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Autore: _Sisters Crazy_    22/07/2014    5 recensioni
Nuova scuola, nuovi amici, ma soprattutto nuovi incontri.
E se non tutto andasse per il verso giusto?
E se gli incontri fossero più strani del solito?
Tutto può succedere e nulla può cambiare.
Una storia divertente e piena di strani incontri, giovani professori, migliori amiche, sport estremi, nuove conoscenze e tanti colpi di scena.
Storia Betata da Lady Viviana.
Trailer ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=N_FfPVFAzFQ&hd=1
~
"Mai sottovalutare Ruby Evans..."
"Sei forte e determinata, davvero un bel bocconcino."
~
"Mi scusi! Vista la sua giovane età non avevo capito che fosse un professore."
"Per farmi perdonare le offro qualcosa se vuole. Sono il nuovo insegnante di musica"
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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  -Ruby, svegliati! Ruby!-  Aprii gli occhi di scatto, trovandomi di fronte il volto preoccupato di Estelle. Provai a muovermi, ma ero come intrappolata sotto quel soffice strato di lenzuola.
-Stai bene?- Chiese, evidentemente preoccupata. Mi sollevai sulle braccia, notando che ero nella nostra stanza in albergo. Mi stropicciai gli occhi, sentendomi le guance bagnate.
-Cos’è successo?- Domandai, senza rispondere alla domanda precedente. Estelle sospirò.
-Parlavi nel sonno e all’improvviso hai iniziato a piangere, continuando a dire: Perché hai preso lei invece di me?- Sgranai gli occhi, incredula. Pensavo di aver smesso di parlare nel sonno, ma, a quanto pare, gli incubi non ti lasciano mai.
-Ho detto anche qualcos’altro?- Iniziò a battermi forte il cuore.
-Credo di sì, ma non ho capito molto. Ora come ti senti? Vuoi qualcosa?-
-Liam.-
-Liam?Il professor Payne?-
-Sì, chiamalo subito. Ho bisogno di lui.-
-Ruby, sono le due di notte.- Disse, comprensiva. Presa dal panico, iniziai a stringere i pugni, affondando violentemente le unghie nel palmo della mano, graffiandomi. Estelle, notando quello che stavo facendo, si alzò dal letto, per andare a chiamarlo.
Subito dopo, sulla soglia della porta, comparve Liam, ancora assonnato e con solo un paio di pantaloncini e una canottiera bianca addosso. Chiese gentilmente a Estelle di andare nella sua stanza, in modo da rimanere da solo con me. Si avvicinò lentamente, per poi sedersi sul bordo del letto.
-Ehi, Ru, cos’è successo?- Domandò, con tono dolce e fraterno. Cercai di rispondere, ma l’istinto di abbracciarlo e di sentirlo vicino, anticipò qualunque mossa. Lui rispose all’abbraccio, stringendomi fra le sue grandi braccia. E fu lì, che diedi inizio a un pianto liberatorio, mentre lui cercava di consolarmi, sussurrandomi parole dolci e consigliandomi di stare tranquilla.
-Liam, ho fatto ancora quel sogno.- Mi allontanai leggermente, per guardarlo negli occhi.
-C’era anche LUI?- Negai con un cenno del capo. Tirò un sospiro di sollievo.
- Ti va di raccontarmelo?- Negai un’altra volta.
-Ti prego, resta qui con me…- Lo supplicai, disperata.
-Certo, Ruby.- Mi fece cenno di stendermi, per poi mettersi al mio fianco. Poggiai la testa al suo petto, più tranquilla. Liam era l’unica persona con cui riuscivo a confidarmi e solo lui era a conoscenza di tutto quello che avevo dovuto passare.
Mi addormentai, il volto di LUI, ben impresso nella mente.

 
                                                                                            ***  

-Elizabeth, non la riesco proprio a farla svegliare, forse dovrei provare con Di Caprio o Zac Efron?-
-Io suggerisco Zac Efron, professore.-
-Ruby, c’è Zac Efron qui! Su, svegliati!-
-Idioti, sono già sveglia da mezz’ora, sparite!- Presi un cuscino a caso e lo lanciai in aria, ancora con gli occhi chiusi.-
-Evans, è ora di pranzo, vieni a mangiare, dannazione! Ho una fame da lupi e quei brutti decrepiti dei professori non fanno mangiare niente, se non vieni anche tu! Senza offesa, Liam, ovviamente.- Esclamò una terza voce che non riuscii a riconoscere subito. Stropicciai gli occhi e notai che era Zayn. Era sull’uscio, con i suoi soliti jeans neri aderenti e la canottiera dello stesso colore, perfetti per mettere in mostra i suoi innumerevoli tatuaggi. La mia amica Beth lo guardò incantata, come se fosse un angelo sceso in terra.
-Sparisci anche tu!-  Mugolai, tirandomi le coperte fin sopra la testa.
-Va bene, allora vuol dire che sarò costretto a chiamare il professor Monroe per un’interrogazione a sorpresa e tu sai che è capace di farlo! – Sentendo il nome del professore, mi raddrizzai, sedendomi sul bordo del letto. Presi il cellulare e notai che erano era l’una e mezza.
-E’ tardissimo! Quando avevate intenzione di svegliarmi!??- Corsi subito in bagno per vestirmi. Li sentii sbuffare, per poi andarsene. Mi feci una doccia veloce e indossai un paio di jeans leggeri con sopra una canottiera bianca, le converse nere ai piedi e i capelli legati in una coda alta. Presi il cellulare, le chiavi della stanza, il pacchetto di sigarette e l’accendino, mettendo il tutto nella borsa nera di pelle.  Stavo per uscire, quando Stacy entrò senza preavviso. Mi lanciò uno sguardo di fuoco, per poi guardarsi intorno, come se cercasse qualcosa.
-Se cerchi la tua verginità o il tuo buon senso, di sicuro non li troverai qui, credo che tu li abbia persi già da molto.- Sogghignai, trattenendo una risata.
-Divertente, davvero divertente, cuginetta.- Disse sarcastica, sedendosi sul mio letto e accavallando le gambe, per quanto quello che quel suo vestito rosa striminzito permetteva.
-Allora, ho saputo di te e Malik…- Iniziò, lasciando il discorso in sospeso.
- Io e quell’idiota tatuato!?!? Preferirei essere investita da un treno, che sentire il suo e il mio nome nella stessa frase!!- Risi.
-A quanto pare non dicono la stessa cosa le voci di corridoio. Cara cuginetta, cerca di smentirle al più presto, se non vuoi trovarti in guai molto seri. Sai, potrei raccontare a tutta la scuola la tua triste storia, per poi farci un film strappalacrime. Sono sicura che la zia lo avrebbe apprezzato…- Spiegò, alzandosi compiaciuta.
-Zitta, brutta stronza! Non permetterti di parlare di lei!- Mi avvicinai, minacciosa.
-Oppure preferisci parlare di LUI? In fondo è ancora vivo, no?-
-Zitta, devi stare zitta!- Mi fiondai su di lei, facendola sbattere contro uno spigolo e cadere rovinosamente a terra.
-Sparisci e non ti avvicinare mai più, se non vuoi che ti tolga quegli stupidi capelli biondi uno a uno!- Strinsi i pugni, facendo diventare le nocche bianche. Stacy si alzò senza proferire parola, spaventata dalla mia reazione.

Improvvisamente, la mia fame diventò un ricordo lontano, lasciando il posto a un grande peso all’altezza dello stomaco. Presi le mia borsa ed uscii della stanza, sbattendo violentemente la porta. Scesi le scale, incontrando Zayn ed un suo amico.
-Ehi, finalmente ci offri la tua presenza, principessa.- Scherzò.
-Levati dalle scatole, idiota!-
Continuai a scendere, ritrovandomi nella hall dell’albergo, per poi uscire fuori. Il sole era ancora alto e c’era un’afa soffocante. Molte persone, tra cui anche studenti, erano al mare.
Feci un bel respiro e mi sedetti su una sedia a sdraio, sotto un ombrellone.  Estrassi dalla borsa il pacchetto di sigarette e, dopo averne accesa una, iniziai a fumare. Subito fui tranquillizzata dall’effetto calmante della nicotina. Cercai il telefono nella borsa, ma la mia attenzione fu attirata da un piccolo taccuino che giaceva sul fondo. Lo presi e iniziai a leggere la prima pagina:
 
4 anni con la porta alle mie spalle, dove tutto ciò che potevo sentire era la guerra in famiglia. Le tue mani egoiste che cercavano sempre di più. Sono la tua bambina o solo un premio di carità?
Hai un cuore vuoto, ma è pesante, nel tuo petto. Provo così tanto a combatterlo, inutilmente. Ma è senza speranza, tu sei senza speranza.  Mi piacerebbe lasciarti solo, ma non posso farti andare. Metti giù la bottiglia per il mio amore, papà. Ti prego!

Sono passati 5 anni da quando abbiamo parlato l’ultima volta e tu non puoi recuperare quello che non abbiamo mai avuto. Posso venire manipolata solamente tante volte, prima che anche “Ti amo” inizi a suonare come una bugia.
Non ti ricordi che sono la tua bambina? Come hai potuto spingermi fuori dal mondo?
Hai mentito a tutti e messo le mani su quelle che giuravi di amare.
Ero così piccola, quando il dolore è iniziato. Ora sarò per sempre insicura.

 
All’improvviso il taccuino mi cadde a terra, rovinosamente. Leggere quel testo aveva fatto riaffiorare solo ricordi brutti della mia infanzia e ora quel groppo che avevo all’altezza dello stomaco, era cresciuto a dismisura, fino a soffocarmi.
Non piansi, era inutile ormai, e io non ero più una bambina. Raccolsi le mie cose ed entrai di nuovo in albergo, cercando di mostrare uno dei miei migliori sorrisi. Raggiunsi gli altri al tavolo, sedendomi tra Beth e una ragazza della mia classe. Non prestai molta attenzione alle conversazioni degli altri, ma riuscii a capire che stasera saremmo andati di nuovo in discoteca.
 
                                                                            ***
 
-Ehi Ruby, sei pronta?-Domandò Beth, sull’uscio. Indossava un semplice vestito color cipria che le scendeva morbido lungo i fianchi, abbinato a un paio di zeppe. Un filo leggero di trucco e i capelli sciolti, per l’occasione. Stranamente, Beth si sentiva molto sicura di sé ed era più che decisa a presentarsi a Zayn.
-Sì, eccomi.- Finii di mettere tutto nella borsa e la seguii. Indossavo un paio di shorts di jeans abbinati a un top blu elettrico senza spalline e le vans blu.
-Oh, Ruby, sono emozionatissima! Secondo te gli posso piacere? E come sto con i capelli? E il trucco? Wow, ma l’hai visto stamattina con quella canottiera? Fantastico! Secondo me fa il modello!- Iniziò a parlare a raffica, senza fermarsi.
-Beth, rilassati. Fai un bel respiro e stai tranquilla, sono sicura che andrà tutto bene.-
-E’ facile per te! Anche con un sacco della spazzatura riusciresti a far innamorare i ragazzi!- Sospirai, esasperata.
-Te l’ho detto già molte volte, l’ultima cosa che mi serve in questo momento è un ragazzo. Anzi, preferisco rimanere single a vita!-
-Sarà…-, fece spallucce,- ora vieni, devo presentarti una persona. Mi ha detto di ammirarti molto, figurati!- Beth mi prese la mano e mi guidò tra le folla di studenti presenti nel parcheggio dell’albergo, tutti emozionati di andare in una delle più famose discoteche del posto.
-Oh, eccola!- Esultò, iniziando a sbracciarsi per attirare l’attenzione.
-Ehi, Beth!!- Ci venne incontro una ragazza minuta e dalla folta chioma biondo cenere. Anche lei, come la maggior parte delle ragazze, indossava un vestito.
-Ciao, Lety, ti presento Ruby, come promesso.- Disse Beth, in tono solenne. La ragazza si girò verso di me, emozionata.
-Oh, mio Dio, ma sei davvero tu? Wow, è fantastico! Sei proprio come ti avevo immaginata!! Sai, il pomeriggio ti vedo sempre nei corridoi della scuola. Ti ho visto anche quando hai dato un calcio a Malik, sei il mio mito!- Disse, abbracciandomi.
-Cosa?!? Ruby, hai dato un calcio a Zayn?- Chiese Beth, curiosa.
-No, di sicuro si sarà confusa. Scusatemi, ma ora devo scappare, ci si vede più tardi!!- Riuscii a sciogliere l’abbraccio e a salire sul pullman, sedendomi vicino a un nerd del quinto anno. Fortunatamente il viaggio fu breve. La discoteca era un edificio su due piani e sopra l’ingresso troneggiava una grandissima insegna luminosa. Si trovava in uno dei quartieri più famosi di Fort Lardarle ed era frequentata anche da persone importanti. I professori ci divisero e ci fecero entrare a gruppi di dieci, ma, sfortunatamente, capitai in quello dove c’era anche Malik.

-Ehi, guarda un po’ chi si vede!- Disse, sorridendomi. Indossava i soliti jeans neri attillati e una canottiera nera con sopra una camicia a giro maniche a quadri rossi. In testa aveva anche un cappello rosso, di quelli morbidi.
-Sparisci, Zayn! Non sono proprio in vena di litigare, tanto meno con te!-
-L’avevo già capito stamattina, non ti preoccupare! E’ solo che è così divertente stuziccarti!- Rise.
-Fottiti, Malik.- Superai la folla e andai al bancone degli alcolici, chiedendo il drink più forte che avevano. Mi servirono un bicchiere con dentro un liquido bluastro e, senza pensarci due volte, lo bevvi tutto di un sorso.
 
-Ehi, ragazza, sicura di star bene? Hai già bevuto cinque di questi, credo che sia il momento di fermarti.- Mi disse il grande omone al bar e io annuii.
Mi girava vorticosamente la testa, di sicuro avevo fatto male a bere. Mi alzai e, barcollando, iniziai a ballare insieme a delle ragazze della mia classe. Tutto intorno a me girava, ma in quel momento il mio unico scopo era dimenticare il sogno della notte precedente.
D’improvviso sentii qualcuno tirarmi per il polso, allontanandomi dal gruppo.
-Ehi, bel bocconcino!- Disse un ragazzo, avvicinandomi al suo corpo. Puzzava di alcool ed erano evidenti le sue pupille dilatate.
-Lasciami!- Mi allontanai da lui, spingendolo all’indietro, ma senza risultati.
-Oh, cattiva bimba, adesso tu vieni con me!- Mi prese entrambi i polsi e mi trascinò fuori dal locale, dove un gruppo di ragazzi stava fumando.
-Brutto stronzo, ti ho detto di lasciarmi!- Questa volta gli tirai un calcio, che lo colpì sul basso ventre. Lui si accasciò a terra, attirando l’attenzione dei presenti. Così, presa dal panico, entrai di nuovo in discoteca da un ingresso secondario, ritrovandomi in corridoio semi buio, illuminato solo da una fioca luce giallastra. Mi sedetti lentamente a terra, spaventata.

-Ruby, sei tu?- Alzai lo sguardo e incontrai gli occhi color caramello di Zayn. Si sedette al mio fianco.
-Stai bene? Ti vedo… spaventata.-
-Sì, mai stata meglio in vita mia.- Cercai di alzarmi, ma il risultato non fu dei migliori;  mi girava la testa e non riuscivo a stare in equilibrio. Zayn mi aiutò, poggiando un braccio intorno alla mia vita. Chiusi gli occhi e riuscii a sentire il suo forte odore di vaniglia e tabacco, un profumo da dimenticare. Ero appoggiata al muro, quasi completamente al buio, con davanti ai miei occhi la sua alta figura scura che troneggiava su di me.
Diedi un ultimo sguardo al suo viso, prima di tentare di fare un passo per superarlo, perchè volevo tornare in albergo. Improvvisamente, sentii il suo braccio scattare alla mia sinistra e puntellarsi con forza al muro su cui ero poggiata, intrappolandomi. Contemporaneamente, come un fulmine, abbassò il suo volto fino a raggiungere il mio, che avevo voltato spaventata. Si avvicinò con violenza, tanto che mi spaventò ulteriormente, ma non appena fu vicinissimo alle mie labbra le sfiorò appena.
Si allontanò di poco, per vedere la mia reazione, ma subito dopo si rifiondò su di esse con foga, alzando velocemente il viso e obbligandomi a fare lo stesso col mio.
Le mie mani, che all'inizio si erano retratte come artigli sotto il suo collo dopo che mi aveva colta alla sprovvista, mano a mano che aumentava il numero di piccoli baci che mi lasciava e la loro infinità dolcezza, si allentarono, fino a sciogliersi ed infine attorcigliarsi attorno al suo collo.
La sua lingua chiese il permesso e, senza pensarci, glielo concessi. Il sapore delle sue labbra sulle mie mi fece dimenticare tutto, anche l’odio che provavo nei suoi confronti.
 
 
Sarà stato l’effetto dell’alcool o dell’adrenalina che scorreva in tutto il mio corpo, ma non mi opposi, spegnendo il mio cervello e lasciandomi trasportare. Dopotutto, chi se lo sarebbe ricordato quel bacio, il giorno dopo? Il mio primo bacio…
 






Ehi, ragazze!
Finalmente dopo tanto tempo sono tornata! Scusatemi ma le cose con Paola non stanno andando molto bene, quindi credo che d'ora in poi aggiornerò solo io, però non preoccupatevi perché il personaggio di Estelle ci sarà sempre!
Beh, spero che il capitolo vi sia piaciuto, figuratevi che la mia beta Lady Viviana diceva che dopo l'ultima parte mi avreste uccisa XD
Allora, passiamo subito alle domandine:
1) Vi è piaciuto il capitolo?
2) Avete una parte preferita? Se sì, perché?
3) Avete capito qualcosa in più sulla storia di Ruby?
4) Cosa ne pensate dell'ultima parte? (Eccovi la gif del
bacio)
Ora devo andare, ciau!
XSimo
   
 
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