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Autore: Liberty89    29/07/2014    3 recensioni
Giunti in quel momento nel centro di quella baraonda, Gokudera e gli altri Guardiani osservarono la scena con orrore e preoccupazione più o meno evidente, per essere sostituita l'attimo dopo da un moto d'impazienza e curiosità, mentre un'inconscia domanda si faceva largo nella mente di ogni membro della Famiglia Vongola: come sarebbe stato il loro Boss più vecchio di dieci anni?
Dal capitolo I
Tsuna si scambia con il se stesso del futuro a causa del Bazooka di Lambo e il venticinquenne porta con sé notizie sulla nuova difficoltà che i Vongola dovranno affrontare. Che esperienza si cela dietro lo scioglimento del sigillo sulla Fiamma del Cielo?
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Tsunayoshi Sawada, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Buonsalve a tutti quanti, cari lettori :3 Mi scuso profondamente per essere sparita per così tanto tempo, finiti gli esami sono partita per le vacanze e, lo confesso, di scrivere avevo poca voglia e anche l'ispirazione era ripartita per altri lidi senza di me. Piuttosto che sforzarmi e scrivere schifezze, mi sono presa una pausa da tutto e poi, quando meno me l'aspettavo, ho scritto tutto 'sto popo di roba che leggerete e che mi dà soddisfazione massima *^* Spero che vi piaccia! Buona lettura!


Capitolo IX - La Fiamma del Cielo

Final Fantasy IX - Lifa Tree

Non appena il ragazzo si allontanò, Timoteo stesso indietreggiò d’istinto e sollevò lo scettro, ponendolo a difesa del proprio corpo. In un attimo, i suoi Guardiani gli furono accanto, ma nessuno di loro, come gli altri presenti nella stanza, aveva osato distogliere lo sguardo dal futuro Boss.
Il quindicenne appariva smarrito e confuso, mentre l’anziano Vongola sentiva crescere un’inquietudine spinosa, che lo fece sudare freddo. Comprese che quella era la vera calma che precedeva lo scoppio della tempesta e non ci volle molto perché quest’ultima cominciasse a mostrare le prime avvisaglie. La Fiamma sulla fronte di Sawada non era presente e anche i suoi occhi erano del loro colore naturale, ma tutt’attorno al suo corpo iniziò a manifestarsi un alone tinto d’arancio, che pulsava con intensità crescente, dando l’impressione di qualcosa intento a risvegliarsi.
-Oi Tsuna.- chiamò il killer, cercando lo sguardo del suo studente. -Mi senti?- domandò, mentre Leon si tramutava in pistola, eseguendo un suo ordine silenzioso.
Tremò quando vide gli occhi del suo ImbranaTsuna. Erano opachi, come se fossero coperti da un velo, ma allo stesso tempo vigili, e comprese immediatamente cosa stava per accadere.
-Nono, è meglio se- esordì, ma s’interruppe quando il giovane Cielo si accasciò su se stesso, tossendo, senza fiato per un’ondata di dolore giunta da chissà dove.
-Decimo!- urlò Hayato, avanzando di un passo.
-Fermati Gokudera!- lo ammonì l’Arcobaleno.
-Reborn-san, ma…-
-Stagli alla larga. Tsuna ora non può sentirti.- disse, guardando il diretto interessato che era tornato in posizione eretta con il volto trasfigurato da un terrore indescrivibile.
-Va’ via!- urlò Sawada, fissando Timoteo con le iridi arancioni. -Sbrigati!- aggiunse, prima di crollare ancora una volta sulle proprie ginocchia.
-Coyote!- chiamò il bambino, cominciando ad avviarsi in direzione della porta. -Dobbiamo andarcene!-
-Nono, Reborn ha ragione. Dobbiamo fare presto.- disse l’anziana Tempesta, stringendo il polso del proprio Boss, che annuì e lo seguì senza più voltarsi indietro.
Un grido più alto dei precedenti si diffuse per l’intera sala e tutti i Guardiani, Hibari compreso, sussultarono a causa di esso e di ciò che stava accadendo davanti ai loro occhi. L’intera figura del loro Cielo era ormai avvolta dalle Fiamme dell’Ultimo Desiderio, che bruciavano come un grande rogo, ampliandosi e allungandosi sempre di più. Con esse crebbero le urla del castano, ora talmente rannicchiato da apparire come una forma indefinita attraverso le roventi lingue arancioni sfumate di giallo.
I sei elementi osservarono con sentimenti diversi il risveglio di quel potere incredibilmente grande, che dava l’unica l’impressione di essere incontrollabile. Il solo a non provare paura né orrore era il presidente del Comitato Disciplinare, che anzi si concesse un sorrisino quasi compiaciuto e impaziente, poiché avrebbe potuto confrontarsi con qualcuno più forte di Genkishi, la Corona Funebre Reale. Impugnò i tonfa, pronto a dar battaglia all’erbivoro, che forse stava per dimostrarsi un carnivoro.
Gli altri Guardiani spinti da un improvviso istinto di sopravvivenza, lo imitarono poco dopo, tranne il piccolo Lambo, che si strinse al collo della Nebbia, cercando protezione.
-Che succede a Tsuna-nii?- domandò il bambino con occhi tremanti.
Nessuno però fu in grado di rispondergli. Nessuno riuscì a comporre nemmeno un pensiero perché le grida del loro Cielo erano così intense da sovrastare qualsiasi cosa.

Final Fantasy IX - Kuja’s theme

Dopo molti minuti che sembrarono durare ore, i gemiti e le urla scemarono fino a zittirsi del tutto. Le fiamme si ritirarono rapidamente, tornando con docilità nel corpo da cui erano uscite, manifestandosi unicamente sulla fronte del loro padrone.
Passò un solo istante, e il castano si rialzò, lentamente, senza il minimo tremore o cenno di debolezza. Donò all’ambiente circostante uno sguardo di sufficienza, quasi annoiato, dopodiché chiuse gli occhi e prese un lungo e profondo respiro, come se non avesse potuto farlo per molto tempo.
-Finalmente un po’ d’aria fresca…- mormorò una voce fredda e cupa, ben diversa da quella che i Guardiani della decima generazione erano abituati a sentire quando il loro Cielo era in Hyper-mode.
Gokudera deglutì, incerto. -Decimo…?-
-Mh?- fece Sawada, posando gli occhi arancioni sui sei che aveva di fronte. -Ah, siete voi.- costatò con superiorità. -Spiacente, Tsunayoshi al momento non è disponibile.- proseguì, riprendendo a guardarsi in giro, come alla ricerca di qualcosa. -E non lo sarà per molto tempo.-
-Questo è da vedere!- replicò l’italiano, piccato.
-Sì, sì. Come ti pare.- disse il quindicenne, senza degnarlo di uno sguardo. -Dov’è finito il bastardo?-
-Di chi parli, Tsuna?- domandò con tranquillità la Pioggia.
-Il vecchio bastardo che mi ha sigillato.- rispose seccato il ragazzo, per poi fissare il giocatore di baseball. -E ho già detto che non sono Tsunayoshi.-
Il moro rise serafico. -Scusa, scusa! Finché sei nel corpo di Tsuna, mi viene difficile chiamarti diversamente!- spiegò, continuando a ridere.
-Yamamoto…- chiamò in un mormorio Gokudera. -Ti sembra il momento per fare un’amichevole conversazione?! Quella cosa ha preso il posto del Decimo!- esclamò poi. -Dobbiamo tirar fuori il Decimo, non fare amicizia con questo qui!-
La fredda risata che scoppiò in replica alle parole di Smoking Bomb, fece rabbrividire tutti i presenti. -Quanta determinazione… Esattamente come mi aspettavo dai miei elementi.- commentò il castano. -Io sono la Fiamma del Cielo e come tale, rivendico il possesso delle vostre Fiamme.- sentenziò con solennità, guardandoli uno a uno. -E una volta che le avrò ottenute, nulla mi impedirà di uccidere quel bastardo di Vongola Nono. Si pentirà amaramente di avermi sigillato.-
-…cosa?- sussurrò Hayato, sconvolto come la maggior parte degli amici.
Sapevano che la Fiamma del Cielo avrebbe cercato di impadronirsi delle loro per accrescere il suo potere, ma non sapevano nulla di quella malsana rivalsa nei confronti di Timoteo. Soprattutto Hayato era convinto che se avesse saputo qualcosa del genere, il loro futuro Boss gliel’avrebbe detto. Possibile che non sapesse nulla nemmeno lui? Possibile che la sua Famiglia non gli avesse detto di questo risvolto inatteso?
All’improvviso, però, il braccio destro di Vongola Decimo comprese: il loro Cielo era spaventato al solo pensiero di quanto stava succedendo, se avesse anche saputo del coinvolgimento del Nono probabilmente non si sarebbe più dato pace. E subito dopo, l’espressione terrorizzata di Sawada apparve nella sua mente, seguita dall’ordine di fuga perentorio che aveva gridato all’attuale capo dei Vongola. Di nuovo, l’italiano capì. Capì che anche quella sfaccettatura era stata rimossa dai suoi ricordi. Per un attimo, Smoking Bomb si chiese come funzionasse quel meccanismo di rimozione selettiva delle memorie, ma la voce dell’avversario lo riportò alla realtà.
-Perché così stupito Guardiano della Tempesta?- domandò la Fiamma. -Credevi che fossi un’entità sciocca e primitiva che mira unicamente a ottenere più potere per compiacere se stessa? Quale mente ridotta possiedi…- commentò con sufficienza. -Rivoglio ciò che mi appartiene e desidero vendetta.
-Sinceramente credevo che ci sarebbero voluti molti anni per crescere abbastanza da rompere il sigillo, ma sono una Fiamma paziente. Se non fosse arrivato l’Arcobaleno, sarei rimasto in attesa fino al momento propizio, ma grazie a tutte le battaglie che Tsunayoshi ha sostenuto, a tutto l’allenamento a cui s’è sottoposto, e grazie alla cerimonia di successione, quasi forzata dal futuro Guardiano della Nuvola, ho potuto crescere con una rapidità incredibile!- spiegò ghignando e puntando una mano in avanti. -Vedete di morire in fretta, ok?- disse poi, lanciando una fiammata in direzione dei ragazzi che sgranarono gli occhi e indietreggiarono immediatamente.
Il castano assunse un’espressione dura e insoddisfatta quando vide tutti i Guardiani svanire in piccole vampate color indaco, come fantasmi scacciati da un incubo. Abbassò il braccio e si girò, dando le spalle al punto che stava guardando in precedenza e fissando i sei, ora circondati da alcuni pannelli circolari infusi di Fiamme scarlatte.
-I miei complimenti Guardiana della Nebbia, non mi sono accorto della tua illusione fino all’ultimo.- disse il quindicenne, gettando un’occhiata penetrante alla ragazza che strinse la presa sul proprio tridente. -La tua Fiamma sarà la prima che mi riprenderò.-

***

Fairy Tail - Midnight Mezameru

Schiuse un occhio con un certo sforzo e si guardò attorno, ma non distinse granché. Si trovava in uno spazio apparentemente senza fondo, tinto di mille sfumature d’arancione e giallo, che cambiavano e s’illuminavano, intrecciandosi e mescolandosi, a intervalli irregolari. Sentiva di conoscere quel luogo, ma allo stesso tempo gli era sconosciuto.
Scavò nella propria memoria, cercando di acciuffare i ricordi degli ultimi momenti che aveva vissuto prima di perdere i sensi, ma nulla giunse al suo richiamo.
-Ciao Tsunayoshi, ti sei svegliato.- pronunciò una voce tranquilla, attirando la sua attenzione.
Di fronte a lui, che lo guardava dall’alto in basso con un sorriso di cortesia, c’era una sua perfetta copia di quando entrava in Hyper-mode. Tentò di alzarsi, ma si sentì come avvolto dalla melassa. Finalmente gli fu chiaro il perché fosse riuscito ad aprire un occhio solo: metà del suo viso, del torace, e il resto del corpo erano immersi in una pozza di una sostanza talmente densa da non permettergli di muovere neanche un dito. Acchiappò il bordo di quella sorta di buca con la mano libera e tentò di tirarsene fuori, ma non si smosse neanche di un centimetro.
-È inutile che ti affanni tanto.- ridacchiò l’altro ragazzo, chinandosi su di lui. -Ti ho perfettamente in pugno.-
-…chi sei tu?- domandò a fatica.
-Davvero non l’hai capito? Andiamo Tsunayoshi, lo sai benissimo chi sono.- rispose donandogli un sorriso accomodante.
All’improvviso, la sua mente fu invasa dalle immagini degli ultimi avvenimenti: l’indice del Nono che si posava sulla fronte, il dolore che l’aveva scosso dall’interno del suo stesso corpo, l’irrefrenabile desiderio di uccidere Timoteo. Sawada sgranò l’occhio sinistro e fissò l’altro se stesso con terrore. -Tu… Tu sei la Fiamma…-
-Risposta esatta.-
-Dove siamo? Cos’è successo ai miei amici?- domandò velocemente, mentre cercava di muoversi.
-Calma, calma. Ci troviamo nella tua testa.- spiegò, picchiandosi una tempia con l’indice. -Più precisamente nel posto più recondito, dove il vecchio bastardo mi ha sigillato. Quanto ai tuoi amici…- proseguì, lasciando la frase in sospeso per poi girarsi verso una sorta di finestra che Tsuna era sicuro, prima non c’era.
Era tonda, da poco più di un metro di diametro, dai bordi sfrangiati e tremolanti, come la fiamma di una candela, e tramite essa il futuro Boss dei Vongola vide il realizzarsi delle sue paure più grandi. Le sue mani avvolte dalle fiamme che colpivano i suoi amici, le persone più preziose che avesse al mondo. Con orrore, vide una lingua di fuoco travolgere la schiena di Chrome, che si era voltata per proteggere il piccolo Lambo, stretto tra le sue braccia. Ryohei si mise subito in mezzo, spazzando via l’attacco con la Fiamma del Sole e la sua Box Arma, ma fu lui alla fine a cadere nel tranello. Si ritrovò circondato da un muro infuocato e schiacciato a terra dalla pressione che la Fiamma del Cielo esercitava su di lui.
-Cosa stai facendo?!- urlò Tsuna. -Fermati! Lascialo stare!-
La personificazione della Fiamma dell’Ultimo Desiderio rise di gusto a quelle parole, liberando una risata fredda e graffiante per le orecchie del castano. -Te lo scordi.- pronunciò infine, svanendo nel nulla. -Ti lascio a guardare lo spettacolo, ok? Direi che è arrivato il tuo turno di stare a guardare senza alcuna possibilità d’intervenire.-

***

Final Fantasy IX - Battle 2

Smoking Bomb serrò i denti, maledicendosi. Non aveva reagito abbastanza rapidamente e il sistema C.A.I. non era arrivato in tempo a proteggere i suoi compagni. Ora la Guardiana della Nebbia giaceva a terra con la schiena bruciata, il giovane Bovino si disperava, seduto accanto a lei, nel tentativo di svegliarla e farla rialzare, e Sasagawa era al centro di quella colonna infuocata, nascosto alla loro vista.
-Erbivoro.- lo chiamò la Nuvola, facendolo voltare. -Dobbiamo attaccare.- affermò, mentre la sua Box Arma gli saliva in spalla con uno squittio.
-Hibari ha ragione.- disse Takeshi, affiancando l’italiano. -Il senpai ha bisogno di noi!-
Ottenuto un cenno d’intesa da Gokudera, il samurai scattò in avanti con la katana sollevata, affiancato dalle sue Box Arma. Poco dopo, un vero e proprio fiume d’acqua si abbatté sulle Fiamme del Cielo e a quel punto, Hibari scagliò la sua offensiva e una violacea sfera coperta di spuntoni si scontrò col muro arancione, che resistette sfrigolando. Infine, fu la Tempesta a intervenire, mutando la propria arma nell’Arco di G e scagliando una freccia in mezzo agli attacchi dei suoi compagni. L’esplosione che conseguì a quello scontro costrinse i tre Guardiani a indietreggiare, ma sempre con gli occhi puntati sul punto appena colpito, ora coperto da una nube di fumo.
-N-Non è possibile…- balbettò Hayato in un sussurro, quando, scomparsa la nuvola scura, vide che sì il loro attacco aveva distrutto la muraglia di fuoco, ma la persona che l’aveva creata era perfettamente incolume.
-Senpai!- urlò invece Takeshi, guardando con orrore il loro Sole.
Privo di sensi e tenuto per il collo, Ryohei giaceva inerme nella stretta della mano avversaria, come una bambola rotta. Il nemico si girò, donando loro uno sguardo di sufficienza e poi un ghigno terrificante, che deformò il viso del loro Cielo.
-Ormai, questo non mi serve più.- annunciò, buttando davanti a sé il corpo del boxeur, che cadde pesantemente ai piedi dei suoi amici.
-Testa a prato!- chiamò Smoking Bomb, chinandosi accanto al ragazzo più grande.
Lo scosse per una spalla, chiamandolo in continuazione, ma non ottenne alcuna risposta. Impaurito, spostò la mano sul collo dell’altro -segnato dalle dita che l’avevano stretto poco prima- e con sollievo percepì le pulsazioni, deboli ma regolari.
-Avevo detto che avrei preso per prima la Nebbia, ma alla fine è stato il Sole a rendersi disponibile.- esordì la Fiamma del Cielo, fissando i tre ragazzi, incredibilmente divertito dai loro sguardi di rabbia, quello della Pioggia, soprattutto gli piaceva da morire. -Lascio a voi la scelta, chi è il prossimo a farsi avanti?-
-Pagherai per questo.- sibilò Yamamoto, rimettendosi in posizione di attacco. -Ti sconfiggeremo e riporteremo qui Tsuna.-
Il castano rise. -Ah, eccola la mia Pioggia, determinata a lavare via ogni dolore.- disse soddisfatto. -Vuoi riportare qui Tsunayoshi?- chiese, scuotendo il capo in segno negativo. -Vuoi che ti dica cosa sta facendo adesso, il vostro caro Tsunayoshi?
-Sta piangendo.- rivelò con cattiveria senza attendere una risposta, facendo sussultare il giocatore di baseball e Gokudera. -Piange disperato e mi implora di lasciarvi stare, perché è sveglio e sta guardando tutto ciò che sta accadendo qui fuori.-
L’argenteo sgranò gli occhi verdi. -Decimo!- gridò l’italiano. -Decimo, se può sentirmi, smetta di piangere! Noi ce la faremo! Sconfiggeremo questo tizio e la tireremo fuori di là!-
-Ed ecco la mia Tempesta.- ghignò il Cielo. -Travolgente e impetuosa, sempre in prima linea.- aggiunse, per poi innalzare una lingua di fuoco accanto a sé, per proteggersi da un fulmine verde arrivato da dietro le sue spalle. -Oh, il Fulmine vuole forse la mia attenzione.- osservò, voltandosi verso il piccolo Lambo, in piedi accanto a Dokuro, entrambi pronti a dar battaglia.
-Il grande Lambo-san non ti permette di usare la faccia di Tsuna-nii!- gridò il bambino. -Lascialo!-
A quelle parole, la Fiamma indurì la propria espressione, fissando il Bovino con occhi a dir poco glaciali. -Che spreco. Il mio prezioso Fulmine in mani del genere…- asserì, incamminandosi e liberando le fiamme arancioni, che lo avvolsero. -Il prossimo elemento che mi riprenderò sarà il Fulmine. Preparati marmocchio insolente.-
Alzò il braccio per scagliare il proprio attacco, ma all’improvviso si fermò, sgranando gli occhi. -I-Impossibile…- mormorò, fissando il proprio arto, tremante per lo sforzo di muoversi. -Tsunayoshi…-

***

Final Fantasy IX - Memories of that Day

Terrore. Impotenza.
Queste erano le sensazioni che scuotevano il corpo immobile di Tsuna, ancora bloccato in quella strana pozza. Con l’unica iride aperta lucida di lacrime che gli bagnavano il viso, il quindicenne assistette alla disfatta del suo Guardiano del Sole. Mai negli occhi grigi di Ryohei aveva colto il timore, figuriamoci la paura. Perché nel momento in cui iniziò a essere privato della Fiamma del Sole, ne erano pieni. Pieni di una paura incalcolabile, dovuta alla consapevolezza di essere nettamente inferiore al proprio spietato avversario, che gli sorrideva con malvagità.
-Onii-san!- urlò Tsuna tra le lacrime, tremando. -Ryohei!- urlò ancora, artigliando il bordo della pozza e cominciando a tirare per uscirne. -Fermati! Ryohei onii-san! Fermati! Lascialo! Ti prego!-
L’attimo dopo, però, si ritrovò a trattenere il fiato. Il boxeur aveva abbassato le palpebre e nello stesso momento, lì all’interno della sua mente, era comparso un brillante fuoco fatuo che poteva essere tranquillamente accolto nelle mani chiuse a coppa; pulsante come un cuore e di un allegro giallo pulcino, quella altro non era che la Fiamma del Sole.
-Ryohei…- soffiò il castano, prima di liberare un grido di pura sofferenza.
Tsuna si ritrovò ansimante e con la gola bruciante, l’unico occhio libero puntato sulla fiammella galleggiante di fronte a lui e poi sulle immagini di ciò che stava accadendo all’esterno. Scorse il sollievo sul viso del suo braccio destro e comprese che il suo fratellone era ancora vivo. Tuttavia, vide anche le calde iridi di Takeshi riempirsi di rabbia, e l’ostinato silenzio di Hibari, che dietro gli occhi assottigliati annunciava la sua vendetta. Poi, sentì chiara e forte la voce di Smoking Bomb che lo rassicurava e che ancora una volta gli chiedeva di fidarsi di loro.
Infine, esattamente come un fulmine a ciel sereno, quella del suo Guardiano più giovane, che mai e poi mai avrebbe voluto vedere coinvolto in tutta quella faccenda, ancor meno degli altri.
-Lambo…- mormorò con un sorriso, che si spense, quando udì la minaccia rivoltagli. -No.- pronunciò secco. -Non te lo permetterò.-
Come attratta da una calamita, la Fiamma del Sole corse verso di lui, avvolgendolo e infondendogli nuova forza. Una forza, che gli consentì di aggrapparsi al bordo della pozza e romperlo nell’uscirne.
-Fermati.- disse, alzandosi in piedi e puntando gli occhi sulla finestra nel momento in cui il suo alter ego sollevava il braccio. -Fermati!- ripeté urlando e stringendo i pugni.

***

Final Fantasy IX - Freya’s Theme

Si fermarono tutti, come se fossero stati congelati, quando videro il corpo del loro amico tremare e barcollare. Lo sentirono tossire e ansimare, ma non osarono avvicinarsi a causa delle fiamme ancora vive e sfrigolanti attorno a lui.
-F-Fermati…- balbettò Sawada, alzando il viso e guardandosi in giro. -Non… te lo permetterò…-
-Tsuna…?- chiamò la Pioggia, abbassando la spada. -Tsuna sei tu?-
-Decimo?!- esclamò felice Gokudera, facendo un passo.
-No!- lo fermò, puntando i suoi occhi arancioni in quelli verdi dell’altro. -Non avvicinarti!- gridò per poi alzarsi in volo grazie alla propulsione delle fiamme che uscivano dalle sue mani.
Si allontanò da loro nonostante i richiami e prese a guardare tutt’intorno a sé. Doveva andarsene subito. Sentiva la Fiamma del Cielo premere contro la sua coscienza per riprendere il suo posto, ma era ancora indebolita dal suo attacco a sorpresa, e doveva approfittarne. La sua fortuna, però, terminò l’istante che seguì quel pensiero.
-Come hai osato, Tsunayoshi?- tuonò la Fiamma del Cielo all’interno della sua mente, destabilizzandolo e facendogli perdere la concentrazione necessaria a volare.
Cadde a terra, riversando tutto il proprio peso sul braccio sinistro che rispose con un rumore poco rassicurante. Lo ignorò e tornò di nuovo eretto, guardandosi in giro alla ricerca di un modo per fuggire. Doveva fare in fretta. Erano al terzo piano sottoterra, quindi sarebbe dovuto fuggire per forza dal soffitto di quella stanza. Doveva andarsene. Non doveva stare lì un secondo di più. Tremando per lo sforzo di trattenere l’altro se stesso, il castano sollevò le braccia -incurante della scossa di dolore che gli trasmise l’arto sinistro- e le posizionò per poter caricare un X-Burner. Non aveva le cuffie, quindi avrebbe dovuto arrangiarsi e sperare di farcela al primo colpo.
-Oi… Sawada…- mormorò il Guardiano del Sole, fermandosi di fronte all’amico. -Dove… pensi di andare… eh?-
Tsunayoshi sussultò e lo fissò con occhi larghi. -Ryohei…-
Stava bene. Gli sorrideva come sempre. Eppure, la gioia di vederlo in piedi, sorretto da un’impassibile Nuvola, non fu abbastanza grande da sconfiggere il terrore che gli attanagliava le viscere al solo pensiero di vederlo ferito nuovamente per mano sua.
-Via!- gridò, agitando il braccio davanti a sé. -Dovete stare lontani!-
-No Tsuna.- intervenne il giocatore di baseball. -Noi ti aiuteremo.-
Indietreggiò, tremando, finché non sbatté contro l’angolo di quella grande sala.
-Decimo, non la lasceremo solo. Mai.- dichiarò Gokudera.
Un violento colpo allo sterno, ricevuto dall’interno, costrinse il futuro Boss dei Vongola ad appoggiarsi totalmente alla parete e a portarsi le mani sul torace. Ancora una volta, sentì la sua coscienza scivolare via, trascinata da una presa serrata e soffocante.
-State lontani!- urlò, mentre le fiamme attorno a lui s’ingrandivano ancora di più, costringendo i Guardiani ad allontanarsi.
Immediatamente, i componenti del sistema C.A.I. si posero a difesa del gruppo, che non fu minimamente sfiorato dall’insaziabile fame di quelle lingue infuocate.
-Scusatemi per l’interruzione.- esordì a un tratto il castano, emergendo da quell’inferno color arancio. -Allora… dov’eravamo rimasti?- domandò poi la Fiamma del Cielo, scrutando i propri avversari.





Eccoci in fondo!
La Fiamma del Cielo s'è risvegliata e si è rivelata spietata e determinata a riavere i suoi elementi per poi vendicarsi di Vongola Nono. Tsuna assiste impotente alla disfatta di Ryohei, ma grazie a questa riesce a riprendere momentaneamente il controllo del suo corpo. Ricordate il sogno/flash back fatto da TsunaTYL all'inizio del capitolo quattro? *concerto di grilli* Good ù.ù
Io sono soddisfatissima di questo capitolo e delle musiche che ho inserito *^* Spero che abbiate gradito e che valga l'attesa infinita che avete dovuto sopportare.
Alla prossima! :3


Ora passiamo ai ringraziamenti, che sono veramente tantissimissimi *^*
Ringrazio: I_m a cool baka girl, Landlady, Maki Chrome, nina_nina, Taine, yukichan01, _A r a s h i_ e _Pandora_ per aver messo la fic tra le preferite.
Ringrazio: dolcydeb per aver messo la fic tra le ricordate.
Ringrazio: Geo_96_Bee, ladycarmen, Luna_Ginga94 e Maki Chrome per aver messo la fic tra le seguite.
Per finire, ringrazio chi legge e commenta e anche soltanto, siete sempre tanti tanti tanti e io vi adoVo tutti! *3*
Ci vediamo al prossimo capitolo!
See ya!
  
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