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Autore: purple eyes    22/07/2014    7 recensioni
Non riesco a credere in quello che mi è successo in meno di un mese. Sono senza un padre, mi sono innamorata di un ragazzo che non ricambia i miei sentimenti e che tra l’altro è lo stesso ragazzo di cui è innamorata la mia migliore amica. Mia madre ha un compagno mafioso e violento che farebbe di tutto pur di arrivare ai suoi scopi. Sono vittima di bullismo... La mia vita fa schifo!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caitlin, Justin Bieber, Nuovo personaggio, Pattie Malette, Ryan Butler
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Capitolo34

Make love with me...

“Andiamo via di qui” Mi sussurra in un orecchio, mentre io annuisco senza ribattere, senza dire nulla. La mia mano si aggancia alla sua, mentre mi trascina giù per le scale davanti  tutto il pubblico che sorride sorpreso, e la Smith ci incita a fermarci, ma a noi non importa. Io voglio stare con lui e lui vuole stare con me.

Non importa come andrà a finire questa gara; ho cantato con lui ed è questo l’importante. Abbiamo espresso i nostri sentimenti attraverso una canzone che abbiamo scritto insieme. Una canzone che è diventata la nostra canzone e che sarà la colonna sonora della nostra vita insieme.

Continua a trascinarmi fuori dalla scuola, finchè non ci ritroviamo a correre ridendo come bambini. Corriamo felici, spensierati, i nostri problemi come al solito sono svaniti e sembra che il cuore mi stia per scoppiare dalla felicità. Ho una voglia incontrollabile di ridere dalla gioia che non riesco a fermare e sembra che anche a lui stia succedendo la stessa cosa.

Ci ritroviamo in un piccolo parco abbandonato, con la sola presenza della natura a farci compagnia. Le nostre mani sono ancora intrecciate e non hanno la minima intenzione di lasciarsi, sono state sparate per troppo tempo e ora si sono riunite per non lasciarsi mai più.

“Vieni andiamo a sederci lì” Indica un albero abbastanza grande che lascia intravedere i lievi raggi del sole che illuminano i suoi occhi, facendoli diventare color oro. La sera sta arrivando, ma il sole continua a riscaldarci, nonostante non sia estate.

Si siede su una grande conca di pietra per terra e quando sto per imitarlo, mi tira sulle sue ginocchia, facendomi cadere con la testa sul suo petto e di conseguenza accelerare ancora di più i battiti del mio cuore. “Ma sei un idiota!” Urlo ridendo, facendolo ridere a sua volta, mentre mi sposta i capelli caduti sulla fronte.

Il suo volto è ritornato serio, mentre si morde il labbro, trattenendosi dal fare o dal dire qualcosa. Tra di noi regna il silenzio, spezzato solo dal rumore dei pochi uccellini rimasti in circolazione. Il mio orecchio è poggiato sul suo petto e riesco a percepire i suoi battiti e il suo respiro affannato.

“Era questa la sorpresa?” Domando riferendomi alla canzone, mentre sollevo il mio volto, mettendomi alla sua stessa altezza e lui fa spallucce ridacchiando. “Non lo so” Sospira. “Ci sono così tante sorprese che non so da dove iniziare” Continua grattandosi il capo imbarazzato, mentre io mi mordo il labbro sorridente.

“Ancora?” Domando con occhi sognanti. “Si piccola” La voglia di ridere è tornata e non se ne va più e sono sicura che in questo momento sembro un idiota, ma non importa perché lui mi ama nonostante tutto. “Che c’è?” Mi dice in un orecchio e mi stringe tra le sue braccia, iniziando a cullarmi, facendo su e giù con la schiena, mentre io ritorno seria.

“Era da due settimane che non mi chiamavi piccola” Gli cingo la vita con le braccia, mentre appoggio la testa nell’incavo del collo e lui posa il mento sulla mia testa. Sento il suo petto vibrare, segno che sta ridendo e le sue labbra posarmi un bacio dolce sulla fronte.

“Bhè ho l’impressione che me lo sentirai dire molte volte” Sorrido confusa, guardandolo negli occhi. “Che significa?” Domando, prima di portarmi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. “Alzati” Mi dice sollevandomi leggermente per i fianchi e portarmi su, mentre me lo ritrovo in piedi accanto a me. I suoi occhi sono incastonati nei miei; l’azzurro con il caramello, forse è una combinazione un po’ strana, ma trattandosi di noi due insieme, tutto è perfetto.

“Non farò giri di parole, sarò dritto e coinciso” La sua espressione è terribilmente seria e non lascia trasparire nessuna emozione, incomincio ad avere paura di quello che voglia dirmi. L’ansia continua a crescere nel mio corpo, quando la sua bocca si socchiude, segno che sta per parlare.

“Vuoi essere mia e temere per quello che succederà insieme a me?” La sua bocca si apre in un grande sorriso dolce, il più sincero che abbia mai fatto da quando lo conosco, mentre il mio cuore si ferma, per poi cominciare a battere a un ritmo incontrollato. Mi sta chiedendo di essere la sua ragazza e lo ha fatto in un modo dolcissimo.

Non un semplice e banale ‘vuoi essere la mia ragazza’, ma una frase speciale e importante che racchiude tutto quello che abbiamo passato. Rimango immobile, con un’espressione seria in volto, ricordando tutti i momenti brutti che ho passato. Tutto quello che ho sognato da un sacco di tempo si sta avverando e non trovo parole per esprimere la mia felicità.

“Guarda piccola, se non vuoi io-” Mi getto a capofitto sulle sue labbra, essendomi trattenuta anche troppo. Non sono mai stata brava a esprimermi con le parole, ho sempre preferito i gesti. Le parole in fondo non valgono niente, se non si dimostra con i gesti quello che si dice.

Inizio a muovere le mie labbra sulle sue con velocità, divorandole, mentre lui inizia a succhiare il labbro superiore, prendendomi la testa tra le mani, facendole scendere sui fianchi e io inizio a tirare le punte dei suoi capelli, facendolo gemere sulle mie labbra. Mi stacco dalle sue labbra, rimanendo sempre a pochi centimetri dal suo viso.

“Finchè mi amerai potremmo fare tutto insieme. Ti amo, sei l’unico ragazzo che io abbia mai amato e si Justin Bieber, voglio essere tua nonostante tutte le difficoltà che affronteremo, perché combatteremo insieme” Sussurro, prima di baciarlo ancora, cogliendolo di sorpresa. “Ti amo” Mormora con gli occhi lucidi, forse dalla mia riposta.

“Anche io ti amo” Sorrido, prima di staccarmi da lui che sta sorridendo come un ebete. “Aspetta, devo darti una cosa” Sorrido, prima di rivolgergli un sguardo curioso. “Cosa vuoi darmi?” Dico con gli occhi che mi luccicano, mentre lui inizia a frugare nella sua tasca alla ricerca di qualcosa.

Dalla sua tasca fuoriesce una scatolina piccola, che mi fa spalancare gli occhi, mentre il mio cuore inizia a palpitare, avendo già capito tutto. “Girati” Sussurra avvicinandosi al mio orecchio. Faccio come dice e mi giro, guardando in direzione di un albero di mele, mentre i palmi delle mani sudano e le gambe tremano.

Sento qualcosa di freddo poggiarsi sul mio collo, mentre i miei capelli vengono spostati su una spalla. Guardo il mio collo notando una collana d’oro, con una scritta brillantata: ‘as long as you love me’. ‘Finchè mi amerai’. E’ incredibile, è la stessa frase che ho detto io prima, ma lui non sapeva che io l’avrei detto. Tutto questo è così strano, ma terribilmente bello.

Questo dimostra che io e lui sentiamo le stesse cose l’una per l’altra. Sorrido, mentre sento le lacrime alla punta dei miei occhi. Dei baci umidi si posano sul mio collo e la mia vita viene avvolta dalle sue braccia muscolose che mi fanno sentire al sicuro. Chiudo gli occhi, cercando di trattenere le lacrime sorridendo, ma senza risultato. Mi giro gettandogli le braccia al collo, dandogli baci su tutto il viso.

“Grazie, è bellissima, ma non dovevi” Mi stampa un bacio sulle labbra, per poi accarezzarmi i capelli. “Certo che dovevo” Mormora facendo spallucce. Sto per rispondere quando ad un tratto il sole scompare dalle nostre teste e il cielo inizia a diventare nero e grigio. “Andiamo a casa sta per piovere” Dice prima di prendermi per mano, iniziando di nuovo a correre e a ridere pazzamente, fregandocene delle persone che ci guardano strane.

Inizia a piovere, mentre noi cerchiamo in tutti i modi di ripararci, senza alcun risultato dato che arriviamo a casa fradici come pulcini. Entriamo in casa di Ryan, dato che abbiamo deciso di rimanere lì in attesa che le cose non si aggiustino. “Non c’è nessuno?” Domando stranita, prima di scuotere i capelli come un cane, facendo ridere Justin.

“A quanto pare no” Sussurra venendomi incontro. “Siamo soli” Aggiunge malizioso, prima di stamparmi un bacio sulle labbra. “Cosa facciamo?” Domando strofinando gli occhi per togliere l’acqua da essi. “Un’idea ce l’avrei” Si morde il labbro, prima di prendermi a mò di sacco di patate e farmi fare il giro di tutta la casa. “Justin, mettimi giù!” Comincio ad urlare divertita, ma lui non mi ascolta e mi tira una pacca sul culo.

“Stronzo” Digrigno i denti, prima di ricambiare la pacca, dato che ho il suo culo in direzione della mia faccia, non che mi dispiaccia. “Aggressiva” Afferma Justin con voce roca. “Ma io lo sono di più” Conclude, prima di gettarmi sul letto di una stanza che non ho mai visto, come se fossi spazzatura, fregandosene se sono bagnata o meno.

E’ molto grande, con pochi mobili color mogano, al centro c’è un letto matrimoniale con un piumone azzurro e a destra di esso c’è una finestra che lascia intravedere il tramonto e un arcobaleno che ha appena fatto capolinea nel cielo ormai limpido. Wow, ha smesso di piovere.

“Cosa sono un sacco di spazzatura?” Sto per rialzarmi dal letto dato che lo sto bagnando tutto, quando ad un tratto sento un peso su di me che blocca il circolare del mio respiro e non di certo per il peso. Siamo faccia a faccia e riesco a sentire il suo respiro sulle labbra. Il mio cuore batte veloce e sento su tutto il corpo qualcosa di strano, un sensazione mai provata prima. Sento la voglia di possederlo, di farlo veramente mio.

Le sue labbra bloccano i miei pensieri che si posano delicate sulle mie, in un semplice bacio dolce. Chiudo gli occhi sentendo il suo alito fresco invadere il mio, quando sento mordicchiarmi il labbro inferiore e la sua lingua si fa spazio nella mia bocca.

La sua mano risale lungo il mio fianco, accarezzandomi lo stomaco, finchè non si infiltra sotto la mia maglietta e qui sussulto, staccandomi dalle sue labbra con gli occhi leggermente più aperti del solito. “Tutto ok?” Domanda Justin accarezzandomi la guancia, mentre annuisco non del tutto sicura.

“Piccola che c’è?” Domanda, mentre rotola dall’altra parte del letto facendomi finire su di lui. “Ho… Paura” Biascico, mordendomi il labbro, facendo dei cuori con l’indice sul suo petto. Sento le mie guance bollenti e la testa scoppiare, mentre stringo i pugni trattenendomi dalla voglia di spaccare qualcosa.

Porto il mio sguardo alla stanza quadrata, ormai leggermente illuminata da un lampione che sbuca dalla finestra. E’ possibile che io non mi metta mai in gioco per qualcosa? Perché ho sempre paura delle conseguenze? Lui mi ama ed è il mio ragazzo ed io lo sto rifiutando. Sono una stupida codarda perché lo voglio esattamente come lui vuole me.

“Ehy se non vuoi non fa niente, io posso aspettare” E’ così dolce, nessun ragazzo avrebbe mai detto questo, mentre lui ha rispetto di me, mi ama veramente e io lo sto rifiutando. Non posso. “Justin, fai l’amore con me” Gli dico guardandolo negli occhi con tutta la sincerità che sento in questo momento. Lo voglio adesso in questo momento e sento tutta la paura svanire da un semplice scintillio dei suoi occhi che sorridono.

“Sicura?” Domanda un’ultima volta, alzandosi con il busto, mentre dalle sue labbra esce il sorriso più dolce che esista. Annuisco, prima di prendergli la mano e posarla sul mio fianco, guidandola verso l’alto, sul mio viso, ormai in fiamme.

Mi avvicino alle sue labbra baciandolo, spingendolo sul materasso del letto, mentre lui mi cinge i fianchi, massaggiandoli, per poi afferrare i bordi della mia maglietta, sollevandola su e sfilarmela dalla testa, gettandola sul pavimento. Lo vedo mordersi il labbro e sorridere alla vista del mio corpo, anche se dentro di me non c’è alcuna traccia di imbarazzo e mi stupisco, perché sono una ragazza che non ha mai messo in mostra il suo corpo, invece davanti a lui mi sento a mio agio, felice che lui sia il primo.

Rotoliamo sul letto, stavolta ritrovandomi io sotto e lui sopra, mente inizia a baciarmi il collo, mordicchiando qua e là, lasciando il suo marchio ovunque, mentre con la mano destra accarezza la mia pancia contratta per la tensione, facendomi venire i brividi. Decido di fare la prossima mossa e raggiungo i bordi della sua maglia, ormai diventata un tutt’uno con il suo corpo dato che è completamente bagnata.

Gliela sfilo gettandola sul pavimento affianco alla mia. Osservo il suo corpo con occhi luccicanti, perdendomi in ogni tatuaggio e cicatrice che lo decorano. Traccio il contorno della sua corona sulla spalla, mordendomi il labbro per poi passare alla sua croce al centro del petto e sorridere. “Quanti cavolo di tatuaggi hai?” Domando ridendo, facendo ridere anche lui.

“Sono ancora pochi, tu invece dovresti fartene uno qui” Afferma per poi baciarmi l’incavo del seno, mentre io arrossisco. “Sarebbe sexy” Continua, dando baci sempre in quel punto mentre io inizio a respirare affannosamente. “Mmh n-non credo s-sia una buona idea.” Affermo con voce roca, rotta dall’eccitazione. Prosegue la sua scia di baci umidi sulla pancia, per poi raggiungere il bordo dei miei jeans.

Mi guarda negli occhi, prima di slacciare il primo bottone e tirare giù la cerniera. Neanche questa volta ho paura, perciò sorrido rassicurante incitandolo a continuare. Mi sfila delicatamente le scarpe, insieme ai jeans facendomi rimanere in intimo, per poi alzarsi dal letto e osservare tutto il mio corpo con adorazione, mentre io distolgo lo sguardo imbarazzata dai suoi occhi lussuriosi.

Ritorna su di me continuando a baciarmi e ad accarezzare il mio corpo con le sue grandi mani che mi fanno sentire protetta. Porto le mie gambe intorno al suo bacino, sporgendomi con la testa per baciargli il collo, sentendolo gemere silenziosamente, mentre racchiude il mio sedere con le sue mani. Mi struscio involontariamente sul cavallo dei suoi pantaloni e lo vedo stringere gli occhi.

“Cazzo!” dice con voce sofferente, mentre io mi scuso con lo sguardo, sorridendo innocente. “Sei tremenda eh!” Esclama divertito, mentre io porto le mani tremanti sui suoi pantaloni ed è qui che l’ansia e la paura ritornano, facendomi bloccare ogni mio movimento. “Non ce la faccio” Sospiro, ritirando le mani. “Faccio io, tranquilla” Sussurra, prima di darmi un bacio dietro l’orecchio.

Si alza nuovamente dal letto togliendosi i pantaloni e le scarpe, rimanendo in boxer ed è lì che spalanco gli occhi, notando la sua preminente erezione. Mi mordo il labbro guardandolo, mentre lui ridacchia ritornando su di me. La paura è tornata in me, quando si è tolto i pantaloni. Mancano pochi indumenti a dividerci e io e lui ci apparterremo in tutti i sensi possibili.

“Piccola, tranquilla” Mi incoraggia notando il mio volto pallido, sollevando leggermente la mia spalla, per slacciarmi il reggiseno, mentre io inizio a tremare dall paura e dalla vergogna, quando noto il mio reggiseno bianco cadere a terra. Sul suo volto non appare un sorriso malizioso, ma dolce, sincero, rassicurante.

“Sei bellissima” Sussurra piano, prima di lasciarmi dei baci umidi che partono dal collo fino alla pancia e da lì che tutta la mia vergogna scompare, facendomi sorridere tra me e me. Lo vedo arrivare al bordo dei miei slip e mi guarda negli occhi come a chiedere il permesso, mentre io annuisco decisa, senza nessuna traccia di esitazione, ormai sono sicura di quello che sto per fare.

Sono completamente nuda davanti ai suoi occhi e la vergogna scompare di nuovo, grazie al suo sguardo dolce e premuroso. Si sfila l’ultimo indumento, rimanendo completamente nudo anche lui davanti a me. E’ bellissimo, non ho mai visto un ragazzo così bello in vita mia ed è mio, tutto per me. Lui mi ama. Si china su di me, per baciarmi un’ultima volta e portarmi le mani in alto, intrecciandole con le sue.

“Sei pronta?” Mi domanda, cominciando a baciarmi ogni parte del viso, mentre il cuore inizia a battermi a mille. “Se ti faccio male dimmelo” Annuisco, ancora una volta e ci guardiamo negli occhi, esprimendo tutto quello che proviamo con un solo sguardo, anche se per un attimo mi sembra di vedere i suoi lucidi e insicuri.

Non ho vergogna, ma sono in ansia, ho paura che qualcosa vada storto e lui lo nota dal mio sguardo. “Andrà tutto bene” Mi dice dandomi un ultimo sorriso incoraggiante, prima che io senta un dolore lancinante, trattenendo un urlo. “Ora passa tutto piccola, baciami” Faccio come dice, non pensando al dolore e godendo della dolcezza dei suoi baci. Dalle mie guance scendono alcune lacrime, non so se per il dolore o l’emozione, ma sento una felicità unica dentro di me.

Sento una sensazione piacevolissima e non riesco a pensare più a niente se non a quello che stiamo facendo, sto assaporando al massimo tutto quello che sto vivendo. Il dolore ora è passato in secondo piano, perché in questo momento sono persa nei suoi occhi e nel suo sorriso che mi confortano. Mi sento parte di un’unica cosa, di un unico corpo e di un’unica anima


Pov Justin.


Non mi aspettavo potesse succedere, non ho mai provato queste emozioni con nessuna ragazza. Non mi interessa provare piacere, mi interessa farla stare bene e farla sentire a suo agio e sembra che ci sia riuscito dato che adesso mi sorride felice.

Fare l’amore non è bello dal punto di vista fisico, ma dal punto di vista psicologico. E’ questa la differenza tra amore e sesso e solo ora me ne accorgo, qui il piacere passa in secondo piano, prima ci sono l’amore e la felicità di conoscere l’uno il corpo dell’altra e di donarsi completamente. Quando non si programma nulla, è tutto più bello e anche io, può sembrare strano, ma ho paura, paura di non farla sentire bene, paura di farle del male, paura che lei non abbia un bel ricordo della sua prima volta.

Ho paura e forse più di lei.

Mi appoggio al suo petto, mentre lei cerca di far tornare il respiro regolare e mi accarezza i capelli sudati lasciando qualche bacio su di essi. Sorrido, non rendendomene conto, mentre lei continua cullarmi tra le sue braccia. “Grazie Justin” Sussurra con voce incrinata. Sta piangendo. Alzo il viso dal suo petto per guardarla negli occhi per vedere in lei qualche traccia di delusione o pentimento, ma niente, aleggia solo un dolce sorriso e delle lacrime, spero di gioia.

“E’ stato… fantastico” Sussurro, prima di baciarla sulle labbra. Annuisce, mentre io la copro con il lenzuolo, cingendola da dietro e lasciandole baci umidi sulla sua spalla nuda. “Ti amo” Mormora, prima che io senta il suo respiro più pesante, segno che si è addormentata. “Anche io, piccola” Sussurro prima di chiudere gli occhi e cadere in un sonno profondo dal quale spero di non svegliarmi più, perché sto sognando. Sto sognando la mia piccola.






*Spazio di un'autrice idiotaaa*
Ok, stoooop! Sono in ritardo e lo so! Aspettavo solo più recensioni, ma fa niente... Ok innanzitutto dedico questo capitolo a Gigimare94 (recensore losco di tutta efp cit.) Marianna Tulli, Giulia che aspettavano da tempo questo capitolo ahahah... No ok, non ho dimenticato AshleyofSuburbia che anche se non mi ha rotto con la classica domanda "quando scopano?" mi ha incoraggiato molto con questo capitolo... E bhè che dire? Finalmente è successo e spero di avervi reso felice... All'inizio del capitolo volevo mettere l'avvertimento: "ATTENZIONE QUESTO CAPITOLO E' ALTAMENTE DIABETICO!", perchè si, rileggendolo mi sono accorta che è molto sdolcinato e stavo per vomitare arcobaleni, vi giuro! vabbè io spero che vi sia piaciuto e miraccomando non vi lasciate prendere dalla calma di questi capitoli, perchè il peggio deve ancora arrivare! NON DIMENTICATO TOM! Ok, ho detto roppo, perciò ora vado a rompere a qualcuno! Ciauuu
-Mirea xoxo
P.s Ringrazio tutte le recensioni, i preferiti, i ricordati e i seguiti, mi lascereste qualche recensione in più?  

  
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