maestro della gilda: va bene
banditi: padrone jack, abbiamo bruciato la città!
jack: bene, ora bruciate bowerstone
bandito 1: li c'è mia moglie
jack: allora, andate a bruciare la radura di knotole
bandito 2: ma li c'è la mia
jack: allora bruciate tutte e due o vi taglio la testa
dopo un pò i ragazzi,andarono a farsi una partita a pallone.
sussurro: jack, prendi la palla
jack non vedette la palla e la prese in faccia, la sua faccia venne deformata e da quel giorno fu costretto a girare in maschera.
tornati alla gilda i ragazzi fecero un regalo al maestro: un bel parrucchino
maestro della gilda: non era indispensabile
ragazzi: però ti ci voleva propio
maestro della gilda: ragazzi apparte i scheletri se mi riprendete in giro vi faccio arrestare, io sono un autorità.
l'eroe ormai divenuto grande andò a fare shopping a bowerstone con la moglie, non l'avesse mai fatto, aveva un debito di 10 000 pezzi d'oro
.
l'eroe e sussurro non avevano nulla da fare e andarono alla sala del destino,
è li che trovarono jack nudo nella vasca da bagno mentre faceva il bagnetto con le paperelle.
jack: non c'è nulla da guardare
sussurro: in effetti non c'è propio nulla da guardare
l'eroe sconfisse jack e tuono e divenne famosissimo, tanto che lady gray lo voleva sposare.
l'eroe: misà che ho fatto una ca***ta, perchè ho ucciso tuono?
all'eroe dopo molto tempo gli venne in mente il suo scontro con jack
jack: mi manca l'ultima chiave per sbloccare la spada degli eoni
l'eroe: ma non c'è l'hai la mod per le chiavi infinite?
jack: no, ma parla che mi interessa
l'eroe: facciamo una cosa mandami il tuo contatto di msn cosi te la invio.
l'eroe: allora ci sentiamo domani così mi dici se l'hai sbloccata. ciao.
il giorno dopo:
jack: tutto a porno? ho sbloccato la spada degli eoni.
l'eroe: io ho la lacrima di avo
jack : quella spada fa piangere
è cosi che andò lo scontro.
sò che solo gli appassionati di fable capiranno questo racconto e che chi non conoscerà fable non riderà per niente ma se conoscete qualcuno che conosce fable fategli leggere questo racconto. saluti a tutti