissimo oggi e io ...-
Mi interrompe e mi tira a sè e mi abbraccia.



ANGOLO DELL'AUTRICE: È una storia incentrata sull'amore per la danza, su gli amori fraterni e amori adolescenziali... spero possa piacervi, aspetto le vostre recensioni... baci