Che diavolo si era messa in testa quella stupida donna?
Spogliarsi davanti a me, il principe dei Saiyan, come una volgare prostituta! Che fine aveva fatto il suo maledettissimo senso di superiorità e la sua insopportabile strafottenza?
L’oca era caduta ai miei piedi, chi lo avrebbe mai potuto dire?
Stava giocando con il fuoco e presto si sarebbe bruciata!
Che bella donna però!
Di femmine ne avevo avute a bizzeffe, di tutte le razze, di tutti i pianeti, ogni insopportabile notte, ma nessuna di loro aveva mai osato tanto.
Odiavo ammettere la mia eccitazione nel vederla così, difficile da nascondere sotto l’asciugamano. Dannazione, come potevo resisterle, non riuscivo più a contenere il mio irruento istinto, manifestato da un incontrollabile ghigno malizioso stampato sul mio volto.
Quegli occhi...
Era innegabile la mia attrazione per lei, già da un paio di mesi, non facevo altro che bramare il suo corpo. Fino ad allora ero riuscito a controllarmi, ma in quel momento...
Dio che donna assurda!
Mi avvicinai a lei desideroso di farla mia una volta per tutte e levarmi per sempre il pensiero. Una notte di divertimento non avrebbe certamente danneggiato il procedere dei miei allenamenti.
Mi trovai a pochi centimetri dal suo volto.
Capii immediatamente che era molto agitata, tremava come una foglia.
Mi avvinghiai a lei con prepotenza toccando con foga le sue generose natiche, e divorando il suo collo con leggeri morsi e baci.
Lei assecondò i miei movimenti stringendomi a sé e togliendomi maliziosamente l’asciugamano di dosso.
La baciai brutalmente sulle labbra, cadendo sopra di lei sul letto.
Un gemito di piacere le uscì diretto dalla bocca.
Finalmente ero riuscito a zittire quella maledettissima donna.
La sua lingua, il suo sapore, il suo profumo e il suo tocco mi stavano dando alla testa, facendomi perdere la cognizione del tempo. Perché non riuscivo a staccarmi da quel bacio? Che cosa mi stava succedendo?
Le morsi un labbro.
Seppur l’avessi fatto piano, le provocai una lieve ferita, che incominciò a sanguinare leggermente.
La guardai per un istante negli occhi. Una piccola lacrima le stava scorrendo lungo il viso, non disse nulla. Sentii una sensazione inspiegabile nel petto, mai provata in vita mia, come se qualcosa dentro si fosse rotto in mille pezzi.
Che fosse dispiacere?
Tsk, impossibile! Mi stavo rammollendo come uno stupido terrestre e questo era davvero inaccettabile! Cercai di spazzare via quegli stupidi pensieri dalla testa concentrandomi principalmente sull’atto sessuale.
Leccai quella piccola goccia rossa dalle sue labbra, provocandole un gemito di piacere, che la portò a stringersi maggiormente a me vogliosa.
Succhiai avido i suoi generosi seni mentre li stringevo con passione.
Ed ecco di nuovo le sue mani lungo la mia schiena, i suoi graffi, il suo tocco, il suo calore,i suoi respiri affannosi, i suoi gemiti  che stavano diventando per me una potentissima droga.
Le allargai le gambe, rimanendo comunque sopra di lei, senza toglierle gli occhi di dosso.
“Vegeta ti prego fa piano...”
Quella supplica pronunciata con un filo di voce mi sorprese notevolmente e disturbò allo stesso tempo. Era diventata docile come un agnellino.
Non so perché ma decisi di accontentarla.
Così, fra poche parole e molta passione, me la feci alla grande!
Del resto era solo sesso, non avremmo più avuto un occasione simile in futuro, non lo avrei più permesso.
Per me non era altro che una delle tante!
Solo sesso...
Solo ed esclusivamente sesso...

Salve ragazzi! 
Questo capitolo aggiuntivo lo dedico a:
saretta_007
StarDoll95
Girl_in_Blu
baby junior
Vi ringrazio veramente con tutto il cuore per aver commentato la mia storia e per avermi sostenuta sino adesso! :D
Ho deciso così di continuare la storia descrivendo, attraverso la voce di Vegeta, il "dopo".
Spero sia stato di vostro gradimento!
Un grazie speciale va anche a chi ha letto la mia storia e chi l'ha aggiunta fra i preferiti!
Spero vogliate commentare anche voi! :D
A presto un bacione
Ely