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Autore: CrystalRose    30/07/2014    2 recensioni
Perché Loki da dopo la caduta dal Bifrost a The Dark World si è comportato nel modo che noi tutti sappiamo? E se tutto quello che ha fatto, fosse stato l'unico modo per salvare la persona amata?
[Pre Avengers-The Avengers- Thor TDW- accenno a Age of Ultron fino a Ragnarok/post Ragnarok]
[Elementi dei film, fumetti e mitologia norrena]
Genere: Azione, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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OFH Danuvius

Asgärð, Valhalla

 

Appena Erin uscì dalla sua stanza, si accorse che Hervör e Hnoss le stavano correndo incontro.

Si chiese cosa stesse accadendo poiché mano a mano che si avvicinavano notò il terrore nei loro occhi.

-Che succede?- domandò la valchiria dall’armatura verde.

-Loki- mormorò Hnoss, alla ex midagardiana non sfuggì il timore con cui pronunciò quel nome.

-E?-

-È vivo- spiegò Hervör prendendo la parola.

-Non è possibile- disse accigliandosi. Quanto sapevano?

-Hanno portato il suo corpo alla Sala dello Spirito ma non era lui…-

-Ma che state…-

-Era un inganno!- esclamò Hnoss spaventata, guardandosi intorno.

-Era una guardia, sicuramente è qui ad Asgard-

Erin sorrise.

-No, non sorridere… Ci troverà!- la rimproverò Hnoss.

-E anche se ci trovasse?-

-Mi ucciderà- la voce di Hnoss uscì strozzata.

-Non lo farà- rispose Erin.

-Gli ho mentito. Gli ho detto che tu eri morta e credo che ora sappia che tu sia viva-

-Non può saperlo- mentì l’altra.

-In ogni caso, resta in camera tua e non uscire senza chiamare una di noi-

-Ma perché? Non mi farebbe mai del male-

-Lo so, ma non può portarti via da Asgärð. In più dobbiamo vegliare su Thor…-

-Che succede?-

-In questo momento è su Miðgarð a fermare l’invasione di Malekith e se sapesse che il fratello…-

-No!- la interruppe troppo velocemente Erin- Thor, non lo deve sapere. Almeno finché non troveremo Loki-

La mora si congedò e si diresse verso la sua camera.

 

Stanza di Erin.

 

La valchiria si appoggiò alla porta chiusa, Loki sbucò da dietro le tende.

-Già di ritorno?-

-Mi spieghi che sta succedendo?-

-Non ti sembra il caso di evadere?- cambiò argomento lui, fermandosi ai piedi del letto.

-Lo sai che non posso uscire- rispose lei avvicinandosi.

-Si preoccupano troppo le tue balie…-

-Bè pare che mi abbiano appena segregato in camera con te-

-Hnoss merita una punizione-

-Non ha fatto nulla- la difese Erin.

-Mi ha mentito-

-Lo ha fatto per proteggere il Valhalla e se non l’avesse fatto non ti avrebbe dato un valido motivo per aiutare Thor-

-Thor si sta vendicando da solo- rispose lui, accarezzandole la guancia e tirandola verso di sé –Non vorresti andare a trovare L’Altro?- alitò lui, sfiorandole la mandibola con le labbra.

-Non voglio mettere piede in quel posto-

-Oh lo so, pensavo che avresti voluto vedere la sua faccia vedendo che le tue ultime parole da umana si stavano avverando. Non posso permettere che rimanga impunito dopo ciò che ti ha fatto- le sussurrò all’orecchio.

Un brivido di piacere percorse la schiena della ragazza.

-Non posso uscire di qui-

Il dio le passò il pollice sulle sue labbra senza spostare le labbra dal collo di lei.

-Devo ricordarti chi è il re?- domandò guardandola con la coda dell’occhio.

Erin guadagnò un po’ di lucidità e lo attirò per baciarlo.

-Non ce n’è bisogno-

-Bene. Dì un po’ questo letto è comodo come quello di Oxford?-

-Neanche un po’-

-Ce lo faremo bastare, che ne dici?-

-Dico che mi devi togliere quest’armatura o non mi posso muovere…-

Lui ridacchiò e con un gesto della mano, vennero avvolti da una nuvoletta verde e i vestiti di entrambi comparvero a terra.

-Così non vale- protestò ridacchiando lei.

-Si sta alle mie regole-

-Come sempre-

-Ti dispiace?- chiese aiutandola a sdraiarsi sotto di lui.

-A volte-

Lui la guardò sorpreso e lei sorrise furba ribaltando le posizioni.

-La regina ci sa fare- sorrise l’altro, tirandola a sé per baciarla.

-Oh eccome…- replicò lei.

 

Dopo un paio d’ore bussarono alla porta.

Erin si svegliò e tirandosi su a sedere chiese chi fosse.

-Sono Hnoss-

La valchiria guardò Loki, lui sorrise col suo tipico sorriso di chi ha un piano malefico. Erin scosse la testa.

-Non ora- mimò lei con la bocca.

Una nuvoletta verde avvolse il dio che si trasformò in un’ancella vestita di bianco, seduta alle spalle della valchiria.

-Entra- disse.

-Tutto ok…- s’interruppe nel vedere un’ancella dai lunghi capelli neri che stava sapientemente creando una treccia a Erin. –Scusa pensavo fossi sola-

-No, tranquilla. Ora se ne va-

Loki le tirò leggermente i capelli alla base dove stava iniziando a fare la treccia.

-Quando avrà finito- si corresse, voltandosi appena per lanciargli un’occhiataccia.

-Mi chiedevo se…se fosse venuto qui-

-No- mentì la valchiria seduta sul letto –Non si è visto-

-Dici che sarà infuriato con me?-

-Secondo me, sì- rispose l’ancella intromettendosi.

Erin alzò gli occhi al cielo.

-Nessuno ti ha interpellato, ragazzina- rispose acida la valchiria dall’armatura azzurra.

L’altra percepì Loki irrigidirsi alle sue spalle.

-Tranquilla, non può farti del male. Le valchirie devono restare nove- la rassicurò con un tono autoritario diretto al dio alle sue spalle.

-Se posso permettermi, mia valchiria- mormorò l’ancella abbassandosi all’orecchio di Erin- Hnoss dovrebbe trovarsi un nascondiglio nel Valhalla, nel caso in cui l’Ingannatore si facesse vivo-

-L’ancella ha ragione- Hnoss guardava la ragazza con sospetto, le ancelle erano tutte bionde o con i capelli color rame.

-Terrò io a bada l’Ingannatore, se dovesse presentarsi,- affermò Erin – Non preoccuparti-

Loki si accorse dei timori dell’ospite. Sorrise malefico.

Fece scorrere una mano sulla nuca di Erin e poi in avanti risalendo il collo per voltarle il volto.

La valchiria in piedi rimase paralizzata. Aveva capito di essere in trappola.

-Mi spiace Hnoss- mormorò il dio riottenendo la sua forma maschile, guardando negli occhi Erin, non voleva che lei vedesse –Ma ora avremmo da fare- soffiò sulle labbra di Erin. Quest’ultima lo supplicò con lo sguardo di non fare del male alla valchiria. Loki sospirò seccato –Fa’ la brava, resta qui-

Continuando a guardare Erin e a tenerle il viso fermo con la mano, con l’altra trasformò Hnoss in un coniglietto.

Erin si divincolò e si voltò: -Loki!-

-È già tanto che non l’abbia uccisa-

La ragazza si alzò e andò a prendere il coniglietto, dopo tre passi si ritrovò avvolta dall’ennesima nuvoletta verde e si ritrovò con l’armatura.

Sollevò Hnoss e la mise sulla sua scrivania.

-Resta qui…Thor sta tornando e non può trovare il trono vuoto-

-E lei?-

-Resterà così finché non torneremo dal Pianeta dei Chitauri-

-Ma lei sa-

-Fidati di me- detto questo riassunse le sembianze di Odino e uscì dalla porta.

La ragazza sospirò.

 

Asgärð, palazzo Válaskjálf, Sala del Trono

 

Odino sedeva sul suo trono, scettro in mano, dalla fine del corridoio vide Thor avvicinarsi. Decise di alzarsi.

-Un tempo dicesti che non ci sarebbe stato mai un re più saggio di me. Ti sbagliavi…- con queste parole Odino accolse il dio del martello che si era inginocchiato davanti a lui.

-Con l’allineamento ora tutti i regni sono congiunti. Ognuno di essi ti ha visto offrire la tua vita per salvarli. Cosa può offrire Asgärð al suo nuovo re in cambio?-

-La mia vita- sentenziò il biondo dio alzandosi – Padre io non posso essere il re di Asgard. Io difenderò Asgard e tutti i nove regni, fino al mio ultimo respiro ma non posso farlo da quel trono. Loki nonostante il suo grave squilibrio intendeva regnare come io non potrò mai. La brutalità e il sacrificio, ti cambiano. Preferisco essere un uomo giusto che un grande re-

-È mio figlio che ascolto? Oppure la donna che ama?-

-Le tue parole hanno mai avuto la voce di mia madre? Non lo faccio per Jane, padre. Lei non sa cosa sono venuto a dirti- Odino si sedette – anche se mi proibissi di vederla o di farla regnare al mio fianco non cambierebbe nulla-

-Un figlio che desiderava un trono per misura e un altro che addirittura lo ricusa. Questo è il mio retaggio?-

-Loki è morto con onore. Io ugualmente proverò a vivere, non è un retaggio sufficiente?- detto questo offrì il Mjölnir a Padre tutto.

Loki dentro di sé era quasi commosso a quelle parole.

-Appartiene a te se ne sarai meritevole-

-Cercherò di esserlo-

-Non potrò darti la mia benedizione. Tanto meno augurarti buona fortuna-

-Lo so- rispose voltandosi.

-E se fossi orgoglioso dell’uomo che mio figlio è diventato, anche questo non potrei dire. Resterebbe unicamente nel mio cuore. Va’, figlio mio-

Thor, che si era voltato nel frattempo, sorrise all’anziano dio.

-Grazie, padre- e si allontanò dalla sala.

Rimasto solo Loki riprese la sua forma.

-No- disse – Grazie a te- si alzò dal trono per recuperare Erin.

 

Pianeta Chitaturi

 

Erin si ritrovò davanti a quella scala illuminata da bagliori blu. Lì dove aveva perso la vita.

Dove aveva giurato la vendetta di Loki.

Iniziò a salire la scala, flashback di quando la percorsa terrorizzata in senso opposto, inondarono la sua mente. Strinse lo scettro di Loki e si fece forza nel salire.

A metà, L’Altro la scorse.

-Chi sei?- le domandò.

-Dovresti riconoscermi- mormorò lei alzando lo sguardo.

L’altro rimase sconvolto.

-Ma non è possibile! Io ti ho uccisa-

-Oh sì che è possibile, ricordi cosa ti dissi?-

-Loki ne hann monr gleyma. Hann monr hefna mína hel-inn- citò l’alieno.

-Vedo che hai buona memoria-

-Loki è morto-

-Oh sì, me lo hanno detto. Mi piacerebbe sapere cosa faresti se lui fosse ancora vivo-

-Ucciderei entrambi-

-Che succede?- tuonò la voce di Thanos alle spalle de L’altro. –Oh ma guarda, guarda, una valchiria-

-Credo voglia vendicarsi-

I due risero. L’ilarità degli alieni terminò quando videro l’Ingannatore comparire dietro la valchiria, la quale venne ben presto superata dal dio e fatta indietreggiare.

-Che piacere rivedervi. E così avete ucciso la mia Erin quand’era una midgardiana dopo che lei vi aveva maledetto, predicendovi la vostra fine. Sia mai che io non mantenga una promessa- detto questo si avventò su L’Altro e lo uccise, trafiggendolo con la sua lancia, senza troppe cerimonie e lo spinse giù dalla scala.

Thanos non si mosse, osservava Erin.

-Hon barn arfa (Aspetta un erede. Letter. Ella porta un erede)- sentenziò in norreno l’alieno dalla pelle rossa.

Lo sguardo di Loki scattò da Thanos a Erin che aveva gli occhi sgranati per l’incredulità.

-Come lo sai?- chiese Loki.

-Þú mont hafa dóttir (Avrai una figlia)- proseguì, cercando di essere più convincente.

L’Ingannatore tornò a guardare Erin.

-È troppo presto- fu l’unica cosa che riuscì a dire la giovane.

-Sei una valchiria e lui è un semi dio, le cose funzionano così su Asgärð, tra dei. In meno di tre mesi avrete una bambina. E dato che crescerà in fretta, voglio farle un dono-

-Non vogliamo i tuoi doni. Provaci e sarà la tua condanna a morte- minacciò Loki.

-Fa’ attenzione a come parli Ingannatore. Non ho più il mio braccio destro devo pur vendicarmi. Cosa credi, che solo la tua valchiria possa maledirci in norreno?-

-Non la bambina- dissero insieme gli altri due.

Erin si portò le mani sul ventre facendo cadere lo scettro.

Thanos scese due gradini. Loki era a metà scala ed Erin alle sue spalle quasi ad inizio scala.

-Hon monr vera kallaðr…Hel (Ella sarà chiamata… Morte)- asserì puntando un dito verso Erin, maledicendola.

-No!- urlò Loki.

-Helming guð, helming hel (Metà dea, metà morte)-

-No!- fu l’ennesimo grido del dio che si scagliò contro Thanos.

-Loki non farlo!- urlò la valchiria ma ormai era troppo tardi.

Il dio cercò di infilzare Thanos che abilmente bloccò con una mano lo scettro del suo avversario, con l’altra afferrò Loki per il collo e lo atterrò subito.

L’Ingannatore si ritrovò con metà busto fuori dalla scala con Thanos che cercava di spingerlo di sotto.

-Il re di Asgärð con la figlia maledetta, questo sì che è meglio dei tuoi giochetti-

-Deve ancora nascere- mormorò il moro con le lacrime agli occhi.

-Sarà bello vedere il tuo tormento in questi mesi mentre io siederò sul trono di Asgärð e metterò te e Thor al mio servizio e poi…- si voltò a guardare Erin, salvo poi guardare nuovamente dritto negli occhi l’Ingannatore – Una valchiria come concubina, non sarebbe male…-

In quel momento Erin scattò. Recuperò lo scettro e fece i gradini due alla volta e quando raggiunse i due, colpì Thanos con il suo scettro, togliendolo di dosso dal compagno.

-Oh, oh, vogliamo fare le guerriere?- la schernì.

Erin lo colpì due volte, prima con la punta e poi con la coda dello scettro; lo fece roteare in mano e poi lo fermò tenendolo dritto davanti a lei.

La sfera bianca sulla punta era luminosa puntata verso Thanos.

-Avanti fallo-

Un raggio luminoso bianco partì dalla punta che fece volare Thanos in cima alla scala, Loki scattò per finirlo.

Lo afferrò ed estraendo un suo pugnale lo sgozzò lanciandolo di sotto.

Erin si inginocchiò sulla scala scoppiando a piangere, il dio corse accanto a lei.

-L’ha maledetta, l’ha maledetta- continuava a ripetere la valchiria.

-Shhh, non succederà nulla. Non le accadrà nulla finché saremo con lei- cercò di tranquillizzarla in dio.

L’aiutò a tirarsi su e la riportò nel Valhalla, dove avrebbe dovuto chiedere aiuto a Hervör.

 

 

 

 

Spazio autrice:

Ahem…salve! ^^’

Chiedo perdono ma ho avuto una crisi da pagina bianca tremenda che pare essersi leggermente sbloccata. Lo so, sono imperdonabile! Non credo che riuscirò a scrivere il prossimo per settimana prossima quindi ci vediamo direttamente a settembre, perché le vacanze mi attendono e sarò senza pc quindi non avrò di che scrivere ma qualche idea mi verrà di sicuro!!

Povera Hnoss trasformata in un coniglio…non chiedetemi perché di questa scelta, è il primo che mi è venuto in mente :D
Su non inveite troppo contro di me o Thanos, in qualche modo Hel doveva entrare nella storia nelle sue fattezze. Il fatto che crescerà molto in fretta l’ho preso da una puntata di Xena, riguardava la figlia (o il figlio non ricordo bene) di Olimpia che cresceva man a mano che passavano le ore. E dato che sto pensando in qualche modo al Ragnarök, Hel mi serve già adulta.
Ringraziamo Thor, per il suo featuring in questo capitolo!! Bello lui, che magari tra poco scoprirà l’inganno di Loki…Who knows… :D

Ringrazio Loki_Laufeyson e Hermes per aver commentato lo scorso capitolo e tutti gli altri che sono passati a leggere. Mi spiace di aver perso un lettore che l’aveva messa tra le seguite, spero che tu possa ripassare di qua!! 

Il titolo del capitolo è una canzone degli audiomachine "Danuvius".

Non mi resta che augurarvi buone vacanze (e buon’estate, ammesso che ne arrivi una, prima o poi!)

Lalla.
   
 
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