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Autore: Nogistunefan    23/07/2014    2 recensioni
Siamo nel ventunesimo secolo. la nostra Rin ha 16 anni e sta beatamente passeggiando vicino Central Park, a New York, di notte. cosa succederà quando Rin verrà attaccata da una creatura assetata di sangue, e sarà costretta a collaborare con un'organizzazione segreta chiamata Demonhunters?
Genere: Avventura, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lovesickness
Finalmente è mattina, finalmente inizia una nuova giornata e , finalmente, potrò rivedere Sesshomaru. Appena apro gli occhi mi passa una pensiero per la mente: oggi sarà una bellissima giornata. Ma ovviamente mi sbaglio. Appena poggio il piede per terra, vedo il mondo che gira e brividi di freddo mi corrono lungo la schiena, senza pensarci troppo mi dirigo velocemente verso lo specchio che ho nella camera e guardo il mio riflesso. 
Non avrei mai dovuto farlo. Il mostro che vedo allo specchio nn posso essere io, mi rifiuto di crederlo. Ho gli occhi gonfi e rossi, la mia pelle pallida ha raggiunto una nuova tonalità di bianco e le zanne sono insolitamente in bella mostra più del solito. Credevo che si mostrassero solamente quando ero "affamata" ma a quanto pare mi sbagliavo. Con la punta del dito sfioro uno dei canini, seguo la sua lunghezza e poi premo il polpastrello contro la punta. Non volevo farlo apposta, ma mi accorgo subito che il sangue sta scendendo lungo la mia gola. E che io ne voglio ancora. La mente mi si annebbia, premo la mano contro la bocca, alla ricerca di un nuovo punto da cui prendere il sangue. Scelgo il palmo della mano, perchè è la prima cosa che mi capita sotto tiro e mordo. 
Non sento niente, eppure qualcosa mi dice che mi sono fatta male. Lascio andare la mano e nn so come mi accorgo che sto annaspando alla ricerca di aria. Ma io nn ho bisogno di aria, sono morta. 
Mi alzo a fatica e mi faccio strada verso la doccia, in questi casi la cosa migliore da fare è una bella doccia.
Rimango sotto il getto d'acqua per pochi minuti, nonostante sia preoccupata per il mio comportamento, ho tutte l'intenzione di uscire da questa camera e incontrare sesshomaru. 
Indosso un paio di jeans e una maglietta a maniche lunghe che mi hanno ricavato ieri sera Kagome e Sango, quando ci hanno interrotto.... Non posso evitare di arrossire.
Trovo il mio beauty case nella piccola borsa che mi ero portata dietro e tiro fuori i trucchi, ho un urgente bisogno di fondotinta e un po di mascara. 
Perchè oggi ho questo bisogno inspiegabile di truccarmi? non ne ho la minima idea, mia madre ha dovuto lottare per anni perchè io mi truccassi, e l'unica vittoria che ha ottenito è stata una lineetta di matita nera, una spruzzatina di fondotinta e una piccola passata di mascara... E tutto questo solo alle feste.
Lascio perdere e spalmo la crema color carne chiarissima sul viso, cercando di renderla uniforme. Quando ho finito con il fondo tinta inizio con il mascara e poi esco dalla stanza. 
Come sempre lungo il corridoio non ci sta nessuno e il silenzio regna sovrano. Scendo le scale e mi ritrovo in una sala che ha tutta l'aria di essere una mensa.  Ci sono cinque tavoli lunghi che riempono la stanza, in fondo alla stanza ci sono due porte piu piccole ai lati e una piu grande centrale.. Tutte e tre sono aperte e da qui riesco a intravedere un'altra sala , che sembra fare parte di un castello medievale.
Seduto a uno dei tavoli è seduto un ragazzo. Ha la testa china su un libro e i capelli biondi gli coprono leggermente il viso, impedendomi di vederlo bene. Faccio un'altro passo, che rimbomba per tutta la sala e fa alzare la testa al ragazzo. Appena i nostri occhi si incontrano lui si alza e fa un passo indietro, terrorizzato.
-Scusami, non volevo spaventarti- faccio un passo indietro a mia volta e mi giro per andarmene, ma appena mi giro vado a sbattere contro qualcuno. Spero con tutta me stessa che sia Sesshomaru, ma con mio disappunto è il vampiro che mi ha sottoposto alla prova con la bambina. I suoi occhi rossi scrutano divertiti i miei. Non so come comportarmi in sua presenza, ma qualcosa dentro di me mi dice di portargli rispetto. L'unico problema che qualcos'altro dentro di me mi dice di tirargli un calcio nelle palle e scappare.
-Ciao- dice lui, la sua voce anche sembra divertita.
Faccio un cenno col capo e rimango in silenzio. 
-Vedo che non stai molto bene- 
-Ah si?- la voce mi esce un pò roca.
-Si, ma se ti può consolare nn devi spaventarti di aver bevuto un po del tuo sangue, anche se ti dovrei avvertire che non serve a niente contro la vera sete.
Mi sento gelare, e mi viene la pelle d'oca.
-Come...?-
Lui nn mi lascia finiere la frase, mi prende il mento tra le mani e avvicina il suo viso al mio, parlandomi con voce profonda.
-L'odore del tuo sangue ti circonda, piccola- mi lascia andare il mento e io faccio un movimento brusco con la testa. -E poi per me è naturale leggere i problemi negli occhi della mia specie.
Lo guardo stupita.
- La tua gente?-
Lui sorride ancora di più, fa un leggero inchino e torna normale.
-Judal, signore dei vampiri, nonche tuo signore, Rin-
Lo guardo ancora e improvvisamente mi rendo conto del perche lo temessi. 
-I-Io non lo sapevo- cercai di scusarmi. Ma volevo scusarmi veramente?
-no, tu lo sapevi. O meglio, lo sentivi. Non è forse vero?- piega leggermente la testa di lato.
Io annuisco timidamente. -Sei stato uno stronzo con quella bambina- non mi importa se è il mio signore, dovevo dirglielo. Lui ride, piegando la testa all'indietro.
-Mi piaci, Rin. Per questo non ti ho ancora ucciso. Non ti chiederò niente, solo una cosa. Ma ancora non è tempo. Quindi ti consiglio di goderti il tempo che passerai in questa citta sotterranea, dove la luce del sole non può raggiungerti.
annuisco ancora.
-Credo di avere la febbre... È possibile per-per uno come noi essere malato?-
Lui mi guarda per un secondo.
-Non sei malata, vuoi solo un particolare tipo di sangue. Dentro di te sai che è difficile procurartelo, quindi cerchi lo stesso desiderio nel tuo sangue-
Devo avere un'espressione da pesce lesso, perche Judal sbuffa divertito.
-Questo è il nostro modo per essere innamorati- mi posa una mano sulla guancia, poi comincia a camminare verso le tre porte dall'altra parte della sala, con la treccia nera che ondula pigra alle sue spalle. Guardo un'ultima volta la sala. Il ragazzo biondo se n'è andato.
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Sto risalendo le scale per tornare in camera mia, non credo che troverò nessuno dei miei amici se continuo a girovaghare senza sapere dove andare,  con il 100% di probabilità di perdermi nei meandri di quello che sembra essere un castello medievale stile Harry Potter.
Arrivo davanti alla mia porta e trovo sango e Kagome che mi aspettano. Mi sbrigo a raggiungerle.
-Hey- le saluto, sorridendo e abbracciandole. Kagome mi scompiglia i capelli e ridiamo insieme.
-Come ti senti oggi, Rin-chan?- Sango passa subito al punto, controllando ogni centimetro della mia faccia. -Mi sembri un pó giu, a essere sincera-
Non so perché, ma Sango secondo me doveva fare il dottore. Rido, immaginandola con un camice bianco e gli occhiali, segno di chi studia tanto. 
-mi trovi buffa vestita cosi?- la sua voce mi sembra abbastanza spaventata, allora mi soffermo sui suoi vestiti: porta una gonna nera a pois con una canotta bianca, dei tacchi che le valorizzano molto le gambe e ha il viso truccato perfettamente. 
-Per niente- la rassicuro - sei vestita benissimo! ma come mai cosi elegante oggi?-
Lei arrossisce leggermente -Miroku vuole portarmi in un luogo speciale- sorrido. Lei e Miroku sono proprio una bella coppia, come anche Kagome e Inuyasha.
-Tornando a te- dice Kagome, dando una gomitata all'amica che aveva iniziato a sognare a occhi aperti - Come stai?-
Torno seria anche io -Bene, grazie- non ho nessuna intenzione di raccontare loro il mio discorso con Judal. Cosi mi limito a dire mezza verità.
Mi salutano dopo cinque minuti, anche Kagome ha da fare, anche se non vuole rivelare niente a me e Sango. Cosi, mi ritrovo da sola nel corridoio davanti alla porta della mia camera. Non voglio entrare, mi sento in gabbia la dentro, cosi mi siedo davanti alla porta a pensare.
Secondo quello che mi ha detto Judal, l'unico modo che ho per "saziarmi" di questa fame strana, sarebbe quello di bere ancora il sangue di Sesshomaru. Pensi che sarebbe stato piu facile scalare l'himalaya e lanciarsi dalla punta senza protezioni. Anche se mi ha offerto,. a prima volta non molto gentilmente, il suo sangue, non è detto che lo farebbe una terza volta. 
-Quello stupido, pomposo, cretino e difficile di un'uomo- sussurro, nascondendo la testa tra le gambe.
-Che persona orribile- una voce maschile mi fa gelare il sangue. Alzo la testa velocemente, procurandomi una fitta dietro la nuca, e mi alzo.
Sesshomaru mi guarda dall'alto in basso. I suoi occhi non mostrano rabbia, ma neanche troppa allegria di rivedermi; andiamo, ci siamo baciati il giorno prima, potrebbe anche fingerai felice di averlo fatto. Mi ha baciato lui, infondo!
-Scusami- abbasso gli occhi sulle sue gambe.
Lui fa un passo verso di me. Alzo gli occhi e incontro l'ambra del suo sguardo che mi ispeziona il viso, cerco di non arrossire.
Infila una mano in tasca e ne tira fuori una fialetta, me la porge e aspetta che io la prenda.
-sono quasi due settimane che non bevi abbastanza sangue, è meglio se ti nutri il piu possibile- prendo la fialetta e lo ringrazio, poi apro la porta della mia camera e entro. Mi giro e vedo che Sesshomaru non si è mosso, allora mi faccio da parte sulla porta. -Puoi entrare... Se vuoi- sussurro, in realta vorrei parlargli normalmente, ma è troppo difficile in questo momento.
Lui annuisce leggermente e varca la porta, entra e si avvicina al letto. Cerco di comportarmi normalmente e mi siedo sul letto, apro la boccetta e comincio a bere. 
Gia dal primo sorso mi rendo conto che non è il sangue di Sesshomaru, anzi è il sangue piu disgustoso che abbia mai assaggiato. Mi stacco dalla bottiglietta e mi pulisco la bocca. 
Sento gli occhi di Sesshomaru su di me, ma in quel momento non provo alcun piacere. Anzi, il mondo ha cominciato a girare intorno a me, e sto sudando freddo. In un secondo mi alzo e mj dirigo di corsa verso il bagno, premendomi una mano sulla bocca e una sullo stomaco. 
Arrivo in tempo al bagno; poi inizio a vomitare.
Sento la porta alle mie spalle aprirsi e poi richiudersi, e vedo la figura di Sesshomaru inginocchiarsi accanto a me, passandomi una mano sulla testa.
Quando ho finito sto ancora tremando, mi alzo a fatica e mi ficco la testa sotto il rubinetto del lavandino, mi riempo la mano di sapone e strofino tutti i capelli e il viso.
Sento lo sciaquone che scarica e mi sento in imbarazzo. Non avrei mai voluto che mi vedesse in questo stato.
Adesso sento solo l'odore del sapone profumato e mi sento meglio, ma il mio orgoglio è a pezzi. Prendo un asciugamano e mi strofino faccia e capelli, poi mi accascio per terra e comincio a piangere come una bambina. 
Sento una mano che mi circonda la vita e mi tira su, poi mi sento avvolgere in un'abbraccio. 
-Rin, cos'hai?- lo dice con tono dolce, mentre mi accarezza i capelli.
Appoggio la testa sulla sua spalla e gli circondo le spalle con le braccia, attirandolo il piu possibile a me. Generalmente i vampiri sono molto forti, ma i demoni lo possono essere ancora di più, quindi siamo ad armi pari.
-Io... Devo parlare con Judal- sento il suo corpo irrigidirsi, ma lo devo fare.
-Come...- il suo tono sta diventando furioso.
-Ti prego... - non riesco a finire la frase, i canini mi spuntano senza preavviso, ferendomi il labro. Lui li guarda con tranquillità, come se avesse saputo del discorso con Judal.
-Vuoi il mio sangue, Rin?- lo chiede come se stesse chiedendo se per caso è finito il latte nel frigo, a quanto pare ha veramente capito tutto. 
Mi ritorna in mente il giorno prima, quando lui mi aveva baciato. Era stato lui a baciarmi, aveva fatto lui la prima mossa, adesso toccava a me. Sposto la mano dalla bocca e gli lascio vedere i miei canini, raddrizzo la schiena e le spalle e lo guardo dritto negli occhi. Adesso so che i miei occhi sono rossi, come il sangue.
-Si- dico, e la voce non mi trema.
Lui sorride, si avvicina a me e mi poggia una mano sulla guancia ancora umida dalle lacrime. Improvvisamente vedo le vene all'interno del suo corpo, e ne individuo una, che passa proprio lungo il collo. 
Scrollo la testa, non posso comportarmi da egoista. Questo è cio che voglio io, ma cosa vuole lui?
Non posso prendermi il suo sangue ogni volta che voglio. Esco dal bagno e torno nella camera. 
-Puoi averlo- mi dice lui, e io mi volto. Mi sono confessata, ma mi sento una stupida.
-No. Tu non vuoi che io lo prenda- qualche lacrima a ripreso a scorrere.
Lui fa un passo verso di me, mi afferra il braccio con una mano e mi guarda dritto negli occhi. La sua stretta è forte, molto piu forte della mia. 
Mi attira e se e mi bacia. Non è un bacio dolce come la prima volta, è più violento, ma a me piace. 
Allontana il suo viso dal mio e mi guarda. -Fallo- mi intima. A quel punto non posso piu trattenermi. Mi metto in punta di piedi e comincio a sbottonargli il colletto della camicia per il collo il piu possibile. Sposto la stoffa e ammiro la sua pelle candida, passando sopra il collo il polpastrello del dito. M fermo esattamente nel mezzo, dove sento la vena pulsare.sposto lo sguardo su di lui per un secondo, poi premo il mio corpo contro il suo e lo mordo. È la sensazione piu bella del mondo. Sento il suo sapore espandersi nella mia bocca e il suo corpo contro il mio, il suo respiro sul collo e le sue mani sui miei fianchi. 
Prendo piccoli sorsi, e li mando giu lentamente per assaporare meglio il sapore. 
Lo spingo in avanti, pensando di trovare il muro, invece cadiamo sul letto. Mi stacco dal suo collo e mi metto a cavalcioni su di lui, sposto i capelli argentei dalla ferita e lecco i due buchetti che hanno lasciato i miei denti.
Non so dove ho trovato tutto questo coraggio, ma mi piace. Quando ho finito di ripulire la ferita, sposto il viso sopra il suo. Sono ancora piena di sangue sulle labbra. Lo bacio come lui ha baciato me prima, mi sento sciogliere quando sento le sue mani tra i miei capelli.
Quando ci stacchiamo, abbiamo entrambi il fiatone.
-Ti piace?- me chiede con una voce che mi fa correre i brividi lungo la schiena.
-Troppo- sussurro, sdraiandomi accanto a lui.





~~~~~~~~~~~
Salveeeee~! 
Come va??? scusate queste pause maledette tra un capitolo e l'altro T.T 
Sono appena tornata dall'inghilterra e sono stanca, ma ho voluto scrivere questo capitolo a tutti i costi! spero che vi sia piaciuto!
Ala prossima,
Nogitsune
  
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