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Autore: kamy    25/02/2015    0 recensioni
E se Steve non fosse finito sotto ghiaccio? E se avesse cresciuto lui Tony?
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Genere: Fluff, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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PASTICCERIA
Prompt: Pasticcio



Cap.2 La fiera

"Tuo padre stasera dovrebbe tornare a casa" spiegò Steve. Si leccò le labbra rosee ed abbassò lo schermo del portatile.

Tony dondolò le gambe, e sbuffò.
“Steve, tu credi ancora che il sole giri attorno alla Terra!” si lamentò. Strinse la cartella, osservò la punta del foglio che sporgeva e gettò l'oggetto alle sue spalle.

Steve si alzò in piedi e raggiunse il piccolo, scompigliandogli i capelli. 
"Porta lo zaino nella tua cameretta, che ora cucinò" gli disse gentilmente.
Tony incrociò le gambe sulla sedia.
“C'è dentro una comunicazione alla famiglia” spiegò. Gonfiò le guance, abbassò il capo. “Papà non la leggerà mai” sussurrò. Alzò la testa, dilatò gli occhi. “Ti prego, la guardi tu?” implorò.
Steve annuì, raggiunse lo zaino del bambino e lo aprì. Ne tirò fuori una busta chiara, la aprì e ne uscì una lettera. Andò nell'altra stanza e la lesse mentalmente. Aprì il frigo e ne tirò fuori una confezione di lasagne, chiuse il frigo e la sconfezionò con una mano sola. La mise dentro il fornetto, controllando che quest’ultimo si fosse chiuso.

Tornò nella stanza accanto, recuperò una penna dal portapenne accanto al portatile, appoggiò il foglio e la busta sulla scrivania, e lo firmò. 
"Vai alla grande a scuola, evita di farti bocciare per la condotta. Lo so che saltare dalla prima alla quinta è difficile, ma avendo saltato una classe ti posso assicurare che alla fine significa intelligenza, non un marchio d'infamia" gli spiegò. Sentì la serratura scattare, sgranò gli occhi e si voltò vedendo Howard entrare nella stanza. Deglutì, richiuse il foglio e lo rimise dentro la busta. 
"Mi servi alla fiera, oggi" spiegò gelido lo Stark più grande.
Tony s'irrigidì, saltò giù dalla sedia e corse via, nascondendosi dietro la porta.

Howard guardò la busta, la raggiunse.
“E questa?” chiese. Alzò il capo. “Abbiamo la fiera, spero per te che Anthony non abbia fatto un altro pasticcio” ringhiò.
Steve prese la mano di Howard e lo trasse a sé. 
"Viene anche il bambino?" domandò.
Howard si guardò intorno, intravide il capo di Tony nascondersi dietro la porta e sospirò, agitando il foglio.
“Dimmi che non è un altro pasticcio. Ha sparato o fatto esplodere qualche insegnante?” domandò. Sbuffò, gettò il foglio dietro di sé e si raddrizzò le bretelle. “Deve venire per forza, deve imparare il mestiere prima o poi”.
Steve annuì, lasciò la mano dell'uomo e si voltò. Raggiunse Tony e si inginocchiò accanto a lui. 
"Hai sentito? Papà oggi ci fa andare con lui" sussurrò gentilmente.
Tony alzò il capo, lo scosse, e si nascose maggiormente.
“Papà è arrabbiato per la scuola ed io non voglio vedere i soldati, li odio” si lamentò.
Howard guardò Steve, osservò il figlio, ed abbassò il capo leggendo il foglio, corrucciando la fronte.
“Perché hai firmato tu, Steven?”.
Tony sobbalzò e si aggrappò alla gamba del Capitano.
"Sono nel comitato genitori della scuola e tu solitamente non firmi" spiegò Steve. Prese il bambino tra le braccia e lo cullò.
Howard sbuffò.
“Non voglio firmare, voglio sapere cosa hai firmato” specificò.
Guardò verso i due, fece una smorfia e grugnì.

Tony si strinse a Steve chiudendo gli occhi.
Steve indietreggiò. 
"Faremo tardi e non possiamo permettercelo con l'opinione pubblica" rispose indurendo il tono. Si voltò e si diresse verso l'uscita.
Howard guardò Steve avanzare verso l'uscita, lo afferrò per un polso e lo trasse a sé.
“Un caso di insubordinazione ha la precedenza nazionale” sibilò.
Tony tirò ripetutamente la manica di Steve.
< Diglielo e basta, stupido! > pensò.
"Ha dato dell'idiota alla maestra e non ha tutti i torti" bisbigliò Steve, tenendo il capo chino.
Howard guardò il figlio, dilatò le narici ringhiando, ed alzò il capo.
“Non dovresti giustificarlo. Ha torto lui” sancì.
Tony si morse il labbro.
“Però visto che l'ho fatto mi passano in quinta” sussurrò.
Howard aggrottò la fronte e guardò Steve.
Steve annuì e deglutì a vuoto, sentendo le unghie dello Stark più grande conficcarsi nella pelle.
Howard si scostò da Steve.
“Me lo spiegherai in macchina, e cerca di essere obbiettivo” ordinò.
Tony sospirò di sollievo, strinse le braccia al collo di Steve e strusciò il capo sulla sua pelle.
"Agli ordini, Mr. Stark" ribatté atono Steve. Irrigidì i muscoli, prese la mano di Tony nella sua e seguì il padrone di casa.
- Finiamo sempre in un bel pasticcio -pensò.

  
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