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Autore: Lady Windermere    28/07/2014    12 recensioni
Audrey è a tutti gli effetti la ragazza più normale sulla faccia della terra. Ha venticinque anni, lavora, convive con un gatto di nome Loki e un coniglio di nome Mr Darcy.
Ma cosa succederebbe a questa povera ragazza se i suoi personaggi preferiti decidessero improvvisamente di catapultarsi nel suo appartamento di cento metri quadri?
Personaggi principali: Loki, Mr Darcy, Anakin Skywalker, Artù (Merlin), Capitan Uncino (OUAT), Casanova, Jack Sparrow.
Buon divertimento!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Loki, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Signorina, io non partecipo a sarabande demoniache



 

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-Forse dovremmo farle annusare dei sali…- tentò Mr Darcy, preoccupato.
-Forse dovresti smetterla di dire assurdità!- lo rimbeccò Loki –Fidati di me, per far rinvenire una fanciulla ad Asgard facciamo sempre così.-
Il gentiluomo osservò il dio prendere una brocca d’acqua e rovesciarla non troppo galantemente sulla testa di Audrey.
-Ma che…?!- proruppe la ragazza, aprendo gli occhi a causa di quell’improvvisa inondazione –Ma sei impazzito?!-
-Lo dicevo io che erano meglio i sali…- borbottò Mr Darcy, indignato dal comportamento del giovane asgardiano.
Loki gli gettò un’occhiata commiserante –Tu non sei di queste parti vero?-
Darcy lo raggelò con lo sguardo –E ne sono estremamente soddisfatto, signore, se questo significa che i miei modi non assomigliano a quelli di un volgare zoticone….-
Loki strinse i pugni –Senti un po’ pomposo…-
Audrey si interpose tra i due, evitando quello che aveva proprio l’aria di essere un colossale disastro –Non voglio liti a casa mia!- dichiarò, strizzandosi i capelli con le mani.
Poi si rivolse a Mr Darcy –Signore, siccome non credo possibile che voi possiate essere sbucato fuori improvvisamente da un libro di oltre duecento anni fa, vi farò una semplice domanda: COME DIAVOLO AVETE FATTO AD ENTRARE IN CASA MIA?-
Il gentiluomo la guardò disgustato –Signorina, non credo che queste vostre maniere contribuiscano al vostro fascino. Per quanto riguarda la vostra domanda, non credo di aver ben afferrato il concetto…-
Loki ridacchiò –Quello che intende la signorina, è come avete fatto a ritrovarvi qui…-
Darcy alzò un sopracciglio –Questo è esattamente quello che mi chiedo anch’io, miss. Ero nel bel mezzo di una partita di whist con Charles e sua sorella, nella sua tenuta di Netherfield Park. Rammento che Charles mi aveva appena dato la notizia di un ballo a Meryton, quando mi sono trovato improvvisamente in questa…- Darcy si guardò attorno -…stanza.-
Audrey lo guardò allibita –Mi state dicendo che…no, non è possibile…voi siete veramente Mr Darcy di Pemberley?-
-Credo presumibilmente di esserlo, signorina. Sempre se questo non vi reca fastidio…- concluse sarcastico.
La ragazza cercò di pensare a che cosa aveva potuto fare nella sua breve vita per meritarsi tutto questo. Prima Loki, ora Darcy…chissà chi sarebbe stato il prossimo!
-Devo assolutamente farmi installare un buon sistema di allarme- mormorò.
-Prego?-
Audrey alzò gli occhi sul gentiluomo in rendigote e cilindro –Oh, no niente…Adesso immagino che…- la ragazza si fermò a metà frase, una luce angosciata negli occhi –Oh mio Dio! La festa!-
Loki smise di accarezzare il gattino che aveva cominciato a fargli le fusa –Si va ad un party?-
-Un che…?- si meravigliò Mr Darcy di Pemberley.
-Un ballo, Mr Darcy- si affrettò a spiegare Audrey –Un ballo, sì…-
Loki osservò la camicia e il panciotto del gentiluomo –Ci sarà da divertirsi.-
La ragazza cercò in tutti i modi di evitare una crisi di nervi –Lo credo anch’io…purtroppo…-
 
-Su avanti, non fare i capricci!- esclamò Loki –Non puoi venire ad una festa conciato così!-
Darcy si strinse al petto la rendigote, oltraggiato –Non credo signore di avervi autorizzato a spogliarmi!-
Il dio sbuffò –Io ci rinuncio. O ti metti questi vestiti da solo o dovrò usare le maniere forti- replicò, porgendogli uno dei completi che aveva comprato quella mattina.
Mr Darcy lo guardò irritato e cominciò a togliersi la camicia, imbronciato.
-Bravo bambino- lo rabbonì Loki.
In quel momento Audrey bussò alla porta –Insomma siete pronti? Siamo già in ritardo!-
Non sentendo alcuna risposta, la ragazza mise la testa dentro la sua camera da letto.
-Bel vestito…- riconobbe Loki, ammirando l’abito rosso della ragazza.
-Signorina!- proruppe Mr Darcy, cercando di coprirsi il più possibile –Sono senza camicia!-
Audrey si morse le labbra vedendo il fisico atletico del giovane –Insomma Mr Darcy! Siamo nel Ventunesimo secolo!-
Darcy fece alcuni calcoli mentali –Si sbaglia, siamo nel Diciannovesimo secolo…-
-Possiamo rimandare il conto degli anni ad un altro momento?- li interruppe Loki –Non eravamo in ritardo?- chiese, trascinando via Audrey dalla stanza.
Quando finalmente Darcy uscì dalla camera, i due quasi non lo riconobbero.
-Niente male…- ammise Loki –Ti sta davvero bene…-
Audrey annuì, riflettendo tra sé e sé che in quella situazione un vantaggio dopotutto c’era: poteva vantarsi di essere l’unica ad aver visto Mr Darcy in smoking.
E di certo non era una brutta visone. Anzi…
-Bene- annunciò –Adesso prendiamo un taxi e andiamo da Bessie eh?-
 
Quando arrivarono da Bessie la festa era già iniziata da un bel pezzo.
-Ecco!- sospirò Loki –Per colpa tua siamo arrivati in ritardo!- disse, puntando un dito accusatore contro Darcy.
In effetti, avevano perso parecchio tempo per convincere quel solenne gentiluomo che il taxi non era una macchina demoniaca che li avrebbe portati all’Inferno.
La musica era a tutto volume, cosa che non rassicurò per niente il nostro povero Darcy, convinto ormai di essere morto e di trovarsi in un girone infernale.
-Mi raccomando- li avvertì Audrey –Niente cose come “sono venuto a conquistare il mondo” o formalità ottocentesche, sono stata chiara?-
-Audrey!- li salutò Bessie dalla veranda, prima di correre giù come un fulmine –Vedo che l’hai portato, eh…- bisbigliò all’amica.
La ragazza porse la mano a Loki, sorridendo –Io sono Bessie…-
Il dio ricambiò il sorriso -Io sono Lo…-
-Lucas! Lui è Lucas!- esclamò Audrey, lanciando un’occhiata assassina all’asgardiano.
Bessie rivolse uno sguardo a Darcy –E lui è…?-
Mr Darcy le lanciò un’occhiata che avrebbe fatto venire i brividi ad un orso polare –Fitz…-
-William!- lo corresse Audrey, ridacchiando per il nervosismo –Lui è William, un altro mio…cugino…-
Bessie osservò Darcy e poi gettò uno sguardo di ammirazione all’amica –La tua famiglia si fa sempre più interessante- concluse, prendendo per mano Loki e trainandolo dentro casa.
 
Mentre il dio si scatenava sulla pista da ballo, e Audrey fu costretta ad ammettere che effettivamente era bravo, Darcy se ne stava impettito e irritato in un angolo.
Aveva respinto tutte le ragazze (e non erano state poche) che gli si erano avvicinate, sempre con la stessa risposta: “Signorina, io non partecipo a sarabande demoniache”.
Audrey gli si avvicinò –Anche a me non piace ballare.-
Silenzio.
-Però ogni tanto un po’ di divertimento non guasta, non trovate?- provò di nuovo la ragazza.
Gelo.
“Probabilmente al Polo fa meno freddo…” pensò Audrey mentre si sistemava il vestito –Loki sembra proprio a suo agio, invece…- commentò, indicando il giovane dio attorniato da ragazze adoranti.
Questa volta il gentiluomo le concesse una risposta –Se state cercando di blandirmi, signorina, vi avviso che non avrete vita facile. Io non dimentico molto facilmente i torti che mi si fanno…-
Audrey sorrise –Sì, lo so.-
-Se provassi a raccontare tutto questo a Charles- continuò lui imperterrito –probabilmente mi consiglierebbe un buon psichiatra. E devo confessare che non avrebbe tutti i torti.-
-Charles è Mr Bingley, vero?- domandò Audrey.
Darcy si dimostrò stupito –Lo conoscete?-
La ragazza scrollò le spalle -Indirettamente. Diciamo che…ne ho sentito parlare. Ma, ditemi, siete appena arrivato a Meryton?-
-Precisamente- rispose secco il gentiluomo, che poi tanto gentile non era.
Audrey si sentì su di giri -Allora dovete ancora essere presentato ai Bennet…-
Mr Darcy la squadrò sospettoso –Ora che mi ci fate pensare, Charles ha accennato a questo nome…-
-Audrey!- la chiamò Loki, avvicinandosi ai due –Vieni a divertirti anche tu dai!-
La giovane osservò Bessie farle dei cenni di diniego da dietro le spalle del dio –Ehm…per oggi passo, grazie.-
-Dai…- l’invitò Loki, prendendola per mano –Cosa vuoi che sia? Un giro di pista…-
Audrey fissò l’asgardiano –Ma…ma sei ubriaco?-
Loki le fece un sorriso sornione –Ho bevuto solo qualche bicchiere di quella strana bevanda.-
-Ma è vodka, Loki! Quanti bicchieri ne hai bevuti, esattamente?- si preoccupò lei.
-Oh niente di che- minimizzò il dio –Diciamo una dozzina…-
Audrey rimase di sasso. “Perfetto. Mi mancava un dio ubriaco. Vedendo quello che è riuscito a fare da sobrio, comincio a temere il peggio…”
-Beh, smetti di bere. Immediatamente. Altrimenti…- lo minacciò lei.
Loki le si fece più vicino –Altrimenti?-
La ragazza poteva sentire distintamente l’odore di alcool che pervadeva il giovane dio.
-Mi dispiace, Bessie- si scusò Audrey con l’amica –Ma a mio cugino serve necessariamente una boccata d’aria fresca- e, prendendo Loki per un braccio, lo condusse via a forza, lasciando un’amareggiata Bessie con un gelido Mr Darcy.
 
La frescura della notte fece senz’altro bene all’asgardiano.
Audrey lo trascinò verso una panchina e lo costrinse a sedersi.
-Non so veramente cosa ti sia preso…- commentò, acida –Vuoi mandare tutto all’aria?-
Loki la guardò stranito –Oh quante storie per un po’ di alcool…- biascicò.
La ragazza lo prese per matto -Un po’?! Loki, ti sei scolato dodici bicchieri di vodka! Mi meraviglio che tu sia ancora in piedi!-
Il dio sbuffò, passandosi una mano tra i capelli –Ad Asgard faccio anche di peggio…-
Audrey roteò gli occhi –Tipo?-
Loki le sorrise, languido –A parte uccidere innocenti e distruggere intere galassie, intendi? Beh, ogni tanto mi capita di sedurre qualche ingenua fanciulla…-
-Qualche volta- ripeté Audrey, per nulla convinta.
Il dio le si fece appresso –Sai com’è, fatico a controllare il mio fascino…-
-Modesto eh…- ribattè la ragazza, divertita dai modi impertinenti del giovane.
Loki la guardò negli occhi –Ma ti assicuro che quando mi piace veramente una persona…-
Audrey aspettò il seguito con non poca ansia.
L’asgardiano le spostò una ciocca di capelli -…quando mi piace sul serio…-
Il suo viso era ormai a pochi centimetri da quello di lei.
-…cerco in tutti i modi di farla felice- concluse, fissandola sempre più intensamente.
Audrey socchiuse le labbra e…
-Signorina!- la voce autoritaria di Darcy li fece sobbalzare. Audrey si alzò in piedi, con l’intenzione di allontanarsi il più possibile dal giovane dio.
Darcy era decisamente arrabbiato -Signorina! Pretendo di andare subito via di qui! Non so in che squallido locale malfamato mi abbiate portato, ma, di questo sono sicuro, non voglio più rimetterci piede!-
-Cosa ti è successo stavolta?- chiese Loki, spazientito.
Mr Darcy perse le staffe –Quella…signorina…ha tentato di baciarmi!- esclamò.
-Oh beh, per così poco!- commentò Loki –Pensavo che qualcuno avesse tentato di violentarti…-
-Signore!- gridò Darcy, al massimo dello sgomento.
-Chi ha avuto tale audacia?- gli domandò Audrey. E, doveva ammettere, ce ne voleva di coraggio per tentare una simile impresa.
-La vostra amica bionda- disse Mr Darcy, cercando di ricomporsi.
-Oh no…Bessie…- mormorò la ragazza, sfibrata.
-Mi si è gettata adosso- spiegò il gentiluomo –e ha addirittura provato a farmi ingoiare qualcosa…-
Loki fece un cenno con la mano –Sarà stata ecstasy…-
Audrey si voltò verso di lui –E tu come fai ad essere così esperto? No, non dirmelo, non sono sicura di volerlo sapere!-
Il dio scrollò le spalle, sotto lo sguardo indignato di Mr Darcy.
“Di certo questa sarà un’esperienza che non dimenticherà tanto facilmente. Povera Elizabeth! Spero di non averlo turbato per sempre…”
Audrey sospirò, piena di sensi di colpa -Va bene, ragazzi. È ora di tornare a casa.-
 
-C’è qualcuno?- chiese Audrey a Loki, che si era gentilmente offerto di aprire la porta al posto suo.
La giovane aveva infatti notato che ogni volta che usciva succedeva qualcosa di bizzarro.
-Non c’è anima viva…vieni pure- la rassicurò il dio, dal salotto.
Mr Darcy non aveva ancora parlato da quando erano saliti in taxi.
-Allora, tu e Darcy dormirete nella mia camera ed io sul divano- concluse, con un sospiro di rammarico.
-Permettetemi di dissentire, io non dormirò con lui, nello stesso letto per giunta!- disse Darcy, gelido.
Loki le rivolse uno sguardo speranzoso -Potremmo fare cambio, Darcy dorme sul divano e tu…-
-Non se ne parla- tagliò corto la ragazza.
“Figuriamoci cosa potrebbe succedere se dormissimo nello stesso letto.”
-Mr Darcy- Audrey si girò verso di lui –Ve ne prego…non vorrete costringermi a dormire per terra, vero?-
Il gentiluomo scosse a testa –Lo faccio solo per voi, miss- sospirò.
Quando ormai tutto sembrava sistemato, Audrey sentì delle proteste dalla camera a fianco.
-Vi prego di farvi più in là, signore.-
-Non ci penso nemmeno, se vado ancora più in là cado dal letto!-
-Non posso dormire con voi che mi alitate sul collo!-
-Io non alito un bel niente! Tu invece…? Giuro che se russi io…-
-Io russare..! Che idea sciocca e balorda, voi signore…-
Audrey si premette il cuscino sopra la testa –Oddio, ma in che razza di guaio mi sono cacciata!-

 
Angolo dell’autrice: Eccomi di nuovo qua! Allora, ringrazio ancora di cuore tutti coloro che mi hanno recensito e hanno creduto (speriamo che ci credano ancora!) nella mia storia.
Senza di voi, non avrei potuto farcela. :)
In questo capitolo non ho inserito un nuovo personaggio, perché volevo presentare per bene Mr Darcy. Ma non temete, arriverà molto presto!
Mi raccomando, ditemi che cosa ne pensate, cosa vi è piaciuto e anche cosa non vi è piaciuto, tutto insomma. :)
A presto,
Lady Windermere
Ps: lo so anch'io che l'immagine non c'entra niente, ma era divertente...XD

  
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