Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: WhiteLight Girl    08/09/2008    5 recensioni
Dopo la fine della seconda serie Shaoran è tornato ad Hon Kong, da allora Sakura non si da pace; nel momento stesso in cui lui rimette piede in giappone le carte si ribellano attentando alla vita dei due innamorati, mirando a separarli per evitare altre sofferenze alla loro padrona. Riusciranno a fare si che si lascino o sarà Shaoran stesso a ripartire per la Cina dopo aver sistemato le cose?
Genere: Generale, Romantico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura, Un pò tutti | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo so! Lo so! Lo so! L'ultima volta che ho aggiornato è stato un eternità fa, scusatemi, mi ero bloccata e mi sono occupata del drago rosso che mi ha ispirata tantissimo ( E che per ora è meglio che non aggiorni perchè come una scema mi sono resa conto di ciò che avevo scritto nel prossimo capitolo solo dopo averlo scritto).
Nello scorso capitolo Sakura e Shaoran si sono "preparati" per la prova di halloween, ma non erano assolutamente preparati per ciò che avverrà.


Appena davanti il cancello arrugginito Sakura afferrò la mano di Shaoran che si voltò a guardarla pronto a tranquillizzarla, ma lei non era per niente tranquilla, dei brividi freddi le salivano in continuazione su per la schiena e non erano li per niente.
-Chi entra per primo?- Domandò Yamasaki elettrizzato con Charo affianco.
Sakura si nascose dietro Shaoran sperando di non essere scelta per prima e il ragazzo la coprì volentieri.
-Facciamo a tocco?- Propose Naoko.
-Bene, allora, per cominciare formiamo le coppie…-
-Io con Shaoran!- Urlò Sakura stringendo il mantello di Shaoran impedendo a Rika di finire la frase.
-O… Ok.- Dissero gli altri stupiti da tanto impeto.
-Formate le altre coppie e poi uno di ogni coppia venga qui a prendere un laccio, chi prende quello con la punta rossa entra per primo.- Spiegò frettolosa Naoko.
Improvvisamente, mentre le coppie si formavano, Yamasaki puntò un indice al cielo e iniziò a dire:
-Sapete che la prima volta che fecero questo tipo di conta fu per una prova di coraggio simile a questa? Però ogni ragazzo aveva preso un laccio di colore diverso, uno lo aveva preso rosso, ma il rosso all’inizio non c’era. I ragazzi sono entrati al cimitero ma non tutti sono tornati indietro!-
-Infatti quello con il laccio risso non tornò più indietro, trovarono invece solo il laccio rosso e scoprirono che era diventato rosso perché era stato sporcato dal sangue del ragazzo fin dall’inizio!- Terminò Eriol per l’altro.
Sakura guardò Charo, stupita del fatto che non li avesse fermati prima. Ma Charo stava con la mano tesa mentre gli altri sfilavano da dentro il suo pugno i lacci.
Inaspettatamente ognuno sfilò i lacci di un colore di verso e Shaoran tirò fuori proprio quello rosso. Eriol si mascherò una risata mentre Yamasaki guardava i lacci stupito.
-Ma… Ma…- Balbettò per la prima volta sorpreso da qualcosa. –E’ come nella storia!- Tutti lo fissarono, Naoko esultò, Charo lo afferrò per il collo strangolandolo. -Lo hai fatto apposta vero?- Gli domandò nervosamente con le mani ancora attorno al collo del ragazzo.
-Io? E perché mai avrei dovuto fare una cosa simile?- I ragazzi lo guardarono attenti, questa volta non ne sapeva davvero nulla.
Sakura tremò e afferrò il braccio di Tomoyo, che le era più vicina di Shaoran. Osservò il ragazzo che, accanto a Charo, scrutava Eriol di sottecchi.
-Sei stato tu?- Chiese furioso all’inglesino.
-Ce la vedevo bene per una prova di coraggio, e poi Sakura è carina quando si spaventa!-
Esclamò scherzando. Shaoran lo afferrò per il colletto e si preparò a tirargli un pugno ma Sakura, che non aveva sentito una parola del loro discorso si affrettò a fermarlo aggrappandosi al suo braccio. Shaoran rinunciò a picchiare Eriol e strinse a sé Sakura per rincuorarla.
Come d’accordo la coppia con il laccio rosso entrò per prima.
Sakura camminava affianco a Shaoran stringendo la sua mano e guardandosi intorno terrorizzata. Ad un certo punto Shaoran si fermò facendo sussultare Sakura che chiese allarmata:
-Che c’è?!? Che hai visto?!?-
Il ragazzo la abbracciò e le stampò un bacio sulla guancia per tranquillizzarla:
-Stai tranquilla, non ci sono ne fantasmi né zombie e l’unico vampiro sono io, ok?-
La ragazza gli sorrise grata e si calmò un poco. Un rumore sordo la fece sussultare e lei si voltò alle sue spalle.
Paura inutile, non c’era niente, era solo suggestione.
Sakura rabbrividì e Shaoran la strinse a se per poi strofinarle le mani sulle braccia per riscaldarla e quando la ragazza si rigirò verso di lui e alzò la testa per guardarlo in faccia restò pietrificata. I loro volti erano assolutamente troppo, troppo vicini.
-Hai freddo?- Domandò Shaoran con le guance arrossate.
-No.- Rispose tranquilla la ragazza, in effetti non mentiva, in quel preciso momento aveva caldo, troppo caldo. Abbassò gli occhi pur non muovendo di un millimetro il viso e ciò favorì Shaoran che colmò la distanza che li separava dandole un bacio a sorpresa. Il bacio fu più profondo del solito, Sakura alzò le braccia attorno al collo di Shaoran che la strinse a se afferrandola per la vita. Si fermarono solo quando una decina di secondi più tardi vennero bagnati dalla pioggia che cadeva e allora Sakura iniziò ad avere freddo per davvero e Shaoran si levò svelto il mantello del costume per coprirla. La ragazza gli sorrise grata con le gote ancora un po’ arrossate ma il ragazzo non era da meno. Ripresero a camminare mano nella mano per la viuzza tra le lapidi, sotto una pioggerellina che diventava pian piano sempre più forte. Nonostante il bacio avesse allentato la paura di Sakura la ragazza continuava a restare molto vicina a Shaoran che le stringeva la mano e la tranquillizzava ogni volta che lei sobbalzava.
Passarono una decina di minuti prima che una leggera foschia si alzasse per tutto il perimetro del cimitero.
Sakura si guardò intorno inquieta, poi disse a Shaoran:
-Ti supplico, non lasciarmi la mano e non allontanarti assolutamente da me!-
-Certo.- Rispose il ragazzo sicuro stringendo la presa sulla mano di Sakura.
All’improvviso una voce alle loro spalle li fece sobbalzare.
-Sakura! Shaoran!- Sakura si appese al braccio del ragazzo per la paura ma si sentì una stupida quando capì che a chiamarli era stata Naoko che corse verso di loro e gli chiese ansiosa:
-Che ci fate qui? Non dovreste essere già dall’atra parte del cimitero?-
Sakura e Shaoran si guardarono confusi; in effetti si trovavano esattamente nel punto in cui erano entrati.
Naoko continuò a parlare:
-Avete visto gli altri? Sono spariti all’improvviso…- Il volto di Sakura si contorse in una smorfia di terrore quando rapidamente anche Naoko sparì davanti ai loro occhi. Per un istante il cimitero fu oscurato dalla luce della luna da un’ombra e Sakura si aggrappò terrorizzata al braccio di Shaoran che l’abbracciò e le disse tranquillo: -Calmati, sono carte di Clow, non possono essere altro, sento la loro presenza, tu non la senti?-
Sakura si asciugò le lacrime con le mani e mormorò:
-Le sento, le sento le carte di Clow, ma c’è anche qualcos’altro, tu non lo senti Shaoran? Ho paura, non lasciarmi sola ti prego!-
Shaoran l’abbracciò.
-Non ti lascerei mai sola Sakura.- Le diede un bacio sulla testa.
-L’ultima volta hai rischiato di scomparire anche tu…- -Allora vediamo di risolvere il problema prima che io inizi a svanire, ok?-
Sakura annuì e fece mente locale:
-Credo ci sia la carta del cerchio.-
Shaoran annuì e continuò per lei:
-Forse anche quelle della pioggia e della nebbia.-
Sakura si guardò intorno. Lo sguardo le si posò sulle loro ombre riflesse per terra, all’improvviso esse iniziarono a muoversi da sole e Sakura inorridì alla vista dell’ombra di Shaoran che strangolava la sua come in una muta minaccia di morte.
Sakura si lanciò senza riflettere tra le braccia di Shaoran che la strinse volentieri e mormorò al ragazzo:
-Forse c’è anche la carta dell’ombra. Che facciamo?-
Shaoran ci pensò un po’ su, poi disse convinto:
-Tira fuori lo scettro.-
Sakura ubbidì, allontanandosi dal ragazzo e voltandogli le spalle per pronunciare la formula. Fu veloce, impaziente di tornare abbracciata a Shaoran, ma quando si voltò lui non c’era più.
Gli occhi le si riempirono di terrore nel vedere la stradina in cui si trovava completamente vuota. Corse, corse a perdifiato in cerca del suo Shaoran senza trovarlo da nessuna parte. Era nel panico, come avrebbe potuto sopravvivere in un cimitero senza di lui? Non voleva e non poteva arrendersi, si fermò e tentò di concentrarsi.
Voleva riavere Shaoran accanto al più presto, così tentò di concentrarsi per avvertire la sua aura magica. Non la sentiva, il nervoso superò la paura e urlò:
-Ascoltatemi bene carte di Clow! Non fatemi scherzi idioti! Ridatemi indietro il mio Shaoran! Ridatemelo indietro e vi prometto che risparmierete un sacco di guai! Altrimenti giuro che…-
Lasciò la minaccia in sospeso, certa che avevano il messaggio. Un fruscio alle sue spalle la richiamò all’attenzione. La carta dell’ombra le si parò davanti come per scrutarla e stettero immobili, faccia a faccia per qualche secondo, poi Sakura parlò:
-Allora? Dov’è Shaoran? Se credete che basti questo per separarci vi sbagliate di grosso! Riportatelo qui e giacché ci siete tornate anche voi!- Era furiosa, la carta dell’ombra le indicò il pavimento. Sakura osservò la sua ombra che si divideva in due forme, una sembrava la sua stessa ombra rimpicciolita, l’altra era un aereo che si allontanava da lei. La carta cercava di comunicare.
Sakura capì immediatamente e ribatté prontamente:
-Non partirà di nuovo! Non mi farebbe questo! Dov’è ora?- The Shadow le indicò una direzione per poi trasformarsi in carta e posarsi sulle mani della sua padrona. Sakura sorrise e corse nella direzione che le era stata indicata. Shaoran le dava le spalle, la nebbia era sparita assieme alla pioggia e agli effetti di ogni carta di Clow. Si avvicinò cauta al ragazzo che continuava ad osservare una lapide che Sakura conosceva molto bene.
-Shaoran?- Lo chiamò preoccupata. Il ragazzo si voltò e le sorrise porgendole tutte le carte che si erano manifestate quella notte.
-Chiedono scusa.- Disse dolcemente.
Sakura gli sorrise e lo abbracciò. Shaoran la strinse a se e le mormorò:
-Ne mancano poche e mi è stato detto che per quelle devi solo aspettare, è una promessa.-
-Chi te lo ha detto?- Chiese Sakura guardando malinconicamente la tomba di sua madre.
-Mi è stato chiesto di non dirtelo, per ora.-
Sakura non insisté e si lasciò cullare da un dolce bacio di Shaoran.
   
 
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