Libri > Eragon
Segui la storia  |       
Autore: Ortceps    31/07/2014    7 recensioni
STORIA COMPLETA
Se al tempo dei tredici rinnegati oltre a loro ci fosse stata una ragazza? Se provenisse dal nostro mondo? E dopo una vacanza sulla Terra tornasse al servizio di Galbatorix?
Ma tutto quello che conosceva è cambiato. Quello che vuole è il potere e farà di tutto per ottenerlo, però qualcosa potrebbe cambiarla.
Tra intrighi, bugie, sentimenti soppressi e l’incombenza della tirannide, chi vincerà? Il sangue bagnerà il suolo al suo passaggio, ma non colmerà la sua sete di vendetta, un solo destino che ancora non è stato scritto taglierà i fili che li uniscono.
Dalla storia:
“Tu mi vuoi salvare perché è la tua natura, aiutare principesse indifese” Nella grande sala cade il silenzio “Ma ti sei mai chiesto, almeno per un secondo se voglio essere salva?”
[…]
Posa un ginocchio a terra, nel sangue ancora fresco e caldo; alza gli occhi su di me e con la sua voce profonda, ma al contempo estremamente divertita chiede: “Vuoi sposarmi?”
Annuisco con le lacrime agli occhi, non sono felice “Io sarò la regina e tu il mio re” Perché in fono so che non avevo bisogno di lui, è dell’uomo che ora mi bacia di cui ho bisogno.
Genere: Avventura, Azione, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castigo, Galbatorix, Murtagh, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

VOGLIO SALVARTI

20 – Resterò con te questa notte

“Non è più tempo di aspettare, è giunta l’ora che la ragazza mi giuri fedeltà” Il re si gratta il mento, facendo ondeggiare leggermente l’ispida barbetta bianca. Murtagh sposta il peso da una gamba all’altra; poverino, non sa cosa lo aspetta, ma io sì: il re vuole mettere alla prova la sua presunta fedeltà, e lo farà facendolo partecipare alla tortura.
“Sire, se potessi esentarmi da questo compito… Non nutro il minimo interesse per quella che si è definita una regina e ho compiti che mi premono di più da svolgere” E in più non ho intenzione che il re scopra che ho già incontrato Nasuada.
Storce il naso e mi osserva; forse pensa che mi faccia impressione la tortura, ma sembra scartare quell’idea “Immagino che non ci sia bisogno del tuo aiuto, hai già dimostrato il tuo valore. Mentre di te, Murtagh, avrò bisogno” Murtagh si blocca, sembra non riuscire a respirare, ma alla fine annuisce.
“Bene, allora procederemo subito” Il re si avvia verso la porta di servizio, seguito poco lontano dal cavaliere rosso.
Divertiti” penso mentre la porta si chiude; sospiro, penso che farò una passeggiata, è una così bella giornata e voglio godere del sole.

***

Pensi che Nasuada costituisca un pericolo?” Domanda Ignem, mentre rosicchia il suo pranzo.
Al comando dei Varden, forse; ma così è solo una seccatura, una spina nel fianco”
Allora sbarazzatene”
“No!”
Rispondo perentoria “Lei mi serve, mi serve per Murtagh; anche se fosse come dici tu e a lui non interessa in quel senso non credo la lascerebbe morire, la sta aiutando anche ora”
“Come fai a saperlo?!”
La sua voce è allarmata; ha paura che se scopro troppo le mie carte il re scoprirà il nostro segreto.
Non ti preoccupare, è Galbatorix a mostrarmi tutto quello che fa Murtagh” Mi sento scoppiare dalla gioia; il re si fida così tanto di me da espormi i suoi piani, quanto è ingenuo.
Perché non mi dici queste cose?!” Sbotta Ignem.
Rido “Nemmeno tu mi confidi tutto, cara; che cosa mi dici del tuo piccolo amico Castigo, eh?” Sogghigno e lei sbuffa, ma evita di rispondere, segno che ho colpito sul vivo.
Comunque il re ha intenzione di sfruttare la cosa, come noi del resto; anche se ora gli sta creando parecchi intralci, perché Nasuada si ostina a non giurargli fedeltà. Credo che stia per decidere di aspettare che ci sia anche Eragon, ma non ha ancora gettato la spugna” Sospiro assorta nei miei pensieri
E comunque da Castigo…” Sbotta Ignem, ancora alterata dalla mia piccola insinuazione di prima “… ho scoperto un paio di cosette che potrebbero esserti utili”
“Cosa?”
Chiedo presa dall’interesse.
Al ragazzo, il duegambe si intende, non interessa Nasuada; sta fingendo per attirare l’attenzione su di lui e lasciare te fuori dall’occhio del re” Sbuffo.
Devo dir la verità, speravo in qualcosa di più sostanzioso. E poi come dovrebbe interessarmi quello che fa lui” Eppure un sorriso mi appare, involontariamente, sulle labbra.

***

La sala dell’oracolo è immersa nel buio, so per certo che il re in questo momento non sta osservando Murtagh, è sicuro che non farà niente di considerevole. Lui no, ma io sì.
Apro la porta con poca delicatezza, sorpassando le due guardi in stato di catalessi. Appena sente il rumore Murtagh balza in piedi; erano seduti fianco a fianco appoggiati contro una parete, per qualche oscura ragione la cosa mi da sui nervi. Sorrido al cavaliere che sta bofonchiando qualcosa.
“Ho interrotto qualcosa?” Dico con voce malignamente divertita; il volto di Murtagh si scurisce “Oh, non ti preoccupare, il vostro segreto con me è al sicuro” Non vorrei essere così dolcemente acida, ma è più forte di me. Scuoto la testa, devo restare lucida e non accecata dall’invidia.
“Vattene cavaliere, prima che cambi idea; ho bisogno di parlare con la nostra reginetta” Murtag si avvia alla porta, con passo rigido “Non dimenticare il mantello, non vorrei che prendessi freddo”  Riferendomi al quello indossato da Nasuada; ripreso si avvia all’uscita, ma quando è vicino a me mi afferra un braccio.
“Che intenzioni hai?” Domanda sibilando; se sta fingendo è molto bravo. Resisto all’impulso di strattonare il braccio, dargli uno schiaffo e scappare via; invece sorrido, il più innocentemente possibile.
“Non ho cattive intenzioni, non le farò alcun male” Dico nell’antica lingua; lui indurisce lo sguardo.
“So quello che puoi fare, non prendermi in giro” Dice in un sibilo.
“Sì, lo sai, ma questo cosa cambia? Non ti fidi di me?” Lui scuote la testa, io sorrido “Bè, comunque perché dovrei farle del male? Ci sei già tu per questo. O non sei stato tu a infliggerle quelle ferite?” Gli rivolgo uno sguardo perplesso e lui molla il mio braccio come se scottasse.
Prima di uscire dice: “Noi dobbiamo parlare. E non potrai evitarmi questa volta” Sospiro, con un tocco di malinconia.
“Cosa volevi da me?” Domanda Nasuada, ha la voce flebile, ma mantiene quello sguardo orgoglioso negli occhi. Un po’ mi assomiglia; solo che io ho imparato che se voglio qualcosa l’orgoglio, a volte, può essere l’ostacolo più grande; bisogna avere equilibrio.
“Niente di troppo importante, volevo solo assicurarmi che tu non giurassi fedeltà a Galbatorix” e per torturarmi nel vedere te e Murtagh insieme, per rendermi conto che la mia scelta di tenerlo a distanza sia giusta; perché ho bisogno di sapere che nemmeno tu sei felice con quello che avrei potuto avere io.
“Hai paura che dica qualcosa di ciò che mi hai rivelato a Galbatorix?” Sollevo le spalle e le riabbasso, non avevo nemmeno pensato a questa eventualità “Bè non preoccuparti inutilmente, non lo farò”
“Anche se dovessi farlo non ti crederebbe, sono la sua pupilla” Sono sicura di quello che dico, l’unico problema sarebbe se dovesse guardare i suoi ricordi.
“La sua pupilla? Ti punirebbe comunque…” Sul suo volto c’è l’ombra di un sorriso.
“Prima lo ucciderei” Rido, è divertente vedere come continui a sottovalutarmi “Se tu non mi servissi ucciderei anche te”
“Cosa potrei fare io per te?” La osservo attentamente e poi scuoto la testa.
“Non te lo posso dire, comunque tu non puoi fare niente; ma quanto vorrei che lui ti amasse veramente” Sarebbe tutto più semplice, estremamente semplice. “Ma non ti preoccupare, presto non avrai alcun motivo per essere gelosa” Lei si irrigidisce ancor di più.
“Non puoi uccidermi, Galbatorix mi vuole viva”
“Oh, se fosse così semplice…” Le sorrido tristemente “Alzati, devi tornare al tuo posto” Fa come gli ho detto e la lego.
“Lui… lui mi ama” Dice; non ne è più sicura.
“Sì certo” Il mio tono è scettico “Ti do un consiglio: non amarlo” Me ne vado; per quanto ci provo non riesco ad odiarla, se non mi ascolta lei sarà più morta di coloro che ama.

***

“Eragon, Eragon arriverà domani. Dimmi cos’hai in mente, Anna” Gli sorrido.
“Ho in mente di aiutare Eragon, quello che vuoi fare anche tu” Fino a un certo punto, naturalmente “Abbiamo un obbiettivo in comune” Lui mi folgora con lo sguardo e in pochi secondi mi afferra per le spalle.
“No! No, non è affatto così; io non voglio quello che vuoi tu”
“Non hai la più pallida idea di quello che voglio, Murtagh”
“Hai ragione; io voglio andarmene e tu no” annuisco “Vedi? E questo rende impossibile avverare il mio desiderio”
Corrugo la fronte “Non capisco…” Lui scuote la testa, è triste.
“Io voglio anche te e, puoi credermi quando te lo dico, non me ne andrò senza averti” Vorrei urlargli contro dicendogli che è uno stupido, che non avrà mia quello che vuole.
“No, lo sai che questo non accadrà; vattene, vattene via, Murtagh. Fai come ti dico” Lui scuote la testa e ripete:
“Io voglio te e non me ne andrò senza averti” Questa volta però lo dice nell’antica lingua. Una lacrima mi solca la guancia e lui la asciuga con il pollice; quanto vorrei che non lo avessi detto.
“Mi odi così tanto?” Domando.
“No, ti amo così tanto da essere egoista e impedirti di commettere uno sbaglio. Se non mi ami uccidimi, uccidimi adesso; non te lo impedirò” Se lo facessi sarei sicura di avere quello che voglio, eppure lo amo e mi odio per questo. Perché amore e odio sono così inevitabilmente legati?
Lo bacio e lui ricambia; un bacio rude, come se fosse l’ultimo, come se non ci fosse un domani. Mi stacco e sospiro, lo guardo negli occhi fondi come l’oblio; quanto vorrei andare via con lui, restare con lui, ma voglio di più il regno. È tempo di scegliere, Anna.
“Io ti amo; ma, ti prego, non rendere le cose più difficili” Lui accenna ad un sorriso.
“Tu mi conosci, ti renderò le cose impossibili fin che non resterai con me” Scuoto la testa.
“Resterò con te questa notte”

***

“Murtagh svegliati, ormai sarà ora” Le braccia del cavaliere, strette alla mia vita, hanno un fremito e poi allentano la presa; sento il respiro di Murtagh sul collo e poi le sue labbra sull’orecchio, mi da un piccolo bacio e poi si alza.
Io lo seguo e mi vesto; quando entrambi indossiamo l’armatura e le armi mi abbraccia nuovamente, lo bacio assaporando le sue labbra; quanto vorrei poter perdermi in quell’abbraccio protettivo.
“Dobbiamo andare” Dice lui, con un tocco di tristezza.
“Sì” Concordo io.
“Non mi dici di stare attento?”
“No” Fatti pure ammazzare, mi semplificheresti il lavoro.
Eppure tu non vuoi che muoia” Puntualizza Ignem, mi sembra quasi che lei sia l’angioletto su una mia spalla e io il diavoletto, però poi le decisioni le prendo io, andando contro a tutte le regole del buon senso. La scaccio dalla mia testa, voglio godermi a pieno Murtagh.
“No? Ma tanto tornerò da te, che tu lo voglia o meno. E comunque non mi sembra molto gentile da parte tua…” Sogghigno.
“Io non sono gentile” Gli scocco un bacio sulle labbra e mi libero dalla sua presa “Andiamo, o il re non sarà gentile” Entrambi ci avviamo verso la sala del trono.

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Eragon / Vai alla pagina dell'autore: Ortceps