“Un ponte,
un fiume e un temporale fanno da sfondo ad un incredibile dolore. Un pianto
lungo, forte, ma che resterà, purtroppo, inconsolato. Quelle lacrime non le
asciugherà nessuno, e Harry lo sa. Lui non verrà mai a consolarlo. Liberamente
ispirato in parte alla canzone I’m with you di Avril Lavigne [One-shot
dedicata a Sanzina]”
†Like a dream†
Un ponte, l’acqua sotto di me,
sopra di me un cielo in tempesta. È accaduto un’altra volta. Per quanto dovrò
sopportare ancora tutto ciò? Io non ce la faccio più… mi passo una mano fra i
capelli, scarmigliandoli in maniera quasi oscena.
°Calmati, non piangere… è tutto
finito… è tutto a posto… non c’è alcun motivo di versare lacrime senza che
nessuno poi venga a rincuorarti°
Il mio cuore sembra un macigno.
So che ben presto scoppierò. Ma per far felice Lui, questo e altro. Lui vuole
questo, e questo avrà. Anche se poi chi ci rimette sono io, non m’importa. Se
questo lo rende felice, sono felice anch’io.
°Bugiardo, non sei felice°
Non riesco a controllarmi, non posso
controllarmi. Ed ecco che come ogni volta che viene a casa mia, inizio a
piangere. Una lacrima, poi due, poi tre… per quanto ancora dovrò soffrire?
Mi siedo nel muretto del ponte, guardando con
gli occhi rossi il fiume sotto di me. Così calmo, così placido, sembra che
nulla possa colpirlo. Ma è scuro quanto il cielo notturno.
Una goccia mi colpisce il capo. Un’altra.
Un’altra ancora. Ben presto attorno a me si scatena un temporale. Ma non
m’importa. A casa non ci voglio tornare.
°Hai paura di tornarci, semmai°
Ho paura. Buffo, vero? Harry Potter ha una
paura matta di tornare a casa sua, al luogo dove dovrebbe sentirsi al
sicuro e protetto come qualunque essere normale. Evidentemente non sono normale
neppure in questo. E chi al posto mio diventerebbe matto? Tutti, penso. È da
tre mesi che lo faccio. Lui… Lui… al pensiero di quanto è successo circa
mezz’ora fa il mio corpo trema violentemente. Quello stesso corpo che Lui ha
sfiorato senza il mio permesso…
Interrompo i miei pensieri perché una nuova
ondata di pianto mi colpisce, ancora più forte di prima. Che stupido, ormai
dovrei esserci abituato. Lo so Lui cosa vuole da me. Sesso. Lui vuole sesso,
solo quello. Se lo prende con la forza. Ogni volta è così. E io ogni volta gli
apro la mia porta di casa, ogni volta mi faccio prendere come un coniglio. Sono
uno sciocco.
°Però lo fai per la sua felicità°
Se a Lui piace così, perché non dovrei farlo?
Farei qualunque cosa pur di renderlo felice… Io lo amo e farei qualunque cosa
per piacergli, anche solamente in questa maniera… So che tanto prima o poi si
stuferà, ma in qualche modo non voglio: sarebbe ancora più doloroso non vederlo
mai più. Ogni volta che Lui… Lui…
°Non hai nemmeno il coraggio di pensarlo°
…Lui mi tratta come… come… deglutisco tentando
di asciugarmi gli occhi. La pioggia si sta mischiando alle mie lacrime, che
maligne scendono senza che io possa fare qualcosa. Tento di dare un ordine ai
miei illogici pensieri… Lui mi tratta come il suo… e finalmente lo penso… gigolò
personale… vengo qui a piangere. Sopra a questo ponte che ha ascoltato i
miei silenzi, che è stato una sorta di conforto per me. Lui sa dove vengo, una
volta dopo quella che Lui chiama ‘seduta di piacere’ con il mio corpo è venuto
a prendermi e l’ha rifatto… di nuovo… è stato orribile… sotto la pioggia… era
una giornata come questa, penso.
Mi guardo attorno, lo sguardo offuscato dalle
lacrime e dalla foschia. Non c’è nessuno. Non odo nessun rumore a parte lo
scroscio della pioggia e i miei singulti. E io che ci spero sempre…
°Ogni volta lo speri, eh? Vergognati, non verrà
mai. E tu lo sai.°
È vero, non verrà mai a consolarmi. Posso
piangere, urlare, fare qualunque cosa, che tanto lui non verrà mai da me. Non
mi asciugherà le lacrime, non mi stringerà in un abbraccio sincero. Un
abbraccio dettato dall’amore ricevuto da parte sua, senza violenza e perversi
fini, è la cosa che ho sempre voluto.
E io ogni volta, inconsciamente, lo aspetto
qui. In questo stesso posto. Ogni volta c’è la pioggia, noto malinconicamente.
Piango sempre, ma un po’ di meno. So che fino a domani non potrò ritornare a
casa mia, quindi non mi resta che passare la notte in bianco sotto alla
pioggia. Non ho dietro il portafoglio, pertanto non posso andare in albergo.
Neville e Hermione non mi sembra il caso di disturbarli per una sciocchezza del
genere, quindi…
°Sciocchezza?! Sciocchezza?! Quel mostro
ti violenta due sere sì e una no, non è una sciocchezza!°
Il mio Draco non è un mostro… Lo
so, non è veramente così… È un Diavolo maledetto sotto le sembianze dell’Angelo
più bello del Paradiso. E per quanto dovrei ribellarmi, non ci riesco. È più
forte di me. Io lo amo veramente, Lui non prova altro sentimento che non sia
lussuria nei miei confronti. Una persona normale dovrebbe odiarlo, denunciarlo,
ma non ci riesco. Lo amo alla follia, non posso tradirlo così.
E poi… io sono con Lui. Col
cuore, con la mente, sono sempre affianco a Lui. Notte e giorno. Chi è
veramente Draco? Semplicemente non sa amare. Se me ne desse la possibilità,
glielo insegnerei io…
Un nodo mi si forma all’altezza
della gola. Chiudo gli occhi, cercando di darmi una calmata. Mi è pressoché
impossibile, perché ritorno a piangere. Fa ancora più freddo di prima. Ho
freddo dentro, nell’anima lacerata dal troppo dolore. Senza contare che la pioggia
si è trasformata in un vero e proprio alluvione di dimensioni catastrofiche, e
che il mio pianto di conseguenza è aumentato di parecchio. Mi scosto la frangia
dagli occhi, stringendomi ancora al mantello. Indosso solo gli unici vestiti
che sono riuscito ad afferrare dopo che Lui mi ha… mi ha… mi ha stuprato di
nuovo… solamente una maglietta a maniche corte bianca di cotone, un lungo
mantello scuro di lana e i miei boxer neri. Il resto è tutto a casa mia. Non so
per quanto resisterò al freddo, sto congelando. E le lacrime scendono copiose
dai miei occhi. Mi stringo nel mantello e getto un’occhiata al cielo. Sembra
che sta soffrendo con me. Ogni volta che Lui viene a casa mia piove.
Guardo il ciglio opposto della
strada con gli occhi lucidi. Vorrei solamente dormire, scivolare in un sonno
senza sogni. Poi desidererei svegliarmi e vedere Draco di fronte a me con
un’enorme sorriso. Un sorriso sincero, dolce e gentile. Non m’importa se mi
ricambia. Io lo amo e ciò non cambia niente.
°Guarda, è mezzanotte… Sabato 25
Dicembre, ore 0.00°
Già, è vero… guardo l’enorme
orologio Big Ben: da questo minuscolo ponte si ha una perfetta vista di tutta
Londra. Perfetto, io ho regalato il mio corpo a Lui per l’ennesima volta. E
cosa ho ricevuto? Niente di niente.
Non voglio proprio niente, però.
L’importante è che Lui sia felice.
Getto un’ultima occhiata alla
strada, pensando di trovarla ancora vuota. Non è così. Una figura sta
camminando verso di me, il passo deciso e sicuro di chi sa come gira il mondo.
Conosco quel passo.
Conosco quel modo di camminare.
Conosco la persona che sta
camminando.
Tremo vistosamente, ma non mi
ritiro. Anzi, mi alzo in piedi e lo guardo. Nessuno capirebbe che sto soffrendo
da impazzire. Ma Lui ci riesce. Mi distrugge le difese ogni suo sguardo.
°Cosa farai?°
Non lo so, non lo so…
E intanto Lui, il mio bellissimo
carnefice, si avvicina a me. Ormai solamente una spanna ci separa. I suoi occhi
grigi risplendono alla luce di un tuono. Io continuo a tremare, stanco e
stravolto.
“Non ti voglio far niente.” Mi
dice, e c’è vera dolcezza nei suoi modi di fare.
Non rispondo, sono veramente
troppo sconvolto. Le lacrime premono per uscire, ma chiudendo gli occhi e
imponendomi di mantenere un pizzico d’orgoglio riesco a calmarmi. La gola
arida, il vistoso tremore che percorre le mie membra e la soggezione che provo
per quel meraviglioso angelo m’impediscono di parlare e di guardarlo.
“Non voglio farti niente.”
Continua con una tonalità dolce e sincera. Si avvicina a me, tuttavia non mi
ritraggo: non l’ho mai fatto né ho intenzione di farlo oggi.
Il mio timore, però, è che mi
strappi quel poco che ho addosso e che continui la sua ‘seduta’, ma non è così:
si china e mi stampa un bacio dolcissimo sulle labbra. E improvvisamente il mio
cuore si fa più leggero.
°Sei felice per così poco?°
Certo… dopo tanto un mio piccolo
desiderio si è realizzato… Lui mi sta dando un bacio delicato e dolce, senza
desiderio o altri fini sporchi… quasi non ci credo…
“Solo… Buon Natale…” Continua lui con lo stesso tono caldo e dolce, un poco fievole ma comunque da ‘Principe delle favole’.
†The end†
Ok, non giudicatemi pazza e mentalmente
instabile, d’accordo? Lo so che dovrei essere a scrivere Crimson, ma
questa one-shot doveva essere postata dal giorno di Natale! ç.ç Abbiate venia e
pietà di un’autrice *i lettori vomitano* così fusa e malata!
X Crimson, lo posterò non appena avrò
finito (sono a metà, abbiate pazienza), ma nel frattempo gustatevi questa
shotty da manicomio sempre Harry/Draco. È dedicata a Sanzina, la
migliore amica del web e non che si può conoscere… quella instabile si
aspettava una lemon, ma proprio non ce l’ho fatta (Evviva!NDTutti). Pertanto si
deve accontentare di questo ‘coso’.
Spero che vi piaccia, e anche se non vi piace
lasciatemi un commentuzzo! ^_^ Piccino picciò, non chiedo molto… so che è una
cosa aberrante, ma commentate questo coso e rendetelo felice! Un baci8 da