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Autore: AnnieDawson    24/07/2014    1 recensioni
e se i componenti dei Beatles partecipassero agli Hunger Games? Cosa potrebbe accadere? Leggete e scoprite
ATTENZIONE:MOLTE COSE NON COINCIDONO CON I LIBRI E VI SONO DEI CAMBI NELLA STORIA
COME L'AIUTO DEL DISTRETTO 13 AI 74esimi GIOCHI.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Astrid Kirchherr, Quasi tutti, Stuart Sutcliffe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti, rieccomi con un nuovo capitolo, vorrei ringraziare Potterbute che ha recensito e chi ha letto il capitolo. Questo capitolo ha come protagonista George. Buona lettura e recensite DISTRETTO 4 GEORGE P.O.V Erano le 7 di mattina, Io e i miei fratelli ce ne stiamo seduti sulla bianca spiaggia, la sabbia così bianca e morbida al tocco mi rilassa, è antistress, il tiepido sole del mattino mi riscalda il corpo che trema dalla paura, dinanzi a noi vi è un immenso specchio di cristallo sul quale si riflettono i primi raggi dell’alba, questo specchio è il mare che con il rumore delle onde ti culla e ti permette di pensare, ti fa riflettere. Ma lo spettacolo più bello è il cielo che si tinge di un arancio quasi dorato, qualche piccola nuvola fa da cornice al sole, e si sentono cinguettare i primi uccellini, per loro questo è un giorno come tanti, mentre per me è il giorno della mietitura, Io,Harold e Louise partecipiamo ancora alla mietitura. Per Harold questo è l’ultimo anno,per mia sorella il penultimo e invece per me che ho 14 anni è solo il terzo.Mi chiamo George Harrison sono del distretto 4, la pesca è l’attività del nostro distretto, sono alto e molto esile, la mamma molte volte ha paura di spezzarmi in due quando mi abbraccia. Sono il più piccolo e più timido di quattro fratelli, amo la musica e i biscotti della mamma, ma adoro anche il pane del mio distretto. Ho gli occhi e i capelli marroni. Non mi giudico né forte né aggressivo. Mentre ho una mascella sporgente e due folte sopracciglia. Anche se è prima mattina si muore di caldo così ci siamo messi in costume. A rompere il silenzio è mia sorella Louise <<” e se scappassimo? Potremmo scappare con la barca di papà >>” è seria, nella sua voce non si intravede nemmeno un minimo d’ironia, ma si può sentire la disperazione e la paura <<”Ci troverebbero, e poi se scoprono che non ci siamo ucciderebbero mamma e papà>>”Dice Harold, sembra che la proposta fatta da Louise l’abbia infastidito parecchio <<”Vengono anche loro con noi>>” fa mia sorella <<” No, e poi loro hanno i mezzi necessari per trovarci, dobbiamo rassegnarci che questo è il nostro destino e poi se non ci pescano quest’anno siamo salvi>>”Dice mio fratello, poggiando la mano sulla spalla di Louise, <<”Per te è l’ultimo Harry, per me è il penultimo e.. per George è solo il terzo>>”Mia sorella tira un profondo sospiro, poi dai suoi occhi marroni scendono delle lacrime <<”Io vado a… prepararmi>>” Dice lei mentre si asciuga le lacrime <<”Dai non piangere Lu>>”Harold la stringe in un abbraccio e poi rivolto a me dice<<” Ehi Geo sta calmo fratellino, pensa che noi siamo con te, puoi dirci quello che vuoi>>”Harry mi sorride dolcemente e Louise mi arruffa i capelli, vorrei dire loro quello che provo, vorrei urlare dalla disperazione piangere e vorrei far capire al presidente Snow quanto siano inutili questi Hunger Games. Ma dalla mia bocca esce solo un semplice<<”Voglio farmi un bagno, voglio nuotare ma… devono esserci anche mamma e papà>>” <<”Vado a chiamarli, Lu Geo avviatevi>>”Dice Harry mentre corre verso la nostra piccola casetta sulla sabbia, la nostra è una casa Bianca con dei pesciolini azzurri disegnati sulla porta. Mi alzo e istantaneamente mi butto tra le braccia di mia sorella, la quale mi stringe forte e dopo qualche secondo scoppia in lacrime <<” Voglio andarmene Geo, non voglio partecipare a questi giochi>>” singhiozza ma un caloroso abbraccio di mamma ci tranquillizza, <<”Siate sereni, lo so che è difficile ma voi dovete esser sereni e poi io e il papà siamo sempre qui a proteggervi>>”. Mentre ci bagniamo i nostri genitori ci abbracciano, ci rassicurano. Sono molto bravi in questo, questo fa di loro dei genitori perfetti. Ma ad un certo punto vediamo un Hovercraft coprire il cielo, i Capitolini sono arrivati, Mia sorella lancia un urlo, mio fratello impreca, <<”Dobbiamo stare calmi, come potremmo affrontare la mietitura se siamo così agitati, la cosa migliore da fare secondo me è non lasciarsi prendere dal panico>>”Dico spostando gli occhi su ogni membro della mia famiglia, Mamma mi sorride, papà invece mi stringe a se, all’abbraccio si aggiungono prima Mamma, poi Louise e infine Harold, amo la mia famiglia. <<”Andiamo piccoli mei, correte altrimenti faremo tardi>>” dice papà. Così corriamo a lavarci e a vestirci, indosso le prime cose che vedo ovvero un Jeans scuro e una camicia nera che infilo nei pantaloni. Prima di andare i nostri genitori ci consolano, ci abbracciano e ci accarezzano. <<”Aspettate, devo suonare prima la mia chitarra>>”Dico a tutti <<”Geo, siamo in ritardo e vengono sorteggiate prima le ragazze. Ora è troppo tardi>>” mi urla Louise agitata, ma la mamma prende in mano la situazione e dice<<”Amore tu va avanti con Harold e Lu, io aspetto Geo>>”. Così gli altri si avviano mentre io rimango in casa con mamma. Mi guardo attorno, le asciugamani sul divano, il forno con la torta di ieri sera, la foto di famiglia sul tavolino. Poi vado in camera e prendo quella che è la mia chitarra, inutile dire che amo la musica,fa parte di me e la chitarra è l’unica cosa che mi rende sicuro. Era strano, un oggetto in legno con un buco e sei corde mi rendeva felice. Da quando ero piccolo la musica ha sempre fatto parte della mia vita, mi piace rende liberi, così suono per mamma un’allegra canzone di marinai. Poi ripongo lo strumento delicatamente sul divano, gli do un ultimo sguardo e corro verso la piazza. Il cuore batte forte, il mio stomaco è un nodo, non riesco a respirare, ma nonostante tutto riesco a salutare mamma per dirigermi al mio posto, sul palco vi è una ragazza che non riesco a focalizzare bene a causa della donna di Capitol che urla <<”E il tributo maschio è…>>” respira George respira,stai calmo, non urlare non piangere respira profondamente. <<” George Harrison>>”. Un gridolino soffocato mi esce dalla bocca,le gambe non si muovono, sudo freddo e sono rosso in volto, gli occhi mi si sono dilatati e un senso di vomito si impossessa di me. Due pacificatori vengono verso di me, mi prendono con forza e mi aiutano a camminare verso il palco. Rosso come un pomodoro guardo la gente del mio distretto, cerco i volti dei miei familiari ma è come se vedessi tutto nero, e così l’incubo si è trasformato in realtà. Eccomiii che ne pensate? Spero vi sia piaciuto il capitolo sul nostro amabile George… recensiteee e alla prossimaa.
  
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