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Autore: kamy    28/07/2014    2 recensioni
E se Steve non fosse finito sotto ghiaccio? E se avesse cresciuto lui Tony?
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Genere: Fluff, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tabella Pasticceria:
Prompt: Grembiule



Cap. 1 Resto con te, bimbo mio

“Tony, piccolo mio, scendi! È pronta la cena!” gridò Steve. Il ciuffo biondo cenere gli oscillava davanti al viso. Si passò le mani sporche di crema pasticcera sopra il grembiule e si leccò le labbra rosee.

Tony saltò tre gradini, corse in avanti tenendo le mani sollevate e ondeggiò il pupazzetto di Captain America. 
“C'è il dolce? C'è il dolce? C'è il dolce?” chiese, saltellando sul posto. Steve si sfilò i guanti da cucina. Li posò sopra il tavolo e sorrise, annuendo. Socchiuse gli occhi e le iridi azzurre gli brillarono; abbassandosi, scompigliò i capelli castano scuro del bambino. 
“Solo perché è il tuo compleanno, ma da domani sei di nuovo in punizione” stabilì. Tony gonfiò le guance, strinse il pupazzetto e indietreggiò fino a raggiungere una sedia. Vi si arrampicò, si sedette e dondolò le gambe. 
Ma io non ho fatto niente” si lamentò. Steve strinse le labbra fino a farle sbiancare e chinò il capo. 
“Potevi prendere tua madre. Potevi anche colpirti solo. Se non ci fossi stato, sarebbe stato un disastro” lo rimproverò.

Tony sbuffò, ed incrociò le braccia. 
“L'idea era proprio di prenderla, infatti, o non ci avrei provato” sussurrò.

Steve s'inginocchiò davanti a lui. 
“Tony, speravo di averti insegnato il valore della vita umana” lo richiamò, indurendo il tono.

Tony incrociò le gambe sulla sedia, vi poggiò in mezzo il giocattolo e piegò il capo di lato, gonfiando le guance. 
“La vita umana sarà tanto tanto tanto importante, però la mamma se lo meritava!”. Steve gli mise le mani sulle gambe e negò con il capo. 
“I tuoi genitori sono tanto malati e nessuno merita la morte” ribatté secco.

Tony si alzò in piedi sulla sedia, afferrò il pupazzetto e saltò giù. 
“Non sono malati, sono solo cattivi” sancì.

Steve lo prese in braccio e se lo strinse a sé, baciandogli la testa. 
“Ne parleremo poi, ora vatti a lavare le mani, che si mangia” sussurrò addolcendo il tono. Lo rimise giù e gli sorrise, sospirando.

Tony sfregò i denti tra loro, gli fece la linguaccia e gli lanciò il giocattolo colpendolo in fronte. 
“Non trattarmi da idiota!” si lamentò con tono infantile. Si voltò e corse su per le scale, il maggiordomo uscì dalla cucina e prese i piatti che stavano sulla tavola. 
“I signori non mangeranno con voi, signor Rogers” disse, atono.

Steve si massaggiò la fronte e sospirò. 
“Capisco Jarvis, grazie per avermi avvertito” sussurrò. Raccolse il giocattolo e lo mise sulla sedia, slacciando i lacci del grembiule. Lo sfilò e lo appese.

Jarvis passò le mani sulla tovaglia, guardò il giocattolo in terra e lo raccolse. 
“Vuole che lo dica io al signorino, per evitare ulteriori dispiaceri?” chiese.

Steve raggiunse il frigorifero e ne tirò fuori una bottiglia di coca-cola in vetro mettendola sul tavolo. 
“No, Jarvis, grazie. Tu occupati di apparecchiare. Lo dico io a Tony”. Si propose, si voltò e si diresse verso il bagno.

Tony uscì dal bagno, alzò il capo e si sporse sulle punte incrociando le braccia al petto. “Sei venuto a chiedere scusa?” domandò.

Steven negò con il capo e gli si avvicinò, piegandosi verso di lui. 
“Oggi festeggeremo solo noi due, se ne hai ancora voglia. I tuoi genitori non possono venire” spiegò.

Tony scrollò le spalle, sospirò e abbassò il capo. Si attaccò alla gamba del capitano e mugolò. 
“Come sempre” mormorò.

Steve lo prese in braccio e lo cullò. 
“Io ci sono e ci sarò sempre” sussurrò. 
< Ho anche lasciato il servizio attivo per te > pensò.

Tony si accoccolò al suo petto, deglutì e strofinò il capo. 
Ma però se i cattivi invadono la Terra, tu devi salvarla” sussurrò. Si passò le dita sotto gli occhi, deglutì.

Steve gli baciò la fronte ed annuì. 
“Ed un giorno lo faremo insieme” promise.

< Come nel mondo da cui vengo io. Ed ora so come mai, in questi continui paradossi, ti ho svelato io come fermare Thanos prima del tempo > pensò.

 

  
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