Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Sarapia    26/07/2014    1 recensioni
Ciao a tutti, con questa ff mi sono immaginata come Ginny sarebbe potuta rimanere incinta del suo primo bambino.
...E se fossero stati colti in flagrante?
Genere: Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Accarezzai il volto senza vita di Tonks, mentre le calde lacrime di mia madre cadevano a fiotti sui vestiti della donna. Lupin giaceva proprio al suo fianco e Ginny notò che le loro mani si stavano ancora sfiorando.

Avevano affrontato la morte insieme.

Poi mi voltai e temetti davvero di perdere il bambino una volta per tutte.

Fred, il mio fratellone, l' unico che in famiglia mi aveva sempre difeso. Era così fermo che pareva stesse ancora dormendo. Forse scherzava, pensai. Non poteva essere morto, non Fred.

Però poi vidi quel pallore così irreale e gli accarezzai tremante le sue mani, freddissime.

-Svegliati Fred. Ti prego, sono io, la tua sorellina, Ginny.- mormorai avvicinandomi al suo orecchio. In realtà poteva ascoltarmi, ne ero sicura. Era solo uno dei suoi scherzi, sì, sicuro. Però era strano che George non fosse suo complice.

Mi avvicinai ancora di più all' orecchio, in modo che nessuno potesse sentirmi.

-Fred non puoi lasciarmi. Ho bisogno di te, sto per partorire, ti prego fratellone, svegliati. Ti prego. Ho bisogno di te!- Non ne potevo più di mormorare, non mi avrebbe sentito. Allora urlai: -Svegliati! Svegliati!- e presi a picchiare il suo petto tra le urla, mentre qualcuno mi traeva a sè e mi accarezzava i capelli.

Non sapevo chi fosse e non mi interessava saperlo.

In quel momento vidi Harry allontanarsi, ma sicuramente non sarebbe andato da Voldemort, altrimenti Ron e Hermione avrebbero fatto qualcosa.

No, non era andato a morire.

Questa volta giurai a me stessa che nel momento esatto in cui l' avessi rivisto, gli avrei detto tutto del bambino.

Sarei stata coraggiosa, come lo erano stati Fred, Lupin, Tonks e persino Colin, che giaceva solitario in un angolo. Agitai silenziosamente la bacchetta verso il mio grembo e pronunciai l' incantesimo.

Tra le lacrime mia madre mi scoccò un' occhiata indagatrice, ma non disse nulla, immersa nel suo dolore. Singhiozzai forte e mi strinsi forte la pancia, mentre uscivo dalla Sala Grande.

Non avrei potuto sopportare altro dolore.

Sulle scale Hermione poggiava il capo sulla spalla di mio fratello.

-Hermione,- dissi risoluta. Lo avrei detto a lei, e nello stesso istante lo avrebbe scoperto mio fratello. Due piccioni con una fava.

Però Hermione non agì come avevo sperato. Si alzò rapida e mi abbracciò forte per consolarmi.

Ron intanto si voltò dall' altra parte per non farsi vedere mentre piangeva e io non trovai la forza.

Forse non ero davvero una Grifondoro.

Scappai via senza dire una parola di più e uscii fuori, dove vidi la McGranitt.

I nostri sguardi si incrociarono e lei si avvicinò per abbracciarmi. Era l' unica che poteva immaginare lontanamente cosa stessi passando.

-Povera piccola Weasley.- si limitò a dire accarezzandomi i capelli. -Nessuno lo sa?-

-Nessuno.-

-Lo hai detto a Harry?.-

-Non ce l' ho fatta.-

-Meglio così forse.- e quelle parole mi fecero vergognare di me stessa.

-Dov' è Harry?- chiesi titubante.

-Il signor Potter... non l' ho visto ultimamente.- e a quelle parole sbarrai gli occhi, ricordando come la voce gelida di Voldermort aveva pronunciato il nome di Harry.

-No no no, non credo, no, no.- fece la McGranitt scuotendo il capo, ma sembrava che stesse cercando di convincere se stessa, più che altro.

Tornai dentro e dalle finestre rotte notai che stava per sorgere un nuovo giorno.

L' incantesimo andava rifatto e avevo già preso in mano la bacchetta.

La rimisi al suo posto.

-Basta bugie.- dissi ad alta voce.

Mamma, papà e tutti i superstiti udirono qualcosa che io non sentii, presa com' ero a pensare al bambino. Guardai fuori.

L' alba.

Possibile che...?

No.

Sfrecciai fuori più rapida di tutti gli altri e il primo che scorsi fu Hagrid, mentre teneva tra le braccia una figura ferma e immobile, come Fred.

Aguzzai la vista e sbarrai gli occhi vedendo che Voldemort, in prima fila, sorrideva a trentadue denti.

-NO!- urlai con tutta me stessa nel silenzio che si era creato fuori. Qualcuno venne a trattenermi mentre cercavo di correre da Harry.

-NO! NO!-

Bene Ginny, sei arrivata tardi, congratulazioni

-Harry Potter è morto!- fece Voldemort sorridendo col suo sguardo serpentesco.

-HARRY NO! Harry io...-

-Calma Ginny.- sentii mio padre che mormorava tra i miei capelli rassicurazioni a cui non prestai attenzione.

-HARRY! Sono incinta!-

Tutti si voltarono verso di me e Harry cadde dal corpo di Hagrid, ma non era nè fermo nè rigido.

Si riprese all' istante e strabuzzò gli occhi nella mia direzione.

-Che cosa?!-

Non ero arrivata tardi.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Sarapia