A Jolinar,
che mi ha battuto sul
tempo dedicandomi un terzo della sua “Stargate SG1:
Infinite combinazioni” e che è così gentile da sopportarmi. Sono felice di
averti conosciuta.
Pensieri di vita, pensieri di morte
Eccolo.
Sapevo che infine sarebbe arrivato.
Colui che avrebbe preso la mia vita.
Devo riconoscere che ha davvero fatto un ottimo lavoro,
per quanto non dovrei certo ammirarlo.
Ha appena ucciso le due guardie.
Si avvicina alle sbarre e senza il minimo sforzo fa
saltare la serratura e apre la porta. Avanza nella mia cella enunciando la mia condanna.
« Kree shak
Jolinar. Per decreto dei Goa’uld
dei Signori del Sistema morirai con disonore grazie al
potere conferitomi dall’Hara’kesh.
»
« Ora ascolta tu. I Signori del Sistema hanno i giorni
contati. Digli che sono morta con speranza che il mio
sacrificio alimenti il fuoco che arde in tutti i Tok’ra.
»
Dalla sua mano parte un fascio di luce. Il suo sguardo non
tradisce alcuna emozione, alcun tentennamento mentre
davanti ai suoi occhi la mia vita si va spegnendo.
Non pensavo facesse così male.
Mi sono accasciata al suolo. Lui è chino su di me.
Dei rumori.
« È morta. Andiamo. »
Corre via.
Stupido.
Io non sono ancora morta.
Ma in ogni caso lo sarò presto.
Non ho più alcun motivo per lottare.
Delle mani mi sfiorano il viso, mentre da lontano mi
raggiunge la voce di O’Neill.
Sta chiamando il mio ospite.
Sam…
No!
Se mi arrendessi ora, se smettessi
di lottare, lei morirebbe.
Non è giusto. Lei non ha alcuna colpa. Si trovava solo nel
posto sbagliato al momento sbagliato. Non ho alcun diritto di portarla con me. Lei ha tutta la vita da
vivere.
Intorno a noi tutti si danno da fare per salvarla. Ma non ci possono riuscire. Solo io posso.
Avevo promesso a O’Neill di fare il possibile per non farla morire quando
avessi lasciato il suo corpo per un altro.
Mi viene da ridere.
Non ho speranze di sopravvivere. Ciò che mi ha fatto l’Ashrak mi sta uccidendo.
Morirò lontana da casa, lontana
dai miei compagni.
Lontana da loro.
Martouf, Lantash,
perdonatemi.
Non sono riuscita a proteggere Rosha.
Non sono riuscita a tornare da voi.
Chissà quanto dolore vi causerà tutto questo.
Chissà se mi odierete per questo.
Per essere stata solo un peso.
Ma noi vi amavamo. Noi vi amiamo…vi ameremo sempre.
Anche Sam ha delle persone che ama.
Suo padre. Suo fratello. I suoi amici.
E poi…poi c’è lui.
Jack O’Neill.
Non sono riuscita a capire bene cosa provi per lui.
So che lo rispetta.
Che lo stima.
E credo che ben presto si innamorerà
di lui.
Ho paura.
Cosa mi attende dopo la morte?
Sarò punita per quello che ho fatto?
Salvare Samantha basterà a redimermi per tutto il dolore e
le sofferenze che ho causato?
Sento che le forze mi stanno definitivamente abbandonando.
Ho fatto tutto il possibile per salvarti.
Ora tocca a te, Sam.
Vivi anche per me e usa a tuo vantaggio ciò che ti ho
lasciato.
Ho solo un favore da chiederti.
Quando troverai i Tok’ra, dì
loro cosa mi è successo.
Soffriranno, lo so, per la nostra perdita.
Ma sta loro vicino.
E perdonali se all’inizio vedranno
in te solo un’eco di me e Rosha.
Forza, Sam. Ancora un ultimo sforzo.
Commento
dell’autrice
Ed ecco che si ritorna ai finali
tristi e amari.
Contenti, vero?
Questa volta non vi tedierò con un commento lungo e
oltremodo inadeguato ad una fanfiction come questa.
Dirò, o meglio scriverò, solo un paio di cose.
Avevo già pensato di scrivere una fanfiction
del genere, ma l’idea mi era venuta guardando Martouf
morire. Non c’è niente di eroico nella sua morte. Solo
dolore e sofferenza, tristezza e dispiacere. Jolinar,
invece, nel morire salva Sam. Mentre Lantash e il
tenente Elliott si consegnano ai
Jaffa per salvare l’SG-1 e Jacob.
Conoscere i retroscena delle vite di Rosha-Jolinar
e Martouf-Lantash rende le loro
morti molto più tristi. Per questo ho voluto
penetrare i pensieri della Tok’ra nei suoi ultimi
istanti di vista.
Spero di essere riuscita a renderle giustizia.
Altra piccola cosa. Le battute che dicono
l’Ashrak e Jolinar sono
prese dall’episodio in cui muore
Con questo vi lascio. Alla prossima,
Chiara.
28 agosto – 4 settembre 2008
P.S.: questo è il primo anniversario
dalla pubblicazione delle mie prime fanfiction. Devo dire che sono orgogliosa del lavoro che ho svolto e sono
ancora più felice di avervi fatto sognare con le mie storie. Grazie a tutti coloro che mi hanno commentato e anche a tutti quelli che non
l’hanno fatto.