Decisioni
Harlock si portò la mano al mento; poi esclamò: “Amico mio, scusami se te lo dico, ma non mi sembra una buona idea”
Tochiro, un po’ alterato, rispose: “Purtroppo non abbiamo alternative: non possiamo tornare indietro con la nostra nave in queste condizioni; inoltre, il buco nero alle nostre spalle è già scomparso, dobbiamo assolutamente scendere a terra, non possiamo fare altrimenti, HarlocK! Cerca di capire!”.
Harlock camminò per un po’, avanti e indietro per la sala comandi, e si sedette sulla sua poltrona volgendo a terra il suo malinconico sguardo; poi si risolse a dire, sospirando: “Sappiamo almeno in che anno siamo capitati?”
Tochiro, con gli occhi illuminati, gli rispose: “Ma certo! Questo posso dirtelo con assoluta certezza! Siamo precisamente nell’anno 1947! Eh, che ne dici?”.
Harlock balzò dalla poltrona e si avvicinò dolcemente allo scienziato “Dunque è da poco finita la Seconda Guerra Mondiale … ovvero due anni dopo che i nostri antenati si incontrarono, così come ci fece scoprire Zoll di Tokarga*! Incredibile”.
Tochiro, raggiante per la felicità, disse: “Sì amico mio: non ti sembra meraviglioso?”
Harlock si girò all’improvviso, facendo svolazzare il suo mantello: era palesemente nervoso. Tornò, quindi, a sedersi sul suo scranno.Tochiro rimase stupito per la reazione poco entusiastica di Harlock e gli chiese se non nutrisse curiosità di conoscere i tuoi antenati.
Nel frattempo, Incuriosita dal dialogo dei due uomini, aveva fatto capolino La Mine sulla plancia di comando: una volta udito il contenuto dei loro discorsi intervenne, dicendo che non fosse giusto interferire con i fatti del passato, dato che ciò avrebbe comportato il rischio di un pericoloso strappo temporale.
Tochiro, dopo un fugace moto di stizza sorrise al suo amico e disse: “Per poter riparare la nave io non sono sufficiente, ho bisogno di farmi aiutare! Quindi suggerisco di sbarcare sulla Terra e di andare in cerca del migliore ingegnere aeronautico dell’epoca: ovvero, proprio il mio avo, ToshiroOyama I!”
La Mine si mosse con l’elegante andatura sua solita e si portò vicina a Tochiro “Ma ti ho detto che non possiamo interferire con il passato, non è corretto! E poi non ti rendi conto che i vostri antenati rimarrebbero traumatizzati, nel vedere te ed Harlock?”
Tochiro rispose tutto eccitato: “Stai tranquilla: utilizzeremo un dispositivo speciale di mia invenzione, con cui muteremo aspetto: il suo nome è“induttore di immagini”** nessuno ci potrà riconoscere! Come vedi, ho pensato a tutto!”
Harlock andò verso il suo migliore amico e gli dette una pacca sulla spalla: “Sei un vero genio, amico mio!”
“Bene! Ed ora… alla ricerca del mio antenato! Atterriamo!”
Note dell’ autore:
*cfr.: “L’Arcadia della mia Giovinezza”
**Ringrazio le storie delle autrici Jose e Danish che mi hanno ispirato con il loro congegno muta-forma; un grazie speciale va dedicato a Jose per la sua gentile concessione del nomedel dispositivo; ringrazio in anticipo chiunque vorrà commentare o anche solo leggere la mia storia.
Al prossimo capitolo, dunque!
Denny81