SuG
Specchio e Pallone
Masato chiuse gli occhi, sorseggiando la cioccolata. Il fuoco crepitava nel camino, diffondendo calore, un po' di musica per rilassarsi. Tutto era perfetto. O quasi. Sentì Takeru e Yuji implorarlo nuovamente e sospirò << Fa troppo freddo per me >> replicò per l' ennesima volta.
<< Ti prego! >> dissero in coro cantante e chitarrista, mettendosi in ginocchio davanti a Masato, gli occhi cucciolosi.
<< Ti coprirai per bene! Dai, dai, daiiii! >>
<< Non avrai mica paura di un po' di freddo, nostra adorata principessa sul pisello >>
Il chitarrista gli lanciò un' occhiata inceneritrice << Solo perchè preferisco non ammalarmi, non vuol dire che abbia paura, Mister Amo - Gli - Aracnidi >> Si alzò, mettendo la tazza nel lavello della cucina << Mitsuru e Chiyu che fanno? >> si rassegnò. era inutile, l' avevano sempre vinta.
<< Vengono con noi, ovvio! >> esclamò Takeru.
Poco dopo, lui e Yuji erano di nuovo davanti a Masato, in compagnia dei loro fidanzati, corrotti a tempo di record.
<< Yuji, la prossima volta non mi corrompi così facilmente! Avevi promesso che non saremmo stati fuori tanto! >> mugugnò, imbacuccato insciarpa e cappello.
Masato li fissava, assente. Perchè mai lui doveva sempre andare con loro?! Poi si ricordò: Takeru e Yuji non erano affidabili, in quanto creavano casini anche dormendo; Chiyu era abbastanza svampito anche lui e Mitsuru... Il giorno in cui si sarebbe dato da fare e prender responsabilità era ben lontano. L' unico che si salvava era lui!
Passeggiando per le vie, qualcosa attrasse la sua attenzione << Ehi, guardate là! >>
Tutti guardarono nella direzione indicata da Masato. C' era una strana struttura circolare e davanti un bellissimo giardino, candido ed immacolato.
<< Ooooh >> Gli occhi di Takeru si illuminarono di sorpresa << ... Le capriole nella neve!! >> esclamò correndo nel giardino, che dopo i suoi attacchi non sarebbe stato più così immacolato. Fece una capriola, ma quando tornò in posizione seduta, aveva il berretto calato davanti alla faccia e si guardava attorno << ... Chi ha spento la luce?? >>
Accorse in suo aiuto Chiyu, che gli tirò su il berretto << Eccoti >> disse con un sorriso e dandogli un bacetto sul naso.
Takeru sorrise ed allungò le braccia verso di lui << Amor ~ mpf >> Non finì la frase e non riuscì nemmeno a sfiorare Chiyu, perchè Yuji lo aveva tirato indietro nella neve, ridendo.
Mitsuru si astenne dal buttarsi nella neve e, assieme a Masato, si avvicinò alla strana struttura << Che diavolo è? >> chiese, guardandola scettico.
<< Non lo so, sembra quasi una casa dei fantasmi... >> constatò Masato, poi si voltò indietro, mise due dita in bocca e fece uno dei suoi strepitosi fischi << Venite qui, tre ave maria! >> li richiamò.
I tre accorsero al richiamo di Masato, come fossero tre cagnolini ben, o quasi, addestrati. Tutti decisero di entrare in quello strano edificio, che dopo tutto li attraeva assai.
Masato aprì la porta, che cigolò e cigolò e cigolò... e cigolò...
<< Ma quanto cazzo cigola sta porta?? >> se ne uscì fuori Yuji.
Masato la aprì del tutto << Ora ha smesso... >> disse. Guardò all' interno, ma non si vedeva molto, era completamente buio << Chi...entra per primo? >> domandò.
Di scatto, tutti si voltarono verso Yuji.
Yuji li guardò, si guardò attorno e dietro << ... io? >> chiese indicandosi.
Non ci fu risposta, venne semplicemente spinto dentro. Guardò nel buio, ma si vedeva ben poco, solo qualcosina grazie alla porta aperta. Abbassò lo sguardo e si illuminò << Foooooorte!!! >> esclamò.
Mitsuru sbuffò << Cosa ci sarà mai di forte in un pavimento polveroso? >> Raggiunse il fidanzato, guardando fisso davanti a sè, borbottando ancora tra sè e sè.
<< Ecco, forse con questo... Bleah! >> Masato si era chinato a terra, credendo di aver visto una torcia, ma aveva fatto un salto indietro quando aveva capito che era... il cadavere di un gatto. Si spostò dalla parte opposta: dalla destra si spostò alla sinistra di Chiyu.
<< Guardate! >> Yuji spostò un po' di polvere con la mano, poi si pulì ed indicò il pavimento << Che figo, un pavimento a specchio! >> esclamò.
<< Uh, ma non ci sono finestre? >> Mitsuru avanzò nel' oscurità, tenendo le mani avanti.
<< Ragazzi, andiamocene... Non è un buon posto questo... >> piagnucolò il chitarrista biondo, rabbrividendo. Animali morti, polvere, specchi, buio... No, proprio non erano cose di cui andasse pazzo!
<< Non fare il fifone, Masachan >> disse Yuji ridacchiando e facendogli un agguato, spaventandolo.
Chiyu percorse a tentoni il muro con la mano << Ci deve per forza essere... qui attorno... se funziona... Eccolo! >> Pigiò un interruttore ed una fioca luce rischiarò la stanza.
<< E' tutto a specchio! >> ululò il bassista, entrando nella stanza circolar e girandola.
<< Chissà a chi appartiene... >> si chiese ad alta voce il batterista, scovando altre stanze.
<< A-a me fa paura... Andiamocene... >> Masato si aggrappò a Takeru, tirandolo verso l' uscita.
<< Ma no, MasatA! E' una gran figata, invece! >> esclamò Takeru, prendendo in giro il chitarrista, chiamandolo al femminile, e saltellando in giro, tirandoselo dietro.
<< E' stupenda >> fece Yuji, girando per le stanze estasiato << Ci sono tantissime stanze! >> urlò da una di esse << Abbastanza per tutti noi >> disse, le mani giunte e gli occhi che brillavano di una luce strana.
<< Per tutti noi... N-non voglio stare qui! >> si lagnò Masato, dando una botta sul culo a Takeru.
<< Sì, sì, la nostra casa! La nostra casetta! >> Chiyu iniziò a saltellare in giro, pensando già a quale stanza occupare... Assieme al suo piccolo Takychan!
<< E se fosse di qualcuno? In ogni caso, una casa l' abbiamo già! >> disse Masato, da vero leader serioso << E ci si torna. Ora! >> Guardò gli altri quattro, che non lo avevano cagato quasi per nulla.
<< Ma che, quel buco dove ci stiamo a malapena?! Io non ci torno! >> disse Takeru, sedendosi a terra e dincrociando le braccia, intenzionato a non muoversi da lì.
<< Dai, Masato! Di chi vuoi che sia, se è tenuta in questo modo, non sarà di nessuno! >> disse Yuji, correndo dal chitarrista << Plis, Masatan... Non vorresti una camera tutta tua? Uno spazio tutto per te, senza noi fra i piedi? >> Gli fece gli occhioni cucciolosi.
Masato guardò tutti, uno per uno. Infine, con un sospiro, annuì << E va bene, ma...! >> stoppò le loro grida di giubilo << Non cambia nulla da dove siamo ora. Per il bene di tutti, terrò io le redini della casa! >> disse con aria d' importanza.
<< Ok, piccola MasatA! >> gli fece il verso Chiyu, ridendo, mentre stava allegramente palpando il fidanzato.
<< Haiiiiiiiiii, evviva!! >> Takeru saltò su e corse verso una stanza << Questa è mia!! >> esclamò, spiaccicandosi contro la porta della terza stanza a destra.
<< Questa invece è mia! >> esclamò Yuji, appropriandosi della terza a sinistra.
<< Allora io mi piazzo qui! >> disse Chiyu, prendendo la stanza accanto a Takeru, la quarta a destra.
Mitrusu si diresse invece, pacato, verso la seconda a sinistra, accanto a quella di Yuji.
Masato sospirò << Non cambierete mai >> disse dirigendosi verso la stanza di fronte all' entrata.
OWARI