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Autore: achilles29    23/07/2014    2 recensioni
"Nella battagla di Manatthan, noi semidei Greci abbiamo combattuto contro Crono!Ditemi, non lo ricordate! Eravamo in quaranta semidei, abbiamo avuto l' appoggio delle ninfe, dei satiri, delle Cacciatrici, non degli Dei, che stavano combattendo contro Tifone! E abbiamo vinto!
E ora che siamo uniti, noi POSSIAMO sconfiggere Gea!"
Il silenzio calò sulla sala. Annabeth senti' la tristezza prendere il sopravvento. Avevano troppa paura.
"Annabeth ha ragione, non possiamo arrenderci" . Clarisse si alzò. Non ci poteva credere.
"Noi della casa di Ares combatteremo fino all' ultimo respiro!" e con quest' ultima affermazione, un boato si alzò dal tavolo del dio della guerra.
"Anche noi!" urlarono i figli di Hermes, e cosi' quelli di Apollo, Demetra, Efesto, Atena, Ade, Zeus, le Cacciatrici e perfino i figli di Afrodite.
"Anche noi Romani combatteremo, per la gloria di tutti noi!" e con questa esclamazione, iniziò la guerra contro Gea.
Genere: Fantasy, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L' ANGELO DI SANGUE

Annabeth si svegliò di soprassalto. Si guardò intorno, convinta di stare ancora sognando; ma non era cosi': si trovava al campo Mezzosangue nella sua cabina, non poteva essere un sogno. Lacrime calde le bagnarono gli zigomi: Il suo Testa d' Alghe non c' era più, era morto, e lei non aveva potuto fere niente per evitarlo. Non riusci' più a smettere di piangere, i ricordi la sommersero come un' onda in piena: il Tartaro, la sventata guerra tra i Romani e i Greci, il rapimento di Jason....
Annabeth pianse ancora più forte: non voleva ricordare, il dolore sarebbe diventato troppo atroce per sorreggerlo. Ma sapeva che non sarebbe mai riuscita a dimenticare il gesto di Gea: aveva preso Jason solo per condure i sette  e Percy da lei, era quello il suo scopo.
Era convinta che sacrificando l' eroe più potente degli ultimi cento anni, avrebbe ottenuto un potere enorme. E voleva avere un pubblico, che testimoniasse agli dei quanto fosse forte.
I singhiozzi di Annabeth rieccheggiarono nella stanza. Era andata come aveva pianificato, il sangue di Percy l' aveva svegliata, e ora stava marciando verso Long Island con ils uo esercito di giganti.
Fu questo a ridestarla. Percy si era sacrificato per loro, dovevano continuare la battaglia.
Corse subito al padiglione della mensa: centinaia di semidei, sia Romani che Greci stavano facendo colazione. Ma nella sala aleggiava il silenzio. Corse subito da Chirone; quest' ultimo stava facendo colazione, e rimase molto sorpreso dall' arrivo di Annabeth.
"Annabeth, va tutto bene, è successo qualcosa?!"
"Ho sognato Percy: dobbiamo continuare la battaglia ,non dobbiamo arrenderci, o tutto sarà perduto!"
"Lo so Annabeth, ma abbiamo pochissime speranze, vi ho allenato per qualsiasi battaglia, ma questa volta gli Dei non ci possono aiutare."
"Abbiamo combattuto contro i Titani, e gli De non ci hano aiutato!"
Si rivolse cosi' ai Mezzosangue:"Semidei, non possiamo arrenderci, o tutte le battaglie, le imprese, i sacrifici saranno stati inutili! Non possiamo buttare la vita dei nostri fratelli cosi'; gli Dei non ci possono aiutare, ma noi ce la possiamo fare!"
"E come faremo, sentiamo, a sconfiggere la Madre Terra senza l' aiuto degli Dei, è?!"
Annabeth senti' la rabbia montargli nel petto:"Avete già dimenticato la battaglia di Manatthan!"
I Romani si guardarono, stupiti.
"Nella battagla di Manatthan, noi semidei Greci abbiamo combattuto contro Crono!Ditemi, non lo ricordate! Eravamo in quaranta semidei, abbiamo avuto l' appoggio delle ninfe, dei satiri, delle Cacciatrici, non degli Dei, che stavano combattendo contro Tifone! E abbiamo vinto!
E ora che siamo uniti, noi POSSIAMO sconfiggere Gea!"
Il silenzio calò sulla sala. Annabeth senti' la tristezza prendere il sopravvento. Avevano troppa paura.
"Annabeth ha ragione, non possiamo arrenderci" . Clarisse si alzò. Non ci poteva credere.
"Noi della casa di Ares combatteremo fino all' ultimo respiro!" e con quest' ultima affermazione, un boato si alzò dal tavolo del dio della guerra.
"Anche noi!" urlarono i figli di Hermes, e cosi' quelli di Apollo, Demetra, Efesto, Atena, Ade, Zeus, le Cacciatrici e perfino i figli di Afrodite.
"Anche noi Romani combatteremo, per la gloria  di tutti noi!" e con questa esclamazione, iniziò la guerra contro Gea.
ANGOLO AUTRICE: Ciao, ecco la mia seconda fafiction (nonostante la prima sia ancora incompleta).
Spero vi piaccia!
   
 
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