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Autore: cocalovato    30/07/2014    3 recensioni
Fumo, alcool e droghe facevano parte di lei ormai. La morte non la spaventava, Lauren era la tipica ragazza che non poteva essere fermata da nessuno, o almeno così pensava fin quando non incontrò l'innocente Camila, che stravolse il suo animo e le fece provare emozioni inspiegabili, emozioni che non credeva avrebbe provato mai. Per la prima volta in vita sua, aveva davvero paura di non essere abbastanza per qualcuno.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Camila Cabello, Lauren Jauregui, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Io non ci sono questa sera a casa, sono fuori con una mia amica, però se passi credo che troverai mia madre" mi disse Taylor la mattina quando le chiesi se potevo passare per un salto a causa del mio MP3.

Quindi Tay non c'era, ma non mi importa, non voglio passare un altro giorno senza la mia amata musica. Come disse lei, trovai la madre a casa ad aprirmi la porta che mi salutò con un caloroso sorriso.

"Aspetta qui il tuo MP3 è nel garage, mettiti comoda sul divano nel frattempo" disse prendendo le chiavi del garage. 

Senza farmelo ripetere due volte, mi sedetti sul divano ad aspettarla.

"Ma dove sono i  miei anfibi neri?"

Nel sentire quella voce provenire dal piano superiore mi immobilizzai. 

Cercai di restare calma ma sentendola scendere le scale iniziai ad innversosirmi. Avevo paura di dire qualcosa di stupido ed insensato e far capire anche a lei quanto io sia goffa. Si sedette accanto a me per allacciarsi i suoi anfibi bianchi, evidentemente quelli neri non li aveva trovati. 

"Allora sei qui per il tuo preziosissimo MP3?" disse quasi prendendomi in giro.          
"Si, ascolto sempre un sacco di musica e senza di lui sento che mi manca qualcosa" le sorrisi.
"Ho ascolato la tua playlist, dovresti aprirti ad altri generi e non fermarti alle solite cavolate commerciali!" disse porgendomi il mio MP3, non riuscivo a credere che lo avesse preso lei.
"A me piace quello che ascolto e tua madre lo sta cercando in garage, forse è meglio se la chiami" risposi guardandomi le scarpe, non riuscivo a reggere il suo sguardo.
"Prima o poi si accorgerà che non è lì! Comunque penso che un giorno dovresti venire con me al negozio di dischi, ma per ora posso invitarti a bere una birra con me e Luke, il mio amico, e dato che non penso che tu non sia una che beve la birra sarei lieta di offrirti anche una Coca Cola" non riuscivo a credere che mi stesse invitando ad uscire con lei ed il suo amico ma io avevo altri impegni. Michael mi stava aspettando al McDonald's per cenare insieme ed ero già in ritardo.
"Mi piacerebbe molto ma il mio amico mi sta aspettando per cenare insieme al McDonald's, magari la prossima volta" dissi dispiaciuta.
"Non preoccuparti, io e Luke ci autoinviteremo, ci vediamo lì!"

Si stava gia chiudendo la porta dietro le spalle ed io ero seduta su quel divano con un'espressione incredula in volto.

Stavo per andarmene, poi mi ritornò alla mente che Clara stava ancora cercando in garage il mio Mp3 che in questo momento stringevo gelosamente tra le mie mani. Non potevo andarmene senza avvisarla, conoscendomi mi sarei sentita in colpa per il resto della serata, senza godermela, così andai nel garage e la trovai che cercava disperatamente dentro tutti i cassetti del grande armadio di metallo, le dissi di averlo trovato dentro il cestino delle chiavi, la ringraziai e uscii.

''Dove cazzo eri finita? È quasi un ora che ti aspetto'' mi disse leggermente arrabbiato vedendomi arrivare.
"Scusa Mike, sono passata da Taylor per il mio Mp3 e ho incontrato.."
"Ah, tranquilla ho capito, hai incontrato Lauren e ti sei persa nei suoi splendidi occhi" disse facendomi il verso.
"Smettila di farmi il verso, non parlo mica così" gli diedi un pugno sul braccio con tutta la forza che avevo, fece una piccola smorfia, ma in realtà sapevo che non gli avevo fatto neanche un piccolo livido e che aveva fatto quella faccia per farmi contenta.
"Dai andiamo, ho fame"

Poggiò il suo braccio destro sulle mie spalle spingendomi verso l'entrata. Non sapevo se Lauren sarebbe venuta sul serio con quel suo amico, lo desideravo, ma non ci speravo, non aveva tempo da perdere con una ragazzina tutta per bene come me. Cercammo un tavolo libero finché mi sentii chiamare.

"Ehi Camz, pensavo ci avessi dato buca"

Girandomi la vidi senduta ad un tavolo con un ragazzo, penso fosse il suo amico, ma a vederla con quel ragazzo sentii il mio cuore sprofondare. Michael a vedere Lauren lì sgranò gli occhi e spalancò la bocca sbalordito.

"Che ci fa lei qui?" mi sussurrò senza distogliere lo sguardo da quei due.
"Te lo stavo raccontando ma non mi hai lasciato finire" Mike distolse il suo sguardo da loro per puntarlo severo su di me.
"Si sono autoinvitati quando sono andata a casa sua" gli sussurai sorridendo nel vedere la sua faccia.

"Ehi ragazzi, volete rimanere lì tutto il tempo? Io avrei fame" urlò l'amico di Lauren al suo fianco.

Michael guardò Luke e sollevò l'angolo della bocca, poco dopo si avvicinò a loro e vedendomi immobile prese la mia mano e mi tirò verso il tavolo di Lauren.
Io mi ritrovai di fronte a Lauren e Michael aveva avanti a sè Luke, non riusciva a distogliere lo sguardo da quel ragazzo, aveva gli occhi del colore del cielo, un anellino di metallo sul labbro inferiore sinistro e i capelli biondi sistemati in un ciuffo sparato verso l'alto, è davvero un ragazzo attraente, si era accorto che il mio migliore amico lo fissava, ma sembrava non sentirsi per niente a disagio, tutto il contrario di me, non riuscivo a stare tranquilla sotto lo sguardo possessivo di Lauren.  

Ci alzammo per ordinare e ritornammo al tavolo con il vassoio pieno.

Per tutta la serata Michael e Luke non smisero di parlare di musica mentre Lauren continuava a guardarmi e sorridermi.  

"Il tuo amico ha finalmente trovato qualcuno che si intende di musica" disse prendendomi in giro.
"Sono felice per lui" risposi.
"Ti andrebbe di venire in un posto con me?" mi chiese ora seria.
"Non voglio lasciarlo da solo" guardai Michael e lui mi sorrise in segno di approvazione, era logico che senza di me si sarebbe divertito lo stesso con Luke.

La sueguii fuori e ci fermammo davanti una Range Rover nera, ero sospresa che i suoi le avessero regalato un'auto così.
Venne dal lato del passeggero e mi aprì la portiera, ero imabarazzata dal suo gesto perché nessuno lo aveva fatto prima d'ora.  

"Ora voglio farti ascoltare qualcosa" disse accendendo lo stereo della sua auto e partì una canzone dei The 1975, Robbers.

Iniziò a canticchiarla e nel vederla così spensierata cantare una delle canzoni che sicuramente amava mi faceva inammorare di lei ancora di più, vederla felice mi tranquillizzava, come se i suoi sentimenti potessero essere più importanti dei miei e tutto ciò era assurdo perché nemmeno la conoscevo.

Ci fermammo in un parcheggio di fronte alla spiaggia, scendemmo e di corsa attraversammo la strada.

Parlammo per un po', per lo più parlavamo di Taylor, l'unica persona che conoscevamo entrambe, lei insisteva sul fatto che fosse una rompicoglioni, mentre io esaltavo i suoi pregi. 

"Ti va di fare una passeggiata?" mi domandò puntando i suoi occhi nei miei. 
"Si, mi sta bene, ma devi essere tu la prima a muoverti" dissi ridendo, infatti man mano che parlavamo si era stesa sulla sabbia poggiando la testa sulle mie gambe incrociate usando la scusa del "ho lavato oggi i capelli, non voglio sporcarli con la sabbia" non riuscivo a non tirare su un sorriso pensando a quella frase, non avrei mai detto che Lauren, la ragazza tosta, avrebbe mai usato delle scuse del genere, con me dopotutto. 

Camminando, decisi di togliermi le scarpe per godermi la sabbia fresca tra le mie dita. 

"Ehi Lau, che ci fai qui a quest'ora?" 

A sentire quella voce Lauren alzò gli occhi al cielo e si girò sbuffando, io mi girai con lei, ma ero impaurita e curiosa al suo contrario.
Era un ragazzo, dell'età di Lauren, a petto nudo e con una bottiglia di birra vuota in mano. 

"La stessa domanda potrei farla io a te" urlò lei nella direzione del ragazzo. 
"Prendi queste e sali in macchina" mi disse in un bisbiglio porgendomi le chiavi e senza farmelo ripetere due volte le afferai e corsi verso l'auto. 

Dopo pochi minuti Lauren salì in macchina guardandomi sorridente. 

"Posso sapere chi era?" le chiesi titubante aspettandomi sicuramente un no come risposta. 
"Il mio ex. Una palla al piede" mise in moto l'auto e partì. "Dove vuoi andare ora?" mi chiese, rimasi sorpresa da quella domanda, le sorrisi e le stavo per rispondere 'dove vuoi tu' ma il mio sorriso si spense nel notare che era mezzanotte, allarmata presi il telefono e notai molte chiamate da parte dei miei. 
"Ehy piccola hai violato il coprifuoco?" a quanto pare notò la mia faccia allarmata, e io annuì. "Dimmi dove abiti e saremo lì in un lampo" e così accadde. 

"Grazie per il passaggio" la ringraziai uscendo dall'auto. 
"Di niente, bella serata, dovremmo rifarla, buonanotte" mi fece l'occhiolino e poi partì. 

Ero vicina alla porta di casa mia eppure non avevo il coraggio di entrarci, non l'avrei passata liscia, questo era certo. 


Ciao bellissimi! 
Siamo ritornate con un altro capitolo, scusateci se ci abbiamo messo molto!
Allora che ne pensate? Questa volta è più lungo e le Camren sono uscite insieme. 
Aspettiamo con ansia di sapere cosa pensate!

Un abbraccio. 
  
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