La mattina, quando mi guardo allo specchio, sto male. Vorrei essere come tutti i ragazzi “normali” che conosco e certe volte penso che la mia vita non abbia alcun significato, tuttavia comprendo pienamente che l’adolescenza sia un’età molto particolare, dove ogni individuo deve capire quali sono le sue passioni e cosa può fare per dare un contributo al nostro pianeta e allo sviluppo della società.
Riflettendo su ciò che mi piace, però mi convinco sempre più che non sono “normali” i miei piaceri. Spesso sento le persone che parlano male di me alle mie spalle, questo mi rende triste, però fortunatamente a me non è mai importato il giudizio degli altri, anzi penso che la mia vita sia meravigliosa. Sono attratto dalle cose semplici, a differenza di miei coetanei che pensano solo ad apparire andando in discoteca o frequentando locali, a me piace passeggiare in centro storico, andare il biblioteca o in libreria, stare a casa a parlare con amici o uscire per divertirmi in modo maturo, perché una persona che non frequenta discoteche non significa che sia spenta o che non si diverta.
Io ho tantissime passioni, desideri e ambizioni. Amo la lettura, perché quando leggo posso confrontarmi con altre realtà sia migliori che peggiori, credere in un mondo migliore senza discriminazioni e violenza e sapere che tutti i sogni possono essere realizzati; commuovermi davanti ogni situazione senza che nessuno mi giudichi per il semplice fatto che ho un cuore. Adoro scrivere ed elaborare i miei ideali e trasmetterli agli altri, anche attraverso il libro che sto scrivendo che molto probabilmente non leggerà mai nessuno però l’emozione che provo quando lo scrivo è inspiegabile, mi permette di immergermi in un vero sogno. Quando i miei amici si congratulano con me per quello che scrivo, mi viene una gioia immensa. Tuttavia la scrittura non è la mia unica passione, mi piace molto anche la moda che seguo sin da quando ero bambino, vestire bene e comprare vestiti sono un mio punto debole.
Lo studio delle lingue orientali, soprattutto il giapponese è un’altra mia grande ambizione, forse la più forte. Probabilmente è stata l’influenza dei miei cugini thailandesi o di mio zio che ha sempre avuto una grande passione per le lingue, fatto sta che amo questi popoli e queste culture con tutto me stesso.
Ho due desideri che un giorno mi piacerebbe realizzare, fare l’interprete e diventare insegnante, so che potrebbe essere un desiderio strano per la mia età, però ammiro molto gli insegnati per ciò che fanno e per ciò che sono. Spesso, però, non vengo capito dai miei genitori che pensano sia stupido in particolare mio padre, lui crede che devo concentrarmi su ciò che mi offre l’Italia e sulla mia scuola, però io sono molto cocciuto e non smetterò mai di combattere per ciò che mi piace fare.
Il mio sogno più grande è andare a fare un viaggio in Giappone, e anche se dovrò aspettare ancora qualche anno per andarci, lo farò e nessuno me lo impedirà, spero che con me vengano anche i miei amici, questa diventerebbe un’esperienza unica.
Se le persone pensano che io sia infantile, “sfigato” o disadattato solo perché mi piacciono cose che non sono molto conosciute nel nostro paese o perché ancora guardo cartoni animati facciano pure, io, però, non smetterò mai di sognare e combattere per far si che questi un giorno si avverino.
La mia vita è un dono, un sogno, ma anche una grande sfida da affrontare, difficile, ma ne vale la pena.